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Serial killer, riflessioni...


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Inviato

Ho appena finito di seguire su la7 il caso di un serial killer che usava come arma del delitto l'alcool...si, avete capito bene. Induceva le sue vittime prima a bere molto, poi con la forza le faceva ubriacare, fino ad indurre il coma etilico, e da lì la morte. Allucinante...queste cose mi mettono i brividi...la devianza umana di un singolo può raggiungere livelli incredibili, impensabili...e tutto ciò mi coinvolte, perchè la ragazza di cui sono innamorato studia criminologia, si prepare insomma a fare il cosidetto "criminal profiling" e tutto ciò mi spaventa...penso a lei che dovrà avere a che fare con gente del genere, dovrà pensare come loro per anticiparli...è terribile. Ho paura...se guardi dentro l'Abisso, l'Abisso guarda dentro di te...ho proprio terrore.

Scusate il post inquietante, ma avevo bisogno di esorcizzare quello che sentivo scrivendo.

Inviato

Capisco cosa vuoi dire, capisco il tuo timore.

Ho notizie di un ragazzo, a Genova, un ex della mia ragazza ai tempi che furono, che negli ultimi anni si è progressivamente allontanato dalla realtà delle cose, divenendo pericoloso. Ama esercitare la propria forza psicologica, specialmente su individui deboli e soli. Vuol dare di sé un immagine di dandy-intellettualoide-nichilista, chi ne ha sentito parlare generalmente lo ritiene il Tyler Durden dei poveri, e il paragone lo inquadra bene. Chi ha visto Fight Club :roll: ha idea di che carica negativa può avere un personaggio simile.

Si sa per certo che ha portato alla morte un suo ex compagno di scuola, rovinandogli progressivamente l'esistenza e spingendolo al suicidio. Questo, per me può essere un esempio di ciò che dici.

Non ho vergogna di dire che di un personaggio del genere ho paura, perché è imprevedibile e potrebbe fare davvero male a persone a cui sono legato. Recentemente ha lanciato minacce di morte alla mia ragazza e ad una sua amica. E io mi incazzo perché abito lontano, e sinceramente passo parte delle mie giornate a sperare in un incidente che lo cancelli dalla faccia della Terra. E a volte mi sento veramente marcio e corrotto a desiderare davvero, senza rimorso, la morte di una persona :oops:. Ma evito di pensarci troppo, perché è questo il genere di pensieri che poi ti fa oltrepassare "la soglia".

Penso sia davvero la cosa più umana del mondo avere paura in questi casi. Ciò che è diverso, ignoto, imprevedibile lo riconosciamo come pericoloso, e quindi ci fa stare sulla difensiva, in uno stato di tensione che non fa bene alla ragione. Non so proporre il rimedio universale, ovviamente. Non so proporre un rimedio nemmeno per me stesso. Nel mezzo mi impegno a non uscirci completamente pazzo.

A quanto pare anche io avevo bisogno di sfogare un po' di queste tensioni... Immagino che ogni tanto capitino a tutti, queste sensazioni negative.

Basta che ora non mi pigliate per un pericoloso omicida visionario! :twisted: :pz;)

There's no replacement for displacement.

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