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Montezemolo in Cina con Ciampi:"Insieme con strategia u


Guest DESMO16

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La delegazione degli industriali e quella delle banche

accompagna il presidente della Repubblica a Pechino

"Un segnale di sistema per recuperare il tempo perduto"

L'Abi: "La nostra presenza si svilupperà ulteriormente"

PECHINO - Una strategia di lungo periodo, con un coordinamento tra tutte le forze produttive del sistema Italia: obiettivo, quello di cogliere tutte le opportunità che la Cina può offrire. E' questo il progetto che il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha presentato oggi alla stampa cinese a Pechino.

La folta delegazione degli industriali (circa 200) è in Cina con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, quattro ministri e i rappresentanti dell'Associazione Bancaria Italiana con il presidente Maurizio Sella. "E' la prima volta che ci si muove facendo così sistema. Bisogna fare insieme queste cose", sottolinea Montezemolo. Le aziende devono investire, e il governo deve dare il massimo supporto, ha spiegato il presidente di Confindustria.

Finora i rapporti tra Italia e Cina sono stati sporadici, di nicchia, non c'è mai stato uno sforzo coordinato. Tanto che gli industriali italiani sono in ritardo rispetto ad altri Paesi, più rapidi nel cogliere le grandi opportunità della Cina. Ma non è tardi, e finalmente ci sono le condizioni per affrontare al meglio la sfida: "Occorreva un segnale di sistema, come dimostra la presenza del Presidente della Repubblica", osserva Montezemolo.

Le Olimpiadi, ha detto il presidente degli industriali, rappresentano sicuramente un'occasione per stabilire rapporti tra le aziende, ma la strategia italiana non può che essere di lungo periodo per essere veramente efficace: "Per certe imprese lo sforzo che il governo cinese farà per le Olimpiadi - ha detto Montezemolo al termine di una conferenza stampa che ha inaugurato la missione - sarà molto importante. Ho visto l'impianto realizzato per la Formula Uno, che non ha rivali nel mondo. Ma credo che non si debba pianificare l'impegno delle imprese italiane finalizzandolo ad un appuntamento preciso, piuttosto occorre orientarlo ad una strategia di fondo che miri a recuperare il tempo perduto. Le aziende ci devono credere, debbono investire e il governo deve dare il massimo supporto perchè ritengo che la Cina per il futuro sia un vero mercato strategico seppur con tutte le difficoltà e i tempi lunghi. Ridurlo ad operazioni mordi e fuggi sarebbe sbagliato. Occorre una strategia di lungo termine".

Perché i rapporti tra industrie si sviluppino al meglio, è importante anche l'apporto delle banche, ha sottolineato Sella. In Cina sono presenti undici gruppi bancari italiani con nove succursali e 13 uffici di rappresentanza: "La nostra presenza - ha detto Sella - è destinata a svilupparsi ulteriormente, essendo prevista a breve l'apertura di cinque nuovi uffici di rappresentanza".

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