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Fiat minaccia azioni legali per dimostrare validità put


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il debito NETTO di Fiat dovrebbe aver passato i 4 miliardi di Euro

dal sole

Fiat incalza Gm: il put è valido

Marchionne stringe i tempi nell'imminenza della scadenza della moratoria concordata un anno fa con Detroit. L'incontro di Zurigo sarà preceduto da un summit dell'accomandita di famiglia con i top manager del Lingotto.

di Aldo Bernacchi

La validità del put a vendere tutta l'auto, l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, l'aveva confermata a General Motors fin dall'incontro di Parigi del settembre scorso. E Richard Wagoner, presidente di Gm, di fronte alla netta presa di posizione dei vertici del Lingotto che tagliavano corto con trattative e rinvii che non portavano a nulla, più che sorpresa manifestò nervosismo. Da quando Wagoner si era alleato con Fiat, nel marzo del 2000, si è trovato a confrontarsi con cinque amministratori delegati diversi, ma nessuno, prima di Marchionne, gli aveva mai detto, con tanta fermezza, che Fiat si sentiva libera di cedere l'auto a Gm, una volta che si fosse aperta, a partire dal 24 gennaio prossimo, la quinquennale finestra per l'esercizio del put. E fermo in questi propositi, nell'imminenza di scadenze cardinali, Marchionne si prepara ad andare all'incontro di martedì prossimo nella sede svizzera di Gm, a Zurigo, in occasione dell'ultimo appuntamento annuale dello Steering committee. Il 14 dicembre è anche la vigilia del termine della moratoria della litigation prevista nello Standstill agreement che le parti avevano siglato nell'ottobre 2003 nella speranza, risultata vana, che si potesse arrivare a qualche intesa sul fronte finanziario. Oltre al put c'è la ricapitalizzazione di Fiat auto che Gm si è sempre rifiutata di sottoscrivere preferendo dimezzare la propria quota di partecipazione.

Di fatto il put è un valore cui Fiat non potrebbe rinunciare senza giuste contropartite, pena un probabile peggioramento sia del rating, sia dei rapporti, altrettanto importanti e delicati, con le banche in vista della scadenza del prestito convertendo. Secondo alcuni - ad esempio il Finacial Times - il Lingotto sarebbe addirittura pronto ad avviare un'azione legale per mostrare la fondatezza dell'opzione. Tesi certamente fondata: sarebbe ingenuo pensare che Fiat non si sia già attrezzata di autorevoli pareri giuridici in materia. Come del resto Gm per sostenere, da parte sua, l'invalidità. L'incalzare del tempo non permette ai due partner di protrarre più a lungo le fasi della pretattica. Ciò detto, la validità del put non significa che il gruppo torinese voglia cedere da subito l'Auto. C'è tempo fino al luglio 2010.

Da parte sua, Gm è alle prese con una dura ristrutturazione dell'Opel. Gli americani hanno anche seri problemi con il fondo pensioni su cui vigila anche la Sec. Aprire un contenzioso con Fiat potrebbe rivelarsi più oneroso del previsto tanto che secondo alcuni Gm potrebbe decidere di sborsare fino a 1,2 miliardi di dollari pur di sfuggire al capestro del put mantenendo in piedi le alleanze industriali con Torino. Intanto Gm continua a sostenere l'invalidità del put perché sono cambiati alcuni punti iniziali del Master agreement: nel mirino di Gm sono la ricapitalizzazione di Fiat Auto e la cessione di Fidis Retail alle banche (dopo però - si fa notare in Fiat - che la stessa Gm rinunciò all'opzione). Aspetto non secondario quello della stabilità degli assetti, perché di fatto blocca anche Fiat nella ricerca di eventuali altri partner, anche per iniziative particolari, nel timore di offrire a Gm cavilli per affossare il put. Come si vede una situazione complicata, imprevedibile solo quattro anni fa quando l'alleanza Fiat-Gm venne salutata dalla stampa italiana, che vi dedicò quasi giornali interi, come il matrimonio del secolo. Imprevedibili furono anche le dimensioni della crisi che colpì Fiat auto, stimata al momento dell'intesa 12 miliardi di dollari ma svalutata del 90% da Gm dopo appena un anno e mezzo. Imprevedibile il ribaltamento delle parti con Gm che oggi vuole evitare un acquisto che allora sembrava solo differito.

Del put ma anche di altro - c'è la cessione di Rinascente in atto - si parlerà nella riunione della Giovanni Agnelli & C di lunedì aperta anche ai tre top manager di Auto, Iveco e Cnh. Tornano le voci di possibili fusioni tra la Sapa e l'Ifi ma resta la Fiat - che ieri è risalita vicino ai 6 euro - il crocevia da cui dipende il percorso futuro della famiglia. Marchionne andrà a Zurigo anche forte dell'appoggio degli Agnelli: quanto al cda di Fiat, che si vociferava nella stessa giornata alimentando ulteriori attese sul meeting con Gm, è stato convocato per il 23. Tema della riunione: l'analisi del budget 2005, anno in cui scadrà il convertendo e vedranno la luce le nuove Punto e Croma, su cui Torino scommette tanto per centrare il pareggio dell'Auto nel 2006. La partita Fiat, a tre anni dall'apertura della crisi, resta in gran parte ancora tutta da giocare.

comunque all'incontro di Zurigo manca poco

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il problema è che Fiat alle spalle non ha il governo francese (frecciatina :roll: ) che gli potrebbe permettere di fare il macellaio

x usare una metafora direi che in Italia rischiamo di finire sul banco del macellaio invece che dietro con i coltelli in mano

+ realisticamente penso che mancherebbero le risorse x rilanciare i giapponesi

anche monetizzando il PUT (secondo me qualche centinaio di milioni), Mitsubishi richiederebbe invece qualche miliardo di euro

la macelleria la fai in giappone ...qui al massimo con i sindacati che ci sono puoi fare il teatrino. :wink:

Ciao

con la classe imprenditoriale italiana per fortuna che ci sono stati i sindacati

altrimenti i lavoratori non avrebbero avuto nessuna tutela,nessun diritto e sarebbero stati pagati una miseria

con questo non voglio dire che i sindacati non abbiano fatto i loro begli errori,anzi,ma questa continua polemica anti-sindacati non la capisco e non l'approvo

il ruolo dei sindacati avuto passato credo che nessuno lo mette in discussione

ma oggi anzi da circa 20 anni si sono domenticati di proteggere il LAVORO e si dedicano quasi eslusivamente alla politica ed in parte a scaldare poltrone (come la maggior parte dei politici "moderni")

di sicuro nei sindacati ci sono delle seconde linee attivissime e rispettabilissime ma le prime linee :roll: . . quelle che vediamo tutti in TV a dare lezioni di questo e di quello . . bhe lasciamo perdere

oggi chi deve rinnovare un contratto blocca le città, gli aeroporti, autostrade, regioni e tutto quello che gli capita . . . . alla faccia del rispetto degli altri

ultimo caso oggi in Calabria :evil:

avete letto gli accordi raggiunti da GM, Siemens, DC e VW con i sindacati tedeschi (da molti cosiderato il sindacato di riferimento in europa)??

ciao

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Guest DESMO16

il ruolo dei sindacati avuto passato credo che nessuno lo mette in discussione

ma oggi anzi da circa 20 anni si sono domenticati di proteggere il LAVORO e si dedicano quasi eslusivamente alla politica ed in parte a scaldare poltrone (come la maggior parte dei politici "moderni")

di sicuro nei sindacati ci sono delle seconde linee attivissime e rispettabilissime ma le prime linee :roll: . . quelle che vediamo tutti in TV a dare lezioni di questo e di quello . . bhe lasciamo perdere

oggi chi deve rinnovare un contratto blocca le città, gli aeroporti, autostrade, regioni e tutto quello che gli capita . . . . alla faccia del rispetto degli altri ultimo caso oggi in Calabria :evil:

avete letto gli accordi raggiunti da GM, Siemens, DC e VW con i sindacati tedeschi (da molti cosiderato il sindacato di riferimento in europa)??

ciao

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intanto i sindacati cominciano a minacciare GM :shock:

FIAT-GM/ AIRAUDO (FIOM): GENERAL MOTORS NON AVRA' VITA FACILE

10/12/2004 - 17:10

Ipotizzabile intervento del governo come per Alitalia

Roma, 10 dic. (Apcom) - Se Fiat esercita il put e vende a Gm, l'azienda americana non avrà vita facile. Se poi riesce a recuperare capitali attraverso anche una transazione bisogna vedere quanti e se li rinveste nel settore dell'auto. Forse non saranno sufficienti. E allora occorrerà un intervento del governo come si è avuto per Alitalia. Perché per il vettore sì e per la Fiat no? Questo in sintesi quanto afferma il segretario genarele della Fiom di Torino Giorgio Airaudo.

"Marchionne fa sul serio e noi staremo a vedere cosa succederà", dice Airaudo ad Apcom. "Certo fino ad ora l'allenaza con Gm non ha portato a nulla di buono. Non ha mai sottoscritto aumenti di capitale ed è chiaro che questa alleanza, che è stata più una vendita differita, prima o poi deve finire". "Ma Gm non avrà vita facile", assicura Airaudo per il quale la vendita di Fiat al colosso americano sarebbe solo un pessimo affare per i lavoratori. "La cura di Gm per Fiat sarà la stessa di Opel".

Pertanto per Airaudo la soluzione potrebbe essere nell'individuare nuove allenaze o in un intervento transitorio del governo che aiuti l'azienda in un rilancio, considerando che il settore auto conta 2 milioni di addetti.

contratti + flessibili nemmeno a nominarli

leggendo queste considerazioni saranno contenti alla GM :?

strano che le produzioni delle JV si trasferiscono all'estero :roll: e fortunatamente si rende conto che si parla di 2 MILIONI DI LAVORATORI

altrimenti . . .

possibile che mirano ancora ai soldi statali (che poi sarebbero i nostri) invece di cercare soluzioni che portano maggiore competitività

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Il fatto scusate che si finisce la alleanza non significa che finiscono le JV su motori cambi etc...queste proseguiranno per piu' di una generazione di vetture....

Ricordiamo che la JV BMW-Chrysler e' finita da tempo(dalla fusione Chrysler-Daimler Benz).....ma ancora oggi i benzina destinati alla Mini provengono da questa JV.....e saranno sostituiti soltanto nel 2007 coi nuovi in JV con Peugeot......

Oppure che la BMW ancora oggi diversi anni da quanto la Land Rover e' passata a Ford fornisce propulsori diesel e V8...

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Panorama Economy dice che probabilmente verranno incontro, con la rinuncia di Fiat al diritto di esercizio del put e con la concessione di GM a nuove alleanze commerciali per Fiat. Si aggiunge che GM (che scoperta) non è interessata a rilevare Fiat perché ha acquisito Daewoo e per il calo vistoso delle vendite. Non parla di contributi da parte di GM per la rinuncia.

"Every time I see an Alfa Romeo pass by, I tip my hat" -- Henry Ford

- 2003 Volvo S60 D5 (201.000 km)

- 1988 Lancia Delta HF Turbo (125.000 km)

- 1987 Austin-Rover Montego Estate 1.6 HL (290.000 km)... and still roaring

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Ma non puo' GM concedere nuove il permesso di nuove alleanze a Fiat per il semplice motivo che non e' esistito nell'accordo di alleanza tale restrizione......

Non credo poi che l'acquisizione di daewoo c'entra nulla........piuttosto non aprono gli occho i giornalisti a vedere il livello di indebitamento della GM....che e' il maggiore dell' automotive...se era in Italia con il nostro sistema bancario sarebbe gia' fallita...e sopratutto la crisi della GM Europe con sia Opel/Vauxhall che Saab in profonda crisi.......mentre anche Isuzu i Asia non va meglio.....e GM-Daewoo adesso esce dalla crisi......

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Lapo Elkann: non cederemo Fiat Auto

E' iniziata questo pomeriggio la riunione dei soci della Giovanni Agnelli e c., la accomandita al vertice del gruppo Agnelli. Presso la sede della fondazione Agnelli sono arrivati alla spicciolata circa 40 degli 80 soci, tutti membri della famiglia. Oltre ai 5 soci accomandatari partecipano alla riunione i dirigenti di alcune delle società del gruppo, assente Marchionne, ad Fiat, ci sono Paolo Monferino (ad cnh), Daniel Winteler (ad ifil) e Mauro Piccini (ad alpitour). Entrando alla riunione, Lapo Elkann, responsabile del brand Fiat ha risposto a chi gli chiedeva "cederete FiatAauto"?, "Non credo proprio, io ci sto lavorando".

(13 dicembre 2004)

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Kataweb

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