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Il blocco dei forestali in Calabria..


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Guest DESMO16
Inviato

..ovvero la protesta degli imboscati.. :lol: :wink:

Occupati da giovedì mattina stazioni, aeroporti, strade e porti

LAMEZIA TERME (Cz) - Trasporti difficili e in alcuni casi bloccati in Calabria giovedì mattina per la protesta degli operai forestali. Alle 8,55 circa mille lavoratori hanno occupato la stazione di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, per protestare contro i tagli di 160 milioni di euro previsti nella Finanziaria e destinati alla forestazione in Calabria, tagli che mettono a rischio 11 mila posti di lavoro. La protesta è stata organizzata dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil.

LE STRADE BLOCCATE - Altri 300 forestali hanno bloccato anche le statali 106 e 107 in provincia di Crotone al bivio di Passovecchio, l'autostrada Salerno-Reggio Calabria allo svincolo di Cosenza nord e gli imbarchi dei traghetti a Villa S.Giovanni.

La situazione di crisi permane anche all'aeroporto di Lamezia Terme, dove i forestali, dopo una momentanea sospensione della protesta, sono rientrati all'interno dell'aerostazione bloccando di nuovo tutte le attività aeroportuali.

AUTO FORZA IL BLOCCO - Un poliziotto e altre tre persone sono stati investiti nel pomeriggio di giovedì da un'auto che ha forzato il blocco sulla statale 106 a Crotone. Gli investiti sono stati portati all'ospedale di Crotone, ma non sarebbero feriti in modo grave. Una Fiat Croma con a bordo due persone è stata fermata una quindicina di chilometri più a nord da una pattuglia dei carabinieri e da una della Polizia. I due sono stati portati in carcere.

Successivamente i lavoratori hanno tolto il blocco dall'autostrada A3 a seguito delle avverse condizioni metereologiche. Un violento nubifragio ha infatti colpito la zona.

TRENI BLOCCATI - Sono sei i treni a lunga percorrenza fermi in diverse stazioni calabresi a causa della protesta dei forestali. Lo rende noto l'ufficio stampa calabrese di Trenitalia. Il traffico ferroviario da e per la Calabria e la Sicilia è interrotto tra Paola e Reggio Calabria. Trenitalia consiglia ai viaggiatori di rinviare la partenza sino a quando la situazione sarà tornata regolare.

SINDACATI RIFIUTANO INCONTRO CON REGIONE - I rappresentanti sindacali hanno rifiutato di partecipare a un incontro convocato dal presidente della Regione Lo hanno reso noto gli stessi sindacalisti. «Se non ci sono novità», ha detto il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna, «cosa può dirci il presidente della Regione? Andremo avanti a oltranza. I sindacati confederali nazionali hanno chiesto un incontro al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. È la prima volta che la Calabria viene paralizzata con un'iniziativa del genere».

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Inviato

Ecco l'Italia che ci vive sulle spalle

finalmente è saltata fuori ....

e questo non è nulla rispetto a quello che c'è.

Pensate 11.000 guardie forestali in Calabria ...+ del CANADA :P:P:P:P:P:P:P:P:P:P:P:P

e con tutte quelle guardie i sequestrati non li trovavavo.

Inviato

Beh? Cosa ci si doveva aspettare?

I soldi per coprire la propagandistica "riduzione delle tasse" bisognava pur recuperarli da altre parti, quindi si tagliano i finanziamenti.

E non è quello sulla forestazione calabrese che mi colpisce di più, anche se, purtroppo, lascerà senza lavoro tante, troppe persone. Mi fanno più male quelli alla Sanità, all'Istruzione, alla Ricerca Scientifica, ecc..

Ok, è solo un mio personale parere e siete liberissimi di dissentire.

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

Inviato
Beh? Cosa ci si doveva aspettare?

I soldi per coprire la propagandistica "riduzione delle tasse" bisognava pur recuperarli da altre parti, quindi si tagliano i finanziamenti.

.

finanziamenti :?: :roll::shock::shock::shock::shock::shock::shock: ...no guarda che questa è un'altra cosa

questo si chiama ....

assistenzialismo ....persone che vivono a sbaffo ,sulle spalle delgi altri.

e grazie a questa gente ,che non fa un cazzo e che vive sulle nostre spalle ..che ci sono pochi soldi per l'assistenz vera.

Nessuna propaganda ,finalmente un governo che pone fine a questa italia

che a me fa schifo.

le altre riduzioni poi ,non esistono ,,vai a vederti il relativo topic con aricolo di repubblica....

Inviato

Puo' darsi...ma ora avremo 11.000 famiglie senza reddito e senza possibilita' di averne, se non buttandosi nel lavoro nero o nella delinquenza spicciola. O andranno tutti a cercare lavoro a Milano ?

In entrambi i casi, i costi sociali saranno molto maggiori dei risparmi.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

Ragazzi il problema dell'esubero può anche essere reale però non si possono, soprattutto in calabria che ha tassi di disoccupazione allarmanti, assumere tanta gente per concorso e poi dire: "non ci sono i soldi previsti nella finaziaria quindi dobbiamo licenziare". Sono 11000 famiglie che non oso immaginare come potranno andae avanti senza che venga offerta loro una alternativa!

Io sono di reggio e vi assicuro che non è che non si ha voglia di lavorare e di sgobbare bensì non c'è l'effettiva possibilità! Io stesso sarò costretto da qui a qualche mese ad allontanarmi dalla famiglia, ragazza, amici e dal mio ambiente per non avere possibilità lavorative.

E' una situazione veramente critica e la cosa che mi fa piu rabbia e che ogni governo che sale in carica parla parla ma non fa mai niente per il mezzogiorno non capendo che se fanno partire l'economia miridionale apportano un beneficio a tutta l'italia.

L'economia gira se ci sono i soldi e per esserci ci vuole lavoro!

Un saluto a tutti!

Inviato

Ma il problema non e' soltanto il lavoro, ma e' ovviamente il tessuto sociale in cui entri. Perche' e' ovvio che se ti viene una famiglia a Milano, od in qualsiasi altro posto, dovrebbe trovare un'abitazione compatibile con il reddito, ed i servizi sociali necessari ( scuola, sanita', ordine pubblico etc ) tra l'altro gia' pagati dalle tasse. L'impatto di un grande trasferimento provoca a spirale il rafforzamento di questi servizi, che a loro volta provocano nuovi trasferimenti di capitale e di persone, e cosi' via in una spirale autoaccrescentesi ( fedd-back positivo ). A questo punto uno Stato ( qualsiasi stato ) ha diverse strade:

1) Ignora il problema accettando il degrado dei servizi sovraccaricati con conseguente impoverimento di tutto il tessuto sociale ricevente e con i conseguenti costi in criminalita' ed involuzione sociale culturale ed economica.

2) Accetta i maggiori costi ridistribuendoli su tutti i contribuenti ( con grande gioia di questi ultimi )

3) Fornisce il minimo mantenimento sotto forma di sussidi e/o lavori fittizi nella zona di partenza per minimizzare l'impatto ed i disagi.

Tutte queste strade sono state tentate con alterne fortune nei vari stati occidentali ( Stati Uniti compresi ) ed a seconda della moda politica/economica vigente del momento. Attualmente in Italia e nel mondo il pendolo odcilla piu' dalla parte delle soluzioni liberiste. Esse hanno mostrato nella storia economica un maggiore o minore successo a seconda del periodo storico o del paese in cui sono state applicate, esattamente come quelle socialiste o social-democratiche. Per questo io non ritengo certe soluzioni una panacea o per il solo fatto di essere di una categoria sicuramente risolutive.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
Ma il problema non e' soltanto il lavoro, ma e' ovviamente il tessuto sociale in cui entri. Perche' e' ovvio che se ti viene una famiglia a Milano, od in qualsiasi altro posto, dovrebbe trovare un'abitazione compatibile con il reddito, ed i servizi sociali necessari ( scuola, sanita', ordine pubblico etc ) tra l'altro gia' pagati dalle tasse. L'impatto di un grande trasferimento provoca a spirale il rafforzamento di questi servizi, che a loro volta provocano nuovi trasferimenti di capitale e di persone, e cosi' via in una spirale autoaccrescentesi ( fedd-back positivo ). A questo punto uno Stato ( qualsiasi stato ) ha diverse strade:

1) Ignora il problema accettando il degrado dei servizi sovraccaricati con conseguente impoverimento di tutto il tessuto sociale ricevente e con i conseguenti costi in criminalita' ed involuzione sociale culturale ed economica.

2) Accetta i maggiori costi ridistribuendoli su tutti i contribuenti ( con grande gioia di questi ultimi )

3) Fornisce il minimo mantenimento sotto forma di sussidi e/o lavori fittizi nella zona di partenza per minimizzare l'impatto ed i disagi.

Tutte queste strade sono state tentate con alterne fortune nei vari stati occidentali ( Stati Uniti compresi ) ed a seconda della moda politica/economica vigente del momento. Attualmente in Italia e nel mondo il pendolo odcilla piu' dalla parte delle soluzioni liberiste. Esse hanno mostrato nella storia economica un maggiore o minore successo a seconda del periodo storico o del paese in cui sono state applicate, esattamente come quelle socialiste o social-democratiche. Per questo io non ritengo certe soluzioni una panacea o per il solo fatto di essere di una categoria sicuramente risolutive.

Il liberismo ci vuole ma non selvaggio. Di pubblico devono rimanere i servizi indispensabili per la collettività, che non creino disparità (cittadini di serie A col portafoglio pieno e quelli di seconda serie).

Le strutture ospedaliere, la scuola, l'università è giusto che vengano sovvenzionate dallo stato e quindi garantite a tutti i cittadini.

L'attuale governo insegue la politiva statunitense cioè del tutto privatizzato; quello che noi vediamo "dall'oblò" è una america opulenta, efficiente, competitiva però i casi (numerosi) di gente che non ha i soldi per assicurarsi una copertura in caso di problemi di salute non viene messo in luce come dovrebbe; oppure le università statali americane che in quanto tali non hanno lo stesso valore sociale di quelle private: I laureati nella univ. pubbliche sono considerati in secondo piano riaspetto a quelle private! E' incredibile ma vero!

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