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Su Powertrain accordo separato: 700 operai in mobilità!


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Sulla Powertrain arriva l'accordo separato

Fim, Uilm e Fismic siglano la mobilità di 707 operai, la Fiom non firma. Nubi sull'unità

ORSOLA CASAGRANDE

TORINO

Alla fine l'unità non ha retto. Fim, Uilm e Fismic hanno firmato lunedì sera al ministero del welfare l'accordo per la mobilità di oltre settecento lavoratori della Powertrain. La Fiom non ha siglato l'accordo, come peraltro era stato chiesto dai lavoratori in due assemblee a Mirafiori. Ma ad essere contrariati da questo nuovo accordo separato (che avrà conseguenze gravi, secondo la Fiom) non sono soltanto i metalmeccanici Cgil. La Uilm piemontese, infatti, ha storto parecchio il naso. Per Attilio Capuano «sarebbe stato meglio rinviare tutto a primavera, come avevano del resto inizialmente concordato le quattro segreterie di Fim, Fiom, Uilm e Fismic. Questo accordo a scatola chiusa - ha aggiunto - è un gioco d'azzardo. Noi rappresentiamo i lavoratori e rispetto a loro ci siamo assunti una grande responsabilità». Parole che contrastano con quelle di soddisfazione espresse dal responsabile nazionale Fiat della Uilm, Giovanni Contento secondo il quale «di fronte all'incertezza della situazione Fiat questa intesa ci permette di ottenere impegni da parte dell'azienda». Ma quali impegni, sbottano alla Fiom. La promessa di un motore per Mirafiori esiste solo nei sogni. Del resto ci aveva tenuto a puntualizzarlo la stessa Fiat, frenando gli entusiasmi fuori luogo di qualcuno. Soltanto se il mercato lo richiederà, aveva precisato il Lingotto, penseremo alla produzione di un nuovo motore. E se ciò avverrà, allora anche Mirafiori potrà contendersi, al pari degli altri stabilimenti Powertrain, il nuovo prodotto. Nulla più che la constatazione che anche Torino potrà partecipare alla gara per aggiudicarsi il motore. Vincere quella gara però, è tutt'altro paio di maniche. Anche perché parlare di una gara quando ancora non è nemmeno all'orizzonte il premio, è pura ginnastica mentale.

L'accordo separato prevede la messa in mobilità di 707 lavoratori negli stabilimenti Powertrain in Italia a partire da gennaio. A Mirafiori le mobilità saranno 251. «E' grave - dice Giorgio Airaudo, Fiom Torino - che si sia spezzata l'unità costruita in questi due anni tra i sindacati. Chi ha siglato quell'accordo ha firmato per l'acquisto di un biglietto della lotteria». La Fiom ribadisce che rimarrà al fianco dei lavoratori. «Se c'erano ancora dubbi - aggiunge - l'accordo Gm-DaimlerChrysler per la produzione di motori ibridi conferma che la promessa di un motore in Italia, a cui hanno creduto firmando l'accordo a Roma, è destinata a rimanere nel mondo dei sogni».

Intanto a Melfi i lavoratori hanno approvato l'accordo firmato, questa volta unitariamente, sui nuovi turni. Melfi, con una previsione di 640 milioni di euro di investimenti in tre anni, rimane lo stabilimento considerato di punta dalla Fiat. Proprio qui sarà prodotta la nuova versione della Punto.

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