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L'arcivescovo di Torino: "Fiat: deve prevalere la spera


Guest DESMO16

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Guest DESMO16
Il cardinale Severino Poletto nel tradizionale incontro di fine anno non nasconde la sua preoccupazione per "l'emergenza sociale"

"Mi sento di dire, a ragion veduta, sia pure con qualche margine di prudenza che è sempre d'obbligo, che oggi la speranza deve prevalere sulla paura.

Questo è un segnale importante che dobbiamo raccogliere con la fiducia che si realizzi davvero".

Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa, non nasconde la sua preoccupazione per "l'emergenza sociale" che la città sta vivendo, ma invita a evitare il catastrofismo.

"In questi giorni - ha detto monsignor Poletto - stiamo trepidando per la nostra più grande industria che ha reso famoso nel mondo il nome di Torino come metropoli dalla grande tradizione industriale. Sono a conoscenza che c'è in questo momento una concentrazione di energie e di impegno da parte dei dirigenti Fiat perchè si realizzi finalmente una reale prospettiva di rilancio". L'arcivescovo ha parlato di informazioni dirette ma ha preferito non precisare la fonte: "la riservatezza è d'obbligo, ma si tratta di persone che hanno delle responsabilità. Ho avuto risposte che ritengo sincere: so che si stanno puntando i piedi e i pugni sul tavolo, non contro qualcuno ma per affermare con decisione la volontà di portare Fiat Auto fuori dalla crisi".

L'arcivescovo, che da sempre segue con attenzione i problemi del mondo del lavoro, anche attraverso frequenti incontri con i sindacati, ha poi rivolto un appello "alle istituzioni locali e nazionali affinchè si guardi con attenzione a Torino che sta vivendo una situazione di emergenza sociale, la quale può e deve essere superata". Agli imprenditori, grandi e piccoli, il cardinale Poletto chiede "di avere il coraggio di rischiare e una convincente responsabilità etica nella scelta delle loro strategie". C'è anche l'invito ai sindacati "che hanno la responsabilità di fare sempre valutazioni e scelte coerenti con la loro specifica vocazione": "svolgono un'azione importante - ha detto l'arcivescovo - di mediazione, ma la lotta deve avere metodi giusti. Io non faccio il sindacalista, ma parlo molto con loro".

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Guest DESMO16
La Chiesa se non mette il naso in mezzo a cose che non la riguardano non è soddisfatta... :roll:

..sempre meglio la Chiesa che tutta la banda di comunisti & amici rifondaroli che vorrebbero la fabbrica a ferro e fuoco..

..la Chiesa é responsabile al contrario della sinistra. :wink:

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"In questi giorni - ha detto monsignor Poletto - stiamo trepidando per la nostra più grande industria che ha reso famoso nel mondo il nome di Torino come metropoli dalla grande tradizione industriale. Sono a conoscenza che c'è in questo momento una concentrazione di energie e di impegno da parte dei dirigenti Fiat perchè si realizzi finalmente una reale prospettiva di rilancio".
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..sempre meglio la Chiesa che tutta la banda di comunisti & amici rifondaroli che vorrebbero la fabbrica a ferro e fuoco..

..la Chiesa é responsabile al contrario della sinistra.

Pensa Desmo che quando nel 45 i tedeschi volevano far saltare in aria gli stabilimenti Fiat , a difenderli ( con successo ) c' erano prorio i comunisti cattivoni.............mica i preti :wink:

Relax , sei un pò in anticipo per la campagna elettorale. Datti pace !! :D:D

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Guest DESMO16
...

Pensa Desmo che quando nel 45 i tedeschi volevano far saltare in aria gli stabilimenti Fiat , a difenderli ( con successo ) c' erano prorio i comunisti cattivoni.............mica i preti :wink:

si ...indubbiamente gande merito ,il problema è che volevano diventare i proprietari della fabbrica. :wink: :wink: :wink:

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Guglielmo hai scritto:

si ...indubbiamente gande merito ,il problema è che volevano diventare i proprietari della fabbrica.

Bè sai , dopo una ventina di anni trascorsi dagli Agnelli a leccare il culo ai fascisti e avendo fatto a fucilate con i tedeschi , mica pizza e fichi , per difendere le fabbriche ............. :D:D

comunque al di là che volessero o meno diventarne i padroni ( ma nelle varie documentazioni su questa storia non ho mai trovato questo " dettaglio" ) han dimostrato di avere più palle quei poveri cristi di operai che la regal famiglia

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Desmo16 hai scritto:

..infatti volevano occupare o come dite voi altri, Rosso conero, okkupare...

Voi altri ???

Desmo , RossoConero è un vino delle Marche , non un' appartenenza politica , così come spero che 16 sia il numero delle valvole del motore Ducati da corsa non la tua età :wink:

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