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General Motors azzera partecipazione in Fiat Auto


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beh hai ragione Betha

però scusate se insisto ancora una volta....ma Alfa deve spingere dietro,lancia che si faccia qualche integrale(lo so battuta brutta) e Fiat davanti,almeno x le versioni + caratterizzanti di ogni marchio,per le varie nicchie o eventuali deviazioni allora il discorso cambia

 

花は桜木人は武士

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beh hai ragione Betha

però scusate se insisto ancora una volta....ma Alfa deve spingere dietro,lancia che si faccia qualche integrale(lo so battuta brutta) e Fiat davanti,almeno x le versioni + caratterizzanti di ogni marchio,per le varie nicchie o eventuali deviazioni allora il discorso cambia

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Attenzione, torniamo a parlare di numeri che hanno pochissimo significato. Forse non molti sanno che il consolidato di Gm contiene anche i dati della finanziaria della General Motors che si occupa (come per Sava per intenderci) del finanziamento dell'acquisto degli autoveicoli. Questa forma di acquisto in Usa è enormemente più sviluppata che da noi e determina un forte indebitamento di questa consociata con il sistema finanziario (banche) controbilanciato, però, da pari volume di crediti che periodicamente incassano dalla clientela. E questa è solo una delle voci che può spiegare un indebitamento tanto importante. Non si può parlare senza un bilancio consolidato in mano, senza nota integrativa e relazione amministratori, oltre ad una serie di chiarimenti e di osservazioni che fanno capo a società di revisione, sindaci e via discorrendo che sarà alta come un volume della Treccani. Poco da dire senza dati precisi in mano sono solo parole al vento. La Gm è sempre stata enormemente indebitata ma ci sono ampie ed accurate spiegazioni.

Inoltre c'è un piccolo particolare che forse sfugge. General Motors ha un margine di contribuzione positivo, genera utili, anche per gli azionisti. Fiat Spa potrà a malapena (e sicuramente con qualche piccola operazione di ingegneria finanziaria...) chiudere in pareggio e solo grazie al contributo Iveco, Magneti MArelli e Case, altrimenti le perdite sarebbero a nove zeri...

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Attenzione, torniamo a parlare di numeri che hanno pochissimo significato. Forse non molti sanno che il consolidato di Gm contiene anche i dati della finanziaria della General Motors che si occupa (come per Sava per intenderci) del finanziamento dell'acquisto degli autoveicoli. Questa forma di acquisto in Usa è enormemente più sviluppata che da noi e determina un forte indebitamento di questa consociata con il sistema finanziario (banche) controbilanciato, però, da pari volume di crediti che periodicamente incassano dalla clientela. E questa è solo una delle voci che può spiegare un indebitamento tanto importante. Non si può parlare senza un bilancio consolidato in mano, senza nota integrativa e relazione amministratori, oltre ad una serie di chiarimenti e di osservazioni che fanno capo a società di revisione, sindaci e via discorrendo che sarà alta come un volume della Treccani. Poco da dire senza dati precisi in mano sono solo parole al vento. La Gm è sempre stata enormemente indebitata ma ci sono ampie ed accurate spiegazioni.

Inoltre c'è un piccolo particolare che forse sfugge. General Motors ha un margine di contribuzione positivo, genera utili, anche per gli azionisti. Fiat Spa potrà a malapena (e sicuramente con qualche piccola operazione di ingegneria finanziaria...) chiudere in pareggio e solo grazie al contributo Iveco, Magneti MArelli e Case, altrimenti le perdite sarebbero a nove zeri...

si indubbiamente

comunque è molto facile produrre e vendere 4 volte di più di Fiat ...con un indebitamento

netto ...fra reale e autoliquidante (che è quello che hai spiegato tu)

che è 30 volte quello di Fiat

tieni inoltre presente che Fiat ha ancora delle partecipazioni consistenti

e non strategiche che puo alienare a copertura dei debiti.

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Attenzione, torniamo a parlare di numeri che hanno pochissimo significato. Forse non molti sanno che il consolidato di Gm contiene anche i dati della finanziaria della General Motors che si occupa (come per Sava per intenderci) del finanziamento dell'acquisto degli autoveicoli. Questa forma di acquisto in Usa è enormemente più sviluppata che da noi e determina un forte indebitamento di questa consociata con il sistema finanziario (banche) controbilanciato, però, da pari volume di crediti che periodicamente incassano dalla clientela. E questa è solo una delle voci che può spiegare un indebitamento tanto importante. Non si può parlare senza un bilancio consolidato in mano, senza nota integrativa e relazione amministratori, oltre ad una serie di chiarimenti e di osservazioni che fanno capo a società di revisione, sindaci e via discorrendo che sarà alta come un volume della Treccani. Poco da dire senza dati precisi in mano sono solo parole al vento. La Gm è sempre stata enormemente indebitata ma ci sono ampie ed accurate spiegazioni.

Inoltre c'è un piccolo particolare che forse sfugge. General Motors ha un margine di contribuzione positivo, genera utili, anche per gli azionisti. Fiat Spa potrà a malapena (e sicuramente con qualche piccola operazione di ingegneria finanziaria...) chiudere in pareggio e solo grazie al contributo Iveco, Magneti MArelli e Case, altrimenti le perdite sarebbero a nove zeri...

bella analisi

nessuno pensa che l'azzeramento da parte di GM possa essere un movimento contabile x ammortizzarsi l'eventuale uscita derivante dalla monetizzazione del put?

non credo che ad oggi GM abbia a bilancio fondi a copertura di tale ipotesi

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Milano. Sergio Marchionne' date=' amministratore delegato di Fiat, parte per Detroit. Fra giovedì e venerdì dovrebbe incontrarsi con Rick Wagoner, capo di General Motors, nel tentativo di trovare una strada per il divorzio tra le due aziende. Se il vertice non dovesse avere successo non resterebbe che passare dalla "mediation" alla "litigation". Da lunedì, infatti, il Lingotto avrà il diritto di trasferire l'intera divisione auto alla casa americana. Detroit contesta questa facoltà e quindi, se nel corso del vertice non sarà trovata l'intesa non resterà che rivolgersi ai giudici di New York.

La Borsa è convinta di una soluzione positiva, nel senso che alla fine Wagoneer accetterà di pagare un congruo indennizzo per ottenere il divorzio ed evitare un giudizio che potrebbe avere risultati molto pesanti per il gruppo americano che in questo periodo naviga in acque agitate. Oggi il primo produttore mondiale di autovetture darà i risultati del quarto trimestre e i numeri potrebbero riservare

notizie negative. Il gruppo ha fatto sapere che sull'ultimo trimestre 2004 peseranno costi straordinari per oltre un miliardo di dollari. E per il 2005 ha già avvisato che i risultati saranno inferiori a quelli conseguiti l'anno scorso. Pesa inoltre la situazione debitoria, con le agenzie di rating pronte a rivedere i giudizi e abbassare al livello di "spazzatura" le obbligazioni di Gm nel caso andasse in porto l'acquisto di Fiat.

Ecco perchè il titolo Fiat, dopo qualche giorno di flessione, ha ricominciato la sua corsa. Ha guadagnato oltre l'1% riportandosi ad un soffio dalla soglia di 6,2 euro. Piazza affari è convinta che alla fine Marchionne otterrà l'indennizzo che vuole. Soprattutto è certa che arriveranno a Torino assai di più dei 500 milioni che Gm si è dichiarata disponibile a pagare. L'ad della Fiat è tanto convinto del successo che sabato scorso, nel corso di un incontro con gli analisti finanziari avvenuto in Svizzera, ha delineato un quadro abbastanza confortante della situazione. In particolare per il 2004, i cui dati saranno resi noti nel cda del prossimo 28 febbraio, il numero uno del Lingotto ha ribadito il pareggio operativo a livello di gruppo rispetto ad una perdita di 740 milioni di euro nel 2003 e una cassa nagativa prima delle voci straordinarie per circa 1 miliardi dai 2,8 miliardi dell'anno precedente. Per quanto riguarda il 2005, è prevista una piccola perdita per Fiat Auto, un risultato netto di gruppo ancora negativo prima delle voci straordinarie e un cash flow positivo legato alle voci straordinarie. Per il 2006, infine, Marchionne ha confermato un risultato netto di gruppo positivo per oltre 500 milioni di euro.

Nella relazione tenuta al seminario della Am Bank a Flims (Svizzera), l'a.d. della Fiat ribadisce che il Lingotto si focalizzerà "sulle attività automotive rafforzandosi sul mercato europeo con posizioni leader in alcuni segmenti attraverso anche il rinnovo massiccio della gamma prodotti e l'ottimizzazione dei costi". La Fiat. comunque non prevede "aiuti dal mercato (in termini di crescita)" ma punterà "ad una maggiore generazione di cassa anche grazie al mix di prodotti". Nel 2005 i lanci dei nuovi modelli, secondo la relazione di Marchionne, saranno: la nuova Fiat Punto (terzo trimestre), la nuova Fiat Croma (secondo trimestre), l'Alfa Romeo 157 (codice di progetto 939 ed erede della 156) nel secondo trimestre e la coupè Alfa Romeo Brera nel quarto trimestre. Fiat, poi, punterà a crescere nell'offerta di vetture 4x4 e, a livello produttivo, su maggiori sinergie nelle piattaforme.

Le cosiddette "missioni" dei marchi sono quelle di attrarre un pubblico giovane per la marca Fiat, di puntare su eleganza, classe e "distinzione" per Lancia e su sportività, tecnologia e prestazioni per Alfa Romeo. Alla linea prodotti veicoli commerciali è invece affidata la missione di offrire controvalore e versatilità. Fiat Auto, negli anni tra la fine del 2004 e il 2007, dovrebbe crescere la propria presenza nel segmento A (city car come Panda e Seicento) di circa il 6,6% dall'attuale 49,8% di penetrazione totale sul mercato europeo. Nel segmento B (compatte da città come Punto e Lancia Ypsilon), invece, Fiat dovrebbe diminuire dell'1,1% dall'attuale 10,6% di quota europea totale e restare stabile al 5,7% attuale nel segmento C (medie come Alfa 147 e Fiat Stilo). Nel segmento D (medio superiori come l'attuale Alfa Romeo 156 e la nuova 157), la Fiat Auto dovrebbe invece calare del 2,3% dall'attuale 3,4% di quota mentre dovrebbe crescere nei segmenti I e H (sportive come le coupè Alfa Romeo) dall'attuale 1,9 di quota variante tra lo 0,7% e l'1,9%. In aumento, infine, la penetrazione nel segmento L0 (monovolume compatte come Fiat Idea e lancia Musa) ad un +9% dall'attuale 16,2% di quota Europa. In calo, invece, dell'1,8% la presenza di Fiat Auto nel segmento L1 (monovolume grandi come Multipla e Fiat Ulysse e Lancia Phedra), dall'attuale 1,4%.

Ieri intanto si è appreso che l'incontro tra Marchionne e il ministro delle attività produttive, Antonio Marzano, si terrà dopo che il Lingotto avrà risolto la questione dell'opzione put con General Motors che dovrebbe chiudersi entro il 24. Da quella data, infatti, scatta il diritto di esercizio da parte di Fiat della put. Inizialmente per l'incontro tra Marchionne e il ministro era stata indicata la data di venerdì prossimo 21 gennaio. La richiesta di fissare una data successiva è partita da Torino. E' dunque presumibile che Marchionne tra venerdì e domenica possa incontrare il ceo di General Motors, Richard Wagoner, per risolvere il nodo del put.[/quote']

Da "La Repubblica"

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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