In attesa dell'incognita PUT....

[Guest DESMO16]

[highlight]FIAT-GM: MARCHIONNE OTTIMISTA: "NOSTRI DIRITTI CHIARI"

Sono sempre ottimista. I diritti della Fiat sono estremamente chiari e non possono essere interpretati. Cosi' l'amministratore delegato del Gruppo Fiat Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti a margine dei lavori del Forum di Davos. "Siamo sempre ottimisti - ha detto - il processo e' iniziato e bisogna portarlo alla fine". Sui conti della Fiat ha aggiunto: "non ci saranno sorprese negative. Il bilancio 2004 rispettera' le previsioni di un pareggio operativo. Stiamo finalizzando i conti adesso, ma le indicazioni sono che saremo nei paraggi delle previsioni".

Facendo riferimento ad un sondaggio secondo cui gli italiani non vogliono vedere Fiat all'estero, ha commentato" La Fiat é italiana.Cnh, Marelli, Iveco sono e rimangono italiane. Solo il 40% di Fiat riguarda l'auto, il resto sono camion, trattori. Quindi la Fiat continuerà. E' una società che rimarrà italiana. Non bisogna confondere la Fiat Auto con il Gruppo Fiat, la società nel suo complesso é molto grande."[/highlight]

[Phoenix]

[highlight]FIAT-GM: MARCHIONNE OTTIMISTA: "NOSTRI DIRITTI CHIARI"

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Facendo riferimento ad un sondaggiosecondo cui gli italiani non vogliono vedere Fiat all'estero, ha commentato" La Fiat é italiana.Cnh, Marelli, Iveco sono e rimangono italiane. Solo il 40% di Fiat riguarda l'auto, il resto sono camion, trattori. Quindi la Fiat continuerà. E' una società che rimarrà italiana. Non bisogna confondere la Fiat Auto con il Gruppo Fiat, la società nel suo complesso é molto grande."[/highlight]

[Prestige]

da ilSole24ore.it

Fiat-Gm, l'intesa sul put si avvicina

MILANO - Dopo mesi di gelo e minacce di carte bollate, il week end che sta per arrivare dovrebbe essere per Fiat e Gm quello dell'intesa sul put. Fiat rinuncerebbe così all'opzione di vendita del 90% a Detroit in cambio di una monetizzazione che si dice oscillante tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro. La mediation non sfocerà quindi nella litigation? Questa è la previsione che ha preso corpo e si è diffusa ieri mattina, in un batter d'occhio, nelle sale operative delle sim. Era quasi mezzogiorno quando il titolo del Lingotto, in un mercato piuttosto piatto, balzava all'improvviso di oltre il 2% all'insù poco badando agli scioperi di Mirafiori contro l'intesa in Iran. In serata da Davos, dove è intervenuto al World economic forum, è stato lo stesso Sergio Marchionne, a lasciare intravedere la possibilità di un'intesa: «Sono sempre ottimista - ha detto l'ad del Lingotto -. I diritti di Fiat sono estremamente chiari e non possono essere interpretati. Il processo di mediation con Gm è iniziato e bisogna portarlo alla fine. Scade il primo febbraio e bisogna aspettare che si concluda». Quanto alle cifre che stanno circolando sul presunto accordo - si è arrivati a parlare anche di 1,85 miliardi - il top manager italo-canadese ha detto di averle lette ma che non ha nulla da commentare. Oltre, Marchionne, non si è sbilanciato, anzi ha cercato di fare una diplomatica marcia indietro sotto l'incalzare delle domande dei giornalisti. «Io sono qui oggi e domani e loro non ci sono», ha risposto a chi gli chiedeva se stesse trattando con Gm. Anche sull'italianità "for ever" di Fiat auto, Marchionne ha rimescolato abilmente un po' le carte dicendo che «non bisogna mai confondere Fiat Auto con la Fiat, che è molto più grande: l'auto è solo il 40%, il resto sono trattori Cnh, camion Iveco, componentistica Marelli. Fiat come società non scomparirà di certo e sarà sempre italiana». Da Detroit è arrivato solo un «no comment» sulla girandola di voci che hanno caraterizzato la giornata. Certo non devono essere giornate facili per Richard Wagoner stretto tra l'incudine e il martello: da una parte deve difendere le ragioni di un'intesa da lui siglata, dall'altra deve disinnescare la mina del put, ben sapendo che, Master agreement alla mano, le ragioni di Fiat sono più valide dei cavilli legali - ricapitalizzazione di Fiat auto e vendita di Fidis - cui si appiglia il presidente di Gm per invalidare l'opzione sostenendo il mutamento degli assetti iniziali. Alla fine, meglio patteggiare il put piuttosto che trovarsi a gestire, magari sconfitto al termine di una battaglia legale aspra e onerosa, una società con in dote il 28% del mercato italiano ma con un fardello di debiti di 8 miliardi. Tornando alla giornata di Borsa, dove Fiat è stata indiscussa protagonista, il titolo ordinario nel pomeriggio - le dichiarazioni di Marchionne sono arrivate in serata - perdeva parte dello sprint mattutino contenendo il rialzo allo 0,64% con un prezzo di riferimento di 6,074 euro. A beneficiare del clima di ottimismo sulla mediation put sono state, in particolare, le azioni rnc tanto da riconquistare e scavalcare il valore nominale da tempo perso di 5 euro: dopo aver raggiunto i 5,06 euro, anche le rnc hanno però chiuso, sotto i massimi, a 4,984 euro (+2,65%). Elevati gli scambi: oltre 25,5 milioni di azioni per le ordinarie, più del triplo rispetto alla vigilia; più di 1,5 milioni per le rnc. euro. Le Fiat rnc - secondo alcuni analisti - sarebbero sostenute dall'ipotesi di un delisting che eviterebbe all'azionista di maggioranza di dover far fronte a possibili rivendicazioni di dividendi nel caso di un utile straordinario di bilancio derivante dall'incasso della put option contrattata con General Motors. Gli azionisti Fiat hanno ricevuto l'ultimo dividendo nel 2001: fu di 31 centesimi per ordinarie e privilegio e di 46,5 centesimi per le risparmio. Oggi prima di parlare di cedole, Fiat deve ovviamente tornare a un utile strutturale. Per il 2004 ci dovrebbe essere solo un pareggio operativo stando alle assicurazioni di Marchionne che anche da Davos ha ribadito: «Siamo nei paraggi delle previsioni di luglio: quindi non ci saranno sorprese negative». Ma per verificare la salute del Lingotto arriverà a Torino quanto prima anche la Commissione attività produttive della Camera.

Venerdí 28 Gennaio 2005

[T a u r u s]

come ho detto ieri e' quasi fatta per 2,5mld di $...GM continuamente pensa e ripensa per allungare i tempi della trattativa per cui si vogliono dichiarazioni del genere...

[blueyes]

come ho detto ieri e' quasi fatta per 2,5mld di $...GM continuamente pensa e ripensa per allungare i tempi della trattativa per cui si vogliono dichiarazioni del genere...

Taurusuccio sto ancora aspettando quel cordiale MP che mi devi mandare :b35

[Guglielmo]

come ho detto ieri e' quasi fatta per 2,5mld di $...GM continuamente pensa e ripensa per allungare i tempi della trattativa per cui si vogliono dichiarazioni del genere...

pensa che pensavo che si fermassero a 2mld di $

[Autodelta85]

2,5miliardi di dollaroni americani sono un'ottima cifra....sinceramente pensavo che potessero superare a mala pena il miliardo di €uro...e invece siamo a quasi quota 2 miliardi di €

[tommy]

2,5miliardi di dollaroni americani sono un'ottima cifra....sinceramente pensavo che potessero superare a mala pena il miliardo di €uro...e invece siamo a quasi quota 2 miliardi di €

certo la fiat è riscita ad avere un accordo all'epoca incredibile..visto ora nei dettagli...ma sopratutto anche dei soldi per eliminare la put...ma secondo me rischia di saltare anche l'accordo industriale...e sta cosa non la vedo molto positiva per quello che è stato fatto/creato.......

[Autodelta85]

in effetti tommy hai portato il discorso su un argomento poco toccato.....

il problema è che se di queste JV gran parte dei tecnici erano FIAT,gran parte dei cpaitali erano GM....e allora che si con il pianale compact?coi 4 cilindri?aspettiamo

[T a u r u s]

il pianale compact che deriva dal dualframe di stilo e' un pianale 100% Fiat...opel nel 2003 ha chiesto di entrare nel progetto per usarlo alla prossima astra del 2008...si la sostituiranno dopo soli 4 anni e mezzo..

le jv sono paritetiche quindi 50% dei capitali e' fiat e 50% gm!

il fatto che si elimina la put non significa nulla per le j.v. sono capitolo a parte...