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Angeletti (Uil): "Ogni quattro auto estere un operaio italiano in meno"


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Angeletti (Uil): "Ogni quattro auto estere un operaio italiano in meno"

"Gli italiani sappiano che ogni quattro auto straniere acquistate si perde un posto di lavoro nell' industria automobilistica nazionale". A fare questa pesante riflessione è proprio il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che partecipa con i leader di Cgil e Cisl all' assemblea di delegati e quadri dei sindacati piemontesi sulla crisi industriale.

Demagogia? Soliti luoghi comuni? Decidete voi. Certo è che andando contro qualsiasi normativa sulla libera concorrenza europea, il leader sindacale getta sul tavolo della discussione "troppe auto estere in Italia" (già lanciato in tutte le sedi possibili e immaginabili dallo stesso Montezemolo) un argomento pesante, di quelli che faranno discutere.

Rimane però il problema delle auto prodotte all'estero. Tanto per parlare chiaro, la Fiat Seicento e la Panda vengono prodotte a Tychy (Polonia), la Doblò a Bursa (Turchia) e l'Ulysse a Valenciennes (Francia). Certo, Punto, Stilo, Idea e Multipla sono tutte made in Italy. Ma il dibattito è aperto...

Il problema occupazionale d'altra parte è grave: "La Fiat - ha detto ancora Angeletti - deve risolvere rapidamente il contenzioso con Gm, possibilmente a suo favore e quindi continuare a produrre buone macchine e a venderle. Lo Stato, finchè ci sono azionisti convinti che vogliono investire nell' auto, non deve fare nulla di particolare se non sostenere la ricerca e sviluppo. Se un giorno gli azionisti dovessero decidere di non investire più nell' auto, allora si aprirebbe un' altra discussione".

Quanto al possibile ridimensionamento della capacità produttiva di Fiat Auto, secondo Angeletti "non può essere rimpicciolita, il ricorso alla cassa integrazione è dovuto ai problemi di mercato o a preparare le linee per i nuovi modelli".

VINCENZO BORGOMEO

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...Mettere la questione in quei termini mi sembra demagogico ed assolutamente parziale (magari anche per questioni politiche). Ognuno deve prendersi le proprie responsabilita e da li bisogna partire

Giusto. Quando le Fiat saranno ottime auto la gente comincerà a comprarle, come adesso sta succedendo con la Panda.

Però è anche giusto dire questo.

Quando vedi un dipendente Fiat che esce in VW o Ford, umhhh...qualche dubbio mi viene, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma se non credi in quello che fai...

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Il rischio della demagogia e' forte.Pero',pensandoci bene,cosa sarebbe dell' Italia intera se Fiat fallisse?

Considerando poi che comunque le auto del gruppo non sono totalmente inferiori alle altre,una scelta piu' nazionalista da parte di noi,popolo da sempre di esterofili, sarebbe auspicabile.Non tanto per interesse degli Agnelli,ma per quello di tutti noi.

Anche di quelli che credono di non essere minimante toccati dalla crisi Fiat.

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Guest Riccardo
Giusto. Quando le Fiat saranno ottime auto la gente comincerà a comprarle, come adesso sta succedendo con la Panda.

Però è anche giusto dire questo.

Quando vedi un dipendente Fiat che esce in VW o Ford, umhhh...qualche dubbio mi viene, ognuno è libero di fare quello che vuole, ma se non credi in quello che fai...

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