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COMPETITOR DI FIAT IN ITALIA


Guest fabvio

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Guest fabvio

Approfittando delle difficoltà di Fiat Auto, i rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano

Quando il mercato è spietato. Approfittando delle difficoltà che sta attraversando Fiat Auto, i principali rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano, mirata a sottrarre quote al gruppo torinese anche nei segmenti in cui tradizionalmente la casa torinese è più forte. A scriverlo è il 'Wall Street Journal Europe', che sostiene per esempio che Ford abbia aumentato il proprio budget per l'Italia del 10-20%. Una strategia che - sempre secondo quanto riporta l'autorevole quotidiano statunitense - avrebbe portato ad un aumento delle vendite di Ford Italia negli ultimi 6 mesi pari al 15%, contro un calo di quelle Fiat del 12%.

Ma all'accerchiamentò a Fiat parteciperebbero - secondo il quotidiano - anche gli altri competitor europei. Renault, per esempio, starebbe attuando in Italia una politica discount sui modelli Megane e Scenic che non adotta nè in Francia, né in Germania né in Spagna e che, a dispetto delle dichiarazioni non belligeranti nei confronti di Fiat, ha portato ad un incremento delle vendite italiane del 16%. Un risultato positivo ma addirittura imparagonabile a quello ottenuto dai modelli Peugeot, che nei primi 6 mesi hanno registrato un aumento di vendite del 44% grazie alla spinta della casa madre PSA, che in Italia sostiene anche il marchio Citroen con una strategia basata proprio sulla convenienza e il prezzo.

(14 luglio 2003

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Guest fabvio
Approfittando delle difficoltà di Fiat Auto, i rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano

Quando il mercato è spietato. Approfittando delle difficoltà che sta attraversando Fiat Auto, i principali rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano, mirata a sottrarre quote al gruppo torinese anche nei segmenti in cui tradizionalmente la casa torinese è più forte. A scriverlo è il 'Wall Street Journal Europe', che sostiene per esempio che Ford abbia aumentato il proprio budget per l'Italia del 10-20%. Una strategia che - sempre secondo quanto riporta l'autorevole quotidiano statunitense - avrebbe portato ad un aumento delle vendite di Ford Italia negli ultimi 6 mesi pari al 15%, contro un calo di quelle Fiat del 12%.

Ma all'accerchiamentò a Fiat parteciperebbero - secondo il quotidiano - anche gli altri competitor europei. Renault, per esempio, starebbe attuando in Italia una politica discount sui modelli Megane e Scenic che non adotta nè in Francia, né in Germania né in Spagna e che, a dispetto delle dichiarazioni non belligeranti nei confronti di Fiat, ha portato ad un incremento delle vendite italiane del 16%. Un risultato positivo ma addirittura imparagonabile a quello ottenuto dai modelli Peugeot, che nei primi 6 mesi hanno registrato un aumento di vendite del 44% grazie alla spinta della casa madre PSA, che in Italia sostiene anche il marchio Citroen con una strategia basata proprio sulla convenienza e il prezzo.

(14 luglio 2003

in effetti io ve lo avevo fatto notare + di una volta..... fiat, almeno nel mercato italiano non è affatto la marca che si distingue per sconti o numero di km 0

le megane tdci a 17.000 euro sono decisamente fuori mercato per le stilo 1.9 jtd che mediamente si avvicina o supera le 20.000 euro.

la stessa clio è oggi venduta con prezzi di listino che somigliano a quelli della 600!!!!!

e che dire della ford che si inventa campagne rottamazione e incentivi un mese si e l'altro pure.

ecco ...... + volte ho detto che la crisi della fiat non c'entra nulla con l'esterofilia degli italiani........ ma in questo caso una botta di orgoglio servirebbe proprio......

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Approfittando delle difficoltà di Fiat Auto, i rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano

Quando il mercato è spietato. Approfittando delle difficoltà che sta attraversando Fiat Auto, i principali rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano, mirata a sottrarre quote al gruppo torinese anche nei segmenti in cui tradizionalmente la casa torinese è più forte. A scriverlo è il 'Wall Street Journal Europe', che sostiene per esempio che Ford abbia aumentato il proprio budget per l'Italia del 10-20%. Una strategia che - sempre secondo quanto riporta l'autorevole quotidiano statunitense - avrebbe portato ad un aumento delle vendite di Ford Italia negli ultimi 6 mesi pari al 15%, contro un calo di quelle Fiat del 12%.

Ma all'accerchiamentò a Fiat parteciperebbero - secondo il quotidiano - anche gli altri competitor europei. Renault, per esempio, starebbe attuando in Italia una politica discount sui modelli Megane e Scenic che non adotta nè in Francia, né in Germania né in Spagna e che, a dispetto delle dichiarazioni non belligeranti nei confronti di Fiat, ha portato ad un incremento delle vendite italiane del 16%. Un risultato positivo ma addirittura imparagonabile a quello ottenuto dai modelli Peugeot, che nei primi 6 mesi hanno registrato un aumento di vendite del 44% grazie alla spinta della casa madre PSA, che in Italia sostiene anche il marchio Citroen con una strategia basata proprio sulla convenienza e il prezzo.

(14 luglio 2003

Niente di nuovo sotto il sole...l0ffensiva c'è ormai da mesi!!!

Che dire anche della Nissan..ai primi di genanio non sapevano se riuscivano ad avere qulache micra per la fine del mese ai concessionari...poi ne sono arrivate tantissime...terreno fertile...bè renault l'hard discount lo fa anche e soprattutto su Clio...sarebbe bene che sti americani si informassero bene....poi si sono dimenticati della

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Approfittando delle difficoltà di Fiat Auto, i rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano

Quando il mercato è spietato. Approfittando delle difficoltà che sta attraversando Fiat Auto, i principali rivali stranieri starebbero per portare un'offensiva sul mercato italiano, mirata a sottrarre quote al gruppo torinese anche nei segmenti in cui tradizionalmente la casa torinese è più forte. A scriverlo è il 'Wall Street Journal Europe', che sostiene per esempio che Ford abbia aumentato il proprio budget per l'Italia del 10-20%. Una strategia che - sempre secondo quanto riporta l'autorevole quotidiano statunitense - avrebbe portato ad un aumento delle vendite di Ford Italia negli ultimi 6 mesi pari al 15%, contro un calo di quelle Fiat del 12%.

Ma all'accerchiamentò a Fiat parteciperebbero - secondo il quotidiano - anche gli altri competitor europei. Renault, per esempio, starebbe attuando in Italia una politica discount sui modelli Megane e Scenic che non adotta nè in Francia, né in Germania né in Spagna e che, a dispetto delle dichiarazioni non belligeranti nei confronti di Fiat, ha portato ad un incremento delle vendite italiane del 16%. Un risultato positivo ma addirittura imparagonabile a quello ottenuto dai modelli Peugeot, che nei primi 6 mesi hanno registrato un aumento di vendite del 44% grazie alla spinta della casa madre PSA, che in Italia sostiene anche il marchio Citroen con una strategia basata proprio sulla convenienza e il prezzo.

(14 luglio 2003

in effetti io ve lo avevo fatto notare + di una volta..... fiat, almeno nel mercato italiano non è affatto la marca che si distingue per sconti o numero di km 0

le megane tdci a 17.000 euro sono decisamente fuori mercato per le stilo 1.9 jtd che mediamente si avvicina o supera le 20.000 euro.

la stessa clio è oggi venduta con prezzi di listino che somigliano a quelli della 600!!!!!

e che dire della ford che si inventa campagne rottamazione e incentivi un mese si e l'altro pure.

ecco ...... + volte ho detto che la crisi della fiat non c'entra nulla con l'esterofilia degli italiani........ ma in questo caso una botta di orgoglio servirebbe proprio......

Bè la magane a quel prezzi li da me non si trova...invece da qualche mese è pieno di stilo active 3.5 pt jtd KMO adai 15 a 16 mila euro....Megane vende perchè piace non perchè costa poco....su Focus ti do ragione

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Guest Phormula

Fabvio ha ragione. Ford pratica una politica sistematica di prezzi bassi in Italia che non ha riscontro in altri paesi, mentre Renault e Opel hanno lanciato una campagna promozionale particolarmente aggressiva.

Il fatto è che il mercato italiano ormai ha perso il suo costruttore di riferimento. In passato i costruttori generalisti e con una immagine simile erano soliti allineare i loro prezzi su quelli del gruppo Fiat. Ero solito osservare che non appena Fiat adeguava i listini, tempo qualche settimana e seguivano tutti gli altri.

Inoltre se un costruttore voleva proporsi sul mercato italiano, praticava prezzi più bassi di quelli Fiat, per lo meno fin che non si era costruito una immagine.

Oggi Fiat ha perso questo ruolo, anche perchè le vetture Fiat non hanno più un prezzo di listino chiaro. In più l'azienda ha presentato nuovi modelli ma non ne ha ancora avviato la commercializzazione. Ora, se ragioniamo su quale è stato il fenomeno che ha fatto più danni all'azienda negli ultimi anni, quello che ha allontanato più clienti e ne ha lasciati di insoddisfatti, è proprio la scarsa trasparenza dei listini ed il proliferare di sconti.

Ovviamente ad ogni lancio di modello Fiat dichiara che la storia è finita, eccetera eccetera. Passa qualche mese ed anche il nuovo modello diventa preda delle campagne sconto e dei km-zero, con il risultato di svalutarne l'immagine. La concorrenza ha interesse che Fiat proceda su questa strada, per cui mi aspetto campagne promozionali aggressive da parte della concorrenza in occasione dei lanci di nuovi modelli da parte del gruppo Fiat, in modo tale da minarne le vendite ed obbligare l'azienda a ricorrere agli sconti ed alle km-zero, distruggendo così la reputazione dei nuovi modelli e deludendo i clienti che si sono fidati ed hanno pagato il prezzo "pieno".

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Guest fabvio

il discorso non è proprio questo..... perchè fiat punta a diventrare + flesibile ed adeguare la produzione al mercato mutevole.... maq deve comunque programmare una produzione.

io pooi non credo che chi compera le auto a prezzo pieno sia disturbato dalle km0.......

io ne sono un esempio perchè la punto l'ho comperata a km0..... ma l'ho personalizzata come da mio gradimento.

nelle km0 è come se andassi sul mercato dell'usato.... devi prendere quello che c'è

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Guest DESMO16

risollevarsi, cioé in Italia ma soprattutto dove fa anche tanto clamore...come nel calcio, le vittorie fuori casa ripagano molto in termini di immagine, insommma cercano di combatterla o annientarla alla radice.

Quanto al discorso Renault, devo dire che l'attacco al gruppo Fiat é esteso anche ai veicoli industriali, anche in virtù dell'accordo con Nissan per i camion piccoli e medi; però in questo caso l'avanzata di Renault in questo campo non é data per maggiore qualità del prodotto (visto che é piuttosto scarsa), bensì di una rete di vendita assai poco efficiente (ed anche non molto impegnata a creare/mantenere clienti) che ha fatto migrare molti acquirenti verso Renault.

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il discorso non è proprio questo..... perchè fiat punta a diventrare + flesibile ed adeguare la produzione al mercato mutevole.... maq deve comunque programmare una produzione.

io pooi non credo che chi compera le auto a prezzo pieno sia disturbato dalle km0.......

io ne sono un esempio perchè la punto l'ho comperata a km0..... ma l'ho personalizzata come da mio gradimento.

nelle km0 è come se andassi sul mercato dell'usato.... devi prendere quello che c'è

Bè le tue sono opinioni e scelte rispettabili ma credo che siano veramente pochi quelle come te (soprattutto su auto economiche) che per qualche accessorio preferiscono spendere molto di più non scegliendo le kmo...(pera farti un esempio spendere 5 milioni in pù per prendere un auto a prezzo pieno ma con ABS)

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Bè le tue sono opinioni e scelte rispettabili ma credo che siano veramente pochi quelle come te (soprattutto su auto economiche) che per qualche accessorio preferiscono spendere molto di più non scegliendo le kmo...(pera farti un esempio spendere 5 milioni in pù per prendere un auto a prezzo pieno ma con ABS)

Ma alla fin fine il discorso è proprio quello che frena il successo di un'auto. Le km 0 servono solo ed esclusivamente per avere i conti di immatricolazione artificialmente gonfiati. Che un'auto in pronta consegna costi meno di un'auto da ordinare, su questo non ci piove e siamo tutti d'accordo, ed è una politica che adottano molti rivenditori, la Daewoo stessa per esempio è arrivata a farmi uno sconto di ben 2000€ su un prezzo di listino di 13000 giusto per convincermi dell'acquisto di un'auto di cui si voleva liberare (ordinata ma contratto risolto), buttando sull'ago della bilancia un'autoradio fantasma, e di un colore più scuro di quello che avrei scelto io. E non solo Fiat, anche Citroen si ritrova con l'acqua alla gola tanto di tentare di rifilare C5 break a poco più di 20 mila contro i 25 mila di listino, o anche la Opel, non parliamo poi della tanto osannata Volkswagen con sconti a 2 cifre per tentare di vendere addirittura la Polo, non tanto la Lupo o la Golf ormai vecchia. Il punto è che una politica di sconti una tantum (per un mese l'anno è già troppo) paga più di un uso sistematico delle immatricolazioni a km 0. Perché se molti vanno a comprare in base al prezzo la versione base, ci sarà comunque una nutrita schiera di acquirente cui l'auto piace personalizzarla e non vedrebbe di buon occhio lo stuolo di auto simili alla sua che hanno di meno l'abs e l'aria condizionata cui non vuol fare a meno e che costano molto meno del valore solo degli accessori in più. Quel tizio se ne finirà alla concorrenza che applica una politica commerciale dei prezzi molto più chiara, trasparente e corretta. Ma alla lunga comunque c'entreranno anche la valutazione dell'usato in un'epoca in cui le auto non le facciamo durare più di 4-5 anni, il valore residuo ha un'importanza fondamentale, e le km 0 non fanno altro che abbassare ancora di più questo valore.

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Velox hai ragione....troppe KM0 alla fine fanno l'effeto che ci diceva Phormula fanno far si che l'acquirente medio (a cui nn frega molto degli opt) sia disinteressato al nuovo.

Io la politica commerciale che preferisco attualmente è quella della Toyota per Yaris...invece di fare sconti,sconticini,rottamazioncine varie....ha bloccato il prezzo dell'auto da un anno e più e li ha messo di serie ABS e Radio CD, per arginare la concorrenza più nuova....poi magari anche loro cominceranno con le offerte....

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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