Lancisti a Italians

[car low]

L'altroieri il forum Italians gestito da Beppe Severgnini sul sito del Corriere della Sera si apriva con la lettera e la risposta che vi riporto:

Il sontuoso «panno Lancia»

Oskar Pohl

Cari Italians,

non so se esiste ancora, ma tanti anni fa i migliori clienti della Lancia, dopo l'acquisto - se non ricordo male - della quinta vettura della casa torinese, divennero soci dell'Hi-Fi Club e ricevettero una targhetta da applicare sul radiatore: conteneva le iniziali del proprietario, l'anno della prima Lancia e alcune stellette di colori diversi a indicare il numero di autovetture possedute. Io, classe 1956, come il nostro caro Severgnini, sono (quasi) nato e cresciuto (come lui, credo) sui sedili delle varie Lancia di mio padre. Dalle Appie - prima, seconda serie, con portiere ancora a compasso e pomello del cambio tondo e nero al volante, come faceva moda allora - alle varie Flavie - dalla 1,5 fino alla 2000LX che aveva persino le tende sul lunotto e un mangianastri (nel vero senso della parola) - i nostri viaggi in cinque si svolgevano sempre sul sontuoso «panno Lancia». Per non sciuparlo era severamente vietato mangiare in macchina. Poi, l'abbandono e il lento declino negli anni Settanta: quando la gloriosa marca passò alla Fiat, papà smise di comprare altre Gamma o Thema e passò a una marca tedesca, definita dal vecchio concessionario una «macchina da macellai», bontà sua. Ora ho sentito che il gruppo Fiat, da sempre in grosse difficoltà perché non riesce a produrre le macchine delle quali la gente ha bisogno, sta pensando di far sparire la Lancia. Un nome che fa parte del «gotha» dell'automobilismo. Non so cosa darebbero giapponesi e coreani - quelli, cioè, che sono ovviamente in grado di produrre le macchine delle quali la gente ha bisogno - per poter applicare lo scudo con la Lancia alle loro utilitarie anonime.

Spero proprio che questa notizia sia infondata e che la Lancia torni a fare delle belle macchine come una volta.

Oskar Pohl, ospohl@tin.it

Caro Oskar, non credo che Fiat «voglia far sparire Lancia»: nel 2006 ricorre il centenario, e me l'ha ricordato con orgoglio proprio Lapo Elkann, dopo la puntata di «Porta a porta» in cui eravamo ospiti. Comunque ci sono Italians che lavorano per Lancia (lo so), e provvederanno - mi auguro - a smentire la notizia.Se dovesse accadere, ci rimarrei male. Non solo vengo da una famiglia di «lancisti» (padre: Appia, poi Flavia, poi Delta-quella-bella, poi Delta alfasudizzata - e lì ha mollato; zio agricoltore: Lancia Flavia coupé; zio medico: Lancia Fulvia coupé; eccetera). Come ho già scritto, sto brigando per restaurare l'adorata Lancia Appia II serie di famiglia (costruita 1956, immatricolata 1957, in circolazione fino al 1994 - e protagonista di «Italiani si diventa»). Ho infatti progetti per lei.

Proprio in questi giorni abbiamo parlato del «panno Lancia» che ha resistito per 48 anni: qualche zona più scura ce l'ha, ma non intendo sostituirlo (anche noi avevamo un telo per proteggere i sedili, e guai a chi provava a toglierlo. Più il plaid, ovviamente). Il problema, nel caso dell'Appia, è la carrozzeria: sembrava perfetta, ma s'è scoperto che in qualche punto va rifatta (e costa). Tornando al marchio. Credo che il fascino sia intatto, ma le auto prodotte negli ultimi trent'anni - come hai scritto anche tu - non sono state all'altezza. Il mercato cambiato, i giapponesi, i tedeschi che si sono svegliati (ti ricordi cos'era l'Audi, vent'anni fa?). La mia sensazione è che il gruppo intenda puntare sulle piccole (come la Ypsilon), lasciando l'alta gamma a Maserati (sai, per esempio, che la Thesis non la produrranno più?). Non sono sicuro sia una buona idea: ma non me ne intendo, e probabilmente mi sbaglio.

Non so quanto ci sia da fidarsi dell'orgoglio di Lapo Elkann riportato da Severgnini, ma è comunque positivo che si parli della vecchia "vera Lancia" anche al di fuori del mondo degli appassionati...

[Kaleido]

Sembra sia solo la Fiat a non renderse conto cos'è la Lancia

[gianfilo]

Questa lettera (straordinaria secondo me e invierò una mail di ringraziamento al sig. Pohl) rappresenta quello che abbiamo, noi del forum, sempre pensato: Lancia esiste eccome, è solo assopita a causa della miopia del managment Fiat. Se un opinion maker come Severgnini scrive questa buona risposta, vuol dire che sarebbe pronto ad acquistare una Lancia (e come lui chissà quante migliaia di persone) se solo queste fossero vere Lancia. Non lasciamo cadere la cosa e teniamoci in contatto con Severgnini! Qualora ce ne fosse bisogno potrebbe far sentire la nostra voce di Lancisti laddove da soli non riusciamo ad arrivare.

Ps. Sul numero di due settimane fa di Sette del Corriere della Sera, Severgnini faceva un elenco dei motivi per i quali una donna intellingente dovrebbe mollare il proprio spasimante. Tra questi, al numero 10, c'era: guida una Porsche Cayenne.

Mi sembra proprio che ci siano tutti i requisiti per annoverare anche Severgnini tra i Lancisti doc. !!!!!!!

[gianfilo]

Una curiosità (a chi interessa). Con i sig Pohl, ci siamo scambiati delle piacevoli email dopo il suo intervento sul forum di Italians. E sapete che molte persone gli hanno scritto che è un folle ad occuparsi di "simili sciocchezze" quali la storia della Lancia e del suo "mitico panno", quando nel mondo ci sono problemi assai più gravi, come l'Irak, lo Tsu-nami, la crisi economica, etc.

Brutto segno ragazzi! Mi sembra che la rozzaggine sia ormai arrivata a livelli molto elevati. Forse a queste persone andrebbe ricordato che abbiamo parlato per oltre un anno dei problemi della Lazio, della Fiorentina, della Roma, etc mentre c'erano questioni assai più gravi. Ma chissà perchè in quel caso, la storia e il tifo contano.........(sic!)

[ACS]

Una curiosità (a chi interessa). Con i sig Pohl, ci siamo scambiati delle piacevoli email dopo il suo intervento sul forum di Italians. E sapete che molte persone gli hanno scritto che è un folle ad occuparsi di "simili sciocchezze" quali la storia della Lancia e del suo "mitico panno", quando nel mondo ci sono problemi assai più gravi, come l'Irak, lo Tsu-nami, la crisi economica, etc.

Brutto segno ragazzi! Mi sembra che la rozzaggine sia ormai arrivata a livelli molto elevati. Forse a queste persone andrebbe ricordato che abbiamo parlato per oltre un anno dei problemi della Lazio, della Fiorentina, della Roma, etc mentre c'erano questioni assai più gravi. Ma chissà perchè in quel caso, la storia e il tifo contano.........(sic!)

quoto in pieno... e mi spiace che ogni discussione di questo mondo venga buttata in politica!!

Anch'io ho scritta varie volte a severnigni e anche quando ho cercato di essere il piu' obbiettivo possibile ho sempre ricevuto valanghe di insulti.

Inutile dire da che parte arrivavano gli insulti... e pensare che il piu' delle volte sostengo quelle ragioni anch'io!!

[alfaomega]

anche perchè una cosa (la passione per qualcosa, nello specifico un'auto) non esclude l'altra (l'impegno civile, politico e sociale).

[TONI]

Mi sembra proprio che ci siano tutti i requisiti per annoverare anche Severgnini tra i Lancisti doc. !!!!!!!

Altro che Lancista doc...lo voglio come amministratore delegato

[Guest DESMO16]

Altro che Lancista doc...lo voglio come amministratore delegato

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

..da tenere in agenda contatti per prossime iniziative Lancia!

[car low]

Premetto che non mi paga né il corriere della Sera, né Beppe Severgnini, ma la storia di lancisti ai Italians continua con belle notizie. Mentre gli alfisti si beano della nuova 159, noi consoliamoci con questa letterina pubblicata ieri.

Caro Beppe,

immagino di essere l'Italian che lavora per Lancia cui ti riferivi e vorrei tranquillizzare Oskar Pohl (lunedì 14 febbario "Il sontuoso panno Lancia") e tutti gli Italians lancisti che negli ultimi tempi hanno letto di una possibile chiusura del marchio. L'anno prossimo ricorre il centenario di casa Lancia. Nel 1906 un ventiseienne Vincenzo Lancia fondava la sua impresa. In un mercato già fortemente avviato e controllato dei grandi gruppi industriali (i pionieristici piccoli costruttori sono quasi tutti spariti) la sua scelta è ambiziosa e precisa: un prodotto che si distingua dalla massa per qualità, raffinatezza, cura dei dettagli, comfort, affidabilità e sicurezza. Quasi cento anni dopo e siamo ancora qui a raccontarla, il buon Vincenzo non aveva quindi tutti i torti! Molte cose sono cambiate, dai desideri del pubblico al nome del "padrone", ma non la vocazione Lancia: l'attenzione alla tecnica, al design, ai materiali di qualità. E sicuramente non la volontà di stupire. Lancia è cresciuta in Europa dal 2003 al 2004 del 50% ed ha portato sul mercato quattro nuovi (bellissimi!) modelli in meno di quattro anni. Per un costruttore che vende 120-130 mila unità all'anno un risultato notevole. E non propriamente allineato con la prospettiva di chiudere la baracca, ti pare? Vi chiedo di aspettare ancora qualche giorno per una comunicazione ufficiale. Ma il 3 marzo apre il Salone dell'Auto di Ginevra e allo stand Lancia potrebbero esserci delle gradite sorprese... Un saluto da Vienna,

Monica Mel , monica.mel@gmx.at

[Guglielmo]

o finalmente una sorpresa ...in un gornata di capolavori