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Elezioni 2005


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..come no, Bertinotti é il male peggiore per la repubblica, e trovo singolare che proprio questo personaggio, così tanto decantato da Bertinotti, alla fine é sembrato più convincente di Berlusconi stesso, però l'altra sera da Vespa ha mostrato anche la sua vera faccia, peraltro in modo arrogante, che é quella di una persona che vuole fare arretrare l'Italia proprio per le sue idee su patrimoniale ed altro.

In base a quanto ho visto l'altro ieri, solo Fini mi sembrato credibile, Berlusconi ancora non ha capito che é lui la zavorra della CDL, per lo meno fino a quando continuerà a comportarsi con superbia.

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

lungi da me difendere silviocumenda sulle evidenti caxxate messe in atto (mentre su altre io do credito, visto che non sono prevenuto ideologicamente) ma qualcuno riesce in modo logico e coerente a raccontarmi cosa qualsiasi governo avrebbe potuto fare contro il caro euro (ripeto, impostoci dall'esterno e sfruttato da speculazione simile alla bolla finanziaria scoppiata nel 2000) alle prossime elzioni voto lo zio fausto. Ok?? sono serissimo!!

Visto che mi sono occupato di progetti di analisi di impatto euro sulle aziende x ben 3 anni dal 1998 al 2001, mi piacerebbe avere qualche dotta spiegazione su come si sarebbe potuto evitare o perlomeno controllare questa speculazione.

Grazie a chiunque possa rispondermi, di cuore.

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Quando si cambia un elemento così importante in un sistema economico come

la moneta

le variazioni tecniche sono enormi e imprevedibili ..perchè non esiste assolutamente ul laboratorio di economia dove si possa provare anticipatamente..

si possono fare delle congetture macro economiche

esempio valutare la natura della moneta che si sostituisce e della sostituta

e chiaro a tutti che se la lira ..sistematicamente svalutata serviva per

migliorare la competittività delle nostre imprese a livello di prezzi

una moneta forte come l'euro può migliorare la competitività delle nostre imprese a livello di costi .

in mezzo c'è un tempo però ..fra un momento e l'altro ,una sorta di limbo

dove siamo in questo momento

volevo dire che 10 minuti fa ho avuto dei dati

le esportazioni a valore sono aumentate del 8% ..contro importazione a valore

aumentate solo del 2%

meditate che i probelmi di adesso potrebbero scomparire in modo repentino.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Non una risposta, ma una domanda, visto che sei del settore ( io da buon tecnico sono ignorantissimo in economia ): quali vantaggi e svantaggi invece avrebbe portato il restare alla lira ?

Guarda ci vorrrebbe un trattato.

Premetto che il costo del passaggio che il sistema ha sostenuto è enorme, + alto di quello che le aziende hanno affrontato per la farsa di Y2K.

Le analisi che is sono dovute fare, hanno fatto la fortuna delle soc. di consulenza specializzate e dei softwaristi che hanno lavorato x per adeguare i sistemi informativi ai nuovi standard. In alcuni casi si è trattato solo di adeguamenti, in altri di rifare tutto da capo.

Ma non è solo stato un impatto informatico, in termini di costo. Pensa alla gestione della fatturazione di un'azienda manufatturiera, mediogrande: oltre al nuovo sistema monetario, hanno dovito verificare i processi di aquisto (prima L/Qt ora €/Tons) per adeguardi ai parametri europei. Ed è solo un piccolissima parte, perchè magari sottosotto ancora ragionano in Qt, ma poi trasformano in Tons. Ed utilizzano fino a 7/8 decimali di euro, mentre in fatturazione ne possono esporre solo 2.

Ripeto è complicatissimo...

Politicamente, poi, vista la ns situazione economica sarebbe stato impossibile non adeguarci al resto d'Europa. Sarebbe significato rimanere tagliati fuori dalla vera competizione e rimanere ancorati a sistemi competitivi "drogati" da aiuti di stato o artificiosi (svalutazioni varie).

Che da un lato può essere visto come un vantaggio, ma quando poi le regole vengono parificate saltano fuori i problemi.

Non nascondo che c'è chi ha imputato il repentino declino finanziario (non economico) di fiat anche a questo (certo solo in parte, del resto si è detto).

Ma è tutto il sistema economico, produttivo italiano che ha subito un colpo triplo:

1) i costi di conversione

2) le regole del gioco immutabili ed uguali x tutti

3) la crisi innegabile cominciata velatamente a metà 2000 e scoppiata dopo 11/9 anche se economicamente non legata direttamente all'11/9.

Infatti i mercati erano già in discesa rapida. L'11/9 ha solo innescato quel circolo vizioso (in termini economici) volatile legato alla paura del futuro e che ha portato a grossi disinvestimenti da parte dei non addetti, mentre i grossi capitali sono stati spostati su mercati + adeguati (legati all'industria della guerra).

Quando ECU è stato istituito era moneta virtuale ma flottante all'interno dello SME (sistema monetario europeo). Questo significava che le monete potevano essere svalutate dai rispettivi governi per far fronte a necessità di natura economico/finaziaria, competitiva addirittura. Così fecero in ns governi Amato all'inizio anni 90 con Ciampi a bankitalia (quelli del prelievo coatto del 6x1000 dai conti correnti bancari di tutti i cittadini, roba da rivolta in un paese civile).

Quando ECU venne trasformato in euro (rigorosamente minuscolo e mai al plurale!!) e successivamente vennero fissati i tassi di conversione i banchieri della BCE di concerto con in vari governi dovettero arrivare a dei compromessi.

Per il bel paese con governo Prodi si trattò di far accettare il ns enorme debito pubblico che avrebbe pesato anche sull'economia UE.

Il risultato fu che da una conversione logica inorno alle 1500 lire si arrivò alle fatidiche 1936,27. Dovevamo pagare dazio per il debito pubblico e per i paletti di Maastricht ai quali con fatica e solo grazie alla famosa eurotassa diprodi ci siamo aggrappati.

Durante il periodo di conversione, ho tenuto vari corsi di formazione sull'argomento ai dipendenti delle aziende clienti, dai dirigenti agli impiegati, e molte obiezioni uscirono sia sull'effetivo valore della conversione, che sulla mancanza di banconote di piccolo taglio, visto che eravamo abituati alla millelire.

Alcuni di noi addetti al momento si sperava che ci potesse essere un mecanismo di autocontrollo del mercato, cosa che chiaramente non è successa e anzi la speculazione che nei primi mesi del 2002 si temeva è scoppiata nel secondo semestre dello stesso anno, quando la gente si stava un po' abituando, ed aveva perso un po' di percezione, ma ancora vigeva una certa confusione.

A mio parere (riporto il mio ma è condiviso da chi ha lavorato sulla cosa per anni) è che tutto questo è stato necessario ed in una certa misura inevitabile per poter continuare a crescere a livelli europei.

Renidiamoci conto che il passagio ad euro è stato un EVENTI EPOCALE SENZA PRECEDENTI nella storia dell'uomo in termini di persone e risorse coinvolte.

Il caso (??) ha voluto che fosse tutto contemporaneo ad una delle crisi sociopolitiche + gravi degli ultimi 50 anni ed una crisi finanziaria mondiale senza precedenti causate da fattori impronosticabili la prima ed ingestibili la seconda per le repentinità degli accadimenti.

Chi pretende di addossare colpe a qualsivoglia governo o politico per il mancato controllo dei prezzi in un paese è totalmente a digiuno di dinamiche di mercato di questa portata e fa demagogia politica. In USA una speculazione tipo quella italiana non sarebbe potuta accadere perchè i consumatori avrebbero disertato i comemrcianti in questione, noi invece ci si continua a turare il naso, o al limite si esce una sera di meno.

Questo a prescindere dai giudizi di sorta sul governo in carica e su quello precedente.

Spero di averti risposto, anche se superficialmente.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Guest DESMO16

due partiti chiedono il voto anticipato. E iniziano a distinguere tra la "leadership" e la "premiership" di Berlusconi

Il premier assediato dagli alleati

An e Udc: "O il voto o si cambia"

ROMA - La sconfitta elettorale continua a provocare smottamenti e malumori, all'interno della Casa delle libertà. Con Silvio Berlusconi deciso a non dimettersi e ad arrivare, come candidato premier, alla scadenza naturale della legislatura, il prossimo anno. E con gli alleati di An e Udc che non ci stanno, e che perciò continuano a tenere sotto assedio il Cavaliere: vogliono infatti il voto anticipato (subito, il prossimo giugno); altrimenti - questo è il ragionamento che emerge, in controluce, da alcune dichiarazioni - la premiership dell'attuale presidente del Consiglio potrebbe essere messa in discussione.

Concetti, questi, che Gianfranco Fini e Marco Follini avrebbero espresso a Berlusconi già nel faccia a faccia di ieri mattina, nell'ufficio di Pierferdinando Casini a Montecitorio, in cui hanno lanciato un vero e proprio ultimatum. E cioé: o Berlusconi accetta di fare un passo indietro, permettendo lo scioglimento delle Camere e dunque le elezioni politiche a giugno; oppure potrebbero essere loro a lasciare. "Un anno così non farebbe che logorarci, meglio giocare le nostre carte adesso", avrebbero detto al premier.

Parole simili a quelle usate da Francesco Storace. Anche secondo il governatore del Lazio uscente bisogna andare ora al voto, altrimenti ci sarebbe "un'agonia che non farebbe bene al Paese". Storace inoltre introduce un altro concetto importante, che mette in discussione la questione dell'attuale presidente del Consiglio come futuro candidato alla guida del governo per il centrodestra: "Non discuto la leadership di Berlusconi - spiega - ma non è detto che la leadership e la premiership coincidano".

In altri termini: se il Cavaliere decide di andare avanti come se nulla fosse, ignorando gli appelli dei suoi alleati (Lega esclusa), non è affatto detto che tutti siano d'accordo alla sua re-investitura come candidato premier.

Ma forse il più chiaro, nell'esprimere questo concetto, è Bruno Tabacci dell'Udc. Che, intervistato da Repubblica Radio, la mette giù così: "Quando c'è un gruppo dirigente, c'è chi si occupa del governo e chi della guida della coalizione: l'idea che uno possa fare entrambe le cose non ci ha portato fortuna già ai tempi di De Mita".

E a confermare che il ragionamento è condiviso da An, ecco le dichiarazioni rilasciate questa mattina da alcuni suoi esponenti di spicco. Da Gianni Alemanno ad Altero Matteoli, tutti ribadiscono che la leadership (nessuno usa la parola "premiership") di Berlusconi non è in discussione; eppure tutti pongono, con altrettanta forza, la necessità di dare una svolta alla coalizione, magari andando subito alle urne. E così Alemmanno, riferendosi alle cose da fare per garantire un'inversione di rotta, fa le seguenti ipotesi: "Possono essere elezioni anticipate, può essere un nuovo governo, può essere una svolta programmatica. Dobbiamo deciderlo insieme nella Cdl. Ma bisogna dare un cambiamento".

Anche secondo Matteoli, "di fronte a una sconfitta elettorale di queste proporzioni la classe dirigente deve mettere sul tappeto tutte le ipotesi: tra queste c'è anche quella delle elezioni anticipate". E ancora: "Se la Lega e Forza Italia non vogliono le elezioni, benissimo. Ci dicano però che cosa vogliono fare, perchè quel che è certo è che non può essere mantenuto lo status quo".

Insomma: non accettare le cose così come sono, prendere iniziative forti, mettere in discussione tutto e tutti. Compreso Berlusconi premier. Forse perché Fini e Follini non vogliono - in caso di sconfitta il prossimo anno, dopo un anno logorante di campagna elettorale - essere trascinati giù dall'eventuale caduta di Berlusconi.

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Spero di averti risposto, anche se superficialmente.

Al contrario, sei stato molto esaustivo, nei limiti ovvi di spazio e tempo a tua disposizione, e ti ringrazio moltissimo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Domanda molto comune: a me che per ora è andato in tasca solamente dell'aria al posto dei soldi (lire) che avevo prima, cosa mi cambia in modo repentino?

Cioè perchè Guglielmo, a volte veramente non capisco se ti rendi conto che il mondo è fatto di popolo e non di numeri.

Il conto che si fa in almeno 40 milioni di persone è questo: guadagno un tot. (1000 euro netit, metti, facciamo finta siano due milioni). Le cose che prima pagavo 100 mila lire ora le pago cento euro. Vuol dire che se prima potevo comprarne venti, ora ne compro dieci.

Possono essere cotolette come possono essere libri.

Ad ogni modo per me popolo per finire st'andazzo o mi riporti i prezzi in euro al valore che devono avere, e comunque il discorso non è solo di prezzi (anno 2003 IPT 180 euro, anno 2005 200 euro....... devo fare altri esempi di tassazione aumentata? Tolto le tasse una sega, e a me che son single mi ha dato una ricca sega il Berlusca) o mi dai 2000 euro di stipendio.

Il resto sono solo cazzate.

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se vanno alle elezioni adesso è solo un bagno di sangue, mi stupisco che gente come Fini e Casini non lo capiscano.

Cmq reputo UDC e compagnia un vero peso per silviobanana, + della lega.

Ed AN dovrebbe crescere politicamente svincolandosi dall'heritage (mmm taurus dove sei?) corporativistica di memoria fascista e dal meridionalismo di comodo (come quello DS, PRC e compagnia centrista).

I programmi di sviluppo del meridione sono sempre incentrati su investimenti fini a se stessi a mai allo sfruttamento delle reali risorse umane e territoriali specifiche.

Che palle, rimango dell'idea che siamo senza speranza...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

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se vanno alle elezioni adesso è solo un bagno di sangue, mi stupisco che gente come Fini e Casini non lo capiscano.

Cmq reputo UDC e compagnia un vero peso per silviobanana, + della lega.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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