Elezioni 2005

[Paco]

da noi ci sono varie fazioni:

1. chi crede che ormai qui non c'è speranza e meglio scapparsene, e mi fanno incazzare da morire

2. chi si lamenta sempre di tutto e continua a viverci con sufficenza, la peggiore specie

3. chi è più realista ma vuole far crescere la sicilia, ma non sono molti

4. chi mette i paraocchi e dice che va tutto bene, e li considero come i primi

a me piacerebbe potermi inserire nella 3a fascia, infatti quando c'è qualcuno che fa critiche sterili mi incazzo e parecchio, come ho già detto non ho ancora l'età ne la posizione per contare qualcosa, spero un giorno di poter dare il mio contributo, anche piccolo ad un miglioramento della sicilia. Intanto voto chi mi sembra abbia + voglia di fare e cerco di segnalare le faglie, per esempio ho + volte mandato email a striscia e alle iene indicando alcune cose (mai una risposta), ma questo è tutto quello che posso fare e me ne rammarico non poco.

Adoro la mia terra e soprattutto la mia città, faccio il diavolo a quattro per difenderla e l'impossibilità di fare di più mi fa sentire spesso inutile. Spero di poter aver l'occasione di lavorare qui, e di FARE e non soltanto DIRE.

ritorno alla frase di ficarra e picone, io non la lascio questa sicilia perchè VOGLIO vincere

[copco]

.....

pensavo che dicendoti quella cosa dopo due anni che sono qui dentro a aprlare con te ,dopo tutte le discussioni avresti capito che stavo solo

scherzando e alleggerendo la discuissione ,ma da uno che si fa andare il sangue alla testa non si può sperare di avere equilibrio.....

Scusa se ho interpretato male la tua battuta, ma devi ammettere che non era facile darne una interpretazione scherzosa dato che si stava discutendo di cose serie.

Io sono nato nel profondo Sud e certo non mi è simpatico un partito che disprezza i meridionali, operai, braccianti, impiegati, professionisti o maestrine che siano, dimenticando che se è vero che quei meridionali devono molto al Nord per avergli offerto una possibilità migliore di lavoro è anche vero che il Nord deve molto a quei meridionali, sul cui lavoro il Nord è cresciuto. Il rapporto è stato ed è di reciproca convenienza, e se al Nord non c'è più posto per i meridionali o per gli extracomunitari il problema non si può affrontare seminando odio, zizzania e disprezzo, nè, su odio, zizzania e disprezzo si può fondare addirittura un partito. Un partito siffatto io lo chiamo banda di contrabbandieri farabutti. Per rappresentare le istanze che scaturiscono dal malessere della società esistono partiti rispettosi dello Stato, della Costituzione e della dignità di tutti i cittadini, senza distinzioni di sorta tra terroni e polentoni. E di partiti rispettosi delle istituzioni ce ne sono già diversi e di diversi colori. Di certo non servono partiti da operetta fondati da farabutti capipopolo che cavalcano il malessere della società al puro scopo di guadagnare un seggio nell’agognata Roma ladrona. Tali partiti imbrogliano il proprio elettorato ancor prima di portare il paese alla rovina. Non me ne vogliano quegli elettori leghisti che magari non si rendono bene conto di che razza di capipopolo votano.

Per quanto riguarda la devolution rimango dell'idea che ai fini pratici è un affare di rilevanza secondaria rispetto alle reali necessità del paese. Se fatta male provoca persino danni e nessun vantaggio. Per fare bene la devolution occorre cambiare troppe carte in tavola; farla bene è quindi difficile. Farla male è al contrario facilissimo, basta far finta che per fare bene la devolution non c’è bisogno di cambiare un sistema di regole e di leggi sterminato, creato e cresciuto nei decenni per un’amministrazione centralizzata. E naturalmente per fare la devolution hanno scelto la strada facile, quella che crea guazzabugli e confusione fra competenze locali e competenze statali, quella che non si capisce chi decide cosa, quella che non si capisce quanto costa, quella che non è ben chiaro chi paga e quella che non si capisce quanto i cittadini devono affondare le mani nelle loro tasche alla ricerca degli ultimi spiccioli. In ogni caso la devolution non mi pare che sia il toccasana che può risollevare il paese. Si tratta di delegare alla periferia ciò che finora è stato amministrato a livello centrale. Ma siccome scambiando i fattori il prodotto non dovrebbe cambiare, fare della devolution il proprio cavallo di battaglia denota povertà di idee, e la si sbandiera come una rivoluzione copernicana, spacciandola quindi per quello che non è solo per cavalcare il malumore popolare e potersi così riempire la pancia imbrogliando l’elettorato. A meno che non si voglia fare la devolution per intraprende una strategia antistorica che prevede di cominciare da sanità, istruzione ed ordine pubblico per poi proseguire oltre, verso il tentativo, neanche tanto nascosto, di spaccare il paese. In questo caso la situazione sarebbe ben peggiore in quanto si imbroglierebbe la storia dell’intera Nazione per la cui unità i nostri antenati hanno versato il sangue.

[Guglielmo]

da noi ci sono varie fazioni:

1. chi crede che ormai qui non c'è speranza e meglio scapparsene, e mi fanno incazzare da morire

2. chi si lamenta sempre di tutto e continua a viverci con sufficenza, la peggiore specie

3. chi è più realista ma vuole far crescere la sicilia, ma non sono molti

4. chi mette i paraocchi e dice che va tutto bene, e li considero come i primi

a me piacerebbe potermi inserire nella 3a fascia, infatti quando c'è qualcuno che fa critiche sterili mi incazzo e parecchio, come ho già detto non ho ancora l'età ne la posizione per contare qualcosa, spero un giorno di poter dare il mio contributo, anche piccolo ad un miglioramento della sicilia. Intanto voto chi mi sembra abbia + voglia di fare e cerco di segnalare le faglie, per esempio ho + volte mandato email a striscia e alle iene indicando alcune cose (mai una risposta), ma questo è tutto quello che posso fare e me ne rammarico non poco.

Adoro la mia terra e soprattutto la mia città, faccio il diavolo a quattro per difenderla e l'impossibilità di fare di più mi fa sentire spesso inutile. Spero di poter aver l'occasione di lavorare qui, e di FARE e non soltanto DIRE.

ritorno alla frase di ficarra e picone, io non la lascio questa sicilia perchè VOGLIO vincere

Caro PACO ..

a parte il fatto che credo che molti giovani la pensino come te ..e perciò

siccome i giovani di oggi saranno coloro che amministreranno la sicilia

un domani ...ho fiducia ...

ma credo anche fermamente che per accellerare tutto ciò bisogna dare un impulso forte.....

sappiamo già che muri e canali dividono ,sappiamo che i ponti sono quelli che uniscono .

Il ponte non è la soluzione di tutto ,e sono con te quando parli del rafforzamente delle infrastrutture ,ma è l'impulso ,forse più culturale che reale ,l'impulso che coloro che vogliono ancora una sicilia isolata temono .

Non cascare in questo tranello ...non cascateci......scardinate la vecchia Sicilia che non vuole il cambiamento..

[Guglielmo]

fare della devolution il proprio cavallo di battaglia denota povertà di idee,.

noi del nord siamo tutti poveri di idee ....siamo meno colti ....siamo rozzi ......beviamo troppo vino .....pensiamo solo a lavorare ...studiamo meno .........abbiamo meno laureati .....facciamo le corse in auto di notte......................lanciamo pietre dai cavalcavia..........(qui si picchiano negri ).....

è normale che da merde simili non si possano avere idee ricche.,

[copco]

Guglielmo, ma allora insisti nell'identificare il Nord con la lega!

Non so più come dirtelo: non ce l'ho col Nord ma con la lega Nord.

Riportami una sola frase in cui io ho detto che quelli del Nord sono poveri di idee, poco colti, rozzi e bevete troppo vino!

Io ho solo detto che la lega è povera di idee e cavalca populisticamente il malessere dell'elettorato più ignorante (per essere più gentile avrei dovuto dire "meno avvertito"). Queste cose le ho dette e le ribadisco ancora, ma riferite alla lega, non certo al Nord in generale.

Se poi tu vuoi per forza estrapolare che dicendo quelle cose contro la lega significa dirle contro tutto il Nord allora mi confermi che identifichi la lega Nord con tutto il Nord. Come mai? E perchè vuoi farmi dire cose che non ho detto?

[alfaomega]

W la Tega Nord!!! :mrgreen:

[copco]

W la Tega Nord!!!

[alfaomega]

Un gioco di parole... lega-tega... se arriva un veneto te lo saprà spiegare

[copco]

Ho già trovato la risposta, spero giusta.

Tega: parola usata in Veneto in due contesti: per riferirsi al pene (riferendosi al fatto che "tega" normalmente è il bacello dei fagioli) o indicare una botta, una testata rimediata da qualche parte.

http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=so&idCategory=4807&idContent=790280

[Patriottico]

Ho già trovato la risposta, spero giusta.

Tega: parola usata in Veneto in due contesti: per riferirsi al pene (riferendosi al fatto che "tega" normalmente è il bacello dei fagioli) o indicare una botta, una testata rimediata da qualche parte.

http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=so&idCategory=4807&idContent=790280

Vi confermo che questo è il significato di TEGA