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Restrizioni Per Auto Blu


Guest DESMO16

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AUTO BLU A RISCHIO PER I MINISTERI DEGLI INTERNI E ISTRUZIONE

La riduzione prevista dalla finanziaria è del 10% della spesa per le auto blu. Ma i ministeri dell'Interno e dell'Istruzione rischiano di inciampare nella "multa" prevista dalla manovra che sanziona con un taglio di spesa del 50% chi non comunica tempestivamente i dati sulle auto in proprio possesso. I due dicasteri - ha spiegato il ministero dell'Economia in risposta ad una interrogazione della deputata di An Daniela Santanchè che era stata una delle promotrici della norma - per difficoltà di aggregazione dei dati provenienti dai molti uffici periferici non hanno presentato la documentazione entro il 31 marzo, anche se "provvederanno in tempi rapidi".

Ma la Finanziaria su questo punto appare tassativa. Prevede, per le spese della auto blu, che "in caso di mancata trasmissione della relazione nei termini suddetti (il 31 marzo), le pubbliche amministrazioni inadempienti non possono effettuare ...pagamenti in misura superiore al 50% della spesa complessiva sostenuta nell' anno 2004". Nelle riduzioni non rientrano comunque le vetture considerate di servizio, come ad esempio le pattuglie di Carabinieri e Polizia.

A fare il punto sulla "stretta alle auto blu", sollecitato dalla deputata Santanchè che durante il dibattito della finanziaria era stata una delle promotrici della norma, è stato il ministero dell' Economia nella risposta consegnata dal sottosegretario Daniele Molgora durante un "question time" in commissione Bilancio alla Camera.

"Alla data del 31 marzo 2005", prevista dalla Finanziaria per la consegna dei dati - spiega il ministero dell' Economia - "la predetta documentazione risulta regolarmente trasmessa dalla maggior parte delle amministrazioni. I dicasteri che non hanno ancora inviato la relazione in questione sono stati sollecitati ed hanno riferito che il ritardo dipende dalle difficoltà di aggregazione dei dati per i loro numerosi uffici periferici che provvederanno all' adempimento in tempi rapidi".

Il Tesoro spiega comunque che alla data del 7 aprile "non sono ancora pervenute le relazioni da parte dei ministeri dell' Interno e dell' Istruzione, Università e Ricerca". I due dicasteri - viene però spiegato - "hanno riferito che il ritardo nell' inoltro delle relazioni di loro competenza dipende dalle difficoltà di aggregazione dei dati per i loro numerosi uffici periferici e che provvederanno all' adempimento in tempi rapidi".

Il giro di vite deciso dalla finanziaria, la cui attuazione è stata spiegata il 21 marzo da una circolare del ministero dell' Economia, prevede che "le pubbliche amministrazioni non potranno sostenere quest' anno (e fino al 2007) spese per l' acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture per un ammontare superiore rispettivamente al 90, 80 e 70% della spesa sostenuta nel 2004". L' altro obbligo, con la sanzione della riduzione del 50% della spesa, riguarda invece l' invio della documentazione sul parco auto attualmente in uso entro il 31 marzo 2005. "Al fine di rendere omogenea la raccolta dei dati e di velocizzare le attività conseguenti - spiega il ministero dell' Economia nella risposta alla risoluzione - la citata circolare prevede che ciascuna amministrazione centrale inoltre una relazione dettagliata in merito alle autovetture in uso, sia ai proprio organi ed uffici centrali, sia agli uffici periferici, sia agli enti da esse vigilati al ministero dell' Economia e delle Finanze".

La risposta alla risoluzione fa riferimento alla circolare nella quale si sottolineava l' esigenza di puntualità: "si confida - è scritto nel provvedimento - nel rispetto del termine del 31 marzo, significando che la mancata osservanza costituisce inadempimento sanzionabile".

La Finanziaria in realtà, tra le pieghe dei centinaia di commi dell' articolo 1, prevede anche la possibilità di non applicare la stretta alle auto blu. Ma solo "sulla base di effettive, motivate e documentate esigenze delle amministrazioni competenti": è per questo richiesto un decreto del Tesoro che, corredato da una apposita relazione, deve essere trasmesso alle Camere.

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