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I più attivi nella discussione

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Inviato
1) E' un alleato con bassa tecnologia ..e noi gli possiamo dare la migliore

2) E'un alleato con basso costo del lavoro ....possiamo fargli produrre parti e sottosistemi di auto abbassando il berak even di alcuni prodotti

e possiamo avere gamme più ampie nonstante volumi inferiori alla concorrenza.

3) Gli Indiani sono meno aggressivi dei cinesi

4) da li possiamo esportare in cina e in tutto l'estremo oriente con la differenza che gli Indiani sono simpatici e invece i Cinesi stanno sulle palle a tutti.

quoto al 100% la tua analisi, Guglielmo

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

Inviato
certo ma è proprio per questo che è meglio avere i cinesi come alleati che come avversari, un alleanza con i "placidi" indiani potrebbe essere inutile di fronte alla spietata concorrenza cinese...
tricolore.jpg
Inviato

La parte che ho evidenziato in grassetto e' quella che mi preoccupa un poco.Fino ad ora si e' sempre detto che la parte pensante del gruppo restava in Italia.Adesso con sti Indiani abbiamo una possibile concorrenza molto dura e a basso costo.

da repubblica.it

Fiat-Tata, possibile accordo per le attività in India

Fiat e Tata sempre più vicine ad un accordo per le attività in India. Interessate all'intesa tutte le attività nel paese orientale: e cioè auto, camion e trattori. I contatti vanno avanti da alcuni mesi e già al Salone dell'Auto di Ginevra l'ipotesi di un accordo tra la casa automobilistica torinese e quella indiana sembrava imminente. In quell'occasione, poco dopo la visita ufficiale degli industriali italiani in India, il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo, insieme al vicepresidente Jaki Elkann, ebbero un colloquio a quattrocchi con il presidente della casa automobilistica Tata, Ratan Tata. "Siamo appena stati in India e ci siamo rivisti qui a Ginevra" spiegò allora Montezemolo, giustificando l'incontro con Tata quale presidente di una commissione per l'attrazione degli investimenti in India.

Ma nei giorni scorsi il presidente della Fiat ha annunciato che presto ci saranno notizie importanti sulla presenza della casa torinese in India. "Penso che nelle prossime settimane arriveranno notizie importanti per lo sviluppo della presenza in India" ha detto a margine dell'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università per stranieri di Perugia. Ma non ha voluto fornire altri dettagli.

Tata potrebbe essere il partner giusto per la Fiat. La casa indiana che sta per lanciare una 'superutilitaria' da 1.600 euro, destinata a sfondare in India e Cina, è specializzata in produzioni a basso costo, ma non brilla per design. Fiat, invece, è il perfetto contrario. In più i vertici di Fiat in questi giorni sono in India proprio per sistemare lo stabilimento locale che, in assenza di un partner, non è mai decollato. In più Fiat è presente in India, oltre che con l'auto, anche con i camion Iveco e i trattori Cnh.

Fondato intorno al 1860, il Gruppo delle società Tata è il maggiore conglomerato industriale indiano. Costituito da 85 compagnie principali, copre svariati settori produttivi manifatturieri e metallurgici, oltre ad essere presente nel mondo delle telecomunicazioni, dell'energia, dell'informatica, della finanza e della distribuzione. Tata Motors Limited è la prima azienda indiana del settore ingegneristico a sbarcare al New York Stock Exchange (NYSE). Il 27 settembre 2004 la società ha infatti fatto il proprio ingresso nella Borsa americana.

Una delle aziende leader del Gruppo è Tata Motors, tra i massimi produttori mondiali di veicoli commerciali, medi e pesanti.

Fondata nel 1945, Tata Motors iniziò a collaborare con la tedesca Daimler Benz per la produzione di veicoli commerciali, per crescere poi autonomamente cessata la collaborazione. Un bagaglio di professionalità e know how permette di sviluppare in sinergia la produzione di fuoristrada e autovetture SUV e passeggeri con proprie linee di sviluppo e progettazione.

Tata Motors dispone oggi del Centro industriale per lo Sviluppo e la Ricerca Automobilistica più importante di tutta l'India, in grado di proporre modelli che si affermano nel continente asiatico ma anche su tutti gli altri mercati, europeo compreso.

Particolari settori della ricerca sono dedicati allo studio del livello di emissioni inquinanti, alla sicurezza, all'inquinamento da rumore; crash test e sviluppo di motori e tecnologie ecocompatibili, ponendo Tata Motors decisamente all'avanguardia in un panorama, quello della produzione automobilistica, fortemente competitivo ed in continua evoluzione.

Nel 2004 Tata Motors Limited ha acquistato la Daewoo Commercial Vehicle Co. Ltd, ribattezzandola Tata Daewoo Commercial Vehicle Co.

Ltd.

(24 aprile 2005)

Inviato

Tata Motors dispone oggi del Centro industriale per lo Sviluppo e la Ricerca Automobilistica più importante di tutta l'India, in grado di proporre modelli che si affermano nel continente asiatico ma anche su tutti gli altri mercati, europeo compreso.

Particolari settori della ricerca sono dedicati allo studio del livello di emissioni inquinanti, alla sicurezza, all'inquinamento da rumore; crash test e sviluppo di motori e tecnologie ecocompatibili, ponendo Tata Motors decisamente all'avanguardia in un panorama, quello della produzione automobilistica, fortemente competitivo ed in continua evoluzione.

Nel 2004 Tata Motors Limited ha acquistato la Daewoo Commercial Vehicle Co. Ltd, ribattezzandola Tata Daewoo Commercial Vehicle Co.

Ltd.

(24 aprile 2005)

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Inviato
Si ricolegga a questo mio post...

inoltre mi diceva un mio amico ing ieri che lavora nell'ambito torinese anche per fiat, che hanno azzerato anche tutte le varie consulenze che davano man forte alla decimazione in opera da anni dei tecnici interni...anzi la maggior parte di società di consulenza erano proprio fatte da tecnici fuori usciti da fiat poi messi in proprio, gli unici che si salvano sono i tecnici qualificati polacchi che lavorando a fiat costano 1-3 che da noi.

Inviato
Potrebbe essere un' ipotesi futura.Per il momento non possiamo collegare le due cose.

Nel mondo dell' informatica si e' gia' visto lo spostamento dei centri studi verso l' India dove la preparazione e' elevata e i costi molto competitivi.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Inviato

Spero per Fiat che l'accordo si concretizzi in qualcosa di positivo.

Rimango dell'idea che la vecchia Panda avrebbe avuto ancora molto da dire nei paesi di prima motorizzazione, soprattutto in versione 4x4. E' un peccato che le linee siano state smantellate.

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