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Il giudice: «Ripristinate la produzione ad Arese»


Guest DESMO16

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La Fiat avrebbe tenuto un «comportamento antisindacale»

Il tribunale ordina di riavviare gli impianti. Ma l'azienda è già in parte smantellata. Saranno rimborsati gli stipendi

ROMA - Il tribunale di Milano ha emesso un decreto contro la Fiat per attività antisindacale ordinando la sospensione della cassa integrazione ad Arese e il ripristino della produzione nello stabilimento dei veicoli a minor impatto ambientale (Vamia). Lo ha riferito il segretario generale della Fiom di Milano Maurizio Zipponi mentre uno dei due avvocati della Fiom, Giovanni Sozzi ha precisato che «il giudice del lavoro Riccardo Attanasio ha dichiarato antisindacale la mancata preventiva informazione sul

L'ingresso della fabbrica di Arese (L. Mantero)

trasferimento della produzione Vamia ad altri stabilimenti del Gruppo e ha ordinato le misure per rimuovere questa attività antisindacale».

La Fiat dovrà rimborsare anche gli stipendi non versati. Il reintegro in fabbrica riguarda circa 1.000 operai dello stabilimento,

attualmente in cassa integrazione.

COMPORTAMENTO ANTISINDACALE - Il giudice Riccardo Attanasio, decidendo sul ricorso presentato dalla Fiom-Cgil e dallo Slai Cobas contro la Fiat riguardo la vicenda dell' Alfa di Arese scrive che da parte dell'azienda vi è stata una «mancata informazione» che «si sostanzia in un comportamento antisindacale, di carattere formale in quanto espressamente previsto da una norma contrattuale».

SMANTELLAMENTO - Se davvero i lavoratori dell'Alfa di Arese tornassero a lavorare, si troverebbero di fronte a uno stabilimento fatiscente: una settimana prima del decreto di oggi che dà l'ok al loro rientro al lavoro, ad Arese sono intervenute le ruspe. Gru e «ragni» hanno distrutto le catene di produzione e riprendere le attività ora come ora sarebbe impossibile. «Sono stati distrutti impianti utilizzabili e vendibili, non certo da rottamare» denuncia la Fiom. I sindacalisti raccontano anche che all'inizio di aprile sono stati divelti gli armadietti dei dipendenti e «aprendoli è stato anche violato il loro diritto alla privacy».

INCONTRO - Lunedì si terrà l'incontro tra i rappresentanti sindacali e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per discutere del futuro di Arese e dell'ipotesi che sia la sede del nuovo polo ecologico per le attività di ricerca di uno sviluppo sostenibile e motori a basso impatto. «La sentenza del Tribunale di Milano - spiega Maurizio Zipponi, segretario generale Fiom - ci dà la forza di continuare per riconoscere ai lavoratori il diritto di essere rispettati e trattati come lavoratori. Lunedì chiederemo a Formigoni che l'innovazione continui con o senza Fiat. Ci sono anche altre aziende interessate».

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