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Lo stato attuale del problema dell'energia


Guest frallog

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Guest frallog

Come sapete io sono un filonucleare, perche' semplicemente penso che purtroppo (e sottolineo il purtroppo) del nucleare non se ne possa fare a meno. In Italia abbiamo il costo della manodopera molto ma molto elevato e, come se non bastasse, abbiamo il costo dell'energia piu' caro d'Europa, le tasse sono quelle che sono, ma mi dite perche' un'azienda dovrebbe venire ad aprire i battenti nel nostro Paese? Cosi' tra un po' ci rimane quel poco turismo che resta e l'agricoltura, sissignore quella.

Il nostro costo dell'energia attualmente e' del 30% (dicansi e ripetasi 30%) piu' alto rispetto alla media dei Paesi Europei. Cosa ti pensano allora? Vai con il carbobe cinese. Io il carbone lo manderei a scavare a quelli che lo propongono, comprese le loro famiglie. In Cina ufficialmente muoiono sotto terra 6000 (seimila) minatori all'anno. Ma ufficiosamente le cose stanno ancora molto peggio, infatti si dice che in Cina muoiano nelle viscere della terra circa 20000 (ventimila) minatori all'anno. E allora vi dico che a me i verdi fanno ridere, fanno gli schizzinosi sull'energia e non considerano che le scelte sciagurate che questo Paese ha fatto si ripercuotono sulla pelle altrui.

Fortunatamente ci sono i cugini d'oltralpe, gli stessi che in una famosa canzone di Paolo Conte ci disprezzano (e come potrebbero non farlo per questo popolo di ipocriti), che ci vengono in soccorso. Cosi' ci fanno partecipare ai programmi di sviluppo nucleare della Francia e, grazie al cielo, ci permettono di ricavarne un bel po' di energia per il futuro. Ora pero' sorge un problemino che mica e' di poco conto. Il trasporto dell'energia ha un suo costo non indifferente, visto che per la reattanza dei materiali l'energia elettrica si disperde e non poco (si parla di un'efficienza sulle lunghe tratte pari al 50%, e per lunga tratta si intende 200Km-300Km massimo). Dunque in teoria il futuro nucleare italo-francese in territorio francese puo' servire solo il nord Italia. La cosa pero' starebbe in modo molto differente se si convertisse l'energia elettrica in formato chimico. Allora le cose starebbero piu' o meno cosi'(tra parentesi e' indicata l'efficienza del singolo processo):

Energia Elettrica => Idrogeno (60%) => idrodotti (95%) => Centrali a celle combustibili (60%)

efficienza totale 0.342 = 34.2% ma l'energia cosi' ottenuta puo' essere trasportata a mezzo di idrodotti in tutte le parti del Paese, senza ulteriori perdite.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

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per prima cosa devo dire che sono contento dei raporti con la Francia

evidentemente un pò di ragioni e di meriti vanno al Berlusca ...che forse è sttain un primo momento un pò duretto ..ma poi ha ottenuto la reciprocità che meritiamo.

credo che le centrali nucleari le costruiremo in slovenia -croazia -serbia ..e saranno di nostra proprietà ...come la gestione della distribuzione in quei paesi ..

alla fine ...croati-serbi-montengrini-sloveni ec.ecc.preferiscono gli Italiani ai Tedeschi.

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io dico solo che dobbiamo ringrazie le nostre università che nonostante tutto tengono dei corsi come Ingegneria Nucleare e le pubblicizzano molto.....

vuol dire che in Italia qualcuno preparato sul tema energia nucleare c'è e al momento opportuno sarà utile

 

花は桜木人は武士

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... Il trasporto dell'energia ha un suo costo non indifferente, visto che per la reattanza dei materiali l'energia elettrica si disperde e non poco (si parla di un'efficienza sulle lunghe tratte pari al 50%, e per lunga tratta si intende 200Km-300Km massimo). ...

a me questi dati mi sembrano strani. in tratte lunghe 300km si perderebbe la metà della potenza o ho capito male?

e gli elettrodotti che arrivano dalla grecia o quello che va in sardegna non sono di queste lunghezze?

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Guest frallog
a me questi dati mi sembrano strani. in tratte lunghe 300km si perderebbe la metà della potenza o ho capito male?

e gli elettrodotti che arrivano dalla grecia o quello che va in sardegna non sono di queste lunghezze?

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sarebbe poi opportuno cambiare le vecchie centrali a vapore e sostituirle con cantrali a ciclo combinato e per rigenerazione

Qui da me è appena nato uno nuovo comignolo :D stanno ammodernando la centrale

le riconversioni sono scelte aziendali, le vecchie ad olio combusitibile stanno scomparendo per far posto alle nuove tecnologie con alto rendimento.

solo che alla base c'è il solito problema:

sceglieresti un combustibile come il carbone a basso prezzo (e qui frallog casca dalla sedia) ma inquinante oppure priorità al metano più caro ma più pulito?

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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in università mi insegnano a miglorare i cicli che abbiamo a disposizione...certo è che bisogna sempre avere un occhio + al progresso che al regresso....il carbone secondo me è stata una vera e propria rampa di lancio x l'umanità..ora è tempo di passare il testimone.

Ma tanto chi decide le scelte aziendale,secondo me,non è molto ferrato in fisica tecnica.....

 

花は桜木人は武士

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Guest frallog
le riconversioni sono scelte aziendali, le vecchie ad olio combusitibile stanno scomparendo per far posto alle nuove tecnologie con alto rendimento.

solo che alla base c'è il solito problema:

sceglieresti un combustibile come il carbone a basso prezzo (e qui frallog casca dalla sedia) ma inquinante oppure priorità al metano più caro ma più pulito?

Un saluto ad Autodeltone solo per dire che lo leggo sempre con grande piacere. Ed ora veniamo al dunque. Esiste una nuova metodologia per trattare il carbone che *** mediamente*** riduce le emissioni del 60%. (In realta' andrebbe da tipologia a tipologia dell'emissione, ma il dettaglio non lo ricordo). Il punto e' un altro: e' giusto fregarsene ampiamente di chi il carbone lo scava, e badare solo che la propria pancia sia piena e il condizionatore bello acceso? Questo sempre perche' essendo quello che siamo, non siamo mai disposti a prenderci le nostre responsabilita'?

QUESTO E' SCHIAVISMO MODERNO. E' UNO SCHIAVISMO ECONOMICO, MA E' ALLA STESSA STREGUA DELLO SCHIAVISMO, ANZI E' PURE PEGGIO.

Regards,

Francesco 8(((

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io sono daccordo con Guglielmo per quanto riguarda il nucleare; verrà sfruttato nei paesi vicini, che pongono minori problemi

Per quanto concerne il carbone, penso che Frallog possa rimanere tranquillo: in Italia non dovrebbe avere uno sviluppo come in altri paesi, che effettivamente stanno prendendo seriamente la cosa delle centrali a carbone, per vari motivi

Infine, direi che l'Italia sta diventando sempre più importante nel settore del metano, un gas presente in quantità enormi in nord Africa (paragonabili a quelle del petrolio) e che per troppi anni è stato bruciato letteralmente perché non aveva mercato. Ora l'Italia può vantare il Transmed e il Greenstream, due gasdotti che portano il metano rispettivamente dall'Algeria e dalla Libia e nel prossimo futuro un altro gasdotto, il progetto Galsi, porterà ulteriore metano dall'Algeria alla Sardegna e all'Europa (sono state firmate in marzo le lettere di intenti preliminari).

Parliamo di gasdotti che avranno portate a regime di 8 miliardi di metri cubi/anno...

Va inoltre ricordato che altri metanodotti arrivano dalla Russia...

Se permettete una piccola considerazione, tra le varie cose che l'attuale governo ha fatto male, bisogna menzionare l'instaurazione di rapporti privilegiati che l'Italia può vantare sia con Gheddafi che con Putin... e la capacità dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) di porsi in una posizione di leader europeo nel settore, facendo diventare l'Italia la porta europea per l'energia del nord Africa, sia per un discorso di posizione, sia per essersi mostrata pronta a sfruttare l'opportunità

Sono dell'idea che con impianti a ciclo combinato, moderni e abbastanza puliti, anche l'Italia potrà, potrebbe essere meno succube dal petrolio, acquisendo nel contempo un certo peso nelle decisioni della Comunità Europea.

tricolore.jpg
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