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sondaggio sul referendum


viva l'italia

Come voterai al referendum?  

120 voti

  1. 1. Come voterai al referendum?

    • Si
      63
    • No
      4
    • Mi astengo
      21


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Prima di tutto ripeto nuovamente. Con la legge 40 NESSUN embrione si butta piu'.

Inoltre e' vero che si perdono embrioni perche' non tutti nella normale riproduzione attecchiscono, cosi' come esistono gli aborti naturali. E con cio? Anche con la legge 40 non tutti gli embrioni impiantati attecchiscono, anche se li si impianta uno per volta. Ma e' la natura a scegliere, noi diamo una possibilita' a tutti, non li gettiamo.

Sulla ricerca figuratevi, faccio il ricercatore anch'io ed anche noi fisici nucleari abbiamo di che rimproverarci... in ogni modo penso ai miei colleghi di Sanitaria che lottano il cancro con gli acceleratori di elettroni ed adroni. Loro devono simulare al compiuter la risposta dei tessuti umani o usare "fantocci" appositi ognuno dei quali frutto di anni di ricerca, perche' la medicina nucleare sta raggiungendo una precisione di livello quasi cellulare nel distruggere il cancro. Ora lo sapete che se avessimo delle cavie umane andrebbero molto piu' in fretta? Poveretti dovevano nascere al tempo dei nazisti ma dico io basterebbe dichiarare che so... i boshimani sottospecie di uomini e sacrificarli per curare gli europei di sicuro piu' avanzati, che producono filosofia, benessere, tecnica, mentre quelli vivono nella giungla!

Con ironia ovvio ;-)

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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I più attivi nella discussione

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RICEVO E INOLTRO POICHE' RITENGO UTILISSIMO LEGGERE IL MESSAGGIO. .

Tra pochi giorni mi laureo e ho scritto la mia tesi sulla fecondazione assistita; sapete anche che tra poco ci sarà il referendum, e molti di voi mi hanno chiesto chiarificazioni al riguardo. In questi mesi ho potuto vedere in prima persona cosa sia la disinformazione. Ci dicono solo di andare o non andare a votare, ma nessuno si sta preoccupando di spiegare agli elettori di cosa si sta parlando!

Nel mio piccolo, visto che posso dire di conoscere l'argomento meglio di molti parlamentari, voglio provare a spiegarvi su cosa verteranno i quattro quesiti; non vi dirò di votare sì o no (siete tutti in grado di tirare le vostre conclusioni), ma una cosa ve la chiedo: andate a votare. Se siete favorevoli alla Legge 40 andate a votare per il no, e viceversa; l'astensionismo è sempre una pessima cosa.

Ci sono volute una dittatura e due guerre mondiali per avere la democrazia, e noi che oggi ce l'abbiamo non la esercitiamo. Ricordate che se i governanti esortano sempre a disertare i referendum è perché sanno bene quanto sia pericoloso per la politica dare la parola direttamente ai cittadini!

Ho provato ad essere sintetica, ma non ho potuto scrivere meno di questo; abbiate cinque minuti di pazienza, perché è davvero importante. I quattro referendum chiedono di abrogare alcune norme contenute nella Legge 40/2004, e precisamente:

1- il divieto di fecondazione eterologa; la f. eterologa è la tecnica che consente alle coppie in cui l'uomo è completamente sterile di concepire un figlio grazie al seme di un donatore anonimo; è una tecnica che si pratica da decenni in tutto il mondo, e oggi l'Italia è l'unico paese che la vieta. Questo perché il legislatore ha deciso di tutelare il modello tradizionale di famiglia, basato sui legami di sangue; ma, a parte il fatto che questo è un concetto non più rispondente alla nostra realtà sociale, le conseguenze di questo divieto si stanno rivelando molto pericolose; le coppie italiane non hanno mai smesso di praticarla: i più ricchi possono andare in Spagna,Francia, Inghilterra ecc.; ma tutti gli altri si stanno dirigendo verso paesi come la Bulgaria o l'Ucraina, più economici ma con standard di sicurezza igienica e sanitaria molto bassi. E cosa ancor più grave, si è sviluppato ormai grazie a internet un fortissimo mercato nero: vere e proprie banche clandestine in cui abbondano le offerte di seme a pagamento; gli affari vanno alla grande, ma non c'è alcuna garanzia sulla provenienza di questo seme e soprattutto sulla salute dei donatori, che potrebbero anche essere sieropositivi o affetti da malattie veneree. Se passerà il referendum si potrà ricominciare a praticare l'eterologa nei centri autorizzati, dove sarà al sicuro la salute delle donne e dei loro bambini.

2- il divieto di ricerca sugli embrioni; ciò che non viene detto è che nessuno pensa di fare strani esperimenti su dei futuri bambini! Esistono in Italia migliaia di embrioni non più impiantabili, perché vecchi o malati, che non potranno mai svilupparsi e che quindi potrebbero essere destinati alla ricerca; ricordate che quando si parla di embrioni a questo stadio ci si riferisce a poche decine di cellule in una provetta.

La legge 40 dice che questi embrioni devono essere lasciati in provetta "fino alla loro naturale estinzione", perché questo significherebbe rispettare la loro dignità; in realtà è molto più rispettoso della vita umana sostenere la ricerca sulle cellule staminali, che costituiscono l'unica via per curare in futuro i tumori, il Parkinson, il diabete ecc., piuttosto che lasciar morire in una provetta le sole speranze di essa. Ricordate che: si tratta di embrioni che comunque non possono svilupparsi, e che così invece sarebbero utili e importantissimi per il nostro futuro; ormai tutti gli scienziati italiani, che in questo campo sono tra i migliori al mondo, lavorano all'estero - e noi compriamo a caro prezzo da quei paesi i ritrovati brevettati molto spesso proprio da italiani!; e infine, se da una persona adulta in punto di morte possono essere espiantati gli organi per salvare altre vite umane, per quale motivo delle cellule in una provetta destinate a morire non possono essere usate allo stesso scopo?

3- L'articolo 1 della legge; in esso si stabilisce che la procreazione assistita si può praticare solo per curare la sterilità, e solo se non esistono terapie alternative. Questo significa innanzitutto che le coppie non sterili ma affette da malattie genetiche non possono usare queste tecniche, come in passato, per concepire un bambino senza trasmettergli la loro malattia; significa inoltre che non si può richiedere direttamente la tecnica che si sa essere più idonea per il proprio caso, ma si deve passare prima obbligatoriamente per altre cure più "blande", come i bombardamenti ormonali (che blandi non lo sono per niente). Quindi si sottopone la coppia e terapie non solo molto pericolose per la salute, ma anche inutili, perché stiamo parlando di persone di cui è stata già accertata la sterilità, e che fanno perdere del tempo prezioso.

4- Il divieto di formare più di tre embrioni per ogni tentativo di impianto, l'obbligo di impiantare contemporaneamente tutti gli embrioni formati, e il divieto di conservazione degli embrioni; questa è una delle norme francamente più assurde della legge. Il legislatore ha deciso che gli embrioni non si possono più conservare in laboratorio, perché questo non è rispettoso della dignità di un organismo che la legge considera come una persona a tutti gli effetti; e quindi bisogna fare in modo che non si producano più embrioni di quanto necessario. Ecco la soluzione: per ogni tentativo di impianto si possono produrre al massimo tre embrioni, che devono essere tutti trasferiti in utero; se i tre embrioni non fossero sufficienti, i tentativi si potranno ripetere senza limiti.

Innanzitutto, non si possono stabilire per legge dei numeri, perché ogni donna è diversa dall'altra e solo il medico può dire quanti embrioni sono necessari per avere delle speranze di successo; tre embrioni poi sono quasi sempre troppo pochi, perché stiamo parlando di una donna sterile o infertile: quindi si dovrà ripetere tutto il procedimento da capo, di tre in tre fin quando non si riesce, e ogni tentativo di impianto implica una serie di interventi fortemente invasivi e pericolosi per il corpo della donna (senza pensare al trauma psicologico di dover affrontare una serie di fallimenti). Esiste anche la possibilità inversa, che tutti gli embrioni attecchiscano: a quel punto dovranno essere comunque trasferiti in utero, e quindi la coppia potrebbe ritrovarsi con una gravidanza bi o trigemellare e con il doloroso dilemma se abortire o meno.

Ora sapete più o meno di che si tratta, e quindi il vostro voto, qualunque sia, avrà un senso. Aiutatemi a far circolare questa e-mail il più possibile, penso che molte persone abbiano voglia di saperne di più; non è una catena e io non ci guadagno niente, se non la soddisfazione di dare un senso a tanti mesi di lavoro.

Vi abbraccio, Chiara

"Tutto finisce col consumarsi, nulla è duraturo. Il cambiamento è l'unico elemento costante della vita."

Jack (da "Noi Marziani" di P.K.Dick)

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Sull'astensione vedo ci sono molte perplessità.

Io penso che non votare sia un segno di inciviltà e per questo mi sono sempre espresso eppure ora faccio una campagna pro astensione. Perchè mai vi chiederete?

Ci sono in italia 2 titpi di referendum:

CONSULTIVO) In cui é lo stato a chiedere il parere ai cittadini come ad esempio per la monarchia etc... per questo referendum non esiste quorum e non ha potere vincolante e ritengo giusto andare a votare se si comprende il quesito referendario ed astenersi solo se si hanno forti perplessità.

ABROGATIVO) In questo caso è una minoranza di 300000 cittadini firmatari ad indire un referendum contro una legge già votata in parlamento e per questo c'è un quorum del 50%. Questo è un referendum "contro" ed avrebbe senso votare SI. Il quorum dovrebbe servire a non permettere ad una minoranza di abrogare una legge ma una minoranza del 26% la potrebbe abrogare se un 25% votasse NO. Ed in realtà chi si astiene per ignoranza o disinteresse difatto delega i parlamentari a decidere per lui (chiuque siano spesso...). Dunque trovo giusto che in qualunque referendum abrogativo se sono per il SI (abrogare la legge) devo andare a votare altrimenti astenermi.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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secondo me no .....è un diritto .

Sicuro che è un diritto... ma non è un dovere... sia nel referendum consultivo dove uno se non ne capisce è meglio che si astenga anzicchè vada a simpatia ed a maggior ragione in quello abrogativo dove solo i SI per logica di cose dovrebbero contarsi (magari abbassando il quorum al 40% penso io...).

Il voto è un diritto dovere solo nelle elezioni di rappresentanti politici.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Sicuro che è un diritto... ma non è un dovere... sia nel referendum consultivo dove uno se non ne capisce è meglio che si astenga anzicchè vada a simpatia ed a maggior ragione in quello abrogativo dove solo i SI per logica di cose dovrebbero contarsi (magari abbassando il quorum al 40% penso io...).

Il voto è un diritto dovere solo nelle elezioni di rappresentanti politici.

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X LA LIBERTA' DI RICERCA;X IL DIRITTO A NASCERE SENZA MALATTIE;X I DIRITTI E LA LIBERTA' DI SCELTA DELLE DONNE:IL 12e13/6 AI REFERENDUM VOTA 4 SI'

mandiamo in giro questo sms!

"Tutto finisce col consumarsi, nulla è duraturo. Il cambiamento è l'unico elemento costante della vita."

Jack (da "Noi Marziani" di P.K.Dick)

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Aggiungo alla discussione il punto di vista di una regione, la Sardegna, che forse sente in maniera maggiore questi referendum, dato l'alto tasso (13%) di popolazione portatrice sana di talassemia.

Citazione del Prof. Giovanni Monni, Primario del Servizio Ginecologia e Ostetricia, Diagnosi Genetica Prenatale e Preimpianto - Terapia Fetale all'ospedale Microcitemico di Cagliari

Nel 1977 fu eseguita a Cagliari la prima diagnosi in tutta Europa di Talassemia, da allora sono state eseguite oltre 6500 diagnosi prenatali, la più alta casistica mondiale. Tra queste, il 75% dei feti sono risultati non malati, ma il 25% è

risultato affetto da Talassemia e 1600 coppie, il 99%, hanno interrotto la gravidanza su loro libera scelta, eccetto quell'1%, ovvero 20 donne, che non hanno interrotto la gravidanza per motivi etici o religiosi. Questa è una vera tragedia. Una tragedia ancora più grave è che la diagnosi preimpianto è nata proprio per eliminare l'aborto e invece questa legge sembra quasi favorire l'aborto.

Potete leggere tutto a questo link >> http://http://www.lucacoscioni.it/node/2526

Ho trovato inoltre interessante l'intervento di un'altro medico sardo, che conosce quindi molto bene queste problematiche locali.

Tonio Sollai, direttore del servizio di anestesia e rianimazione all'ospedale di San Gavino, coordinatore regionale della Consulta di Bioetica (e membro del direttivo nazionale).

"È una legge che umilia la ricerca scientifica"

Il presidente della Consulta sarda di Bioetica spiega perché è necessario andare al referendum

La Chiesa ha paura del referendum perché potrebbe alterare l'anima della legge sulla fecondazione assistita.

Lo dice Tonio Sollai, direttore del servizio di anestesia e rianimazione all'ospedale di San Gavino, coordinatore regionale della Consulta di Bioetica (e membro del direttivo nazionale). Lunga esperienza nella terapia antalgica per malati terminali, sostiene la rispettabilità della linea astensionista proposta dal cardinal Ruini «ma questo non impedisce di dire che siamo di fronte a norme profondamente restrittive nei confronti della donna e della coppia». La materia è complessa, viene da chiedersi se possa diventare carne di cannone, argomento da referendum insomma. «Senza dubbio. Il referendum è il male minore per modificare una legge che altrimenti andrebbe abrogata. È fatta male perfino sotto il profilo lessicale. Una legge dovrebbe essere laica per antonomasia, questa invece è quasi confessionale. Ha puntualmeente incassato precise indicazioni della Chiesa». È stata un omaggio al Papa della maggioranza parlamentare? «Non sarei così rigido, non riesco a vedere un brutale do ut des elettorale. Ma detto questo, non c'è dubbio che le posizioni vaticane siano state raccolte». Sotto la lente di Sollai, la legge 40 mostra «sfasature inaccettabili, limita pesantemente la ricerca, punisce in modo particolare la Sardegna vietando la diagnosi pre-impianto.

Che è un esame basilare per la lotta alla talassemia, visto che aiuta a distinguere gli embrioni sani da quelli malati.

Il Centro del Microcitemico di Cagliari è al top dell'eccellenza europea: disponiamo di grandi professionalità ma con le mani legate. È ammissibile tutto questo? Bisogna avere il coraggio di reagire, e opporsi», Passando al divieto sulla ricerca che utilizza cellule staminali embrionali, il giudizio appare ancora una volta netto e sottolinea la distanza tra le due trincee, la cattolica e quella laica. «Al momento le staminali embrionali sono necessarie per svolgere ricerche ad ampio raggio.

A differenza delle staminali adulte (che vengono utilizzate con successo in alcune malattie importanti), le embrionali sono più vivaci, più reattive. Sono cellule che gli esperti definiscono totipotenti perché hanno la forza di rigenerare tessuti lesionati. Penso, per dirne una, all'infarto e alla loro capacità di ricostruire fibre muscolari cardiache in sostituzione di quelle danneggiate».

Con le staminali adulte (che si prelevano da alcune parti del corpo umano), tutto questo non è possibile? «No. Le staminali adulte hanno altre funzioni, decisamente diverse. Eppoi, non sono cellule totipotenti». Al dunque, l'embrione è vita? «Sì, certo che è vita. Ma non vita umana. Diciamo che è un progetto di vita, il che è molto diverso.

Tanto è vero che la Chiesa, nei suoi documenti ufficiali, si guarda bene dall'affermare che è persona». A voler essere precisi, la distinzione non è così marcata, tant'è che secondo alcuni teologi l'embrione non soltanto è persona ma ha addirittura l'anima. «Sì, ho letto di queste posizioni. Appartengono a singoli, che possono pure essere autorevoli come don Luigi Verzè (fondatore del San Raffaele a Milano) ma non rappresentano in alcun modo la linea vaticana sull'argomento. In ogni caso, sostenere che l'embrione è persona umana significa scivolare nel fondamentalismo, accettare un principio che non ha radici scientifiche. L'embrione, tra l'altro, è progetto di vita che può crollare da solo per aborto spontaneo oppure avere un futuro che porta ad un parto plurigemellare». Di conseguenza, apertura totale all'uso delle cellule embrionali, anche perché «in questa precisa stagione della ricerca hanno dato corpo a grandi speranze». Altra norma della legge che Sollai vorrebbe abrogare è quella che ha imposto il divieto della fecondazione eterologa (vale a dire con donatore esterno). «Bisogna reintrodurla quanto prima.

È una questione di giustizia e di civiltà.

Quando una coppia sterile arriva a una decisione del genere, ossia ricorre alla cellula d'un estraneo, vuol dire che il desiderio d'avere un figlio è profondo, vero, motivato. Occorre avere rispetto di chi fa scelte di questo genere». Pur essendo anti-referendum, il biologo Angelo Vescovi è d'accordo su questo punto: a patto però che il donatore non resti anonimo. Giusto o sbagliato? «È corretto che la volontà di ritrovare i genitori biologici trovi accoglienza. Dunque, nulla in contrario purché ad avere certe informazioni sia una persona motivata. Dev'essere il risultato di una riflessione equilibrata e serena».

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"Ai consideres des fleg of de Iunaite Steiz nos onli a fleg of e cantri, bus is a iuniversal messagg of fridom e democrassi"

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io credo che se fossi un talassemico mi arrabbierei a vedere la gente votare si...

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