iPod non più esclusivo?

[Guest DESMO16]

New York Times. Apple ha cercato di rafforzare l'immagine chic

del prodotto legandola a star come Bono. Anche Bush ne ha uno

L'iPod non sarà più alla moda

se proprio tutti ne avranno uno

IL MONDO ha recentemente scoperto che il presidente Bush ascolta musica con l'iPod. Non si potrebbe pensare ad un testimonial meno adatto. E' credibile che ad ogni imprenditore piacerebbe ricevere della pubblicità gratis. Ma l'iPod - e i prodotti Apple in generale - hanno raggiunto uno stato di quasi culto anche perché hanno coltivato un'immagine di strumenti elettronici per la cerchia dell'anti-establishment. Se una personaggio come il presidente Bush si serve di un oggetto così "di tendenza", cosa può fare Apple per mantenere l'iPod chic e all'avanguardia?

Molti produttori di accessori di successo hanno combattuto con questo dilemma e pochi ne sono venuti a capo. I palmari, una volta oggetto-simbolo a Silicon Valley e a Wall Street, ora provocano a stento uno sbadiglio se vengono tirati fuori ad una cena. Anche TiVo, sinonimo di registratore video digitale, ha perso il suo prestigio da quando gli operatori satellitari e di tv via cavo hanno introdotto le loro versioni.

Per la Apple però, una compagnia che da due decenni coltiva l'aura del techno-chic, la posta è più alta. La Apple promuove l'iPod, ad esempio, con una campagna controcorrente dove dei giovani ballano a ruota libera, colori psichedelici e una musica aspra. Con uno stile semplice ed un formato facile da usare, non sorprende come persino il presidente abbia scoperto l'iPod.

Apple detiene un inquietante 75 % del mercato dell'ascolto di musica digitale, svettando su compagnie come Dell e Samsung. Ma questi e altri rivali sono destinati a raggiungerla, il che significa che Apple deve continuare ad innovarsi per rimanere di tendenza.

"Non si tratta più di sapere "se l'iPod resterà di moda", ma se "riuscirà a mantenere questo passo?", dice Paul Saffo, stratega all'Institute for the Future di Palo Alto, in California. E Apple non resta ferma. Si è associata a dei musicisti per condividerne il lustro, ed è uscita con iPod U2, un'edizione speciale che contiene gli autografi di ciascuno dei componenti del gruppo omonimo.

Anche il suo negozio on-line, iTunes, è un tempio di canzoni selettive e gusti hip. "Guardando il negozio, è ovvio che Apple ha un direttore di musica che lo gestisce, come il responsabile di una stazione radio", dice Joe Wilcox, che segue il settore per la Jupiter Research. "E' un fattore quasi imprecettibile, ma tiene vivo l'intera strategia del cool".

La moda, però, è transitoria, particolarmente in un'industria in continua trasformazione come quella dell'elettronica di massa. "Potrebbe già uscire sul mercato un nuovo sistema di diffusione in grado di sostituire l'iPod", dice Irma Zandl, direttrice dello Zandl Grouup, una società di ricerche con base a New York che segue le tendenze giovanili.

Geoffrey Moore, autore di "Chrossing the Chasm", che esplora il ciclo di vita degli accessori elettronici, osserva: "Qualsiasi cosa all'ultimissima moda ha una propria mortalità, come Baudelaire o Jimi Hendrix".

[Autodelta85]

io ad esempio non ce l'ho

[Sonata_Arctica]

Se c'è gente così cretina da comprare un oggetto non perchè le piace o ne ha bisogno, ma perchè è "esclusivo e alla moda"... beh gli sta solo bene rimanerci male, e rosicare

[Ospite]

io onestamente sulla 147 ho preferito mettere la radio con mp3 invece che al cassetto ipod...