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La recessione. Cosa si puo' fare secondo me.


Guest frallog

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Guest frallog

Abbiamo visto che la pur ingegnosa ricetta del centro-destra per ridurre le tasse non ha funzionato. Allora io propongo una ricetta molto differente.

1) Taglio completo dell'IRAP per tutte le aziende che investono in ricerca.

2) Programma governativo per il consociativismo delle medie aziende sulla ricerca di base, per ogni ramo di produzione

3) Programma governativo per il consociativismo delle grandi aziende sulla ricerca di base, per ogni ramo della produzione (Io tempo fa in merito parlai di centri di eccellenza da gestire a carico delle Universita' ma anche delle aziende)

4) Localizzazione del lavoro (Lavoro remoto, promozione della remotizzazione per tutte le attivita' che non sono del core business)

Nota a margine: la remotizzazione del lavoro ed il telelavoro prevedono una diminuzione della retribuzione aziendale pari al 35%, e il passaggio da 40 ore a 41 ore settimanali lavorative. Questo in virtu' del mancato esborso in termini di spostamenti con auto e mezzi nonche' in virtu' della mancata perdita di tempo per il raggiungimento del posto di lavoro. In questo modo si abbatte il costo del lavoro e si aumenta la produttivita'. (L'effettivo lavoro va controllato a mezzo di webcam da un direttore del lavoro). Nota: si risparmia pure sui vestiti ovviamente, dato che in caso di lavoro remoto si puo' stare pure in pigiama.

E' chiaro che comunque a lungo andare anche questo schema verra' copiato dai Paesi emergenti e dunque la produzione alla fine tendera' effettivamente ad essere terzializzata. Per allora pero' avremo elaborato una serie di servizi tale da poter sopperire alla recessione della produzione.

5) Tassa sulla ricerca, per tutti i cittadini (almeno 1% del PIL, per un massimo del 50% in ricerca biologica e farmacologica e il resto per altre scienze applicate) e conseguente aumento delle attivita' di ricerca ***applicata*** che languono. Bisogna effettivamente mettere su alcuni centri di eccellenza in Italia!

6) Aggancio dell'ENEL alla EDF francese per quello che riguarda le centrali nucleari e soprattutto per quello che riguarda la ricerca sulla fusione nucleare. Da sperare vivamente che concorrano anche Russia e Cina.

7) Produzione su territori remoti di idrogeno a mezzo del nucleare, e trasporto dell'idrogeno con idrodotti sul territorio italiano: Efficienza minima totale del processo 30%.

8) Aggancio della ricerca aerospaziale italiana a quella americana. Tanto siamo gia' fuori dai piu' importanti programmi europei.

9) Tavolo di trattative con Intel e con AMD per la localizzazione in Sicilia e in Calabria di siti di produzione europei dei loro celebri chip.

10) Creazione di una industria elettronica (militare e non) italiana. Magari con lo scorporo di una parte dell'Alenia in termini di Alenia elettronica. In seguito creazione di un polo di ricerca elettronica con Galileo elettronica e Alenia elettronica (celntro di eccellenza per l'elettronica?)

11) Tavolo di studio di fattibilita' di una centrale solare gigantesca in Sicilia, per almeno 30000-40000Mw. Allo studio le tre possibilita': Solare termidinamico, Solare fotovoltaico all'arsenuro di gallio, Solare fotovoltaico nanometrico agli infrarossi. Diminuzione progressiva delle importazioni di petrolio e di metano. Attingere a piene mani ai finanziamenti europei.

12) Creazione sempre crescente di servizi. A partire dal mondo dell'automobile per finire al mondo delle Telecomunicazioni. (Io ne ho in mente alcuni, eheheh)

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

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Abbiamo visto che la pur ingegnosa ricetta del centro-destra per ridurre le tasse non ha funzionato. Allora io propongo una ricetta molto differente.

1) Taglio completo dell'IRAP per tutte le aziende che investono in ricerca.

2) Programma governativo per il consociativismo delle medie aziende sulla ricerca di base, per ogni ramo di produzione

3) Programma governativo per il consociativismo delle grandi aziende sulla ricerca di base, per ogni ramo della produzione (Io tempo fa in merito parlai di centri di eccellenza da gestire a carico delle Universita' ma anche delle aziende)

4) Localizzazione del lavoro (Lavoro remoto, promozione della remotizzazione per tutte le attivita' che non sono del core business)

Nota a margine: la remotizzazione del lavoro ed il telelavoro prevedono una diminuzione della retribuzione aziendale pari al 35%, e il passaggio da 40 ore a 41 ore settimanali lavorative. Questo in virtu' del mancato esborso in termini di spostamenti con auto e mezzi nonche' in virtu' della mancata perdita di tempo per il raggiungimento del posto di lavoro. In questo modo si abbatte il costo del lavoro e si aumenta la produttivita'. (L'effettivo lavoro va controllato a mezzo di webcam da un direttore del lavoro). Nota: si risparmia pure sui vestiti ovviamente, dato che in caso di lavoro remoto si puo' stare pure in pigiama.

E' chiaro che comunque a lungo andare anche questo schema verra' copiato dai Paesi emergenti e dunque la produzione alla fine tendera' effettivamente ad essere terzializzata. Per allora pero' avremo elaborato una serie di servizi tale da poter sopperire alla recessione della produzione.

5) Tassa sulla ricerca, per tutti i cittadini (almeno 1% del PIL, per un massimo del 50% in ricerca biologica e farmacologica e il resto per altre scienze applicate) e conseguente aumento delle attivita' di ricerca ***applicata*** che languono. Bisogna effettivamente mettere su alcuni centri di eccellenza in Italia!

6) Aggancio dell'ENEL alla EDF francese per quello che riguarda le centrali nucleari e soprattutto per quello che riguarda la ricerca sulla fusione nucleare. Da sperare vivamente che concorrano anche Russia e Cina.

7) Produzione su territori remoti di idrogeno a mezzo del nucleare, e trasporto dell'idrogeno con idrodotti sul territorio italiano: Efficienza minima totale del processo 30%.

8) Aggancio della ricerca aerospaziale italiana a quella americana. Tanto siamo gia' fuori dai piu' importanti programmi europei.

9) Tavolo di trattative con Intel e con AMD per la localizzazione in Sicilia e in Calabria di siti di produzione europei dei loro celebri chip.

10) Creazione di una industria elettronica (militare e non) italiana. Magari con lo scorporo di una parte dell'Alenia in termini di Alenia elettronica. In seguito creazione di un polo di ricerca elettronica con Galileo elettronica e Alenia elettronica (celntro di eccellenza per l'elettronica?)

11) Tavolo di studio di fattibilita' di una centrale solare gigantesca in Sicilia, per almeno 30000-40000Mw. Allo studio le tre possibilita': Solare termidinamico, Solare fotovoltaico all'arsenuro di gallio, Solare fotovoltaico nanometrico agli infrarossi. Diminuzione progressiva delle importazioni di petrolio e di metano. Attingere a piene mani ai finanziamenti europei.

12) Creazione sempre crescente di servizi. A partire dal mondo dell'automobile per finire al mondo delle Telecomunicazioni. (Io ne ho in mente alcuni, eheheh)

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

posso dire la mia ...

le tue idee sono buone ,ma vedono la risoluzione del problema di un'economia complessa e diversificata

solo con lo sviluppo della ricerca scentifica ,l'elettronica e il nucleare.

tra l'altro quei settori dove tradizionalmente c'è poco margine

le produzioni osno in estremo oriente e non trasferiscono inquanto processi

indotto nel terittorio

la localizzazione di tali produzioni i Calbria e Sicilia nonporterebbe sviluppo

vremmo queste cattedrali perfette ,avanzate ,fiore all'occhiello

e poi magari in un casolare vicino mancherebbe l'acqua.

per risolvere la crisi economica ..bisogna muovere i consumi di quei prodotti che il paese già produce

facilitarne l'esportazione

e indubbiamente facilitare la generazione attraverso la ricerca di nuovi prodotti.

ma soprattutto andare a fabbricare ciò che altri non fanno e che fa guadagnare molto ,

io in CALABRIA E SICILIA

vedo l'AGROALIMENTARE e IL TURISMO ...

e ti posso assicurare che un pomodoro costa come un chip produrlo

ma vale molto ma molto di iù sul mercato

e il turismo non consuma risorse ..è uro terziario perciò massimo del reddito

da trsferire sul territorio aumentando lo sviluppo

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Guest frallog

Ciao Guglielmo. Si' e' chiaro che io abbraccio una visione tecnologicamente avanzata del nostro Paese. Il problema del turismo e' che, soprattutto al sud ci sono stati 30 anni di devastazione selvaggia del territorio, tutte cose ormai non piu' recuperabili. sposo invece il tuo discorso dell'agroalimentare anche se immagino che anche qui oramai siamo a livelli di sfruttamento del territorio estremi.

Comunque un Paese che non dovesse dipendere piu' dal petrolio e dal metano per gli approvvigionamenti energetici, sarebbe un Paese estremamente ricco, una nazione che potrebbe permettersi anche dei lunghi periodi di recessione senza colpo ferire.

Con tutto il rispetto l'abbassamento delle tasse del governo Berlusconi non ha prodotto assolutamente l'effetto sperato, perche' le nostre imprese continuano a non essere competitive e dunque anche un eventuale innalzamento dei consumi si dirige verso il prodotto estero e dunque provoca danno.

L'abbassamento delle tasse puo' far bene per rilanciare i consumi solo in una economia di scala completamente chiusa, in cui i dazi impongono il consumo interno. Ecco perche' molto semplicemente la ricetta Berlusconi e' fallita (sempre con tutto il rispetto). La parola d'ordine dunque non e' piu' consumo ma competitivita'.

Regards,

(e grazie comunque per i tuoi preziosi pareri)

Francesco 8)

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Comunque un Paese che non dovesse dipendere piu' dal petrolio e dal metano per gli approvvigionamenti energetici, sarebbe un Paese estremamente ricco, una nazione che potrebbe permettersi anche dei lunghi periodi di recessione senza colpo ferire.

Intervengo in campo energetico poichè posso dire la mia,in fatto di economia\politica non sono molto preparato

Quello che dici tu è un'idea grandiosa direi....però trovo già moooolto difficile svincolarci dal petrolio....se ci priviamo anche del metano allora mi pare quasi un utopia,senza offesa si intende.

Sono anche io del'idea che molte delle nostre centrali a gasolio dovrebbero essere trasformate in cicli combinati a metano(cosa che per altro sta accadendo nella centrale della mia città),però senza metano come facciamo?capisci che il solare va bene nelle regioni del sud ma qui dalle mie parti diventa un po dura....

il nucleare...vabbeh non apriamo polemiche :D

inoltre vorrei ricordare che nella 2° guerra mondiale gli U-boot tedeschi usavano motori a ciclo stirling.....

Loro lo facevano perchè è un ciclo che non avendo scarico non produceva rumore,noi potremmo farlo appunto perchè non avendo scarico non inquina....anche se conosco i problemi di industrializzazione

 

花は桜木人は武士

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Ciao Guglielmo. Si' e' chiaro che io abbraccio una visione tecnologicamente avanzata del nostro Paese.

ciao grande ......sicuramente è tutto da fare ciò che dici ma i frutti sono fra 5/10 anni

Il problema del turismo e' che, soprattutto al sud ci sono stati 30 anni di devastazione selvaggia del territorio, tutte cose ormai non piu' recuperabili.

nonè vero ...recuperiamo tutto come è stato recuperato Bagnoli

sposo invece il tuo discorso dell'agroalimentare anche se immagino che anche qui oramai siamo a livelli di sfruttamento del territorio estremi.

ricerca per qualificare maggiormente il livello di qualità ..non cerchiamo solo

la quantità ..anzi per rispetto del territorio la quantità deve diminuire

Comunque un Paese che non dovesse dipendere piu' dal petrolio e dal metano per gli approvvigionamenti energetici, sarebbe un Paese estremamente ricco, una nazione che potrebbe permettersi anche dei lunghi periodi di recessione senza colpo ferire.

e qui mi dai una pugnalata ...ma ho sempre avuto dubbi sulla gestione delle

scorie nucleari ......guarda i bidoni della diossina si Seveso ..hanno girato

l'Italia per 20 anni

Voorei anche aggiungere che un'ENEL privatizzata

per vivere si sta dando da fare alla grande ..il raporto privilegito con EDF

darà un grande impulso alla risoluzione dei nostri problemi energetici.

Con tutto il rispetto l'abbassamento delle tasse del governo Berlusconi non ha prodotto assolutamente l'effetto sperato, perche' le nostre imprese continuano a non essere competitive e dunque anche un eventuale innalzamento dei consumi si dirige verso il prodotto estero e dunque provoca danno.

il minimo di taglio per ottenere un movimento sul moltiplicatore è

almeno 1 punto di PIL ....il taglio di Berlusconi è stato di un quinto .

La parola d'ordine dunque non e' piu' consumo ma competitivita'.

sicuramente ...e una forte spinta alla competitività viene dalla ricerca

oltre che dal taglio di nalcuni costi alle imprese.

Regards,

(e grazie comunque per i tuoi preziosi pareri)

Francesco 8)

grazie a te ..per gli argomenti interessanti che proponi ...anche se ogni tanto sono un pò difficili per me.

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Guest frallog

Per prima cosa un sentito grazie a tutti e due. Le VS risposte sono davvero preziosissime.

Per Autodeltone: Beh si' e' ovvio io parlo di un taglio del metano in prospettiva. Questo lo si potra' fare solo a patto di produrre idrogeno nella stessa misura. Questo lo si fara' quando sara' pronto il nucleare a fusione (che non e' poi tanto tanto in la' da venire) e con un grandissimo impegno sul solare.

Per Guglielmone: tutte e due le fonti citate (nucleare e solare) servirebbero per produrre idrogeno da distribuire in tutto il Paese. Ma tanto per cambiare anche su questo la ricerca langue nel Paese. E comunque se si produce idrogeno lo si puo' fare pure in Slovenia con apposite centrali nucleari costruite li', e poi con un idrodotto lo si porta in Italia.

Infine la ricerca rappresenta uno dei cardini fondamentali per la competitivita' futura. Ora io vorrei sapere quale cittadino non sacrificherebbe il 3%-4% del proprio stipendio in tasse per garantire la ricerca ovvero un futuro lavorativo ai propri figli

Best regards,

Francesco 8)

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molto interessante ciò che propone frallog, direi che è una strada da percorrere, anche se sono assolutamente daccordo con Gug sul fatto che i tempi di realizzazione, in italia, sarebbero biblici...

Un programma energetico nucleare, ad altissima tecnologia e sicurezze, da far ripartire a brevissimo la vedo come unica via di svincolarci progressivamente dal petrolio.

Il metano invece è una risorsa da sfruttare maggiormente e meglio, visto il ridotto impatto ambientale (un motore a combustione interna, ottimizzato e compresso x funzionare SOLO a metano, garantisce migliore efficienza che con carburanti tipo benza e con inquinamento ridottissimo se non nullo - si potrebbe così riorganizzare tutto il trasporto urbano, ed alla lunga il trasporto mediopersante, con motorizzazioni ibride metano/elettrici).

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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L'idrogeno è lontano a venire Fra... altro che ricerca... il metano è subito disponibile e per altri 10/15 anni tirerebbe benissimo la carretta in attesa di vere soluzioni con idrogeno.

Cmq tu sei + ferrato di me in materia

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

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"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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nonè vero ...recuperiamo tutto come è stato recuperato Bagnoli

Popolazioni indigene permettendo che spesso e volentieri tendono a spremere tutti coloro che voglia impiantare strutture turistiche nei loro luoghi oppure a scannarsi tra loro senza contare la criminalità imperante sul nostro Sud. Ed è proprio per questo che 20 anni fà gli Agnelli con il Club Med se ne scapparono da Palinuro lasciando strutture che se riattivate e riqualificate potrebbero costituire una buona base per un turismo sostenibile e d'elite senza intaccare la bella costa cilentana.

Comunque insieme ad Ax premier voglio il mio corregionale Frallog ministro delle finanze o della ricerca :D :D

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Guest frallog

EHHH non esageriamo! Io di finanze non ci capisco niente di niente. Forse appena un po' sulla ricerca.

Comunque la mia visione si riassume anche nella seguente:

Voglio solo concludere con una semplice notazione

NEI MOMENTI DI DIFFICOLTA' A UN PAESE NON RIMANE CHE STRINGERSI INTORNO ALLA PROPRIA CULTURA.

Noi siamo un Paese pieno di storia, dove indubbiamente il turismo puo' e anzi deve dire la sua. Il turismo tra l'altro e' un'attivita' che inquina veramente poco e in cui i guadagni sono renumerativi. Stringiamoci tutti attorno alle citta' d'arte che i nostri avi ci hanno lasciato. Speriamo di recuperarne la maggior parte possibile, anche al SUD.

Noi siamo anche un Paese pieno di ingegno. E' vero che costruiamo pochi ragazzi alle Universita' (solo il 12% della popolazione si laurea in Italia e men che meno nelle discipline scientifiche). Proviamo allora a trovare nuovi metodi per interessare i ragazzi allo studio, troviamo dunque delle nuove metodologie e dei nuovi approcci per lo studio. Allo stesso modo sappiamo che moltissimi dei ragazzi che sono usciti dalle nostre universita' hanno partecipato attivamente alla storia della cultura e della scienza mondiali. Stringiamoci attorno alle nostre universita' portiamo avanti un serio discorso come ad esempio (e' solo un esempio) dei centri di eccellenza. Creiamo delle piu' grandi sinergie tra le Universita' e i centri di ricerca siano essi pubblici o privati.

Infine visto che abbiamo rifiutato il nucleare sappiamo, almeno proporre delle alternative valide (solare-idrogeno/nucleare esterno al territorio-idrogeno) per diminuire l'isostenibile costo della nostra energia.

*** forse e' un po' retorico, pero' e' quello che penso ***

Regards,

Francesco 8)

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