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I Francesi e la Germania


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Riprendo un discorso interrotto nel topic chiuso.

Negli anni '90 i francesi hanno fatto un ottimo lavoro per migliorare la loro immagine sul mercato tedesco. Fino ad allora girava la battuta che se compravi una Renault insieme alla macchina ti davano un rotolo di nastro adesivo per tenerla assieme. La svolta è avvenuta con la Clio I, che si è fatta la fama di un mulo da 250 mila km che non si ferma mai... "finalmente una Renault che non cade a pezzi dopo 50 mila km" per usare le parole di una rivista. Poi ci hanno messo sopra prodotti indovinati come Scenic e Twingo, al punto da diventare il marchio straniero più venduto in Germania. Renault ha avuto anche il meritio di avere sfruttando abilmente gli spazi lasciati liberi dagli errori strategici del gruppo VW.

Peugeot aveva da sempre fama di costruttore affidabile, costruita sull'immagine delle 404 e 504 che ancora viaggiano in Nordafrica ma scontava il design "serioso" dei modelli. Qui il punto di svolta è stato la 205 prima e adesso 206 e 207, che hanno "svecchiato" l'immagine del marchio e hanno fatto perdonare qualche problemino.

I francesi poi sono stati abili nel fornire le motorizzazioni adatte al mercato tedesco, tipo i 1.2 e i 1.4 da 75 cavalli e i Diesel da 90.

All'inizio questa strategia è stata giocata sui prezzi bassi e sugli sconti. Poi, man mano che migliorava l'immagine, i prezzi sono stati adattati, perchè un prezzo troppo basso mantenuto troppo a lungo alla fine svaluta l'immagine del prodotto. Un po' quello che stanno facendo le case coreane: all'inizio prezzi bassi per far perdonare modelli non proprio entusiasmanti e marchi sconosciuti. Poi, man mano che l'immagine migliora, prezzi sempre più allineati al mercato.

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Riprendo un discorso interrotto nel topic chiuso.

Negli anni '90 i francesi hanno fatto un ottimo lavoro per migliorare la loro immagine sul mercato tedesco. Fino ad allora girava la battuta che se compravi una Renault insieme alla macchina ti davano un rotolo di nastro adesivo per tenerla assieme. La svolta è avvenuta con la Clio I, .

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Riprendo un discorso interrotto nel topic chiuso.

Negli anni '90 i francesi hanno fatto un ottimo lavoro per migliorare la loro immagine sul mercato tedesco. Fino ad allora girava la battuta che se compravi una Renault insieme alla macchina ti davano un rotolo di nastro adesivo per tenerla assieme. La svolta è avvenuta con la Clio I, che si è fatta la fama di un mulo da 250 mila km che non si ferma mai... "finalmente una Renault che non cade a pezzi dopo 50 mila km" per usare le parole di una rivista. Poi ci hanno messo sopra prodotti indovinati come Scenic e Twingo, al punto da diventare il marchio straniero più venduto in Germania. Renault ha avuto anche il meritio di avere sfruttando abilmente gli spazi lasciati liberi dagli errori strategici del gruppo VW.

Peugeot aveva da sempre fama di costruttore affidabile, costruita sull'immagine delle 404 e 504 che ancora viaggiano in Nordafrica ma scontava il design "serioso" dei modelli. Qui il punto di svolta è stato la 205 prima e adesso 206 e 207, che hanno "svecchiato" l'immagine del marchio e hanno fatto perdonare qualche problemino.

I francesi poi sono stati abili nel fornire le motorizzazioni adatte al mercato tedesco, tipo i 1.2 e i 1.4 da 75 cavalli e i Diesel da 90.

All'inizio questa strategia è stata giocata sui prezzi bassi e sugli sconti. Poi, man mano che migliorava l'immagine, i prezzi sono stati adattati, perchè un prezzo troppo basso mantenuto troppo a lungo alla fine svaluta l'immagine del prodotto. Un po' quello che stanno facendo le case coreane: all'inizio prezzi bassi per far perdonare modelli non proprio entusiasmanti e marchi sconosciuti. Poi, man mano che l'immagine migliora, prezzi sempre più allineati al mercato.

OK ..

mi permetto di riportarti alcune dichiarazioni di mesi fa di ALFTZ1...alfista

convinto ,critico in modo equilibrato nei confronti di FIAT

specialista del settore ...di distribuzione moderna perchè lavora nei FLAT

ad una mi dichiarazione di diminuzione di Km=0 da parte di FIAT

mi rispondeva che spesso tale pratica è utilizzata per premozione sui mercati.

Portava l'esempio di RENAULT ..che attualmenta viaggia al 30% di Km=0

sul totale venduto!!!

inoltre in Germania pi del 60% delle auto provendono da Flat e Rent...cioè

non sono di prorpietà

il discorso sull'immagine è valido per l'aquirente singolo ,ma quando io FIAT

faccio delle proposte interessanti economicamente a quelli dell FLAT o RENT

c'è la èpossibilità

di vedere subito risultati notevoli dal punto di vista delle vendite ..

se per esempio FIAT darà ..un prezzo molto buono ai suoi prodotti e promettera un buon riscatto a tre anni ,il risultato sarà un'incremento di mercato ...

insomma dovrà investire dei soldi ......

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Renault è anche il primo costruttore europeo, inteso come SINGOLO marchio.

Guglielmo,

il discorso flat e rent vale fino ad un certo punto, perchè è vero che una casa può fare una offerta a prezzo stracciato, ma se ne deve accollare i costi. E' una politica che si può persguire per qualche anno, ma alla lunga è un salasso economico. Inoltre poi queste vetture bisogna "smaltirle" sul mercato dell'usato e a me risulta che la Clio sia un assegno circolare in Germania, anzi nelle versioni sportive è ambita da chi vuole fare tuning, perchè i motori Renault sono una buona base per i preparatori.

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Renault è anche il primo costruttore europeo, inteso come SINGOLO marchio.

Guglielmo,

il discorso flat e rent vale fino ad un certo punto, perchè è vero che una casa può fare una offerta a prezzo stracciato, ma se ne deve accollare i costi. .

Già poi a fiat fa talmente schifo la strategia rent che pensa di vendere più della metà di croma così.

Stesso discorso delle kmo...un auto che piace un pò in calo a kmo la vendi 147-golf ad esempio...una che nn piace anche a kmo ancora più convenienti no....stilo.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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a marzo pero' e' stato superato da Opel e da Ford...

A parte che i numeri di un costruttore vanno valutati a fine anno, perchè l'andamento mese per mese può essere influenzato da fattori che noi manco conosciamo (tipo lo sciopero delle bisarche), io credo che Renault in questo momento stia scontando il fatto che il bestseller Clio è a fine carriera.

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A parte che i numeri di un costruttore vanno valutati a fine anno, perchè l'andamento mese per mese può essere influenzato da fattori che noi manco conosciamo (tipo lo sciopero delle bisarche), io credo che Renault in questo momento stia scontando il fatto che il bestseller Clio è a fine carriera.

si certo era solo per precisare che Renault e' in difficolta' rispetto alle altre...un po per la vecchissima Twingo che misteriosamente tengono fino al 2006 sul mercato e un po per la stanca Clio II....

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