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Il fatto è che sarebbe bene poter scegliere tra i 2 assetti... invece uno lo fanno pagare...

Regolare. Pratica insita in ogni casa "Premium"....si paga tutto

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si, il tuo spunto era x rispondere a j-gian

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è che avevo quotato te senza poi farmi capire che non era x te... ma mi stavo misurando la febbre.... ma si può ad agosto averla?

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è che avevo quotato te senza poi farmi capire che non era x te... ma mi stavo misurando la febbre.... ma si può ad agosto averla?

Come se fosse antani per lei

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x me si tratta del voto massimo che i krukki possano permettersi darci, visto che è assolutamente indispensabile per la loro autostima vedere gli Italiani come una razza inferiore:

dalla Auto-Motor-Sport attualmente in edicola:

(traduzione fatta da me, che non è stata facile visto lo stile fiorito in cui scrivono)

La Gala Milanese

(Nota del traduttore: nel tedesco le Auto sono maschili).

Che viso. Meravigliosamente cattivo, cool e emozionantemente virile - la nuova 159 sembra il Dirty Harry della strada.

Come una siringa di adrenalina anche la vista sui sei fanali anteriori che ti guardano cattivamente e lo scudetto, più fiero che mai, fanno battere ai più alti regimi il cuore del automobilista sportivo. Non solo gli Alfisti appassionati vanno in gionocchio davanti a questa opera d'arte nata dalla penna Giugiaro.

La nuova si fa lunga, non solo con un passo con 11cm in più, ma cresche anche nella lunghezza totale, di 23cm. Solo il posteriore resta corto e sexy come una minigonna - 405 litri devono bastare.

La belezza mancante veramente non è stato il problema di Alfa negli ultimi anni. Mentre la Fiat si perdeva spesso in banalità, i designer dell'Alfa mettevano su strada dei veri eyecatcher. Ma mancava spesso di valori interni, l'affidabilità e la cura nei dettagli. Poter soffrire per il proprietario di un'Alfa non è stata una virtù ma una necessità.

Nonostande l'entusiasmo frenetico degli Alfisti le vendite non volevano mai proprio partire. Ma ora tutto deve diventare bene. L'Alfa 159 come punto di partenza come allora, nel 1951 quando un certo Juan Manuel Fangio con la sua 159 per la prima volta diventò Campione del Mondo della Formula 1.

Benvenuti nel mondo dell'automobilista. Lì dove gli indicatori guardano ancora l'autista, e non viceversa. In perfetta fila, il carburante, la temperature dell'aqua e la pressione del turbo. Il passeggero qui resta fuori, e può solamente immaginare che dietro il volante a tre razze si trova una delle strumentazioni più belle nel mondo dell'automobile. Nell'Alfa l'autista è ancora il sovrano assoluto.

La democrazia c'è, per quanto riguarda i sedili. Sia a sinistra che a destra e anche dietro, si sta molto comodo sui sedili imponenti. L'Alfa sta, nonostante la sua grandezza fuori, come un completo di Brioni - 'taglia' dietro fino ai 1,88m.

Superficie morbide, alluminio elegante e materiali piacevoli danno un'impressione nobile - come l'ultima volta sui modelli 2600 negli anni sessanta. Quelli col cuore sportivo nuotano nel lusso e troveranno pocchissimi difetti. Osservatori più neutrali noteranno però la leva dell'indicatore a plastico economico che sta a sinistra del volante, che ricorda del recente passato del marchio. Le manopole della climatizzazione si trovano troppo in basso ed il sistema di navigazione si presenta ben ordinato come il traffico a Roma, qui l'Alfa non ha fatto dei passi in avanti. La mappa della Germania della navigazione suddivisa in 2 CD-ROM ed il suono magro del telefono integrato sono neccessari come le code in autostrada.

La bella Italiana si avvia tramite un pulsante, tutto da moda attuale. Al suono del 1,9L-Common-Rail con iniezione multipla Multijet ci si è già abbituato sulla 156. Discreto e raffinato. L'erotismo acustico per cui i propulsori Alfa sono conosciuti, qui non si trova, visto che si tratti di un Diesel a 4 cilindri non ci si può aspettare altro.

Il bruciatore di gasolio da 150CV, che sembra un'arma multiuso per la FIAT, mostra il suo carattere conosciuto. Nonostante la geometria variabile del Turbo, ai giri bassi sembra assonnato come dopo una notte di 'Barolo', ma dopo i 2000 giri il suo temperamento vero arriva. La 159 spinge avanti veloce come un Signore verso la sua bella. Così l'aggregato senza problemi va anche oltre i 4800 giri, che bastanno, nella sesta marcia lunghissima del cambio ben preciso, per una massima di 210km/h. Per la salute il filtro antiparticolari è di serie.

E come sta ora la malattia cronica della predecessora, la sospensione troppo dura? La nuova non è curata completamente, ma i sintomi sono quasi spariti. Per non farsi un'idea falsa: L'Alfa Romeo 159 non mira al viziato chi parcheggia nell'ombra. Sportiva e onesta, la sospensione non nasconde i difetti della strada, sembra proprio Pasta al dente, piace.

Per un confort notevolmente migliorato il pilota dell'Alfa assolutamente non deve rinunciare alla dinamica! Come si fosse accoppiata con una Ferrari, la molto rigida 159 vola sulla pista di prova quasi senza ruolare. Neutrale, agile e stabilissima la 159 trincia le curve delle strade affilata come un coltello per il prosciutto di Parma.

Aggiunto lo sterzo direttissimo l'Alfa dimostra una precisione assoluta. Chi osa spegnere l'ESP, che da Alfa chiamano VDC, lo puoi fare completamente, che però non farebbe senso visto che il sistema interviene in maniera perfetta. I freni mordono fortemente, anche dopo la 10a frenata a fondo. Ispirando fiduca anche la dotazione di sicurezza - come optional c'è pure l'Airbag per le ginocchia del passeggero. Poggiateste attivi, ed i fari allo xeno molto efficienti sottolinieano i pretesi alti.

Questo livello più alto (in rispetto alla 156) ha, naturalmente, anche il suo prezzo - da 29700€. Ma l'Alfa Romeo per questo prezzo offre tanto più di un viso bello, è un'auto assolutamente riuscita.

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Inviato
grazie per la traduzione :D

grazie per averci fatto sapere come la pensano veramente all'estero (mentre qui noi ci azzanniamo l'un l'altro per i commenti non proprio lusinghieri di questa o quell'altra rivista... :? )

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