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Fiat Auto - DOMINA L'OTTIMISMO


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Dalla home page di QuattroRuote.

Io sono un sostenitore della FIAT pero' dico una cosa, dopo i soldoni presi alla GM chi vorra' piu' fare alleanze con FIAT che non siano solo di carattere industriale?

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8|||

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Nonostante il non brillante andamento delle vendite, soprattutto in Europa, Fiat resta ottimista sul settore dell'auto. Lo ha fatto capire oggi l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, all'assemblea degli azionisti. "L'obiettivo è contenere nel 2005 le perdite di Fiat Auto a 320 milioni di euro con un miglioramento di circa 500 milioni rispetto al 2004".

Ma come è possibile migliorare i conti in presenza di una contrazione delle vendite? Semplice, tagliando personale, costi, spese e produzione. "Una struttura di costi non adeguata alla reale domanda del mercato ci ha imposto misure dolorose ma indispensabili". In particolare la riduzione dei costi del personale è stata di circa del 30% e "porterà a un risparmio di 105 milioni di euro nel 2005 e di 180 milioni su base annua".

Marchionne ha poi annunciato che quest'anno le spese pubblicitarie verranno ridotte di almeno 150 milioni, mentre "dalla razionalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo arriveranno vantaggi per 200 milioni". Quanto alla produzione, il numero uno della multinazionale torinese ha sottolineato la "necessità di adeguare l'attività produttiva alla domanda attraverso fermate temporanee degli stabilimenti". Insomma, ancora cassa integrazione in vista.

Ma non è fatto solo di scelte dolorose il rilancio del Gruppo. Marchionne ha parlato di un rafforzamento sul mercato domestico e di una strategia sui mercati europei destinata a rafforzare e consolidare le attuali quote. Come? Grazie all'arrivo sul mercato della nuova Fiat "Punto" a settembre dopo i lanci di "Croma" e Alfa Romeo "159". Prodotti che dovrebbero consentire di centrare "l'obiettivo di contenere nel 2005 le perdite".

"Vogliamo ricostruire con ferma determinazione un Gruppo automotoristico forte e capace di generare profitto", ha sottolineato. "È un obiettivo che ritengo concreto e possibile, sulla base di quanto abbiamo già fatto, di quanto stiamo facendo e di quanto faremo nel prossimo futuro. Con una forte gamma di nuovi prodotti", ha concluso, "abbiamo le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti dei prossimi anni. Disponiamo, infine, del capitale umano necessario per sostenere la svolta".

Da soli? Probabilmente no, visto che, come ha detto il presidente Luca Corsero di Montezemolo in apertura dei lavori, "l'alleanza nell'auto è una priorità assoluta. La dobbiamo perseguire".

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Da soli? Probabilmente no, visto che, come ha detto il presidente Luca Corsero di Montezemolo in apertura dei lavori, "l'alleanza nell'auto è una priorità assoluta. La dobbiamo perseguire".

L'Alleanza ...bhe credo che saranno delle collaborazioni parziali ,tieni sempre presente che la speranza che nutrono molti concorrenti è che Fiat chiuda i battenti....per andare a vendere loro ,parte di quei 2 ml di autoveicoli che questa azienda vende nel mondo.

Ecco perchè spesso battibecco con alcuni qui ....so che fanno parte di una schiera ben precisa.

ho trovato questa dichiarazione ,come sempre su 4ruote ,rivista e corretta

è prorpio la novella 2000 dell'automobile.

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articolo dal corriere

Il presidente Montezemolo: «Il 2005 si chiuderà con un bilancio positivo»

«Per la Fiat il 2006 sarà l'anno della svolta»

Ottimismo generale all'assemblea degli azionisti. Marchionne: ci sono ancora difficoltà, ma contiamo sulla forza del gruppo

TORINO - La Fiat conferma gli obiettivi finanziari. Il gruppo tornerà «a un risultato netto positivo già da quest'anno, grazie al contributo delle componenti straordinarie, realizzando contemporaneamente un cash flow industriale di circa 2 miliardi di euro». Lo ha affermato l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, all'assemblea degli azionisti in corso al Centro Storico Fiat a Torino. «Il 2006 - ha chiarito Marchionne - sarà il primo anno in cui l'azienda conseguirà, senza componenti straordinarie un utile netto che prevediamo superiore a 700 milioni di euro. Il rilancio del settore resta il punto chiave per l’intero gruppo. Permangono difficoltà, anche se Fiat Auto ha già compiuto numerosi passi avanti e deve aumentare la sua velocità di recupero. L'anno prossimo anche il cash flow operativo di gruppo dovrebbe essere positivo e il debito industriale netto essere non superiore al patrimonio netto». Marchionne ha aggiunto che nel 2007 il gruppo dovrebbe registrare un utile netto di 1,6-2 miliardi di euro e un margine operativo del 5-6%.

I CONTI - «In Fiat Auto uno dei principali problemi che ci siamo trovati di fronte - ha spiegato Marchionne - era quello di una struttura di costi non adeguata alla reale domanda del mercato e questo ci ha imposto misure dolorose ma indispensabili». Così si apprende che la riduzione dei costi del personale è stata di circa del 30% ed è stata «in gran parte realizzata e porterà ad un risparmio di 105 milioni di euro nel 2005 e di 180 milioni su base annua». Marchionne ha poi chiarito che verranno ridotte le spese pubblicitarie nel 2005 di almeno 150 milioni mentre «dalla razionalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo arriveranno vantaggi per 200 milioni di euro». Oltre a un rafforzamento sul mercato domestico e una strategia sui mercati europei destinata a rafforzare e consolidare le attuali quote, Marchionne ha parlato della «necessità di adeguare l’attività produttiva alla domanda attraverso fermate temporanee degli stabilimenti». Riconfermando l’arrivo sul mercato della nuova Fiat Punto a settembre dopo i lanci della Fiat Croma e dell’Alfa 159, Marchionne ha inoltre ribadito «l’obiettivo di contenere nel 2005 le perdite di Fiat Auto a 320 milioni di euro con un miglioramento di circa 500 milioni rispetto al 2004».

LA FORZA DEL GRUPPO - «Vogliamo ricostruire con ferma determinazione un gruppo automotoristico forte e capace di generare profitto». È ottimista con gli azionisti, Marchionne: «È un obiettivo che ritengo concreto e possibile, sulla base di quanto abbiamo già fatto, di quanto stiamo facendo e di quanto faremo nel prossimo futuro. Abbiamo una leadership forte, con una precisa responsabilizzazione per trasmettere alle persone il necessario senso di urgenza. Abbiamo riconquistato - ha precisato - la libertà strategica di sviluppare il business automobilistico con tutta la flessibilità necessaria». Secondo Marchionne, il Gruppo torinese «ha identificato con chiarezza tutte le attività che non portano valore aggiunto al Gruppo e stiamo lavorando con grande rapidità ed efficacia per ridurre i costi». In più, «con una forte gamma di nuovi prodotti abbiamo le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti dei prossimi anni. Disponiamo, infine, del capitale umano necessario per sostenere la svolta».

LA RELAZIONE DI MONTEZEMOLO - «L'alleanza nell'auto è una priorità assoluta. La dobbiamo perseguire». È quanto ha detto Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiat, aprendo oggi a Torino i lavori della Assemblea dei soci del Lingotto. L'azienda, dice Montezemolo, ha davanti a sé un «cammino duro, difficile e rischioso. C'è ancora molto da fare» «Sono fermamente convinto - ha aggiunto - che nella seconda parte dell'anno avremo miglioramenti nei volumi e nei numeri, grazie alla Punto , alla 159, alla Croma e a tutto ciò che è stato messo in cantiere». «Un anno fa - ha continuato - c'erano maggiori incognite, meno prodotti, il rapporto con Gm, con le banche, una crisi molto più forte». Montezemolo ha aperto la riunione ricordando Umberto Agnelli: «Lo voglio ricordare in questa occasione a testimonianza di quel segno di attenzione al lavoro, all'azienda, ai suoi uomini che è sempre stata una caratteristica della Fiat», ha detto il Presidente.

I RAPPORTI CON GENERAL MOTORS - L' accordo con General Motors «è stata un'operazione positiva e ci ha permesso di mantenere buone relazioni con il gruppo americano». Per Montezemolo «l'accordo ha portato un supporto finanziario molto importante nelle casse del gruppo e ci ha permesso di liberarci da legami per il nostro futuro. Fiat, Lancia e Alfa Romeo sono ora tre marchi in condizione di fare politiche autonome sui mercati». Il presidente della Fiat ha poi giudicato positivamente l'apertura a Torino di un centro di ricerca della Gm sui motori. «Una buona competizione - ha spiegato - è sempre positiva. Fa bene anche alla città».

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Radiocor - Torino, 23 giu - Gli investimenti produttivi realizzati dalla Fiat per la nuova Punto prevedono la produzione di 340-360mila unita' all'anno. Questa cifra "e' considerata ragionevole rispetto alla situazione di mercato". Lo ha detto l'a.d. del Lingotto, Sergio Marchionne, replicando agli azionisti, pur riconoscendo che i numeri della vecchia Punto erano molto piu' elevati.

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Radiocor - Torino, 23 giu - Gli investimenti produttivi realizzati dalla Fiat per la nuova Punto prevedono la produzione di 340-360mila unita' all'anno. Questa cifra "e' considerata ragionevole rispetto alla situazione di mercato". Lo ha detto l'a.d. del Lingotto, Sergio Marchionne, replicando agli azionisti, pur riconoscendo che i numeri della vecchia Punto erano molto piu' elevati.
erano i numeri dei quali avevo parlato in passato su vari forum, **********

[edit da albizzie: non servono riferimenti ad altri utenti]

stiamo parlando di compromesso, momentaneamente, si farà, ci sarà........

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erano i numeri dei quali avevo parlato in passato su vari forum

il fatto che marchionne non faccia stime esagerate è indice di professionalità e capacità di analizzare lo stato attuale del mercato automobilistico...

spero che marchionne continui con la strategia del miglioramento dei margini e qualità dei prodotti, e che lapo nella riabilitazione dell'immagine del marchio/i...

inoltre hanno confermato il pareggio operativo per il 2005, non so come faranno con l'aggiunta solo di croma nella gamma

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Regards,

Francesco 8|||

infatti solo di queslle si parla ormai da tempo. Di alleanze di diversa natura a torino non ne volgiono sapere...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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