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[FIA F1 2005] Gran Premio di Inghilterra!


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Comunicati Ferrari, il dopo gara

Schumacher: 'Dobbiamo invertire questo trend'

Maranello, 11 luglio - Sono le 10 di lunedì mattina, il giorno dopo la gara di Silverstone e Michael è di nuovo al volante di una Ferrari, la nuova F430 con cui fa girare alcuni ospiti della Vodafone sulla pista di Fiorano. Un evento sponsor che distrae un po' il Campione del Mondo dal risultato deludente ottenuto in Inghilterra. "Ieri è stata una delusione - dichiara - ma questa è al momento la situazione in cui ci troviamo. Non siamo in grado di vincere gare con le nostre forze, i nostri tempi sul giro diventano nel corso della gara sempre più lenti. Per qiesto anche nell'ultima corsa non siamo stati veramente competitivi. Dobbiamo lavorare per migliorare sotto questo aspetto ed è quello che faremo. Speriamo quindi che la situazione possa ancora una volta girare, niente può dirsi ancora perduto".

Il Campione del Mondo è cortese questa mattina, gentile e come direbbero gli italiani "disponibile". Posa per le foto, ed è a disposizione per brevi conversazioni e per firmare autografi. Michael è un professionista, e quindi sa anche come affrontare la situazione del campionato: "Il titolo mondiale non è ora il prossimo obiettivo - afferma - Adesso dobbiamo soprattutto concentrarci su come migliorare di nuovo le nostre performance in gara. Nelle ultime corse, come ho già dichiarato anche ieri, abbiamo preso una direzione sbagliata. Dobbiamo invertire questo trend e portarlo dalla nostra parte. Ma, certamente, gli altri team stanno continuando a lavorare e lavorano su un livello molto alto. Per questo la nostra situazione è difficile al momento. Ma negli ultimi anni abbiamo già superato momenti persino più difficili e supereremo anche questo periodo. Non siamo certo dei principianti e accettiamo anche che i nostri avversari svolgano un lavoro migliore del nostro".

Questo significa: analizzare i problemi, trovare soluzioni, reagire. Ferrari non ha ancora rinunciato al titolo mondiale e soprattutto a quello costruttori. Il nostro spirito combattivo è stata un po' smorzata ma si risveglierà di sicuro. Per Hockenheim è in programma un nuovo pacchetto aerodinamico: "Il Gran Premio di Germania dà delle motivazioni in più, perchè li naturalmente voglio fare bene - conclude Michael -. Mi piacerebbe molto poter essere veramente ottimista ma questo ora è difficile. Ma come dice quel famoso detto...........? La speranza è l'ultima a morire".

"Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto"

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Comunicati Ferrari, dopo gara

Todt: 'Dobbiamo analizzare la situazione'

Maranello, 11 luglio - Non la definisce “crisi”, ma il Direttore Generale della Ferrari è ben conscio che la sua squadra negli ultimi tempi ha compiuto un passo indietro, alla luce del Gran Premio di Gran Bretagna, disputatosi ieri a Silverstone.

Michael Schumacher e Rubens Barrichello in Inghilterra hanno chiuso al sesto e settimo posto, anche se Michael la scorsa settimana in Francia aveva colto la terza posizione.

“E’ evidente che abbiamo avuto un decadimento di prestazioni durante la gara, ieri , a causa della mancanza di aderenza – ha spiegato Todt -, se invece guardiamo indietro di un paio di gare, vediamo che sono stati i nostri avversari a soffrire dello stesso problema mentre noi siamo andati molto bene”.

Sulla possibilità di ritornare allo stato di forma del passato ed essere in grado di lottare per le prime posizioni, Todt aggiunge: “Diciamo che se saremo in grado di trovare il giusto compromesso e fare un lavoro migliore, è possibile”.

Todt ha spiegato come la situazione sia progressivamente peggiorata durante il fine settimana: “E’ stata una sorpresa spiacevole, ma è la stessa cosa capitata la scorsa gara. Si è trattato di una situazione simile, non peggiore. Analizzando i tempi sul giro, in entrambi i week end, si vede bene che al venerdì siamo stati molto competitivi, facendo un po’ più di fatica il sabato e ancora di più in gara, la domenica”.

“Da qualche gara stiamo regredendo. Ripeto, quest’anno molto spesso abbiamo fatto segnare il giro più veloce in gara, o comunque siamo stati molto vicini al miglior tempo. A Magny-Cours eravamo lontani di 1 secondo e 3 decimi, a Silverstone 1 secondo e 2 decimi. I nostri avversari sono riusciti a fare il giro più veloce all’ultima tornata, mentre noi dopo il ventesimo giro abbiamo avuto via via sempre maggiori difficoltà”.

Il Direttore Generale della Ferrari ha continuato la spiegazione: “Fondamentalmente abbiamo avuto carenza di grip. E’ molto difficile capire esattamente il motivo: Non si tratta soltanto di aerodinamica, perché se così fosse non avremmo mai potuto fare segnare giri veloci, come abbiamo fatto venerdì. Inoltre eravamo nelle stesse condizioni degli altri in quanto a carico di carburante e avevamo le stesse velocità. Poi però è arrivato il decadimento prestazione. Per le altre squadre è più semplice identificare che tipo di problema generi questa situazione, perché hanno altri team nella stessa condizione con cui effettuare comparazioni. Con tutto il rispetto per la Jordan e la Minardi, per noi è difficile fare buone analisi comparative con loro. Per questo motivo spetta solo a noi, insieme alla Bridgestone, cercare di effettuare la migliore analisi possibile”.

In base a queste considerazioni Todt non ha voluto andare più in profondità sulla questione, aggiungendo però che non si tratta semplicemente di effettuare più test: “Prima bisogna procedere con l’analisi perché provare tanto per provare non servirà a farci andare più forte. Dobbiamo capire per quale motivo al venerdì siamo competitivi, per quale ragione il sabato perdiamo prestazionalità, fino ad arrivare alla domenica ancora più lenti. Capire il problema comunque è abbastanza semplice, più complicato è risolverlo ma dobbiamo farlo”.

Todt ha affermato che la chiave per uscire da questa situazione è il capitale umano della squadra: “Tutto lo sviluppo avviene grazie al nostro know-how. Le persone che hanno contribuito a rendere la Ferrari vincente in passato sono le stesse che stanno lavorando oggi, quindi il problema non risiede certo nella perdita di know-how. Ora come ora siamo semplicemente troppo lenti”.

Circa le possibilità di compiere un grosso salto in avanti nel giro di poco tempo Todt ha dichiarato: “Non lo so. Non ho tutti gli elementi in mano per esprimermi. E’ possibile ma complicato. Noi dobbiamo condurre le nostre analisi, e la Bridgestone deve compiere le proprie valutazioni. Fin’ora questo processo non ci ha dato le risposte che ci aspettavamo, e questo è il motivo per cui i nostri tecnici e i loro devono lavorare insieme. Dobbiamo capire come reagire e cosa fare. Non posso dire se potremo farlo nel giro di breve tempo, ma per noi questa situazione costituisce di certo una nuova sfida. Comunque ho passato momenti anche più difficili: dal 1994 fino a buona parte del 1999, sono stati tutti anni difficili”.

"Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto"

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Mi sembra di capire che le Ferrari comincino a diventare competitive al di sotto dei 35°C sull'asfalto, a Imola c'erano addirittura 20°C e Shumacher girava circa 2s più veloce rispetto agli altri. Sopra i 40°C c'è poco da fà

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