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Rinasce l'Olivetti?


Guest DESMO16

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Mah, pare che comunque amplino abbastanza la gamma, comunque non esistono le condizioni perché ridiventi a breve una grande azienda informatica.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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toh, chi si legge da queste parti.. ;)

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Come non esistono grandi aziende di informatica in europa?

Mandrakesoft, Suse... il 90% dello sviluppo software per le piattaforme Unix/Linux/BSD è in europa....

ciao ciao!

Beh, insomma Mandrake e Suse, sono belle aziendine, ma aziendine.

Credo che il loro fatturato sia inferiore a quello di Olivetti ad oggi.

L'altro giorno parlava un esperto alla radio e diceva che l'unica azienda europea importante a livello mondiale è SAP.

Peraltro se ci badi sono tutte software house.

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Peraltro se ci badi sono tutte software house.

Beh, di software house io parlavo... non certo di aziende che producono strutture proprietarie nel campo dell'informatica.

Quanto all'importanza, dipende dal lato da cui si guarda la cosa: misuriamo il fatturato o la ricerca nel settore?

Perchè se misuriamo la seconda, essendo tutto lo sviluppo *nix/Linux/BSD in europa, praticamente il più grande know how del mondo ce lo abbiamo noi.

Mentre se conti il fatturato... beh, al di la dell'atlantico ci sono qualcosa come Microsoft e Apple, loro molti soldi li tirano su.

Ma è innegabile che le realtà europee siano estremamente strategiche.

Secondo me se Olivetti volesse buttarsi nel campo dell'informatica farebbe bene a farlo per questa strada.

ciao ciao!

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Dico la mia, dato che sono figlio di Olivetti, Omnitel e Vodafone :D preparatevi perché con questo tema mi avete fatto ricordare i miei primi 15 anni a dir poco :shock:

Il fatto che io sia nato a Ivrea la dice già lunga... io sono nato e cresciuto in Olivetti nel senso che i miei ci lavoravano.

Mio papà ci entrò quasi per caso attorno all'84-85, come IngMecc, a progettare componenti "fisici" per stampanti prima e per dischi fissi/rimovibili poi, e poi trasmigrato a diversi lavori all'interno dell'azienda...

Olivetti mi ricorda molto Fiat anche in questo: grandissime idee in cantiere, mai realizzate... ho in casa testine di lettura per dischi magnetici e soprattutto dischi ottici progettati da mio papà e nati poco dopo il CD... ma mai concretizzati nella realtà; quando si avevano in mano le carte competitive, non si giocavano...

Mia mamma vi entrò poco dopo, in ELEA, che era un'azienda del Gruppo dedicata alla formazione e selezione dei dipendenti, con metodi ampiamente all'avanguardia.

Olivetti era per il Canavese intero un polmone economico straordinario: fra azienda, servizi interni sviluppati oltre il pensabile, e indotto, il giro economico era imponente...

In tutta Italia è stata per 50 e passa anni considerata un'azienda rispettabilissima: mio nonno elogiava spesso le calcolatrici automatiche Olivetti che usava anni addietro in azienda (quelle col "maniglione" per tirare i risultati :D )

I servizi ai dipendenti furono, fino alla fine, un fiore all'occhiello dell'azienda, la quale era per questo molto amata nella zona.

Cominciando fin dalla "spilla d'oro", riconoscimento ambitissimo dai dipendenti, istituito dal fondatore per premiare tot anni di lavoro nell'azienda (mi pare 50 ma non vorrei spararla), che comportava anche una serie di vantaggi economici non da poco per un operaio...

L'azienda fece costruire interi quartieri di condomini nella città, per affittarli e anche venderli a condizioni vantaggiose ai dipendenti, i quali potevano, pur non avendo un reddito elevato, avere una bella casa di proprietà, e di livello ben superiore ai condomini popolari...

Già negli anni 30 e poi ripresi nei 50-60 diversi servizi furono instaurati nel territorio e in giro per il Paese: i miei ricordi di bambino e di ragazzino sono legati indissolubilmente al Centro Estivo di Ivrea, con "animazione" professionale e infrastrutture curatissime con ETTARI di parco privato sulle colline, e soprattutto la Colonia di Brusson (AO), enorme complesso alberghiero di stile avanguardistico (per gli anni 60 :) ) e ancora oggi dotato di un valore economico e turistico spaventoso, dotato di personale specializzato e programmi intensi per l'intrattenimento di bimbi e ragazzi... tre settimane d'estate (eventualmente anche soggiorni invernali): io ci sono andato per sei anni, e in questo momento ho le lacrime per la nostalgia che ho di quell'ambiente, di quelle persone e di quel luogo... :((((( e anche del primo bacio :D sono le cose per cui non vorresti mai crescere.

Credo che appena avrò i mezzi cercherò di organizzare una rimpatriata.

Altre colonie in giro per l'Italia, in località marittime rinomate.

In più servizi medici modernissimi e assistenza anche in campi "superflui", a tutti i dipendenti e famiglie, e ampi investimenti e sussidi a grandi opere pubbliche e manifestazioni in tutta la zona.

La mia scuola elementare, in un paesino di 2000 anime, vinse un concorso di poesia e come premio ricevemmo un'aula multimediale all'avanguardia interamente attrezzata da Olivetti, e ricordo che a 9 anni fui chiamato in azienda a mostrare in conferenza la funzionalità di un programma per l'apprendimento veloce dell'inglese... efficacissimo :D

Per me e per il Canavese, Olivetti era il Paradiso in terra. E fino a pochi anni dalla fine, i prodotti erano anni avanti dove la odierna premiata concorrenza manco esisteva...

Dove iniziarono i casini? Mio padre mi dice che il problema fu il mancato adeguamento agli standard che stavano affermandosi nell'informatica internazionale, con conseguente perdita di competitività dei prodotti... tanto li compravano i ministeri :roll: proprio come per Fiat.

E già alla metà degli anni '90 in azienda non si respirava un bel clima interno: i miei erano costretti a cambiare spesso settore e alcuni dipendenti avevano assunto la tipica anda da "statale".

Nel 93-94 iniziò a delinearsi il progetto Omnitel, che sarebbe diventato il primo operatore telefonico a rompere il monopolio di SIP. Mio papà fu uno dei primissimi a essere "esportato", e si vocifera che in alcuni archivi di Omnitel abbia la matricola #1! :shock:

In quell'anno si presero accordi con la società di cellulari americana Columbus, per importare in Italia le teconologie cellulari... lui fu chiamato negli States per una settimana, e successivamente fu organizzata una festa per gli americani al Castello di Masino, vicino a Ivrea, di proporzioni imperiali (altro mio ricordo fulgido di bimbo).

In realtà, la cosa finì nel nulla, a causa dei diversi standard che si stavano delineando in EU (lì fu azzeccata la scelta).

Era evidente che il barcone Olivetti, in mano a De Benedetti, stava incominciando a imbarcare acqua… mio papà fu trasferito a Padova, per curare la rete della Zona 2 (triveneto) e fece la spola per quasi 2 anni… nel ’96 anche mia mamma riuscì a ottenere il cambio d’azienda e ci trasferimmo definitivamente a Padova.

Poi Omnitel fu venduta (mi pare a Mannesman all’inizio) e poi venne Vodafone, e anche lì ne avrei da dire… ma quella è un’altra storia.

Mi dispiace che sia finita così, ma oggi mi rendo conto che quell’azienda già da anni, con quella conduzione, si stava trascinando verso la fine. Ero troppo giovane per saper dare una colpa a qualcuno, ma la conduzione De Benedetti non mi è mai sembrata del tutto trasparente (e io ci sono vissuto in mezzo, nel pieno)… i tramacci in realtà furono pesanti e viscidi e i risultati si sono visti poi :(

Vi consiglio caldamente qualche piccolo link che ho rimediato:

un'analisi culturale della storia Olivetti (in 5 pagine)

http://www.archphoto.it/IMAGES/bonifazio/bonifazio.htm

http://www.archphoto.it/IMAGES/bonifazio/bonifazio2.htm

http://www.archphoto.it/IMAGES/bonifazio/bonifazio3.htm

http://www.archphoto.it/IMAGES/bonifazio/bonifazio4.htm

http://www.archphoto.it/IMAGES/bonifazio/bonifazio5.htm

Un assaggio delle Colonie e dei servizi ai dipendenti

http://www.comune.crevalcore.bo.it/Cultura/Teatro/tttxte/articolo.php

Su Ivrea e l'Olivetti

http://momoneco.kotka.fi/ivrea_nayttely_it.html e link sulla destra della pagina

Olivetti e i servizi sociali

http://www.societaperta.it/testimoni/olivetti/servizi_sociali.htm

E una minicronistoria di Olivetti e Omnitel (peraltro io Francesco Caio l'ho conosciuto di persona qualche anno fa...)

http://nautilus.inews.it/9610it/economia/olivetti.htm

Mamma mia che razza di ricordi mi avete tirato fuori con la parola Olivetti... non avete idea... sto tremando per l'emozione di certi ricordi...

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Guest DESMO16
...Olivetti mi ricorda molto Fiat anche in questo: grandissime idee in cantiere, mai realizzate... ho in casa testine di lettura per dischi magnetici e soprattutto dischi ottici progettati da mio papà e nati poco dopo il CD... ma mai concretizzati nella realtà; quando si avevano in mano le carte competitive, non si giocavano...

..io francamente la detestavo (negli anni '80): troppa burocrazia etc etc, anche se sbavavo davanti ad un M 20 ;)

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