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Londra - esplosione nella metro


Albizzie

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Un ultimo pensiero veloce: possono mettre bombe ovunque, far spaventare gli spagnoli, far litigare gli italioti, far incazzare le milizie del michigan... ma gli inglesi...

Si son presi un balla gatta, gli inglesi non hanno mollato sotto le bombe di goering e zio adolfo, per mesi e mesi quotidianemente.

Attenzione perchè sono molto + efficienti degli americani se vogliono ribattere... in USA contano sui numeri, sulla potenza industriale ed economica... gli inglesi hanno uno spirito indomabile.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Un ultimo pensiero veloce: possono mettre bombe ovunque, far spaventare gli spagnoli, far litigare gli italioti, far incazzare le milizie del michigan... ma gli inglesi...

Si son presi un balla gatta, gli inglesi non hanno mollato sotto le bombe di goering e zio adolfo, per mesi e mesi quotidianemente.

Attenzione perchè sono molto + efficienti degli americani se vogliono ribattere... in USA contano sui numeri, sulla potenza industriale ed economica... gli inglesi hanno uno spirito indomabile.

Ti quoto! Ho letto la discussione e ora trovo da attaccarmi proprio all'ultimo messaggio :)

Io penso che quanto è successo a Londra provocherà veramente una presa di posizione di gran parte del mondo; tutti quelli che ci sono stati sanno che è forse la città più multiculturale che ci sia: fare un attentato a Londra equivale a colpire praticamente tutti i popoli

Inoltre gli inglesi hanno uno spirito indomabile, per riprendere le tue parole, e una capacità di concentrarsi sull'obiettivo tenendo duro fino al raggiungimento dello scopo che non penso abbia eguali

Stamattina ho sentito per telefono un amico italiano che abita lì, e mi ha fatto ricordare una canzone che andava qualche anno fa, dicendo che stamattina in ufficio c'era chi la canticchiava.... "London Calling" dei Clash

Inizia così (se me la ricordo bene, son passati alcuni annetti

London calling to the faraway towns

now the war is declared and the battle come down

London calling to the underworld

come out f the cupboard - all you boys and girls

Anche Blair mi è sembrato alquanto deciso nelle sue dichiarazioni, mi è sembrato di notare una risolutezza nello sguardo e nei modi che gli altri capi di stato non possono vantare

tricolore.jpg
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...secondo me si, sopratutto quando dice che "abbiamo steso il tappeto rosso" agli islamici, abbiamo poco alla volta cancellato la nostra identità e cultura italiana, staccando i Crocifissi dalle aule "per rispetto delle minoranze islamiche", insomma ci siamo calati le brache in forza di una qualsiasi forma assurda di rispetto umano; ora (noi europei) raccogliamo i frutti di questa crisi di identità, di aver trascurato o sottovalutato questa trasformazione, di un europa che se n'é sempre strafregata di questi problemi (compreso gli sbarchi dei clandestini)...

..come diceva Oriana, l'europa si é islamizzata, ma ora non reclamiamo perché rinnegando e calpestando la nostra cultura cristiana abbiamo calpestato l'Europa, perciò raccogliamo ciò che di male abbiamo seminato, grazie alle sinistre e dei laicisti che in forza di un supposto universo laico l'hanno trasformato in laicismo senza valori e dignità...supposto..che si é trasformata in una supposta dolorosissima ed amara. :-((

Non ho letto il libro della Fallaci (mi sta sulle palle), per quello che ho potuto estrapolare disapprovo la sua visione, perchè, correggimi se sbaglio, fa un errore notevole: quello di attribuire all'Islam l'origine dei nostri mali. E così sembra che il male sia nell'Islam invece che in noi stessi.

E' verissimo che abbiamo steso un tappeto rosso agli islamici, che abbiamo poco alla volta cancellato la nostra identità e cultura italiana e che abbiamo staccato i Crocifissi dalle aule per una forma aberrante di rispetto delle minoranze islamiche, ma tutte queste cose sono un nostro problema, un problema che ci siamo costruiti da soli; non è certo l'Islam che è in grado di imporcele, anche qualora l'Islam ce le chieda. Tutto ciò deve farci capire quanto odiamo noi stesssi e quanto disprezziamo la nostra stessa cultura.

E perchè succede tutto ciò?

Beh, ci sono almeno un paio di motivi:

1) relativismo

2) political correctness

Sia l'uno che l'altra derivano a mio parere dal un certo benessere diffuso.

A causa della diffusa cultura relativistica uno straniero è uguale a noi ed ha gli stessi nostri diritti. Non abbiamo quindi diritto di chiedere agli altri di pulirsi i piedi prima di entrarci in casa, e così per non chiedere agli stranieri di adattarsi ai nostri costumi e di integrarsi nella nostra società secondo le nostre regole succede che ci sforziamo di capire i costumi e la cultura degli stranieri per poterci adattare a loro in modo tale da farli sentire a casa propria. Finisce quindi che ci mettiamo in crisi da soli. Non solo: impediamo agli stranieri di rispettare le nostre regole perchè gli facciamo vedere che siamo disposti a buttarle nel cesso come se fossero prive di valore. Ossia, la prima cosa che facciamo è quella di far vedere agli stranieri che noi non abbiamo regole in cui crediamo, e quindi gli stranieri altro non possono fare se non proseguire in casa nostra le usanze e le culture di casa loro, tanto chi li ospita si adatterà.

La political correctness ci impedisce poi di dire pane al pane e vino al vino, ossia ci impedisce non solo di dire le cose come stanno, ma alla fine anche di vedere le cose come stanno, con gran confusione per noi e per gli altri.

Ma ripeto: la colpa è solo nostra, ed è tipica di una cultura che al culmine del suo splendore imbocca la via del tramonto non avendo più un progetto, un disegno o un modello in cui credere, non avendo altre vette da raggiungere, forse in conseguenza di un benessere troppo diffuso in cui tutto si può ottenere con facilità e senza sudare per guadagnarselo.

Sul suolo italiano essere italiani o stranieri è la stessa cosa, essere cristiani o musulmani è equivalente, essere omnosessuale o eterosessuale non fa differenza, essere insegnante o allievo è la stessa cosa, se il professore rimprovera l'alunnno questo telefona alla madre e la madre si precipita a scuola per difendere a spada tratta il figlio e mettere l'insegnante al muro, e la preside della scuola da man forte alla madre dell'alunno invece di difendere almeno formalmente l'insegnante e la scuola facendo capire alla madre ed all'alunno che la scuola segue delle norme e delle regole. Tutta la classe guarda la figura di merda dell'insegnante e impara che in classe hanno un nuovo eroe, un nuovo idolo vittorioso. Da urlo! Da invidia! Senz'altro da imitare al più presto mandando affankulo l'insegnante di turno alla prima occasione che capita.

Non crediamo in niente, non siamo nessuno, non abbiamo una cultura in cui credere, non sappiamo più chi siamo e non abbiamo ormai altri traguardi da raggiungere. Siamo letteralmente morti! L'unica cosa che siamo disposti a rispettare è tutto ciò che ci porta il vento nella speranza che quanto portato dal vento sia migliore di quanto noi ci siamo costruiti con secoli di lotte guerre, rivoluzioni e patimenti.

E in tutto ciò l'Islam non ha colpe particolari se non quella di credere in se stesso di fronte ad un cristianesimo agonizzante se non morto e sepolto sotto i colpi dell'erba del vicino che è sperabilmente più verde. Abbiamo la pancia troppo piena e la testa oramai troppo svuotata dalla ricerca di un qualcosa in grado di emozionarci ma che inesorabilmente non troviamo perchè lo cerchiamo negli altri invece di cercarlo in noi stessi ed in quei valori che ci fecero diventare fra i paesi più avanzati del pianeta.

Eppure per demolire la noia mortale conseguente al nostro benessere basterebbe solo pensare a quanto c'è ancora da fare nel mondo per quei popoli che di tempo e benessere per annoiarsi non ne hanno davvero!

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Un ultimo pensiero veloce: possono mettre bombe ovunque, far spaventare gli spagnoli, far litigare gli italioti, far incazzare le milizie del michigan... ma gli inglesi...

Si son presi un balla gatta, gli inglesi non hanno mollato sotto le bombe di goering e zio adolfo, per mesi e mesi quotidianemente.

Attenzione perchè sono molto + efficienti degli americani se vogliono ribattere... in USA contano sui numeri, sulla potenza industriale ed economica... gli inglesi hanno uno spirito indomabile.

Ho pensato la stessa cosa vedendo con quanta serietà e compostezza gli inglesi hanno reagito all'attacco. E oggi la vita riprende, business as usual! Ci vuole ben altro per fermarli. Peraltro il terrorismo lo conoscono, hanno convissuto con l'Ira per trenta anni, e pure quelli non scherzavano.

Per quanto riguarda il terrorismo, temo che davvero dovremo imparare a conviverci, magari per combatterlo ci vorranno più controlli e leggi più restrittive, come negli anni settanta, ma senza stravolgere la nostra società. Prima o poi si sgonfierà da solo, come sempre succede con questo tipo di fenomeni, speriamo che nel frattempo non abbia fatto troppi danni.

La strategia di eliminare i fattori alla base del terrorismo era uno dei motivi per l'invasione dell'Iraq. Si voleva dare una scossa a tutto il medio oriente favorendo la democratizzazione e lo sviluppo economico in quei paesi per eliminare la cause di malcontento che sono alla base del terrorismo. Purtroppo i risultati sono molto diversi da quelli attesi e del resto le elezioni iraniane sono l'ennesima prova che spesso in quei paesi i leader eletti dal popolo sono ancora più radicali dei dittatorelli di turno. Insomma non basta mandare i marines per trasformare l'Iraq o l'Iran o l'Arabia Saudita del 2005 nell'Italia o nella Germania del 1945, history matters, eccome! Ci vogliono strategie nuove studiate per queli paesi e per quelle culture.

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.... Insomma non basta mandare i marines per trasformare l'Iraq o l'Iran o l'Arabia Saudita del 2005 nell'Italia o nella Germania del 1945, history matters, eccome! Ci vogliono strategie nuove studiate per queli paesi e per quelle culture.

assolutamente d'accordo... history does matter, and they have never nurtured tolerance and democracy in their culture in centuries... (la storia conta si, e tolleranza e democrazia non sono mai state un fattore nelle culture mediorientali da secoli)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Ragazzi, se voi progettate un esercito per affrontare l'Armata rossa nelle gole del Fulda, non e' che da un giorno all'altro lo trasformate in un armata da controguerriglia.

Il prpblema e' che si e' andati in Irak come se si dovessero affrontare i tank con la stella rossa, non i ragazzini coi mitr.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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sono con te tutta la vita... facile immaginarlo no?? ;)

Il problema è: ed allora come facciamo??

Loro saranno sempre in vantaggio su questo: lo disse impunemente anche il famigerato Imam di Carmagnola... "noi amiamo la morte + di quanto voi amiate la vita..."

Un nemico, invisibile, impossibile da battere... forse dobbiamo solo imparare a conviverci il meglio possibile.

QUasi quasi erano meglio quelli che mangiavano i bambini oltrecortina. Almeno se ne stavano la...

Allucinante!

Ma lo prevede il Corano?

Amare la morte più di quanto si ami la vita!

Io dico che chi la pensa in questo modo è profondamente malato mentalmente e culturalmente.

L'umanità ha un bel futuro roseo se davvero pensa che un tal modo di pensare non possa essere combattuto e sia preferibile prenderne atto e conviverci!

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.........

Si son presi un balla gatta, gli inglesi non hanno mollato sotto le bombe di goering e zio adolfo, per mesi e mesi quotidianemente.

Attenzione perchè sono molto + efficienti degli americani se vogliono ribattere... in USA contano sui numeri, sulla potenza industriale ed economica... gli inglesi hanno uno spirito indomabile.

Lo penso anch'io, era dal secondo conflitto mondiale che Londra non veniva violentata in questo modo.

Allora gli apparecchi tedeschi (e in minima parte i V1 e V2) la ridussero ad un cumulo di macerie.

Ma il popolo seppe reagire in maniera incredibile (certo non fossero entrati in guerra gli usa, ecc. ecc.) e riuscì la GB a sconfiggere le truppe uncinate.

Oggi lo spirito inglese (sentendo miei amici e conoscenti) si sta riconpattando all'inverosimile.

Altro errore madornale dei terroristi: Londra ha una fortissima componente islamica; anche lei si è sentita colpita, vulnerabile, violentata dalle bombe.

Spero di non sbagliarmi ma quella componente di mussulmani più integralisti che ha sempre guardato con un occhio di comprensione o di giustificazione i terroristi adessi gli volterà le spalle.

Gli Iman più tradizionalisti, i credenti più incazzati con il mondo occidentale; dopo Londra vedono che su quelle metropolitane c'erano anche i loro figli, i loro fratelli, e sono stati dilaniati anche loro.

Le torri gemelle venivano spesso viste come il simbolo del capitalismo delle multinazionali giudaiche, il "tube" di Londra è diverso.

Spero di beccarci, ma questo mi ricorda un qualcosa di già visto.

Fino alla metà degli anni 70 i terrorismi di DX e di SX in Italia crebbero grazie alle convivenze ed alle protezioni che avevano nelle sezioni del PCI e del MSI.

Le Brigate Rosse tenevano i comizi a S. S. Giovanni, Potere Operaio copriva i delitti della BR.

I ragazzi dei Nar e di Terza posizione nascondevano le armi nelle sedi del FUAN.

Ma ci furono dei precisi momenti in cui mancò l'appoggio popolare e partitico ai terroristi.

Li cominciò la sconfitta del terrorismo, relegato alla follia di poche decine di esaltati senza alcuna speranza di coinvolgere il popolo nella loro rivoluzione.

A Londra penso sia accaduta la medesima cosa, almento cosi io penso, ma io sono un ottimista.

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Non ho letto il libro della Fallaci (mi sta sulle palle), per quello che ho potuto estrapolare disapprovo la sua visione,

leggili perchè avresti tanto da imparare, come tutti noi... poi facci tutte le tare che vuoi, ma se non leggi non hai il diritto di criticare...

perchè, correggimi se sbaglio, fa un errore notevole: quello di attribuire all'Islam l'origine dei nostri mali. E così sembra che il male sia nell'Islam invece che in noi stessi.

infatti sbagli...

E' verissimo che abbiamo steso un tappeto rosso agli islamici, che abbiamo poco alla volta cancellato la nostra identità e cultura italiana e che abbiamo staccato i Crocifissi dalle aule per una forma aberrante di rispetto delle minoranze islamiche, ma tutte queste cose sono un nostro problema, un problema che ci siamo costruiti da soli; non è certo l'Islam che è in grado di imporcele, anche qualora l'Islam ce le chieda. Tutto ciò deve farci capire quanto odiamo noi stesssi e quanto disprezziamo la nostra stessa cultura.

E perchè succede tutto ciò?

Beh, ci sono almeno un paio di motivi:

1) relativismo

2) political correctness

Sia l'uno che l'altra derivano a mio parere dal un certo benessere diffuso.

errore aberrante: tutto questo sono il risultato di secoli di conquiste sociali e culturali senza le quali non potremmo neanche star qua a parlare di queste cose.

Odio la political correctness, infatti non lo sono, ma la tolleranza, il rispetto anche dell'estremo diverso non sono questo.

I crocefissi sono stati tolti (lo sono veramente??) perchè siamo, almeno a parole, un stato laico e non confessionale. Ciò significa che la tua religione vale la mia. Punto, e non esiste neanche discuterne. Altrimenti siamo sullo stesso piano di chi mette le bombe...

Il benessere diffuso ha solamente (e non è poco, anzi) anestetizzato le coscienze di fronte a tutto, ruberie berlusconiane, falsità di prodiane etc etc..

A causa della diffusa cultura relativistica uno straniero è uguale a noi ed ha gli stessi nostri diritti.

e ci mancherebbe altro... se tu dovessi trasferirti in un altro paese vorresti avere diritti inferiori rispetto agli indigeni, ma cosa stai dicendo... (nb: lo so dove vuoi andare, ma è la strada sbagliata)

Non abbiamo quindi diritto di chiedere agli altri di pulirsi i piedi prima di entrarci in casa, e così per non chiedere agli stranieri di adattarsi ai nostri costumi e di integrarsi nella nostra società secondo le nostre regole succede che ci sforziamo di capire i costumi e la cultura degli stranieri per poterci adattare a loro in modo tale da farli sentire a casa propria.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Allucinante!

Ma lo prevede il Corano?

Amare la morte più di quanto si ami la vita!

Io dico che chi la pensa in questo modo è profondamente malato mentalmente e culturalmente.

L'umanità ha un bel futuro roseo se davvero pensa che un tal modo di pensare non possa essere combattuto e sia preferibile prenderne atto e conviverci!

no, assolutamente no... non lo prevede il corano. E' una interpretazione estremista di alcuni. Gli stessi che vogliono far la pelle a tutti gli scrittori islamici che hanno dato interpretazioni + "normali". O chi semplicemente li ha messi di fronte con altre interpretazioni, tipo Salman Rushdie.

Lo stesso errore in cui cadono migliaia di cristiani in giro x il mondo. Dal profondo sud USA, a certa intellighentia vaticanista.

Il vostro dio vi protegga dai vostri simili integralisti ;)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

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