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Norme Antiterrorismo


carrera4

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non ho nulla da temere..

sai, chi invoca che sono poco democratiche ,alla fine ha qualche problema

e teme che controlli più seri possano scoprirlo.

io no.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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non ho nulla da temere..

sai, chi invoca che sono poco democratiche ,alla fine ha qualche problema

e teme che controlli più seri possano scoprirlo.

io no.

io nemmeno. è il concetto che mi da fastidio. siamo in una democrazia, non in una dittatura. si inizia dal controllo e poi non si sa dove si va a finire... e sempre che qualcuno non usi questo controllo per scopi personali... :?

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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io nemmeno. è il concetto che mi da fastidio. siamo in una democrazia, non in una dittatura. si inizia dal controllo e poi non si sa dove si va a finire... e sempre che qualcuno non usi questo controllo per scopi personali... :?

a Milan se dis

"a laurà se fan i fregui"

a milano si dice ..che "a lavorare si fanno gli scarti"

spiace dirlo ,ma sicuramente qualcuno di innocente ci andrà di mezzo

ma questo è naturale in una situazione non tranquilla.

poi ,su con la vita ,si continua normalmente a vivere ,come abbiamo già fatto negli anni 70/80

ci siamo usciti ,usciremo anche da questo.

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io nemmeno. è il concetto che mi da fastidio. siamo in una democrazia, non in una dittatura. si inizia dal controllo e poi non si sa dove si va a finire... e sempre che qualcuno non usi questo controllo per scopi personali... :?

valerio questa è puro distillato di dietrologia, del tipo che vigeva negli anni 70, sai com'è andata a finire vero??

Maggiori controlli sono E S S E N Z I A L I, anzi, D O V E R O S I.

E se a causa di quelli ci va di mezzo un briciolo della mia libertà di passare con il giallo o simili, beh vorrà dire che cominceremo a tirare su i ragazzini come in svizzera, dove le aiuole non si usano come cestini...

Fa tutto parte delo stesso libro. Diversi capitoli.

L'importante piuttosto è che li mandino via immediatamente, con impronte digitali (e se zio fausto protesta le prendiamo pure al ui e lo mettiamo sulla stessa barca).

Che siano sospetti o meno, se privi di permesso, fuori.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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ax, le leggi per punire chi butta la carta in terra esistono anche oggi, anche nella nostra Italia. manca chi le fa rispettare queste leggi e la volontà per farle rispettare.

non capisco perchè inasprendo le leggi, la situazione dovrebbe cambiare dall'oggi al domani o al dopodomani.

ci sono le leggi per buttar fuori i clandestini o no? cominciamo a farle rispettare.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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diciamo che un inasprimento legislativo sa tanto di "foglia di fico" dei politico per poter dire di fronte ad eventuali attentati: "Abbiamo fatto tutto quello che potevamo..."

Se si vuole fare dell'intellignece seria, le leggi ci sono gia'.

A meno che il volere non siano altri, tipo controllare l'avversario politico piuttosto che il terrorista.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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io intendevo proprio quello, infatti.

Se poi vogliono inasprire alcune norme, alcuni dettagli... magari x impedire che qualche giudice benpensante non li lasci andare in base a qualche cavillo o interpretazione....

Ma sappiamo benissimo che alla fine il problema è che sull'onda dell'emozione dei fatti contingenti tutti chiamano a raccolta nuove norme, l'opposizione di turno dice che il governo di turno non fa il necessario etc ec

E poi, passato qualche mese, tornati alla quotidianità alienante, ipnotizzati da grandi fratelli, piccole sorelle (zoccole), moviole in campo, sugli spalti, negli spogliatoi e nelle camere da letto... tutto torna come prima, fino alla prossima bombetta...

A tal proposito, oggi tutti con gli scudi fotonici alzati, ma se lo vogliono fare, io dico che tra settembre e dicembre 2006....

Brutto da dirsi, ma io intanto il metrò non lo prendo... pedibus calcantibus, scooter...

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set-dic 2006? anche troppo in là.

nel frattempo io non cambio di una virgola le mie abitudini.

ah, una precisazione, i provveidmenti di pisanu non mi sembrano poi così eclatanti o restrittivi, a meno di leggerli più approfonditamente. ;)

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Guest DESMO16
...Ma sappiamo benissimo che alla fine il problema è che sull'onda dell'emozione dei fatti contingenti tutti chiamano a raccolta nuove norme, l'opposizione di turno dice che il governo di turno non fa il necessario etc ec

E poi, passato qualche mese, tornati alla quotidianità alienante, ipnotizzati da grandi fratelli, piccole sorelle (zoccole), moviole in campo, sugli spalti, negli spogliatoi e nelle camere da letto... tutto torna come prima, fino alla prossima bombetta....

..finita la festa.. ;)

..non é bastato l'11 settembre, anzi dopo clima goliardico generale, peggio di prima..

...A tal proposito, oggi tutti con gli scudi fotonici alzati, ma se lo vogliono fare, io dico che tra settembre e dicembre 2006....

Brutto da dirsi, ma io intanto il metrò non lo prendo... pedibus calcantibus, scooter...

..saranno tempi difficilissimi, leggete ad es. cosa ne pensa del prossimo futuro il filosofo francese Glucksmann:

Intervista al filosofo francese

Non indietreggiano di fronte a niente, neppure davanti all’inferno. Sono i terroristi di Beslan, quelli che appendono ghirlande di bombe sulla testa di bambini atterriti, o quelli che riducono l’uomo a puntino infinitesimale che si getta dalle Torri Gemelle di New York cercando un’impossibile salvezza. O quelli ancora che seminano bombe sui treni ad Atocha o nella metropolitana di Londra, indifferenti, invisibili, impunibili. «Si stenta perfino a provare un sentimento definibile di fronte a ciò che accade», dice André Glucksmann

Ma il suo qual è stato? Cosa ha provato l’altroieri mattina, quando da Londra rimbalzavano voci sempre più allarmate fino a diventare la valanga di sangue e di orrore che tutti abbiamo vissuto?

L’ha detto, orrore. Anzi, due reazioni, per la verità. La prima di orrore, sì, certo, è una reazione umana di fronte alla bestialità di un atto di violenza contro civili disarmati.

E la seconda?

Aspetti. Pensavo a quei terroristi, al terrorismo, all’atto di gente armata contro gente disarmata, all’azione vigliacca a deliberata. È diverso uccidere un poliziotto o un soldato piuttosto che un civile. Io lo definisco un crimine di guerra, anzi contre l’humanité, questo è ciò che è stato perpetrato a Londra dai terroristi.

Orrore. La stessa parola, l’unica possibile che Joseph Conrad fa pronunciare a Kurtz, protagonista del suo "Cuore di tenebra", di fronte al venir meno di ogni sentimento umano. Soltanto orrore ha provato?

No, subito dopo pietà. Una condivisione assoluta dello strazio per tutte quelle povere vittime, per i loro familiari, per chi li cercava e non li trovava più. E quindi un orrore doppio, perché coinvolgeva molte più persone ancora. Ma nello stesso tempo sono rimasto ammirato. Fin dalla seconda guerra mondiale conosciamo bene la capacità di sopportazione, la resistenza, l’orgoglio della popolazione londinese.

E poi?

Proviamo.

L’11 settembre del 2001 ha innescato un dibattito planetario. Un dibattito che non si è ancora concluso. Da una parte ci sono quelli che hanno pensato che l’attacco alle Twin Towers fosse esclusivamente un attacco all’America. Dall’altra quelli che ritengono che fosse l’inizio di una guerra contro l’Occidente, non soltanto contro gli americani. In Europa ha prevalso la prima tesi, quella che ha ritenuto la tragedia di Manhattan una vicenda solo americana, dalla quale l’Europa poteva rimanere fuori. Chirac l’ha pensata così. Schröder l’ha pensata così.

E lei?

Io dico: ascoltate Tony Blair. Non è un semplice alleato degli Stati Uniti, Blair dice che siamo tutti nel mirino, nello stesso mirino. Noi tutti, l’Occidente, l’Europa, tutte le nazioni europee, anche voi italiani. E il G8 – al quale erano presenti, oltre ai grandi Paesi industrializzati, la Cina, Putin, il Brasile, l’India – era un’occasione per stabilire che la minaccia è universale, non limitata.

Fino a ieri il mondo è rimasto diviso di fronte al terrorismo. A cominciare da voi francesi.

Vede, c’è una differenza sostanziale fra gli inglesi ed altre popolazioni. Gli spagnoli, per esempio. La Spagna, poche ore dopo l’attentato di Madrid, ha voltato le spalle ad Aznar e premiato l’opposizione e Zapatero ha ceduto al ricatto e ha lasciato l’Iraq. In Gran Bretagna questo non accadrebbe. Se votassero oggi, gli inglesi farebbero il contrario degli spagnoli, si stringerebbero attorno a Tony Blair. E in questo dunque il terrorismo avrebbe fallito. Perché il terrorismo cerca l’intimidazione mondiale della civiltà occidentale, a Manhattan come a Madrid come a Londra. E in alcune aree c’è riuscita.

In Spagna, certo. E dove altro ancora?

Francia, Germania, Russia. Quella triade, Chirac-Schröder-Putin... Hanno criticato Bush per la guerra in Iraq, hanno pontificato, teorizzato e sbagliato di grosso.

Perché?

Perché non hanno capito o non vogliono capire che tipo di guerra è questa.

Che tipo di guerra è?

Globale, come i suoi attentati e le sue vittime.

E quando sarebbe iniziata?

Non certo l’11 settembre 2001, come si usa credere, ma molto prima, nel 1979, con l’ascesa al potere a Teheran dell’ayatollah Khomeini.

Uno scontro di civiltà, come sostiene Samuel Huntington, o se vuole anche Oriana Fallaci?

Non sono d’accordo. Lo scontro è fra aree politiche, civili, religiose. C’è uno scontro all’interno del blocco arabo e uno all’interno del blocco occidentale, uno all’interno dell’est europeo e uno dentro l’Europa atlantica. L’intero pianeta è diviso tra chi vuol vivere in modo civilizzato e chi vuole vivere uccidendo i civili. Non c’è guerra tra le singole civiltà, ma all’interno dei singoli mondi, delle singole nazioni. Uno scontro transreligioso, transeconomico, che oltrepassa le frontiere fisiche e quelle morali, all’interno del quale si allunga la geografia dell’odio.

Ce ne parli.

Odio. Odio nichilista. L’odio khomeinista verso il diavolo occidentale, l’odio verso l’America, verso gli ebrei, verso i cristiani. Un odio che ha invaso il mondo musulmano e l’ha oltrepassato, debordando in Asia, in Russia e perfino in Europa, che odia l’America e insieme odia se stessa perché vive secondo modelli americani. Lo stesso asse Chirac-Schröder-Putin è un asse antiamericano. Non è uno scontro fra l’islam e la civiltà cristiana, ma fra differenti modi di vivere, dove l’odio è il collante e il fondamentalismo è la materia prima.

L’Occidente dove andrà, come ne uscirà?

Questa guerra non durerà due mesi né due anni. Durerà, come ha profetizzato George W.Bush, almeno una generazione. E non basterà la repressione poliziesca o l’intervento militare per fermarla, ma sarà anche, o direi soprattutto, lotta di idee. Quella che sta conducendo Blair. Perché è questo che Blair ha capito ed ha subito detto a poche ore dalla strage: si tratta di difendere il nostro modo di vivere. A testa alta. Ed è questa l’arma più forte che noi occidentali abbiamo.

..la situazione é molto seria, per non dire grave, nonostante tutto ci si occupa di caxxate..

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sarà colpa della lobby dello spettacolo anche questo?? :evil::shock:8-):8-:pz

allora io continuo in scooter :0-0

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