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enea commissariato- fuori rubbia


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Inviato

Il presidente: "Ringrazio il governo per la chiarezza delle sue idee"

Critiche allo scienziato: "Le discussioni fra noi non hanno nulla di partitico"

Via Rubbia, l'Enea commissariato

dopo la denuncia del Nobel

di FRANCESCO BEI

Foto articolo

Carlo Rubbia

ROMA - Aveva chiesto una risposta, voleva sapere se all'Enea dovesse comandare il presidente-scienziato o il Consiglio d'amministrazione nominato dai partiti. E il governo lo ha accontentato. Da ieri sera Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, non è più presidente dell'Enea, l'ente che dovrebbe essere il centro più importante per la ricerca applicata in Italia. Il Consiglio dei ministri, dopo la drammatica accelerazione imposta dallo stesso Rubbia con la lettera aperta pubblicata ieri da Repubblica, gli ha dato il benservito nominando commissario straordinario dell'Enea Luigi Paganetto, docente di Economia a Torvergata.

Il commissariamento è l'epilogo di un lungo braccio di ferro che ha opposto per mesi il presidente al Cda, paralizzando di fatto l'Enea, bloccando le ricerche e facendo perdere all'Italia finanziamenti comunitari per milioni di euro. Un danno gravissimo, dovuto - spiegava Rubbia nella sua lettera - "a una condizione surreale, per cui uno scienziato-presidente è messo continuamente in minoranza" dal Cda. Un "dramma gestionale" le cui radici possono essere fatte risalire alla legge di riforma varata nel 2003, che ha creato le premesse per "uno scontro tra un gruppo compatto di sette consiglieri di esplicita nomina ministeriale da una parte e uno scienziato senza connotazione politica dall'altra".

La guerra tra Rubbia e quelli che definiva "il branco" era deflagrata per la nomina del direttore generale, che per legge avrebbe dovuto essere indicato dal presidente e votato dai sette consiglieri. "Si è giunti al punto di chiedermi - spiegava Rubbia - , avendo io presentato una rosa di cinque nominativi, di proporne invece una di sei, indicandomi ovviamente anche quale dovesse essere il sesto nome: quello che già avevano deciso dovesse occupare la carica di direttore generale". La versione dei consiglieri (nominati dai ministri dell'Università, dell'Ambiente e delle Attività Produttive) è radicalmente diversa. "Rubbia - raccontano - dopo aver già licenziato due direttori generali, ci proponeva di scegliere fra quattro ragazzini e un pensionato. In questo modo avrebbe continuato a decidere tutto da solo. Invece noi gli proponevamo di confermare nell'incarico Giovanni Lelli, ossia il facente funzioni che proprio Rubbia aveva nominato. Uno che sta all'Enea da oltre trent'anni e la conosce come le sue tasche".

In una situazione così incancrenita, con il presidente che si rivolge al Tar contro "il branco dei sette", gli strascichi anche personali sono pesanti. Claudio Regis, nominato nel Cda in quota Lega, non ha peli sulla lingua: "Nessuno mette in discussione le competenze di Rubbia sulle particelle, ma quando parla di ingegneria è un sonoro incompetente. Il suo progetto sul solare termodinamico, che ci è costato 48 milioni di euro, è un completo fallimento. Il centro prova di Casaccia si ferma 4 volte su 5". Corrado Clini, direttore generale del ministero dell'Ambiente e membro del Cda, è meno ruvido del leghista ma la sostanza è la stessa: "Le discussioni che abbiamo avuto con Rubbia non hanno nulla a che fare con le appartenenze partitiche. Un esempio? Il piano "Trade" per il trattamento dei rifiuti radioattivi voluto da Rubbia: cercavamo di capire il perché di un'operazione che avrebbe impiegato la gran parte delle risorse dell'Enea e dai documenti abbiamo scoperto che l'Italia avrebbe finanziato i ricercatori tedeschi e i francesi. Bell'affare davvero".

Un situazione insostenibile, insomma, che ha portato il governo ad azzerare nuovamente i vertici dell'Ente e nominare - su proposta di Claudio Scajola - Paganetto commissario straordinario con due vice: lo stesso Clini e il leghista Regis. "A una domanda precisa - commentava con ironia in serata l'ormai ex presidente - si è finalmente data una risposta precisa. Ringrazio il governo per la chiarezza delle sue scelte".

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

Guest frallog
Inviato

Che schifo.

Forza Rubbia.

Che squallore.

Regards,

Francesco 8((((((((((((((((((((((((((((

Guest frallog
Inviato

Ma quale pallone gonfiato? Uno che si e' fatto da solo ed e' dovuto andare a Gibevra per vedere riconosciuto il proprio genio, perche' le universita' italiane squallidamente nelle mani dei politicanti di turno non avevano uno spazio libero per un brillantissimo giovane. Potrei aggiungere altre cose, ma mi fermo.

Ma almeno prima di scrivere certe cose, mi sapresti dire ad esempio perche' il Prof. Carlo Rubbia ha preso il Nobel?

Mah

Boh

Perplessita'

Senza regards,

Francesco 8((((((((((((((((((

(P.S. che Paese, quello in cui siamo, e che popolo che siamo.....)

Guest frallog
Inviato

Va beh. Carlo Rubbia fu il "capoprogetto" del rivelatore di particelle che permise di scoprire (rivelare cioe') l'esistenza fisica del bosone W fino ad allora ipotizzata solo per via teorica. Esperimento UA-1.

Casomai il rivelatore e' la parte piu' complessa e delicata di un esperimento sulle particelle elementari.

Regards,

Francesco 8(((

Inviato

Sono purtroppo infiniti i casi in Italia dove le nomine politiche uccidono

menti valide al di la' di Rubbia o meno.

Fin che le nomine avverrano in questo modo e non per meriti reali saremo un paese barzelletta. Dove quelli con la testa buona se ne vanno a fare cose egregie all'estero e dove da noi resteranno solo vecchiacci che nella loro vita hanno pubblicato solo il menù della comunione del figlio.

Che merda che rabbia ...

Guest frallog
Inviato

Il caso Rubbia e' naturalmente un caso limite. Al presidente toccava una nomina, mentre il consiglio di amministrazione vuole imporre un nome nella rosa dei candidati. Per me ce ne sarebbe abbastanza per aprire un'inchiesta giudiziaria su questi "onorevoli signori".....

Comunque il NS beneamato Paese va avanti cosi', in queste condizioni che non si vedono neanche nel terzo mondo. E' di meno di un anno fa la notizia che Gabriele Veneziano, probabilmente stufo delle due lire che prendeva ed anche stufo delle lotte intestine che si svolgono ogni giorno all' INFN se ne e' andato in Francia, e a un'eta veneranda. Cosi' "siamo riusciti a perdere" pure il padre della teoria delle superstringhe.

Fossi in Rubbia non ci starei a pensare su due volte.....

Regards,

Francesco 8(((

Inviato

Ancora con sto' Rubbia?

Aprite gli occhi, non guardate sempre le cose col paraocchi.

Il governo è brutto, sporco e cattivo, ma il caro Rubbia ha proposto 4 ragazzini e un pensionato, tutti personaggi senza spina dorsale o possibilità di essere autonomi, praticamente dei fantocci per permettergli di essere sempre il padre-padrone dell'ente.

Questa a casa mia si chiama MAFIA.

Giorgio the Flyer Duck 8-) - 1,5 kg/CV

fazer1000fd.gifhttp://www.fazeritalia.it

Inviato
Ancora con sto' Rubbia?

Aprite gli occhi, non guardate sempre le cose col paraocchi.

Il governo è brutto, sporco e cattivo, ma il caro Rubbia ha proposto 4 ragazzini e un pensionato, tutti personaggi senza spina dorsale o possibilità di essere autonomi, praticamente dei fantocci per permettergli di essere sempre il padre-padrone dell'ente.

Questa a casa mia si chiama MAFIA.

Io invece credo che la mancanza di valori abbia colpito anche il mondo già disastrato della ricerca in Italia.

Un paese che non riesce a dar fiducia manco ai suoi premi Nobel non ha speranze.

Oramai nessuno è disposto a riconoscere l'autorevolezza di nessuno. Nichilismo puro: nella scienza così come nella politica e nella società.

Siamo allo sfascio completo.

A Rubbia non è stato concesso di fare nulla. Si pretendeva di addomesticarlo al malcostume della politica. Ma Rubbia aveva dei progetti che voleva portare avanti con la scienza e con i risultati, non con le chiacchiere e con la politica.

Se si è ridotto a scrivere una lettera aperta ad un giornale vuol dire che oramai era completamente esasperato. Peccato.

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