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Hiroshima 60 anni dopo


Guest DESMO16

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In 55 mila alla commemorazione del sessantesimo anniversario

del lancio della bomba atomica. Delusione per l'assenza Usa

Hiroshima, il giorno del ricordo

Annan: "Stop alla proliferazione"

Messaggio del segretario generale Onu: "Raddoppiare gli sforzi

per un mondo libero dalla minaccia delle armi nucleari"

HIROSHIMA - Nella città che fu martoriata dall'apocalisse nucleare 55 mila persone si sono riunite, oggi, per ricordare le vittime della bomba atomica sganciata il 6 agosto di sessant'anni fa. Alle 8.15 - l'ora in cui "Little Boy", come era stato battezzato l'ordigno, venne fatto esplodere - i partecipanti alla cerimonia che si è svolta nel Parco della Pace, costruito nel punto in cui avvenne l'esplosione, hanno osservato un minuto di silenzio. E intanto il segretario dell'Onu, Kofi Annan, ha scelto proprio questo doloroso giorno della memoria per chiedere che si fermi la proliferazione nucleare.

Nel messaggio inviato per il sessantennale della bomba, letto durante la cerimonia a Hiroshima, Annan ha lanciato un avvertimento contro il "vero pericolo" rappresentato oggi dalla diffusione della tecnologia legata alle armi atomiche. "Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi - ha dichiarato, in un messaggio letto alla cerimonia - per lavorare in direzione di un mondo libero da pericoli nucleari".

Il lancio del primo ordigno su Hiroshima e quella - tre giorni più tardi - su Nagasaki - ha reso il mondo cosciente "dell'orrore delle armi nucleari", eppure - ha proseguito Annan - ancora oggi esistono decine di migliaia di armi atomiche nel mondo: "Senza un'azione concertata potremmo dover far fronte ad una cascata di proliferazione nucleare".

E anche le autorità giapponesi presenti alla commemorazione hanno insistito sulla necessità della pace. "I cittadini di Hiroshima sono i testimoni della pace globale, speriamo che la città continui ad essere il simbolo di questa pace", ha dichiarato il primo ministro Junichiro Koizumi. Mentre il sindaco della città, Tadatoshi Akiba, nel suo intervento ha esortato le Nazioni Unite a creare una commissione che metta a punto misure concrete per l'eliminazione totale delle armi atomiche. In omaggio a tutte le vittime della bomba: "Non commetteremo mai più lo stesso errore", ha concluso.

Ma l'altro elemento forte di questa giornata del ricordo è l'assenza degli Stati Uniti. "Sono molto deluso": questa reazione di Philip-Mendiola Long, direttore del comitato per la "Commemorazione pacifica delle missioni atomiche a Hiroshima e Nagasaki", che è intervenuto alla cerimonia svoltasi sull'isola di Tinian, nell'Oceano Pacifico. Da qui, nell'arcipelago delle Marianne, partì l'Enola Gay, il B-29 dell'aeronautica statunitense che sganciò la bomba.

Alla manifestazione, però, hanno preso parte settanta reduci dell'esercito statunitense, tra cui alcuni membri dell'equipaggio dello stesso Enola Gay. Ma nessun ufficiale delle forze armate Usa, nè rappresentanti del Congresso o della Casa Bianca.

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