Vai al contenuto

Cassino, sasso dal cavalcavia


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Guest DESMO16
L'incidente questa notte non distante dal casello di Cassino

Feriti cinque automobilisti tra cui il figlio quindicenne della vittima

Muore un torinese sulla A1

Il masso recuperato dalla Stradale pesa 41 chilogrammi

Il questore: "Vicino al ponte abbiamo trovato altre pietre"

CASSINO - Pesa 41 chili il sasso lanciato questa notte da un cavalcavia della Roma-Napoli. Un morto e cinque feriti è il tragico bilancio. Dicono che sono stati quattro giovani a gettare il masso dal ponte che attraversa la A1 nel comune di Piedimonte San Germano, non distante dal casello di Cassino. Il ponte 439 numerato una decina di anni fa proprio per rendere più facile individuare i "killer dell'autostrada" come furono definiti i ragazzi di Tortona, pionieri del gioco assassino.

Questa notte, intorno alle due di notte, è tornata alla carica la "gioventù cannibale": hanno ucciso un torinese di 46 anni, Gioffrè Natale, che stava rientrando nel suo paese a Messina per fare il Ferragosto in famiglia. All'ospedale ne hanno mandato cinque, due in gravi condizioni: il figlio della vittima, Francesco che ha appena quindici anni; due amici foggiani, Claudio e Clemente Schinco, che viaggiavano con loro, immigrati anni fa a Torino per lavoro, e una coppia di ragazzi di Rignano Flaminio, vicino Roma, Radiano D'Abruzzo 23 anni, e Giuseppe Martone, 22 anni, che precedevano l'auto su una Reanult Clio.

La dinamica dell'incidente non è così semplice: il sasso non ha centrato nessuna macchina ma il risultato è stato ugualmente terribile. La prima macchina, la Renault Clio con a bordo i due laziali, è sbattuta contro il masso e, per l'urto, ha perso il blocco motore. La Golf con a bordo la famiglia di Torino e i suoi due amici, è sopraggiunta poco dopo e non è riuscita ad evitare l'impatto contro il motore abbandonato al centro della carreggiata. Si è capottata, è scivolata per parecchi metri poi si è fermata contro il guard-rail. Gioffrè Natale è morto sul colpo; gli altri feriti sono stati soccorsi dalla Polizia stradale e dai medici del 118.

Sull'asfalto, perpendicolare al cavalcavia, la crosta d'asfalto è spaccata nel punto in cui ila pietra ha toccato l'autostrada. Il questore di Frosinone, Salvatore Margherito, è appena tornato dal chilometro 666 della Roma-Napoli: "L'ipotesi più accreditata è quella che qualcuno, almeno quattro persone, abbiano sollevato e poi gettato nel vuoto l'enorme masso. Nella strada comunale che sovrasta il cavalcavia abbiamo trovato altre centinaia di piccole pietre tutte dello stesso materiale e cioè tufo proveniente quasi di sicuro da una area del comune che viene utilizzata come discarica di materiale edile provenienti da lavori stradali o scavi". La Procura delle Repubblica di Cassino ha aperto un fascolo per omicidio colposo contro ignoti.

..vediamo se i giudici si decideranno a dare pene esemplari a sti imbecilli..

Link al commento
Condividi su altri Social

secondo me stavolta l'uomo non centra niente,o almeno in parte.secondo me è stato un tir che ha perso il carico...

la libertà è solo un illusione.se guardate la donna che avete al vostro fianco capirete il perchè!!!

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
secondo me stavolta l'uomo non centra niente,o almeno in parte.secondo me è stato un tir che ha perso il carico...

...invece il sospetto di perdita di un carico da parte di un automezzo é stata subito scartata

Si lavora a pieno ritmo, ma la soluzione è ancora lontana

Forse il reato potrebbe cambiare in "tentata strage"

Lancio sull'A1, nessun testimone

Dai tabulati forse la svolta

CASSINO (FROSINONE) - Si lavora a pieno ritmo, ma l'individuazione dei colpevoli del mortale lancio sull'Autosole, a Piedimonte San Germano, è ancora lontana. "Finora non abbiamo rintracciato, ammesso che ci siano, testimoni oculari", dice il capo della Squadra Mobile di Frosinone, Cristiano Tatarelli. Che aggiunge: "Non ci sono grosse novità, ma abbiamo comunque diversi elementi precisi acquisiti nelle ultime ore parlando sia con ragazzi sia con abitanti della zona".

La notte scorsa i controlli sono proseguiti in maniera massiccia in tutta la zona. La svolta, fanno intendere gli investigatori, potrebbe arrivare nei prossimi giorni dai riscontri telefonici di alcuni cellulari.

Intanto il procuratore della repubblica di Cassino, Gianfranco Izzo ribadisce che "c'è il massimo impegno degli investigatori per individuare quei folli che hanno provocato la disgrazia sull'autostrada". Lo stesso Izzo aggiunge che per ora il reato ipotizzato è quello di omicidio volontario, ma che potrebbe diventare anche di "tentata strage".

"Ormai è certo - osserva Izzo - che il masso è stato lanciato dal cavalcavia da diverse persone, sicuramente giovani per provare il 'brivido' dell'incidente. La noia di questo periodo porta a commettere simili sciocchezze. Una sciocchezza che poteva trasformarsi in strage se in quel momento, di notte, fossero transitate più auto insieme e magari anche qualche camion a tutta velocità".

Se necessario, secondo il capo della procura cassinate, si ricorrerà anche "all'esperimento giudiziario che consiste nella simulazione del lancio del masso dallo stesso cavalcavia. E lo faremo - spiega ancora il magistrato - solo se sarà determinante ai fini dell'inchiesta. Ci servono,però, diverse figure professionali, un consulente tecnico, un geologo e un ingegnere edile. Poi una pietra identica per peso e misure. Non possiamo utilizzare la pietra sequestrata perchè è un reperto acquisito al fascicolo giudiziario".

Link al commento
Condividi su altri Social

anzi si è certo che il masso provenga da una strada nei paraggi.

ah il masso era di circa 45 kg .

per me l'accusa deve essere di omicidio preterintenzionale. visto che nn c'è altro in italia, carcere a vita. peccato nn esistano + i lavori forzati ...

mi spiace solo x degli innocenti che hanno perso la vita x colpa di 4 c*****i, che devono pagare.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
anzi si è certo che il masso provenga da una strada nei paraggi.

ah il masso era di circa 45 kg .

per me l'accusa deve essere di omicidio preterintenzionale. visto che nn c'è altro in italia, carcere a vita. peccato nn esistano + i lavori forzati ...

mi spiace solo x degli innocenti che hanno perso la vita x colpa di 4 c*****i, che devono pagare.

..quoto totalmente: comunque qui da me ai detenuti stanno facendo riparare atrezzature del lago maggiore, nonché pulire spiagge ed altro: ottimo es. di rieducazione..

Comunque se già ottenessero una pena di 30 anni ci sarebbe di che essere soddisfatti della giustizia italiana, invece... :roll:

Link al commento
Condividi su altri Social

ma io non ho capito:il masso ha strappato il motore alla prima auto cadendoci sopra o è l'auto che ci è piombata addosso'comunque sono dei bastardi,bisognerebbe applicare una pena con questi tre elementi:un muro,l'omicida,un fucile....

la libertà è solo un illusione.se guardate la donna che avete al vostro fianco capirete il perchè!!!

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
ma io non ho capito:il masso ha strappato il motore alla prima auto cadendoci sopra o è l'auto che ci è piombata addosso'comunque sono dei bastardi,bisognerebbe applicare una pena con questi tre elementi:un muro,l'omicida,un fucile....
Cassino, gli inquirenti: "Il cerchio si stringe, ma serve l'aiuto di tutto il paese"

Migliorano le condizioni dei feriti. Domani i funerali di Natale Gioffé

L'ipotesi di reato è tentata strage

Sassi, la polizia: "Venti sospettati"

CASSINO (FROSINONE) - L'ipotesi di reato è omicidio volontario ma potrebbe trasformarsi in tentata strage. Il procuratore della Repubblica di Cassino, Gianfranco Izzo, è convinto che il masso di 41 chili abbandonato due giorni fa sulla A1 vicino al casello di Cassino, è stato lanciato dal cavalcavia: "Questo è certo. La pietra è stata lanciata da diverse persone, sicuramente giovani per provare il brivido dell'incidente. La noia di questo periodo porta a commettere simili sciocchezze. Una sciocchezza che poteva trasformarsi in una strage".

Venti sospettati. L'indagine per scoprire chi ha causato la morte di Natale Gioffrè, "è stretta attorno a venti nomi". Lo ha detto il questore di Frosinone Salvatore Margherito: "Verificheremo le comunicazioni telefoniche partire dai cellulari quella notte. Non sarà facile ma è un'indagine che potrebbe fornirci utili indizi. Chiunque sa è bene che parli: chiedo a tutti i cittadini di collaborare con le forze dell'ordine".

Il capo della Squadra Mobile di Frosinone, Cristiano Tatarelli, è ottimista: "Finora non abbiamo rintracciato, ammesso che ci siano, testimoni oculari, ma abbiamo diversi elementi precisi acquisiti nelle ultime ore parlando sia con ragazzi sia con gli abitanti della zona".

"Simuleremo il lancio". Non è escluso che la Procura ordini nei prossimi giorni di simulare il lancio del masso dal cavalcavia: "Lo faremo - ha detto il capo dell'ufficio giudiziario - solo se sarà determinante ai fini dell'inchiesta. Ci servono però, diverse figure professionali, un consulente tecnico, un geologo e un ingegnere edile. Poi una pietra identica per peso e misure. Non possiamo utilizzare la pietra sequestrata perché è un reperto acquisito al fascicolo giudiziario".

I feriti. Il figlio Natale Gioffré, 15 anni, e dell'amico di famiglia Clemente Schinco, 46 anni, a bordo della Golf che ha centrato il sasso, sono ancora ricoverati ma stanno lentamente migliorando. Lo assicura la direzione sanitaria: "Il ragazzino però non sa della tragedia di suo papà. Abbiamo preferito così - ha detto il portavoce dell'ospedale. "Nei abbiamo parlato insieme con i famigliari: è stata una decisione collegiale. Glielo diremo quando si riprenderà dalle ferite". Sono stati già dimessi gli altri tre feriti: il fratello di Clemente, Claudio, che viaggiava sulla Golf, e la coppia di amici Radiano D'Abruzzo e Giuseppe Martone di Rignano Flaminio, vicino a Roma, a bordo della seconda auto coinvolta della mortale carambola all'alba di sabato. Domani saranno i celebrati a Messina i funerali di Natale Gioffrè.

...rischio emulazione?

Delle zolle sono cadute sull'A13 provocando un incidente senza conseguenze

Dopo una colluttazione con un uomo sono stati fermati

Tiravano terra sull'autostrada

bloccati 5 ragazzini a Bologna

BOLOGNA - Cinque ragazzini, tutti tra gli 11 e i 13 anni, hanno lanciato zolle di terra bagnata sulla carreggiata nord della autostrada A13 nel tratto che corre lungo il territorio di Bologna e sono stati bloccati dalla polizia. Le zolle sono cadute sulla carreggiata della Bologna-Padova attorno alle 15.30 provocando un piccolo incidente che ha coinvolto due auto in transito senza però causare danni agli occupanti dei veicoli. Il lancio non è stato fatto da un cavalcavia, ma dal lato della autostrada, alla stessa altezza della carreggiata, in prossimità del bivio tra A14 e A13 nella zona dell'Arcoveggio.

Gli automobilisti alla guida delle due vetture infatti, probabilmente anche a causa dello spavento, hanno leggermente sbandato finendo per scontrarsi. L'impatto, che ha lievemente danneggiato le due vetture, non ha però causato lesioni agli occupanti degli automezzi. Le hanno sfiorato anche una moto, che però non ha riportato danni.

Dell'episodio è stato testimone un cittadino, che non era in transito sulla A13. E' stata questa persona a vedere i ragazzini e a rendersi conto che erano loro responsabili della caduta delle zolle. L'uomo ha raggiunto il gruppo ed è riuscito a trattenere uno dei ragazzini. I suoi compagni sono però accorsi in aiuto dell'amico e hanno ingaggiato una breve colluttazione con l'adulto, riuscendo alla fine a liberare l'amico e poi a fuggire a piedi. L'uomo, nella zuffa, ha riportato qualche lieve escoriazione.

E' subito scattato l'allarme e sono state avvisate la centrale del 113 e la polizia stradale. Mentre le pattuglie della Polstrada soccorrevano gli automobilisti, sono partite le ricerche delle volanti del 113 che, anche grazie alla descrizioni fornite dal testimone, hanno rintracciato poco dopo i cinque ragazzini.

I giovanissimi, tutti residenti nel bolognese, sono stati accompagnati in questura a Bologna. Data l'età però i cinque non sono imputabili. Gli investigatori stanno appurando se i ragazzini volessero lanciare le zolle per provocare intenzionalmente danni o se si sia trattato di una caduta accidentale di materiale provocata da un gioco fatto al lato della autostrada.

Link al commento
Condividi su altri Social

ma io non ho capito:il masso ha strappato il motore alla prima auto cadendoci sopra o è l'auto che ci è piombata addosso'comunque sono dei bastardi,bisognerebbe applicare una pena con questi tre elementi:un muro,l'omicida,un fucile....

Non posso fare altro che quotarti!

Italia prendi esempio, a Ferrara siamo gia pronti per il futuro

:mrgreen::§

ferrarajt3.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.