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AutoCar contro la Mercedes


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L’immagine pubblicata dalla autorevole rivista inglese Autocar risulta assai eloquente: la stella a tre punte che identifica nel mondo il marchio Mercedes appare arrugginita su di uno sfondo drammaticamente nero.

Il motivo di tale metafora visiva è chiaro fin dalle prime righe dell’articolo dove compare il dato riguardante le vendite della Classe E nel primo trimestre del 2005, che fa segnare un allarmante -32%.

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Clienti insoddisfatti

Lo speciale di Autocar prosegue citando l’esperienza della famiglia Naumann, residente in Sudafrica. Nel giorno del loro anniversario di nozze, i coniugi Mica e Marina si sono trovati a fronteggiare un imprevisto dalle conseguenze, per fortuna, meno negative di quanto ci si potesse aspettare.

La signora Naumann stava percorrendo una strada a sud di Cape Town a bordo della sua Mercedes E 270 CDI quando il computer di bordo ha segnalato un’anomalia all’impianto frenante. Marina a questo punto ha cercato di seguire il consiglio datole sempre dal computer di bordo “Stop the car” senza riuscire a rallentare la corsa dell’auto, dato che il pedale del freno affondava a vuoto senza operare alcuna variazione al moto della berlina tedesca.

Nella comprensibile concitazione del momento la signora Naumann ha trovato la calma necessaria a telefonare al marito e successivamente condurre l’auto su di un marciapiede, l’unica superficie in grado di bloccare la vettura.

Problemi elettrici per 1,3 milioni di Mercedes…

I coniugi sudafricani non sono però stati gli unici ad aver avuto problemi elettrici con una vettura della casa tedesca, come sta a dimostrare il richiamo globale attuato da Mercedes per 1.300.000 auto equipaggiate con il sistema di controllo della frenata SBC costruito dalla Bosh, accusato di prematuri “tilt” idraulici che ne compromettono l’affidabilità.

Una pubblicità non certo piacevole per il marchio della stella a tre punte, celebre in passato per il suo motto “progettate come nessun’altra auto” ben surrogato dall’effettiva ed indiscutibile qualità dei suoi prodotti. La perdita di immagine che ha portato agli odierni tracolli di vendite si può far risalire ai primi anni ’90, quando i vertici Mercedes decisero di ridurre i tempi di progettazione (e quindi i costi) da 7 a 2 anni per ogni nuovo modello.

Come se non bastasse l’ultimo decennio ha visto la gamma Mercedes allargarsi in ogni direzione, dalle compatte come la Classe A alle SUV di prestigio come la Classe M, con ovvi problemi di realizzazione soprattutto dopo la “restrizione” dei tempi voluta da Jurgen Hubbert e Dieter Zetsche.

Qualità a suon di record

Il dottor Michael Kramer, a capo dei progetti della Classe C e Classe E, stanco di ricevere critiche sui presunti problemi delle sue “creature” ha dato il via ad un’iniziativa che ha visto ben 3 Mercedes E 320 CDI scelte a caso dalla linea di montaggio percorrere oltre 100.000 miglia (160.000 Km) senza riscontrare alcun problema.

Il record mondiale di “affidabilità” è la risposta di Mercedes ai tanti commenti negativi che provengono dagli addetti ai lavori e, soprattutto, dai clienti che scelgono sempre più spesso i prodotti delle case rivali. A riprova della volontà dei tecnici tedeschi di dimostrare che la qualità storicamente caratterizzante dei prodotti Mercedes le parole di Kramer :”Dobbiamo distinguere quali innovazioni elettroniche risultano utili agli automobilisti e quindi decidere i tempi di produzione. Non vogliamo essere il più veloci possibile, non è la nostra idea.”

Il futuro

Lo slogan che accompagna la Classe E in America recita “Performance. Come nessun’altro”.

Una frase ottimisticamente collegata alla storia di Mercedes, che parla di auto solide, eleganti e costruite con la maniacale cura teutonica senza tralasciare dotazioni tecniche da primato.

L’augurio della redazione di Infomotori.com è che la casa tedesca sappia affrontare la crisi e riconquistare il mercato che le spetta a suon di vetture personali ed affidabili, come da tradizione.

I presupposti ci sono, i modelli pure, ora non resta che attendere il responso insindacabile degli automobilisti: la vera bussola del mercato.

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

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