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Un pensiero per gli Stati Uniti e agli altri.


Guest frallog

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Caro AX solo una precisazione: la FEMA non e' esattamente l'equivalente della nostra protezione civile, in quanto non dispone di risorse proprie, ma ha solo poteri di coordinamento e verifica danni e riperimento risorse. Ricordiamo che le prime forze di pronto intervento sono locali, in quanto Polizia e Vigili del Fuoco sono entita' locali e non statali e federali. Puo' quindi capitare come in questo caso che non esista un'unica fequenza d'emergenza in cui tutto comunichino o come e' successo, le manichette dei pompieri di Baotn Rouge non siano attaccabili alle pompe di quelli di New Orleans

In generale la gestione degli eventi catastrofici e' affidata o alle autorita' locali, o all'esercito Federale e guardia nazionale. Ricordiamo che e' vietato per legge ( dalla guerra Civile ) l'intervento "spontaneo" della GN di uno Stato in un altro Stato e che solo il Presidente dei SU percio' puo' autorizzarlo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest Riccardo
Rimane comunque uno sciacallo perchè approfitta bassamente della tragedia per attaccare la politica di Bush riguardo all'Irak.

Perfino Castro e' stato piu intelligente e rispettoso!!!!!

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Tutto vero Ax ma resta questo grande scandalo della superpotenza in tilt di fronte ad un evento previsto: vanno fatte alcune considerazioni:

in primo luogo l'inondazione di New Orleans era un evento scritto da tempo e su cui son fioriti libri come sul grande sisma che attende Los Angeles e San Francisco: certo, l'ubicazione naturale delle città non è colpa del governo federale e si sa che a Los Angeles si è costruito anche dove sicuramente il Big sbriciolerà tutto (evidentemente non si è fatto questo errore solo sul Vesuvio): parimenti New Orleans era condannata da ben 4 fattori: lago (quello poi in effetti esondato), fiume e oceano sovrsatante 2 mt+ variabile (ma lì è quasi una certezza) uragani (sempre + certi con l'effetto serra che sale).

Tagliare quindi i fondi per la sistemazione degli argini è stata un'idiozia degna di questo Bush e della sua cricca.

Quello che è insopportabile per gli americani non è solo l'idea dei morti e della distruzione ma è la scoperta dell'altra America, quella dei quasi 50 mln di persone (la popolazione italiana circa) che vive senza assistenza sanitaria, dei milioni di famiglie sotto la soglia di povertà, dei quartieri in mano alle gang e questo indipendentemente dall'homo homini lupus che si scatena in questi casi (sembrava la Guerra dei mondi), della incapacità di chi crede di poter andare dovunque con il proprio esercito in 24 ore e non riesce ad evacuare in meno di una settimana lo stadio di una città.

Io vi leggo la totale astrazione dalla realtà di un gruppo di potere che bastava leggesse i rapporti dei Servizi inglesi del 1990 (riportati in Pugno di Dio) per sapere che l'Iraq senza Saddam sarebbe stato avvilito da una guerra civile e tendenzialmente frazionato in tre con aumento dell'influenza iraniana e quindi fondamentalista (bel risultato) o leggesse qualsiasi libercolo trattante i pericoli della zona ora colpita e per cui la destinazione fondi fu declassificata non urgente o leggesse le evidenza scientifiche sull'effetto serra di fatto negato sino a due mesi fa (ammesso in Scozia a 07-05 ma senza pensare ai rimedi) o ancora leggesse non le visioni di Rumsfeld ma i trattati militari per sapere che con meno di 500mila uomini un paese come l'Irak non lo controlli, forse lo occupi. E ci sarebbe ancora tanto da dire su questo.

In secondo luogo, e questo è un fatto forse decisivo, la FEMA non dipende da una sorta di Presidenza del Consiglio e questo è un limite enorme: infatti, oggi la Protezione

Civile può fare le stupende figure fatte in occasione della morte di Giovanni Paolo II perché dal suo vertice, nelle emergenze, dipendono tutti, militari inclusi che, giuridicamente sottostanno all'Agenzia della Presidenza del Consiglio e non ad un organo autonomo: in questo caso l'autonomia sarebbe un limite perché metterebbe l'organo alla pari o al di sotto delle Forze dell'Ordine, delle Forze Armate e dei presidi sanitari. Voglio dire che la FEMA poteve richiedere l'evacuazione della città ma non aveva la forza di imporre, preventivamente, altre misure federali. In tema di Protezione Civile, quindi, gli States dovranno necessariamente cambiare qualcosa onde evitare che un colonnello, un sindaco o anche un governatore si metta di traverso.

Da ultimo aggiungo che mi sembra una follia ricostruire la città sotto l'oceano: non è il Mare del Nord con cui hanno a che fare in Olanda, vi sono e vi saranno uragani per ora ignoti ai Paesi Bassi, il Mississippi non è il Po. Sarebbe una sfida degna degli americani, è vero, ma giocata sulla pelle di due milioni di persone e con un avversario fortissimo che rendiamo ogni giorno più forte. Non la giocherei.

Ciao Reny... hai ragione su tutta la linea, ma non scordiamoci che è proprio su questa inossidabile e fortissimamente difesa con le unghie totale indipendenza che gliUSA fondano la produzione della propria ricchezza e la possibilità di ribaltare qualsiasi situazione socioeconomica...

Questo fino ad oggi, forse le cose cambieranno un po', non so quanto credere a questa mia affermazione però...

Sapete bene cosa penso di GiorgioCespuglio, ma per dirla tutta sono circa 20 anni che tutte le amminstrazioni o postpongono o declinano gli interventi di cui si parla su Mississipi e dintorni.

Non è certo con la attuale tragedia che il "popolo" USA tutto scopre le storture del proprio sistema sociosanitario et similia. Sono lustri che ne discutono, eppure ogni parvenza di riforma viene sistematicamente bocciata, anche con il voto dei diretti interessati (la stragrande maggioranza degli elettori di Bush, specialmente in Ohio sono operai e impiegati di basso livello).

A noi risulta veramente difficile, ai limiti dell'inconcepibile, capire queste dinamiche sociali, eppure loro le accettano ed in alcuni casi le volgiono mantenere, perchè sono in gran parte viste come uno dei motivi dell'opportunità di accesso al "sogno americano", che in quanto tale genera i famosissimi Bill Gates (ed i meno conosciuti ma altrettanto ricchi e dal nulla come Paul Allen) così come l'esercito di homeless e diseredati.

Sociologicamente è troppo complesso e troppo lontano dalla nostra cultura perchè noi possiamo dare giudizi. Anche dopo 2 anni a stretto contatto anch'io faccio fatica spesso a comprendere certe dinamiche.

Poi uno attraversa la frontiera con il Canada e tutto ridiventa + umanamente europeo...

Bello il paragone con le scene de La Guerra dei Mondi... ;) effettivamente è agghiacciante...

Stev, hai ragione sull'organizzazione della FEMA. Solo io intendevo che alla fine sarebbe cambiato pochissimo, anche con una organizzazione tipo la nostra.

La prevedibilità dell'evento non deve portare ad avere pregiudiziali sull'organizzazione di soccorsi e quant'altro. E' notizia di oggi che la città deve essere svuotata completamente ma ci sono migliaia di persone che non ne volgiono sapere.

Ecco dove sta la stortura + grande, l'essere umano e la sua onnipotente stupidità, nel cittadino medio, rappresentata in maniera impressionante dal loro grande capo... ma addossagliene colpe è cmq eccessivo.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Guest DESMO16
Le acque della città contaminate

evacuazione forzata a New Orleans

Le acque di New Orleans sono contaminate e il sindaco Ray Nagin ordina lo sgombero per il rischio di epidemie. Intanto continua a calare il livello dell'acqua e incomincia ad affiorare l'inferno che c'è sotto: detriti, rifiuti, cadaveri, carcasse, materiale organico già decomposto. E' molto probabile che alcuni cadaveri siano stati divorati dagli alligatori. L'Italia invia kit di pronto soccorso e alimentari destinati ai bambini

18:46 Alle vittime dell'uragano una tessera da duemila dollari

Le vittime dell'uragano riceveranno dal governo carte bancarie per un valore di duemila dollari che potranno usare per acquistare generi di prima necessità. Le tesserine bancarie, che consentiranno di incassare contanti fino all'esaurimento dei duemila dollari, saranno distribuite inizialmente agli evacuati di centri di soccorso come l'Astrodome a Houston (Texas).

18:44 Gli Usa hanno ricevuto aiuti per un miliardo di dollari

Ammonta a circa un miliardo di dollari il valore degli aiuti agli Stati Uniti in contanti o in beni materiali ricevuti o in via di consegna da parte di circa 95 paesi del mondo, come risposta all'uragano che ha colpito gli stati del Golfo del Messico.

A fare il bilancio della solidarietà internazionale legata all'emergenza Katrina è stato, al Dipartimento di Stato, il segretario esecutivo Harry Thomas, l'alto funzionario che Condoleezza Rice ha messo alla guida di un'operazione senza precedenti: gestire una mole di aiuti internazionali diretti verso gli Stati Uniti.

18:32 Ancora nessuna evacuazione forzata da New Orleans

Dodici ore dopo l'ordine del sindaco Ray Nagin, di evacuare, con la forza, se necessario, coloro che non vogliono abbandonare New Orleans allagata, non v'è notizia di evacuazioni forzose. Per la polizia di New Orleans, la priorità resta quella di soccorrere quanti vogliono essere soccorsi. E comandanti militari, sia delle forze regolari che della Guardia Nazionale, hanno chiarito, a varie riprese, e in varie interviste, di non essere agli ordini del sindaco e di non avere ricevuto dalle autorità militari ordini di evacuazione forzosa.

17:43 Spari sui tecnici, polizia arresta presunto cecchino

La polizia di New Orleans ha arrestato un presunto cecchino, che avrebbe sparato contro lavoratori impegnati a ripristinare servizi telefonici nella città allagata. I tiri erano partiti da case popolari. Le forze dell'ordine sono piombate sul posto e hanno perquisito l'edificio porta a porta, talora forzando l'ingresso e trovando diverse persone rifugiatesi nel palazzo. Fra di esse, un uomo con due armi che è stato arrestato. Nell'area, ci sono armerie che sono state saccheggiate, durante l'inondazione.

17:12 La Casa Bianca rifiuta gli aiuti di Cuba

"Castro farebbe meglio a offrire la libertà al suo popolo piuttosto che aiuti agli Stati Uniti": è la risposta data dalla Casa Bianca all'offerta di Cuba di mandare medici e farmaci per le vittime dell'uragano Katrina. Il presidente cubano, Fidel Castro, aveva annunciato nei giorni scorsi di voler mettere a disposizione 1.586 medici cubani e 34 tonnellate di medicinali in favore delle popolazioni colpite dall'uragano. Ma da parte dell'Amministrazione Bush non era giunta alcuna risposta.

17:01 Secondo prima stima danni pari a 200 miliardi

Il Congresso Usa stima che l'uragano Katrina potrebbe costare ai contribuenti tra i 150 e i 200 miliardi di dollari, facendolo diventare il disastro naturale più costoso della storia americana. E' quanto scrive oggi in prima pagina il "Wall Street Journal", citando fonti del Campidoglio, dove alcuni congressisti vorrebbero creare un nuova agenzia governativa per gestire la ricostruzione.

16:58 Scuola sospesa per circa 200 mila studenti

Circa 200 mila studenti della Louisiana, nelle zone devastate dal passaggio dell'uragano Katrina, hanno sospeso l'anno scolastico, a causa dei gravi danni riportati dalle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Lo riferiscono le autorità della Louisiana, attualmente impegnate nella ricerca di nuovi locali da adibire provvisoriamente a istituti scolastici, per consentire la ripresa delle lezioni.

15:57 Americani critici con Bush per gestione soccorsi

Quarantadue americani su cento sono critici con il presidente Bush per la gestione dell'emergenza causata dall'uragano Katrina. Lo rivela un sondaggio condotto dall'agenzia Gallup il 5 e 6 settembre scorsi su 609 cittadini statunitensi. Per il 24 per cento degli intervistati, la gestione Bush è stata "disastrosa", mentre il 18 per cento la ritiene "cattiva". "Buoni" i risultati per un quarto degli intervistati, "ottimi" per il dieci su cento.

15:55 Cinque morti per infezione da acque putride

Cinque sfollati potrebbero essere morti per una infezione batterica provocata dalle acque putride dell'alluvione, secondo un portavoce dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta. I decessi sarebbero stati provocati dal Vibrio Vulnificus, un cugino benigno del colera, diffuso usualmente dal consumo di cibi contaminati ma che può anche penetrare ferite aperte. I casi registrati dal Cdc sarebbero da attribuire a ferite infette, ha detto Tom Skinner, il portavoce dell'agenzia federale che vigilia sulle epidemie. I Cdc hanno messo i guardia i soccorritori a New Orleans a cercare di limitare il contatto diretto con le acque contaminate e a cercare aiuto medico immediato se hanno tagli o altre ferite esposte alle acque infette.

15:38 Congresso Usa, uragano fermerà crescita tra 0,5 e 1%

L'uragano Katrina potrebbe frenare la crescita economica degli Stati Uniti dello 0,5-1% nel 2005 e causare la perdita di circa 400.000 posti di lavoro. E' la stima diffusa poco fa dall'ufficio per il bugdet del Congresso. Le più recenti stime degli economisti prima dell'uragano prevedevano una crescita di 3-4 punti nella seconda metà dell'anno e una crescita dell'occupazione di 150.000 unità al mese fino alla fine del 2005.

15:32 Prodi, New Orleans ci sia di insegnamento

"In questi giorni stiamo vedendo qualcosa di storicamente importante. Quello che è successo a New Orleans dimostra che si è rotta una rete di protezione sociale dove nessuno pensa più a nessuno" ha detto Romano Prodi. "Tutto questo non è casuale - ha aggiunto il Professore - ci deve far riflettere perché l'esempio della città americana dimostra che è in atto un abbandono delle reti di aiuto collettive. Ho visto qualche smagliatura anche in Italia e prima che sia tardi dobbiamo cercare di ricostruire reti di solidarietà".

15:20 Iea, sblocco scorte più lungo se carenza Usa peggiora

L'International Energy Agency (Iea) potrebbe prolungare oltre i 30 giorni iniziali il periodo di rilascio delle scorte di emergenza di greggio se la carenza di benzina negli Usa risultasse peggiore del previsto. Lo ha annunciato a Parigi il direttore generale dell'Iea, Claude Mandill, ricordando come l'accordo iniziale prevedesse lo sblocco di 2 milioni di barili di petrolio al giorno per 30 giorni al fine di compensare la scarsità di carburanti in Usa. Al momento Mandill ha chiarito che l'Europa sta contribuendo con 624 mila barili dalle sue scorte e di questi 545 mila sono di prodotti raffinati, tra benzina, gasolio e kerosene. Gli Usa stanno invece rilasciando 1 milione di barili di greggio al giorno.

15:19 Petrolio, prezzi in calo per ripristino raffinerie Usa

Prezzi del petrolio in rallentamento con il parziale ripristino della produzione statunitense. Sui circuiti eletronici il light crude cede 49 cent a 65,47 dollari al barile. Il Brent perde 52 cent a 64,15 dollari al barile. Nel Golfo del Messico - riferisce il Dipartimento all'Energia americano - tre raffinerie hanno ripreso l'attività e altre quattro dovrebbero tornare alla normalità in breve tempo.

15:17 New Orleans, evacuazione per motivi di salute pubblica

Le autorità sono preoccupate della salute pubblica perché New Orleans presenta, in questo momento, condizioni d'igiene pessime: l'acqua che ha sommerso detriti, rifiuti, cadaveri e carcasse, e cui si sono mischiate le acque reflue cittadine, è un veicolo potenziale di malattie e infezioni. La dichiarazione d'emergenza del sindaco, emanata verso la mezzanotte locale, è stata decisa proprio dopo che molti cittadini s'erano rifiutati di lasciare le proprie case e le proprie proprietà, oltre che, sovente, i propri animali. L'ordine di evacuazione esenta solo quanti devono restare per partecipare ai lavori di ripristino della città. Intanto, viene smentita la voce che il SuperDome stia per essere abbattuto.

14:27 Soccorsi off-limits per i media, no a foto cadaveri

I giornalisti non potranno partecipare alle operazioni di recupero dei cadaveri delle vittime dell'uragano Katrina: l'ordine è stato dato dalla Fema, la Protezione civile statunitense, che ha respinto le richieste per evitare che vengano diffuse immagini dei corpi recuperati nell'area di New Orleans. La necessità di spazio sulle imbarcazioni impegnate nei soccorsi e il rispetto per le vittime sono alla base del divieto, ha spiegato una portavoce della protezione civile. La decisione potrebbe alimentare nuove polemiche dopo quelle suscitate dal divieto imposto dall'Amministrazione Bush di scattare foto alle bare dei soldati caduti in Iraq.

14:24 Germania, Merkel a Usa: cambiate politica ambientale

Angela Merkel, la leader cristianodemocratica tedesca sfidante conservatrice alla cancelleria, ha invitato gli Stati Uniti a operare una inversione di marcia nella loro politica ambientale a livello internazionale. Parlando oggi al Bundestag la Merkel ha assicurato che nel caso dovesse diventare cancelliere si adopererà per indurre gli Usa a firmare il protocollo di Kyoto sulla riduzione dei gas nocivi.

13:56 Uragani, Ofelia minaccia Florida

Sulla Florida è allerta Ofelia: circa 200 chilometri di costa atlantica da Sebastian Inlet a Flagler Beach, una striscia proprio a sud di Cape Canaveral, sono minacciati dalla tempesta tropicale che s'è formata sull'Atlantico occidentale e che potrebbe diventare un uragano. L'allarme è stato diramato per tempo: dopo Katrina, nessuno vuole prendersi rischi. Il Centro nazionale per gli uragani, che ha sede a Miami, non prevede un impatto disastroso, ma piogge battenti, fino a circa 20 centimetri, e venti intensi (attualmente, quelli di Ofelia, che è a meno di 200 chilometri dalle coste della Florida, soffiano a 60 chilometri l'ora). La perturbazione potrebbe fare sentire i suoi effetti fino alle due Caroline, più a Nord. Ofelia è la quindicesima tempesta tropicale di questa stagione.

Katrina era stata l'11.a. Le perturbazioni in mezzo sono state elusive: Lee, una tempesta tropicale, Maria, un uragano, e anche Nate, una tempesta tropicale, hanno preso, l'una dopo l'altra, una rotta a nord che le ha portate a perdere forza sull'Atlantico settentrionale senza minacciare terre abitate (le Bermuda non sono ancora del tutto al riparo da Nate).

Come uragani, Maria è stato il settimo di questa stagione già record (di solito, se ne contano quattro o cinque per stagione, che va dal primo giugno al primo novembre). La fase più intensa delle perturbazioni tropicali è quella che va da fine agosto a metà settembre: ci siamo, dunque, dentro.

13:46 New Orleans, ordine evacuazione contestato

L'ordine di evacuazione coatta impartito, nella notte, dal sindaco di New Orleans Ray Nagin non è stato ancora eseguito, ma viene contestato da molti dei residenti che sono finora rimasti nelle loro case - diecimila, si calcola - e che non vogliono andarsene. Il sindaco ha dato mandato alla polizia e ai militari di evacuare con la forza, se necessario, chi non se n'è ancora andato e non vuole andarsene, sostenendo che restare è pericoloso. Un capitano della polizia ha però precisato che il ricorso alla forza è "un mezzo estremo": prima, la gente sarà una volta di più avvisata che le forze dell'ordine non saranno in grado di soccorrere chi resta.

13:24 Nyt: non c'era idea peggiore di Bush capo commissione

"Non potevamo immaginare un'idea peggiore": così il "New York Times" giudica il proposito, espresso ieri dal presidente George W. Bush, di guidare personalmente una commissione d'inchiesta governativa sull'uragano Katrina. "Abbiamo già constatato - e l'incubo di Abu Ghraib ne è un esempio - che quando quest'amministrazione avvia un'inchiesta interna, non fa altro che insabbiare le indagini, nessun personaggio importante viene ritenuto responsabile e non si verifica alcun cambio sostanziale ai vertici".

12:36 Dollaro frena per timori effetto Katrina

Il dollaro frena, con l'euro che si riporta attorno a quota 1,25 dollari, scontando i timori di un rallentamento della crescita statunitense per effetto dell'uragano Katrina e di uno stop nel processo di rialzo dei tassi della Federal Reserve. Il biglietto verde è sceso rispetto all'euro fino a un minimo di seduta di 1,2537 dollari, riavvicinandosi ai valori minimi degli ultimi tre mesi toccati la scorsa settimana a quota 1,2589 dollari. La moneta europea si è poi assestata attorno a 1,2490 dollari contro 1,2465 degli ultimi scambi di ieri.

12:34 Aiuti internazionali bloccati dalla burocrazia

Offerte di aiuti per un valore di decine di milioni di dollari destinate alle zone colpite dall'uragano Katrina e che comprendono tra l'altro un sistema di depurazione delle acque dalla Svezia, una rete di telefonia cellulare dalla Germania e due navi di salvataggio dal Canada sono state tenute in sospeso per giorni dalle autorità americane in attesa di una risposta da parte delle agenzie federali sul loro possibile utilizzo. A riferirne sono diplomatici europei citati oggi dal Washington Post, che parla anche di informazioni raccolte dal Dipartimento di Stato. Da quando Katrina ha devastato la costa degli Stati Uniti, oltre 90 paesi ed organizzazioni internazionali si sono offerti di intervenire in aiuto delle regioni colpite, ma quasi tutti gli sforzi fatti per prestare assistenza si sono trovati bloccati dalla burocrazia perlopiù a livello della FEMA, la Federal Emergency Management Agency.

11:45 Bertolaso, più sinergia tra esperti e sicurezza

"Se anche negli Usa ci fosse stato un collegamento più stretto tra chi faceva previsione e chi si occupava della messa in sicurezza degli abitanti, forse la tragedia che abbiamo visto sarebbe stata di entità minore". E' la riflessione che il responsabile della Protezione civile italiana Guido Bertolaso fa con i giornalisti parlando del rischio Vesuvio e evidenziando la forte collaborazione tra Protezione civile e scienziati nel nostro Paese. "La Protezione civile - dice riferendosi al Piano Vesuvio - lavora insieme agli scienziati e questo è il valore aggiunto che abbiamo in Italia".

11:36 Football americano, Saints forse in casa in Louisiana

Dopo i danni causati dall'uragano Katrina al Superdome, Tom Benson, proprietario della squadra di football americano di New Orleans, chiede che gli incontri casalinghi dei Saints vengano disputati a Baton Rouge, vicina città della Louisiana. La Nfl ha già annunciato che la prossima partita che New Orleans avrebbe dovuto giocare in casa, contro i New York Giants, sarà in programma a East Rutherford nel New Jersey, casa degli stessi Giants. Nessuna decisione è invece stata presa riguardo ai prossimi match casalinghi di New Orleans. Lo stadio di Baton Rouge, che ha una capienza di 92 mila spettatori, sarebbe la soluzione ideale, a condizione che giocare lì non disturbi i lavori di soccorso nella regione.

11:07 Continental Airlines soccorre vittime uragano

Continental Airlines ha recentemente annunciato una serie di iniziative intese a supportare e a garantire le necessità di viaggio delle vittime dell'uragano. La compagnia darà 1.000 biglietti a un'agenzia di soccorso al fine di permettere ai profughi colpiti dall'uragano di trasferirsi in altre zone del paese. Continental Airlines ha previsto che i biglietti verranno utilizzati da quei profughi che già si sono assicurati una sistemazione a lungo termine. La donazione di biglietti si aggiunge all'elargizione alla Croce Rossa americana, da parte della compagnia, di 1.000.000 di miglia del programma frequent flyer OnePass; mentre la donazione di miglia ad AmeriCares vale ad assicurare la possibilità di viaggiare a coloro che lavorano per porre rimedio alle devastazioni provocate dall'uragano Katrina.

10:31 Snow, Pil potrebbe frenare dello 0,5%

L'uragano Katrina potrebbe frenare la crescita del Pil statunitense quest'anno dello 0,5%. Lo ha detto il segretario al Tesoro statunitense, John Snow. "Potrebbe avere senso immaginare una riduzione del tasso di crescita del Pil - ha detto a margine di una conferenza - di qualcosa come mezzo punto percentuale nei prossimi trimestri".

10:29 Petrolio, a New York prezzi sotto i 66 dollari

I prezzi dell'oro nero continuano a cedere terreno sui mercati internazionali e si riportano sotto la soglia dei 66 dollari al barile sulla piazza di New York. Il contratto per le consegne di ottobre, quotato al New York Mercantile Exchange, veleggia in questo momento a 65,69 dollari al barile durante gli scambi elettronici, dopo aver perso 1,61 dollari nella seduta di ieri. A guidare i ribassi, i segnali di ripresa dell'industria petrolifera statunitense, duramente colpita dall'uragano Katrina e i rifornimenti di emergenza offerti dagli altri Paesi industrializzati per controbilanciare possibili carenze di carburante.

10:18 Berlino, Bundestag rende omaggio a vittime uragano

Il Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco, ha reso omaggio oggi con un minuto di silenzio alle vittime dell'uragano Katrina. Il parlamento tedesco è profondamente turbato per le terribili conseguenze della più grande catastrofe naturale nella storia degli Stati Uniti, ha detto il presidente dell'Assemblea Wolfgang Thierse (Spd). Il cancelliere Gerhard Schroeder ha da parte sua ribadito il grande spirito di solidarietà con gli Usa e ha assicurato all'amministrazione americana il pieno appoggio della Germania. Ciò, ha sottolineato, non solo quale atto di gratitudine per l'aiuto americano alla Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma come dimostrazione di naturale solidarietà e partecipazione umana alla tragedia di un popolo.

09:44 Schroeder critica gruppi petroliferi per prezzi

Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder (Spd) ha messo in guardia le compagnie petrolifere dall'attuare una politica di "aumenti dei prezzi del tutto ingiustificati" in conseguenza della catastrofe naturale dell'uragano Katrina, nel sud degli Stati Uniti. In un intervento oggi al Bundestag (Camera bassa del parlamento), nel quale ha fatto un bilancio dell'attività del suo governo rossoverde, Schroeder si è detto contrario a un collegamento del prezzo del gas a quello del petrolio. "Una politica che si allontani dal petrolio è assolutamente necessaria", ha detto Schroeder.

09:33 Avvistati alligatori nelle acque di New Orleans

Diversi alligatori sono stati avvistati dalle squadre di soccorso di New Orleans nelle acque che sommergono la città. Il timore è che possano mangiare i corpi delle vittime dell'uragano Katrina: "C'è molta gente destinata a non essere ritrovata mai più", ha detto Michael Rieger, della Federal Emergency Management Agency (Fema, la protezione civile Usa), "ci sono molti alligatori nell'acqua e gli alligatori amano questa roba" da mangiare. Finora i soccorritori avevano dato priorità ad aiutare i superstiti praticamente ignorando i numerosi cadaveri che galleggiano nelle acque che hanno inondato la città. Adesso che l'acqua ha cominciato a defluire lentamente dalla città inondata, gli alligatori sono destinati a trovare un ambiente sempre meno favorevole.

09:30 New Orleans, acque contaminate da batterio "e-coli"

Le acque che inondano le strade di New Orleans sono contaminate dal batterio "e-coli", che può provocare serie malattie e portare alla morte. Lo ha confermato all'emittente americana 'Cnn' un funzionario del municipio, il quale ha aggiunto che a questo si aggiungono i rischi derivanti dalle fughe di gas nell'acqua, che continuano a provocare incendi nella città. Il batterio "e-coli" proviene dai rifiuti organici umani e animali, presenti nelle fogne che hanno finito per mischiarsi con le acque che hanno sommerso New Orleans in seguito all'uragano.

09:16 New Orleans: bilancio vittime, 83 morti

L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime dell'uragano Katrina a New Orleans è salito a 83 morti. Ma il numero è certamente destinato ad aumentare: le stime parlando di migliaia di morti. Anche il governatore dello stato della Louisiana, Kathleen Blanco, ha dichiarato di aspettarsi che il bilancio finale sarà di "diverse migliaia" di morti, mentre il sindaco della città, Ray Nagin, ha affermato che 10.000 non sarebbe una cifra irragionevole.

08:51 Rabbino Ovadia: "Punizione per sostegno Sharon"

"Il Signore ha voluto punire Bush perchè questi ha incoraggiato Sharon ad espellere i coloni di Gush Katif". Così si è espresso l'ex rabbino capo sefardita Ovadia Yossef, leader del partito ortodosso Shas. New Orleans sarebbe stata sommersa dalle acque per una possibile rilassatezza morale dei suoi abitanti "i quali - a quanto risulta al rabbino - non sono dediti allo studio della Bibbia".

"Qui abbiamo avuto l'espulsione dalle loro case di 15 mila persone e là sono stati espulsi in 150 mila".

08:22 Spielberg dona 1,5 milioni di dollari

Steven Spielberg ha annunciato che donerà 1,5 milioni di dollari per aiutare a fare fronte "ai bisogni immediati e a lungo termine" della gente colpita dall'uragano Katrina.

La donazione sarà divisa in due parti: metà andrà alla Croce rossa americana e l'altra metà al fondo istituito per la ricostruzione.

08:15 Ordinata evacuazione forzata della città

Il sindaco di New Orleans, Ray Nagin, ha autorizzato la polizia a procedere all'evacuazione forzata della citta'. L'ordinanza si è resa necessaria dopo che migliaia di superstiti si sono rifiutati di partire malgrado i gravi rischi di epidemie che incombono su New Orleans: l'acqua è contaminata, le zanzare pungono i cadaveri e possono portare infezioni e c'è il pericolo che le fughe di gas possano provocare esplosioni. La misura è strettamente temporanea e una volta compiute le necessarie bonifiche sarà permesso di tornare alle proprie case.

07:50 Michael Jackson canterà per le vittime

Michael Jackson ha annunciato la sua intenzione di registrare un nuovo singolo dedicato alle vittime dell'uragano Katrina. La canzone si chiamerà "From the Bottom of My Heart" Dal profondo del mio cuore, e i proventi delle vendite saranno devoluti ai sinistrati. Il disco dovrebbe essere pronto in un paio di settimane e la stella del pop spera che altri si uniscano all'iniziativa per bissare il successo di "We Are The World" che nel 1985 raccolse oltre 60 milioni di dollari destinati alla lotta contro la fame in Africa.

07:46 Il livello dell'acqua è sceso

Solo quattro pompe per il drenaggio sono in funzione a New Orleans per prosciugare la città. A otto giorni dalla disastrosa alluvione provocata dall'urgano Katrina, il livello dell'acqua è sceso in modo significativo in alcune zone della città, ma il 60% è ancora sommersa e ci vorranno tra i 30 e gli 80 giorni per concludere le operazioni di drenaggio.

07:38 Arrivati gli aiuti italiani

Gli aiuti umanitari inviati dall'Italia agli Stati Uniti per l'emergenza Katrina sono stati consegnati alle autorità Usa. Il C130 era carico di tende, coperte, brandine, idrovore, zattere gonfiabili, kit di pronto soccorso per l'assistenza a 15 mila persone e, soprattutto, kit alimentari destinati ai bambini. L'intervento dell'Italia avviene sotto l'egida dell'Unione europea.

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Io non riesco a figurarmi la situazione di New Orleans ora: da quel poco che ho capito, la città, che comunque ha dimensioni da metropoli, è costruita sotto il livello di un lago che ha rotto gli argini allagandola.

Questo vorrebbe dire che c'è un intera metropoli che è stata sorpresa dalle acque, tipo Vajont, con quel che ne consegue come numero di vittime? Perché la gente non se ne è andata e soprattutto perché non se ne vuole andare?

Se ho capito bene, NO ora è un lago di fango con migliaia di morti sott'acqua, pestilenze che si diffondono, alligatori, mezza città sommersa e al suo interno gente che in due settimane non ha ancora visto i soccorsi, dove non c'è l'acqua c'è il caos generale e c'è persino chi può permettersi di andarsene ma non lo fa.

Stanno chiudendo gli argini e vogliono ripompare fuori tutta quell'acqua fetida, e magari persino ricostruire lì tutto quanto?

Chi ha capito mi dice se il mio riassunto rispecchia bene la situazione? Perché io non riesco mica a capire una situazione simile... soprattutto non conoscendo la geografia e la conformazione di quelle zone.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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