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"viva zapatero": 12 minuti di applausi


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E' Viva Zapatero di Sabina Guzzanti il film più applaudito della Mostra. Alla fine della proiezione del documentario satirico al Palagalileo, il pubblico ha battuto le mani per 12 minuti, un record. Viva Zapatero ricostruisce la storia di Raiot, il programma di satira cancellato dalla Rai. Nelle sale arriverà il 16 settembre con Lucky Red. Il 12 sarà proiettato al parlamento europeo in occasione della seduta della Commissione cultura in cui si discuterà la legge Gasparri.

ecco la fonte:

http://news.cinecitta.com/news.asp?id=15404

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Al Festival di Venezia dodici minuti di applausi

per il "Viva Zapatero" firmato dall'attrice

"Siamo il paese della censura"

E la Guzzanti vince col documentario

spet_6752392_16210.jpgSabina Guzzanti

dal nostro inviato CLAUDIA MORGOGLIONE

VENEZIA - Irrompe tra i fasti e rituali della Mostra, conquistando tutta la ribalta. Così, in una giornata che doveva essere all'insegna del cinema italiano "istituzionale" - dal film di Pupi Avati al premio alla carriera per Stefania Sandrelli - Sabina Guzzanti sconvolge ogni cosa, infiammando la platea come non mai: il suo documentario "Viva Zapatero", evento a sorpresa di oggi, strappa ben dodici minuti di applausi. Con l'autrice e i suoi compagni d'avventura - da Michele Santoro a Marco Travaglio - accolti come eroi.

E il merito non è tanto dell'opera in sé e per sé, quanto della carica "eversiva" che porta al festival: ripercorre infatti, con l'aiuto di numerose testimonianze, la storia del programma tv della Guzzanti, Raiot, prima voluto e poi censurato da RaiTre. Svelando anche - attraverso incontri coi principali autori europei di satira televisiva - l'anomalia italiana: unico paese che mette il bavaglio ai comici. Governato da un uomo, Silvio Berlusconi, che è l'incarnazione vivente di un incredibile conflitto di interessi. E in cui gente presente sul piccolo schermo da una vita - Santoro, Enzo Biagi - ne è stata allontanata bruscamente, dopo l'"anatema" lanciato dal premier.

Attenzione, però: come l'autrice tiene a sottolineare, "'Viva Zapatero" non è un film contro Berlusconi. Non penso affatto che lui sia un genio del male... diciamo che sicuramente non è un genio. E' semplicemente un'opera su un sistema marcio". E in effetti la pellicola non fa sconti soprattutto a chi, almeno in teoria, dovrebbe fare opposizione: non a caso, i momenti più esilaranti, che hanno strappato più applausi anche in sala, sono quelli in cui vediamo gli imbarazzi e le esitazioni di esponenti del centrosinistra, di fronte alla censura. Come si vede, ad esempio, nell'intervista all'attuale presidente Rai, Claudio Petruccioli, all'epoca numero uno della commissione di Vigilanza: commentando la sua performance, la Guzzanti - qui al Lido - la definisce "esilarante".

Insomma: niente propaganda anti-premier e basta. Anche perché, come ricorda Santoro, "la censura c'era già prima di lui, e in parte sempre ci sarà. Ma in Italia è successo qualcosa di più: una malattia profonda, una degenerazione. In questo senso, il film non è contro Berlusconi, ma parla invece del dopo Berlusconi. Rivolgendosi alla nostra parte: ai politici che avrebbero dovuto battersi, interpretando la volontà dei cittadini, e non l'hanno fatto".

E' questa, insomma, la vera denuncia presente nel film. Che interpreta gli umori non solo dei suoi protagonisti, ma anche di una fetta di opinione pubblica. Come mostra il trionfo ottenuto in questa edizione numero 62 della Mostra. Festival che, ricordiamolo, si è aperto col successo di un'altra pellicola centrata sulla libertà di stampa: "Good night, and good luck" di George Clooney, dedicata a un giornalista che si battè come un leone contro il maccartismo. E in cui si colgono analoghi timori sul tema della libertà di espressione.

Certo, guardando il documentario di Sabina, vediamo come in Italia la situazione sia più grave rispetto a qualsiasi altro paese civile. Ma per lei, bandita dalla tv pubblica, una consolazione comunque c'è: il suo film, distribuito dalle Lucky Red, uscirà nei cinema il 16 settembre. E qualche giorno prima, il 12, sarà proiettato davanti al Parlamento europeo. Quanto alla Rai, il consigliere d'amministrazione Sandro Curzi, presente qui a Venezia, assicura: "Cercherò di convincere il cda a mandarlo in onda". E la Guzzanti, scuotendo la testa, replica: "Sì, come noooo...".

da la Repubblica

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E' stato l'evento a sorpresa di questa penultima giornata Viva Zapatero!, organizzato dall'Anac in collaborazione con la Mostra, applauditissimo in sala. La comica e autrice ha realizzato un documentario lucido e graffiante, memore della lezione di Michael Moore, sulla restrizione degli spazi di libertà d'informazione e di satira nell'Italia odierna.

E' stato l'evento a sorpresa di questa penultima giornata Viva Zapatero!, organizzato dall'Anac in collaborazione con la Mostra, applauditissimo in sala. La comica e autrice ha realizzato un documentario lucido e graffiante, memore della lezione di Michael Moore, sulla restrizione degli spazi di libertà d'informazione e di satira nell'Italia odierna.

Il documentario prende avvio dalla cancellazione del programma "Raiot" della Guzzanti dal palinsesto di RaiTre dopo che andò in onda una sola puntata nel novembre 2003. Raccoglie le voci di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi anche loro allontanati dalla Rai. Riflette sulla nozione di satira con Dario Fo, Paolo Rossi, Luciano Canfora. Intervista altri colleghi inglesi e francesi che fanno satira in tv senza alcuna censura, prendendo in giro i loro governanti. Mostra i silenzi, le ipocrisie, le ragioni poco convincenti di politici di destra, ma anche di alcuni di sinistra interrogati dalla stessa Guzzanti.

Affollato anche il dibattito subito dopo la proiezione, alla Villa degli Autori presenti Michele Santoro, Marco Travaglio e Bruno Gaccio autore di "Les Guignols de l'Info", programma satirico francese.

Quando è nato il documentario?

L'idea del documentario mi è venuta quando il giudice ha stabilito che la querela per diffamazione di Mediaset contro "Raiot" era priva di fondamento e ha chiesto l'archiviazione. Il mio film non è contro Berlusconi, non penso che Berlusconi sia un genio del male, anche perché non è un genio. E' contro un sistema marcio che consente a lui e a qualsiasi altro che è al governo di fare quello che gli pare. C'è una degenerazione del sistema.

Viva Zapatero!Perché questo titolo?

Il titolo fa il verso a Viva Zapata! con Marlon Brando. Ma è anche un ringraziamento al politico socialista spagnolo Zapatero che una volta al governo ha mantenuto le promesse fatte agli elettori, prima fra tutte la riforma dell'informazione televisiva, non più soggetta al potere dei partiti.

Ha tagliato delle testimonianze?

No, ho dovuto selezionare il materiale raccolto, così ho rinunciato a parti divertenti delle arrampicate sui vetri di Claudio Petruccioli, all'epoca presidente della Commissione di Vigilanza e di Antonio Polito direttore de "Il Riformista".

Ha avuto problemi per avere dalla Rai le immagini delle sue imitazioni?

Un tempo bastava pagare i diritti, oggi me le hanno negate. Hanno risposto che il mio programma era sotto sequestro. Ho fatto anche un tentativo di averle spacciandomi per una giornalista che faceva un servizio su media e cristianità. Poi alla fine abbiamo approfittato del periodo di presidenza di Sandro Curzi, che ha inoltre convinto l'allora dg Flavio Cattaneo a rilasciare un'intervista per il documentario. Chi invece si è rifiutato di parlare è Paolo Ruffini, direttore di RaiTre.

Quando si vedrà in sala il film?

Nei cinema dal prossimo 16 settembre distribuito da Lucky Red. Agli spettatori sarà inoltre chiesto di firmare un appello perché venga abolita la legge Gasparri, tolto il potere dei politici sulla Rai, e venga presenta una vera legge sul conflitto d'interessi. Chiederò a Curzi di proporre al CdA della Rai che il documentario venga acquistato. Inoltre Viva Zapatero! uscirà in Dvd nella collana Senza Filtro in accordo con la Rizzoli.

http://news.cinecitta.com/people/intervista.asp?id=5215

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Onestamente penso che i Flli. Guzzanti e Santoro non sono un bene per la sx,ma che andrebbero tenuti il più possibile ai margini.

Anche secondo me... ma perché mettono in mostra il fatto che a dx, sx, sopra sotto e in centro fanno tutti schifo uguale ;)

I Guzzanti non sono dei candidi agnellini, ma almeno sono divertenti :D

E soprattutto non sono i tipici "contro tutto e tutti" tipo Travaglio... quelli sono insopportabili di qualunque parte si sia...

There's no replacement for displacement.

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Anche secondo me... ma perché mettono in mostra il fatto che a dx, sx, sopra sotto e in centro fanno tutti schifo uguale ;)

I Guzzanti non sono dei candidi agnellini, ma almeno sono divertenti :D

E soprattutto non sono i tipici "contro tutto e tutti" tipo Travaglio... quelli sono insopportabili di qualunque parte si sia...

A parte la riuscita imitazione di D'Alema non mi pare che si siano impegnati più di tanto nel dire che la sx fà schifo.

Senza contare che se per 10 anni stai sempre a far satira su Berlusconi alla fine diventi pure noioso e pesante, senza contare che la satira ha il potere di rendere umani i potenti e quindi più simpatici agli elettori e di conseguenza gli fai guadagnare voti.

Comunque credo che il loro obiettivo sia quello di stroncare la sx dall'interno e per questo scopo non è poi così improbabile che sotto sotto sia lo stesso ottavo nano ad aiutarli.

Inviato

io cmq sono dell'opinione, che berlusconi abbia fatto male con biagi e pure con raiot, ma con santoro la cacciata ci stava proprio tutta...

durante le elezioni del 2001, mai programma fù più fazioso del suo...

mentre l'ottavo nano faceva satira giusta, sana e sacrosanta, e biagi esprimenva le sue opinioni in maniera tutto sommato corretta...

santoro ha fatto un programma davvero schifidamente antidemocratico e schierato...e la cacciata se l'è guadagnata...

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