Il Sole 24 Ore: "La pubblicità riscopre l'autarchia"

[car low]

Oddio ragazzi, è inutile prendercela con le delocalizzazioni delle industrie mature. E' il futuro, non potremo impedirle; è come se ce la prendessimo perchè andiamo incontro all'autunno, le giornate si accorciano e fa più freddo.

Ci sono alcune industrie, fra cui quella tessile destinate a migrare verso i paesi a basso costo della manodopera. Punto. Cinquanta anni fa un fenomeno analogo (ma parzialmente diverso, lì era una crescita della produttività, non una delocalizzazione produttiva) ha riguardato l'agricoltura che occupava il 70% degli italiani nefgli anni '30 e oggi ne occupa il 5%. Quello che dovremmo chiedere sono condizioni migliori per favorire chi ha la voglia e il coraggio di avviare attivià nuove, in settori nuovi che perciò potrebbero essere vincenti anche fra 10 o 20 anni.

Qualche esempio? Un sistema bancario più efficiente, che dà soldi e fiducia a chi ha idee innovative e non solo agli amici degli amici (vedi le recenti polemiche sull'entrata di banche estere). Un sistema formativo migliore, dalle superiori all'università, che la smetta di produrre disoccupati con la laurea, solo per tutelare i diritti dei professori. Un sistema fiscale e normativo che incoraggi le attività imprenditoriali, ecc. ecc.

Negli USA da quindici anni si parla di new economy e le nuove frontiere sono quelle del software, delle biotecnologie e cose simili, mentre noi continuiamo a pensare a produrre mutande e reggiseni e ci arrabbiamo perché i cinesi lo fanno a prezzi più bassi. Poi non ci lamentiamo che sono 15 anni che l'Italia non cresce mentre gli Stati uniti crescono a ritmi record.

[Blu Pitti]

non mi sembra che la Diesel abbia avuto problemi, eppure i suoi capi di abbigliamento nel giro di 10 anni costano dieci volte tanto!!

Quasi tutto quello che vende la Diesel è prodotto all'estero: i prezzi sono però molto alti.

In pratica è ottenere "the most with the least".....

Buon per lui ! (Anche se proprio per questo lo evito...)

[Blu Pitti]

Un prpdotto trend per la FIAT è diverso da un prodotto trend per BMW

ecco perchè la 500 sarà concepita diversamente da MINI ...prorpio perchè da un marchio come FIAT la gente si attende qualcosa di diffuso e di economico

fare una 500 come mINI ...prima cosa è sbaglaito storicamente ..poi puo fallire

facilmente coem è fallita NEW BEATLE versione trendy e costosa di un'auto del popolo.

Condivido totalmente !! E' una questione di posizionamento....

[TonyH]

Un momento. chiarisco il mio pensiero.

Capisco e comprendo i motivi della delocalizzazione.

Però.

Però se NON vendi gradirei che non ti appellassi al nazionalismo e facessi invettive contro gli "brutti italiani esterofili".

Perchè se vuoi ME compratore nazionalista gradirei che anche azienda fossi nazionalista.

Se invece vuoi produrre dove costa meno io compratore, che scemo non sono, mi comporto uguale. Compro quella che costa meno!

[Blu Pitti]

sono giorni che cerco di spiegarvi che le fabbriche

ma voi non mi credete mai!!!!!

costano

rendono poco

sporacano

invecchiano in fretta

e che se anche le chiudono tutte ..non è un problema ,basta rimanere prorpieteri dell'impresa

in modo che ci rimane tutto il lavoro che da alta remuneratività e dove il costo della manodopera è secondario...

per favi capire questo è un pò come

pensare di essere ricchi perchè si hanno le materie prime

da anni i paesi con le materie prime sono paesi poveri !!!!!

Hai perfettamente ragione... ma non capisco se dici cose "banali" per gli altri, o siano gli altri che non hanno la minima idea dei concetti basilari dell'economia... bòòò???!!!

[Guglielmo]

Oddio ragazzi, è inutile prendercela con le delocalizzazioni delle industrie mature. E' il futuro, non potremo impedirle; è come se ce la prendessimo perchè andiamo incontro all'autunno, le giornate si accorciano e fa più freddo.

Ci sono alcune industrie, fra cui quella tessile destinate a migrare verso i paesi a basso costo della manodopera. Punto. Cinquanta anni fa un fenomeno analogo (ma parzialmente diverso, lì era una crescita della produttività, non una delocalizzazione produttiva) ha riguardato l'agricoltura che occupava il 70% degli italiani nefgli anni '30 e oggi ne occupa il 5%. Quello che dovremmo chiedere sono condizioni migliori per favorire chi ha la voglia e il coraggio di avviare attivià nuove, in settori nuovi che perciò potrebbero essere vincenti anche fra 10 o 20 anni.

Qualche esempio? Un sistema bancario più efficiente, che dà soldi e fiducia a chi ha idee innovative e non solo agli amici degli amici (vedi le recenti polemiche sull'entrata di banche estere). Un sistema formativo migliore, dalle superiori all'università, che la smetta di produrre disoccupati con la laurea, solo per tutelare i diritti dei professori. Un sistema fiscale e normativo che incoraggi le attività imprenditoriali, ecc. ecc.

Negli USA da quindici anni si parla di new economy e le nuove frontiere sono quelle del software, delle biotecnologie e cose simili, mentre noi continuiamo a pensare a produrre mutande e reggiseni e ci arrabbiamo perché i cinesi lo fanno a prezzi più bassi. Poi non ci lamentiamo che sono 15 anni che l'Italia non cresce mentre gli Stati uniti crescono a ritmi record.

per il sistema normativo che incoraggi le atività imprenditoriali

ti do un bacio ....ma non preoccuparti conosci già molto bene le mie tendenze

sulle mutande e sui reggiseni e la new economy......

avere dei marchi come "la perla" "intimissimi" ecc.ecc.ecc. è new economy .perchè ,è quello il reale valore aggiunto.....oltre alla capacità di disegnarli nella quale siamo i migliori !!!!

[Blu Pitti]

Se invece vuoi produrre dove costa meno io compratore, che scemo non sono, mi comporto uguale. Compro quella che costa meno!

scusa, ma quando parli di un prodotto, sembra quasi che per te dipenda SOLAMENTE DOVE sia stato prodotto... o sbaglio ????!!!!!!

[TonyH]

scusa, ma quando parli di un prodotto, sembra quasi che per te dipenda SOLAMENTE DOVE sia stato prodotto... o sbaglio ????!!!!!!

Conta se mi chiedi nelle campagne pubblicitarie di aiutare l'industria e l'operaio italiano

Se no me ne frego...cerco il prodotto che risponde meglio alle mie esigenze.

[Guglielmo]

Hai perfettamente ragione... ma non capisco se dici cose "banali" per gli altri, o siano gli altri che non hanno la minima idea dei concetti basilari dell'economia... bòòò???!!!

no e che pensare di rimanere senza fabbriche fa molta paura.....

però aggiungerei un dato ,una buona notizia

il saldo delgi occupati in agricoltura è in crescita ,questo perchè

con la ricerca e la valorizzazione dei nostri prodotti tipici

si stanno creando occasioni di lavoro !!!!

anche in questo caso marketing ha portato parte

dell'economia agricola nellanew economy!!!!

[TonyH]

per il sistema normativo che incoraggi le atività imprenditoriali

ti do un bacio ....ma non preoccuparti conosci già molto bene le mie tendenze

sulle mutande e sui reggiseni e la new economy......

avere dei marchi come "la perla" "intimissimi" ecc.ecc.ecc. è new economy .perchè ,è quello il reale valore aggiunto.....oltre alla capacità di disegnarli nella quale siamo i migliori !!!!

Però Guglielmo....un paese solo di terziario riesci a farlo con la Svizzera...con 60 milioni di persone (la metà ignoranti e indolenti aggiungo) è un pò dura..

Neanche le avanzatissime e terziarizzate Inghilterra e USA hanno rinunciato all'industria a alle materie prime...