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Gli architetti italiani si appellano a Berlusconi


Guest DESMO16

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...anche la sede di Maserati mi pare sia frutto di creatività straniera, nonostante disponiamo dei migliori architetti al mondo.. :roll:

La lettera indirizzata a Ciampi e Berlusconi L'appello degli architetti italiani Gregotti, Isola, Sotsass, Portoghesi e altri firmano il documento: «L'architettura italiana attraversa una situazione drammatica».

Gli italiani devono ricominciare a creare, gestire e dirigere le grandi opere del nostro Paese. Lo dicono gli architetti italiani, preoccupati dall'invasione di nomi stranieri legati al nostro panorama artistico. Qualche esempio: la pensilina degli Uffizi di Isozaki, la nuova Ara Pacis di Richard Meier e ponte di Venezia di Santiago Calatrava. Quindi il Museo di Roma della Hadid e, a Milano, Santa Giulia di Norman Foster, la Città della Moda di Cesar Pelli e il Palazzo della Regione di I.M.Pei. Gli architetti italiani esistono,sono pronti a mettere a disposizione la propria creatività per l'Italia e hanno deciso di far sentire la loro voce. Lo hanno fatto con una lettera di protesta, indirizzata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e a quelli di Camera e Senato, nonchè ai ministri competenti. L'obiettivo: rilanciare l'architettura italiana rispetto all'impiego sempre più massiccio di architetti stranieri nelle opere pubbliche e artistiche. L'appello è firmato da 35 architetti tra cui Vittorio Gregotti, Guido Canella, Antonio Monestiroli, Franco Purini, Aimaro Isola, Ettore Sottsass, Cesare Stevan e Paolo Portoghesi. Ecco il testo.

«L'architettura italiana attraversa una situazione drammatica. Mentre in altre nazioni europee, in particolare in Francia, in Germania, in Spagna, negli ultimi decenni sono state realizzate grandi opere di interesse sociale che hanno trasformato sensibilmente l'ambiente urbano mettendo a disposizione dei cittadini nuovi servizi che esprimono lo spirito del nostro tempo, in Italia iniziative del genere si contano sulle dita, mancano di una meditata programmazione e si devono quasi sempre all'intervento di architetti stranieri. Nel riconoscere il carattere positivo dell'apporto di forze culturali esterne non si può fare a meno di notare che una delle ragioni della preferenza loro accordata si deve alle realizzazioni compiute, realizzazioni per le quali in Italia sono mancate le premesse concrete, con la conseguenza di aver privato gli architetti italiani di quelle occasioni di lavoro che avrebbero permesso loro di offrire un contributo originale all'attuale stagione di rinnovamento della architettura».

«Il rischio di questa situazione è che si interrompa la continuità di una ricerca che ebbe inizio negli anni Trenta del Novecento per opera di un gruppo di architetti di cui oggi si celebra in ambito internazionale la capitale importanza per lo sviluppo della modernità in architettura; uomini come Terragni, Gardella, Albini, Scarpa, Samonà, Libera, Moretti, Ridolfi. Il naturale sviluppo della linea di ricerca iniziata da questi architetti, e portata avanti con spirito innovativo da molti degli esponenti delle generazioni successive, rappresenta una irrinunciabile risorsa culturale italiana che non può essere ulteriormente vanificata e ignorata, come è avvenuto nelle ultime edizioni della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia».

«Per rilanciare l'architettura italiana anche sul piano internazionale occorrono una serie di provvedimenti che riducano l'inerzia dell'apparato burocratico e consentano libero accesso ai concorsi al di là di selezioni basate esclusivamente sul lavoro già compiuto, selezioni che precludono alle nuove generazioni l'accesso agli incarichi più significativi e bloccano così il vitale ricambio generazionale. Oltre a ciò è necessario potenziare il Darc (la Direzione architettura) facendone un organo di promozione, anche per limitare il potere totalmente autonomo delle Soprintendenze facendo sì che le decisioni che riguardano i nuovi servizi urbani e territoriali vengano prese non da una sola persona, ma all'interno di un consesso in cui siano rappresentati gli esponenti delle diverse amministrazioni, mettendo fine a un diritto di veto che ha privato l'Italia di molte opere significative rimaste sulla carta».

«Ci rivolgiamo alla Presidenza della Repubblica Italiana, al Governo Italiano, al Parlamento, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alla Presidenza della Biennale di Venezia, alle forze politiche di ogni tendenza interessate al futuro delle nostre città e agli esponenti dell'amministrazione dei Beni Culturali più aperti alla innovazione, perché si impegnino a modificare una situazione negativa che ha posto il nostro Paese in condizioni di inferiorità nel consesso internazionale».

Elenco dei nomi degli architetti che hanno aderito all'appello

Prof Arch. Gianni ACCASTO - Roma

Prof. Arch. Michele ACHILLI - Milano

Prof. Arch. Augusto Romano BURELLI - Università di Venezia

Prof. Arch. Guido CANELLA - Università di Milano

Prof Arch. Fabio CAPANNI - Università di Firenze

Prof. Arch. Massimo CARMASSI - Pisa

Prof Arch. Marco CASAMONTI - Università di Genova

Prof. Arch. Francesco CELLINI - Università "Roma Tre"

Prof. Arch. Francesco COLLOTTI - Università di Firenze

Prof. Arch. Claudio D'AMATO GUERRIERI - Università Bari

Prof. Arch. Antonio D'AURIA - Università di Firenze

Prof. Arch. Mario DOCCI - Università "La Sapienza" Roma

Prof. Arch. Maria Grazia ECCHELI - Università di Firenze

Prof. Arch. Vittorio GREGOTTI - Milano

Prof. Arch. Aimaro ISOLA - Università di Torino

Prof. Arch. Salvo LO NARDO - Palermo

Prof. Arch. Paolo MARCONI - Università "La Sapienza" Roma

Prof Arch. Antonio MONESTIROLI - Politecnico Milano

Prof. Arch. Manfredi NICOLETTI - Università "La Sapienza" Roma

Prof. Arch. Renato NIICOLINI - Università "Roma Tre"

Prof Arch. Carlo Maria OLMO - Preside Politecnico di Torino

Prof. Arch. Nicola PAGLIARA - Università di Napoli

Prof Arch. Roberto PALUMBO - Preside facoltà "Valle Giulia" Università "La Sapienza" Roma

Prof. Ing. Lucio PASSARELLI - Università "La Sapienza" Roma

Prof. Arch. Giacomo PIRAZZOLI - Università di Firenze

Prof. Arch. Mario PISANI - Università di Aversa

Prof. Arch. Paolo PORTOGHESI - Università "La Sapienza" Roma

Prof Arch. Frana PRATI - Università di Genova

Prof Arch. Franco PURINI - Università "La Sapienza" Roma

Prof. Arch. Fabrizio ROSSI PRODI - Università di Firenze

Prof Arch. Luciano SEMERANI - Università di Venezia

Prof. Arch. Ettore SOTTSASS - Milano

Prof Arch. Cesare STEVAN - Preside Politecnico di Milano

Prof. Arch. Laura THERMES - Università di Reggio Calabria

Prof. Arch. Paolo ZERMANI - Università di Firenze

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forse le loro opere sono meno interessanti e quando sono in ballottaggio con altri vengono scartati

non so se si tratta di questo o se sia una scelta di esterofilia. E' anche vero che molte volte ci si affida di piu' al nome famoso a livello internazionale per mettersi al riparo da eventuali critiche

Per i lavori a Torino per le olimpiadi ho visto lavori sia di Italiani sia di esteri

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Fosse stato un'appello per i giovani archittetti italiani l'avrei capito e sostenuto, invece è solo una squallida richiesta di nuove commesse da parte di vecchi tromboni universitari.

Quoto...anche perchè nella mia struttura universitaria c'è un corso di architettura ed è scandaloso il modo in cui è gestitio..addirittura gli esami sono lavori di gruppo....uno scandalo,poi se vengono fuori architetti incapaci la colpa è altrove

 

花は桜木人は武士

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Quoto...anche perchè nella mia struttura universitaria c'è un corso di architettura ed è scandaloso il modo in cui è gestitio..addirittura gli esami sono lavori di gruppo....uno scandalo,poi se vengono fuori architetti incapaci la colpa è altrove

anche al politecnico, lauree di ingegneria fatte in gruppo, sai quante ne ho viste!!

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anche al politecnico, lauree di ingegneria fatte in gruppo, sai quante ne ho viste!!

Ma non dire stronzate x favore!faccio meccanica al poli ed è tutt'altro che cosi

scusa ma mi fa incazzare leggere queste cose quando mi faccio un culo a mandolino anche la notte x passare gli esami

 

花は桜木人は武士

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Quoto...anche perchè nella mia struttura universitaria c'è un corso di architettura ed è scandaloso il modo in cui è gestitio..addirittura gli esami sono lavori di gruppo....uno scandalo,poi se vengono fuori architetti incapaci la colpa è altrove

Mah...la cosa non è così scandalosa! Pure io ho avuto esami dove dovevamo presentare lavori di gruppo....

Serve per insegnare a lavorare in Team, cosa basilare oggi.....e cmq don't worry...se uno è incapace alla fine salta sempre fuori

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Ma non dire stronzate x favore!faccio meccanica al poli ed è tutt'altro che cosi

scusa ma mi fa incazzare leggere queste cose quando mi faccio un culo a mandolino anche la notte x passare gli esami

ti prego scusami ma non dire stronzate, il culo all'univeristà se lo fanno tutti non solo a ingegneria

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