Vai al contenuto

Il metodo capitalistico è morto.


lust

Messaggi Raccomandati:

Continuare ad attribuire l'attuale crisi automobilistica italiana all'incapacità gestionale di questo o quel gruppo dirigente, come fanno sindacati e politici interessati, è inutile e fuorviante.

I dati della produzione e delle vendite del settore automobilistico sono omogenei su scala mondiale e dimostrano un divario tra capacità produttiva e assorbimento del mercato. D'altra parte l'attuale crisi non è solo crisi del modello di sviluppo basato sulla "quattroruote", ma di tutti i settori produttivi, e lo stesso fenomeno si ripete per le società produttrici di computer (IBM, Bull, Olivetti, etc.) indicando che questa non è solo crisi del settori tradizionali.

La crisi è dovuta all'aumento costante della produttività, ottenuto tramite la continua introduzione di nuove tecnologie e metodi. Questo aumento, che è contemporaneamente aumento enorme dello sfruttamento dei lavoratori, si scontra con la limitatezza di un mercato che non è più in grado di assorbire la vulcanica produzione di merci con cui il capitalismo cerca di soddisfare la sua insaziabile necessità di profitto. Questo fenomeno non è nazionale ma mondiale.

Le "strategie" che i sindacati confederali ci propinano da decenni, sposando la causa "patriottica" della competitività e della produttività, non rispondono alle necessità di difesa degli interessi vitalidei lavoratori. Anche la semplice difesa del "posto di lavoro", che non sia accompagnata da una chiara denuncia del "normale" funzionamento dell'economia capitalistica, non può che assecondare la disastrosa concorrenza tra gli occupati. E' ovvio che la concorrenza capitalistica della FIAT contro la Volkswagen si traduce nei fatti, se non interviene la lotta di classe, in una concorrenza fra operai non solo di FIAT e Volkswagen, ma di Mirafiori e Melfi, Alfa e FIAT, Arese e Pomigliano, e così via, inuna spirale destinata a sviluppare all'infinito regionalismi e settorialismi assolutamente mortali per la necessaria unità della classe proletaria, in cui rientrano allo stesso titolo occupati e disoccupati.

I contratti di solidarietà, sbandierati in Italia e in Germania come se rappresentassero una soluzione all'anarchia produttiva capitalistica, sono ammortizzatori sociali indispensabili al capitalismo: proprio per questo sono destinati non solo ad essere applicati per abbassare il salario, ma anche per fornire un'ancora di salvezza ad un sistema che sta andando verso la catastrofe. Si tenta di far passare come opera pia ed umanitaria un mezzuccio per aumentare il profitto dei capitalisti in crisi, mentre la crisi stessa è frutto delle tendenze inarrestabili dello sviluppo capitalistico, le quali comportano la progressiva riduzione della quantità di lavoro umano necessario nella produzione.

Là dove sono già stati applicati, i cosiddetti contratti di solidarietà non solo non hanno contribuito a salvare posti di lavoro, ma hanno aiutato i singoli capitalisti a mettersi in tasca un sacco di soldi dilazionando fallimenti già decisi o semplicemente introducendo forme velate di vera e propria schiavitù col ricatto continuo della disoccupazione.

Non sono necessari governi di sinistra o sinistre sindacali per richiedere l'applicazione o l'ideazione di nuovi ammortizzatori sociali: sono gli stessi economisti e reggicoda del capitale a indicarne la necessità, come fa per esempio La Stampa additando come modello da seguire le nuove forme di politica industriale introdotte negli Stati Uniti, che secondo Deaglio "implicano potentissimi sostegni indiretti alle imprese". Senonché si tace sul fatto che proprio negli Stati Uniti è in aumento la povertà assoluta di fasce sempre più vaste della popolazione.

Finché rimane in piedi l'attuale modo di produzione capitalistico, indipendentemente da una sua situazione di crisi o meno, è vitale per i proletari rivendicare comunque la possibilità di esistenza attraverso la garanzia del salario pieno in qualsiasi situazione, anche quando si perde il posto di lavoro. Non esistono palliativi: gli aiuti ai capitalisti in crisi si trasformano in sciacallaggi e speculazioni sui fallimenti, tirati in lungo per trasferire alla spesa pubblica ogni disastro privato. I contratti di solidarietà non sono altro che uno dei mezzi per permettere ai capitalisti di usare i proletari come carne da cannone nella guerra di concorrenza e, al limite, come arma di ricatto per estorcere banditescamente quattrini alla società. L'attuale sistema economico e sociale, basato sullo sfruttamento della forza-lavoro, segue il suo percorso catastrofico e nulla può "migliorarlo": ogni intervento gli dà ossigeno e peggiora le condizioni dello sfruttamento. Esso può solo essere tolto di mezzo con un'azione coerente di tutta la classe proletaria, ricongiunta storicamente alla sua teoria rivoluzionaria e alla pratica immediata che ne deriva.

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 43
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

"capitalismo" "proletari" "lotta di classe" "sfruttamento dei lavoratori"....

Dio mio....ce ancora gente che è convinta di essere negli anni '70.....peccato che siamo nel 2005 e come dice Roland (vediamo chi coglie la citazione!): "il mondo è andato avanti"...

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Link al commento
Condividi su altri Social

"capitalismo" "proletari" "lotta di classe" "sfruttamento dei lavoratori"....

Dio mio....ce ancora gente che è convinta di essere negli anni '70.....peccato che siamo nel 2005 e come dice Roland (vediamo chi coglie la citazione!): "il mondo è andato avanti"...

il mondo è andato avanti... avanti dove, ah si in Cina!!!

Link al commento
Condividi su altri Social

il mondo è andato avanti... avanti dove, ah si in Cina!!!

eh sì, proprio nella Cina dalla rossa bandiera, senza sindacato, settimana lavorativa 7 su 7, niente ferie, turni di 12 ore, licenziamento ad horas e via così: purtroppo per ora un sistema economico che coniughi meglio di quelli occidentali l'equità, anche sociale, non c'è: cosa è stato il comunismo inutile dirlo. Credo che se Marx ha intuito possibilità di crisi del capitalismo ne ha certamente sbagliato modi e tempi proponendo poi rimedi (pianificazione, sistema economico chiuso presupponenete sistema politico bloccato e di fatto dittatoriale) peggiori del male.

Qualche nostalgico si troverà sempre (c'è pure chi inneggia a Hitler o a Stalin, quindi perché stupirsi) ma è un problema suo che vive fuori dal tempo: le idiote masse degli anni 68-77 che partivano da Trotzkj, passavano da Ho chi min a Mao, quindi a Tito, ancora a Castro e perché non a Pol Pot, per fortuna sono scomparse e le loro guide te le trovi spesso su carta stampata o tv a far ancora i soloni, chiaramente da tutt'altra posizione e magari a far la predica a chi in quegli anni, avendo ragione, non marciava con loro. Va così

Link al commento
Condividi su altri Social

eh sì, proprio nella Cina dalla rossa bandiera, senza sindacato, settimana lavorativa 7 su 7, niente ferie, turni di 12 ore, licenziamento ad horas e via così: purtroppo per ora un sistema economico che coniughi meglio di quelli occidentali l'equità, anche sociale, non c'è: cosa è stato il comunismo inutile dirlo. Credo che se Marx ha intuito possibilità di crisi del capitalismo ne ha certamente sbagliato modi e tempi proponendo poi rimedi (pianificazione, sistema economico chiuso presupponenete sistema politico bloccato e di fatto dittatoriale) peggiori del male.

Qualche nostalgico si troverà sempre (c'è pure chi inneggia a Hitler o a Stalin, quindi perché stupirsi) ma è un problema suo che vive fuori dal tempo: le idiote masse degli anni 68-77 che partivano da Trotzkj, passavano da Ho chi min a Mao, quindi a Tito, ancora a Castro e perché non a Pol Pot, per fortuna sono scomparse e le loro guide te le trovi spesso su carta stampata o tv a far ancora i soloni, chiaramente da tutt'altra posizione e magari a far la predica a chi in quegli anni, avendo ragione, non marciava con loro. Va così

E si ha proprio ragione quel comico da Genova, che dice per fermare la cina basta mandargli li i sindacati, cosi non lavoreranno più 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana, ma tra una pausa caffè e l'altra rivendicheranno le 35 ore.

A quel punto ci sarà una vera concorrenza e la Cina sarà sconfitta.

Riguardo alla seconda parte (i nostalgici) condivido al 100%

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
Link al commento
Condividi su altri Social

E si ha proprio ragione quel comico da Genova, che dice per fermare la cina basta mandargli li i sindacati, cosi non lavoreranno più 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana, ma tra una pausa caffè e l'altra rivendicheranno le 35 ore.

A quel punto ci sarà una vera concorrenza e la Cina sarà sconfitta.

Riguardo alla seconda parte (i nostalgici) condivido al 100%

quotisssiimooo

La cina è la "via marxista al capitalismo"... ossia = all'inghilterra in piena rivoluzione industriale del 18mo secolo.

Un fornitore mi raccontava di bambini che cromano i cerchi in lega nelle vasche di cromocicciomicnhiacomesichiama, con le mani senza guanti ne maschera. Durano 3/4 mesi. Nel senso che poi crepano e li sostituiscono. E c'è la fila fuori x lavorare...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

quotisssiimooo

La cina è la "via marxista al capitalismo"... ossia = all'inghilterra in piena rivoluzione industriale del 18mo secolo.

Un fornitore mi raccontava di bambini che cromano i cerchi in lega nelle vasche di cromocicciomicnhiacomesichiama, con le mani senza guanti ne maschera. Durano 3/4 mesi. Nel senso che poi crepano e li sostituiscono. E c'è la fila fuori x lavorare...

le stesse storie che sento nei cantieri edili, muoiono sempre perchè cadono dall'impalcatura!!!

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.