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Fiat, accordo segreto in Lussemburgo


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diciamo che di norma gli equity swap prevedono pagamenti sotto forma d'interessi e non di scambi azionari, legati ad andamenti di azioni o fondi azionari

nel caso exor-marril è stata anticipata la chiusura del contratto e si sono accordati con la cessione delle azioni . . . . è andata bene x tutti

comunque non c'è l'obbligo di dichiarazione x le operazioni di equity swap

ciao

Bravo Silob è proprio così. L'Equity di cui si parla per Fiat è un pò atipico. Non vorrei che in realtà si tratti di un altro strumento e ci sia un po' di disinformazione e/o confusione

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I più attivi nella discussione

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Per come ho capito la vicenda, in realtà ML non ha assunto alcun rischio: il prezzo pagato dalla controparte (Exor) era fissato nella media del prezzo di acquisto delle azioni. Il che significa che ML ha incassato la commissione e null'altro mentre la Famiglia è riuscita ad acquistare azioni per un quantitativo che, al momento dell'aumento di capitale dovuto alla conversione del prestito bancario, le consente di rimanere il socio di riferimento e scongiurare la formazione di una compagine esterna alla Famiglia in grado di contenderle il dominio del Gruppo.

Soprattutto, la modifica consensuale e contestuale alla conversione del prestito ha snaturato il contratto firmato tra ML e Exor, rendendolo, nei fatti, una sorta di mandato ad acquistare.

La "legalità" dell'azione sta nel fatto che il passaggio di azioni da ML a Exor a Ifil non fa altro che mantenere la quota di Ifil allo stesso livello del giorno precedente, vista la concomitanza dell'aumento di capitale, e quindi esenta la Famiglia dal lancio di un'OPA, che se non sbaglio è obbligatoria quando si vuole andare oltre il 30%.

Le banche non ci hanno rimesso: si ritrovano una partecipazione in fiat che vale molto di più di quello che pensavano qualche mese fa e, soprattutto, si trovano a partecipare in una azienda guidata in modo molto più saldo.

La Famiglia non ci ha rimesso: ha pagato le azioni meno di quanto le avrebbe pagate oggi per mantenersi al 30% e soprattutto HA AGGIRATO LA NORMATIVA a tutela della regolarità del mercato, evitandosi di lanciare un'OPA che non avrebbe potuto nè voluto assolutamente organizzare.

ML non ha corso rischi ed incassato una buona commissione.

E secondo me non ci hanno rimesso neanche i piccoli risparmiatori: in molti hanno beneficiato della crescita del prezzo del titolo e registrato buone plusvalenze, anche se potevano guadagnarci di più.

IL MERCATO E' STATO PRESO IN GIRO. DI NUOVO.

E dopo l'affaire Fazio (che è il mio capo...purtroppo) e con le dimissioni di Siniscalco, possiamo dire di aver dato un bel colpo alla credibilità del mercato finanziario-bancario italiano. Un altro bel colpo.

Questa è l'idea che mi sono fatto. Posso aver detto delle assurdità, ma in ogni caso gli Agnelli hanno giocato sporco e questo avrà un costo nel prossimo futuro... in termini di credibilità verso il sistema bancario, soprattutto.

Sono amareggiato dal comportamento degli Agnelli.

Ciao

Luxan

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A me sembra che oltre al mercato siano state fregate anche le banche. Il discorso è complesso e potrei prendere cantonate, quindi prego chi ne sa più di me di correggermi.

Senza furbizie, per mantenere la quota del 30% o poco più in Fiat, la Ifil aveva due possibilità:

1. Lanciare l'OPA, cosa che non è stata fatta, e quindi si è fregato il mercato.

2. Sfruttare l'opzione che le derivava dall'aumento di capitale, e ciò voleva dire pagare le azioni a 10 Euro e dispari (quanto le hanno pagate le banche) invece che a prezzo di mercato (circa un 30% in più). In questo modo le banche avrebbero evitato di comprarsi a 10 Euro quelle azioni che sarebbero state comprate da Ifil e in cambio avrebbero ricevuto i soldi pagati da Ifil.

Fino a quando di fronte ad operazioni del genere continueremo a reagire sorridendo con ammirazione per la furbata, invece di indignarci non ci saranno speranze per il paese. Resteremo il paese levantino che siamo dove i furbi fregano i fessi. E' da notare il silenzio della stampa sulla faccenda...

E poi Montezemolo ci viene a fare la morale sui mali dell'Italia, il governo, Fazio, sul fatto che dobbiamo comprare italiano ecc. ecc. Che faccia di corno!

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A me sembra che oltre al mercato siano state fregate anche le banche. Il discorso è complesso e potrei prendere cantonate, quindi prego chi ne sa più di me di correggermi.

Senza furbizie, per mantenere la quota del 30% o poco più in Fiat, la Ifil aveva due possibilità:

1. Lanciare l'OPA, cosa che non è stata fatta, e quindi si è fregato il mercato.

2. Sfruttare l'opzione che le derivava dall'aumento di capitale, e ciò voleva dire pagare le azioni a 10 Euro e dispari (quanto le hanno pagate le banche) invece che a prezzo di mercato (circa un 30% in più). In questo modo le banche avrebbero evitato di comprarsi a 10 Euro quelle azioni che sarebbero state comprate da Ifil e in cambio avrebbero ricevuto i soldi pagati da Ifil.

Fino a quando di fronte ad operazioni del genere continueremo a reagire sorridendo con ammirazione per la furbata, invece di indignarci non ci saranno speranze per il paese. Resteremo il paese levantino che siamo dove i furbi fregano i fessi. E' da notare il silenzio della stampa sulla faccenda...

E poi Montezemolo ci viene a fare la morale sui mali dell'Italia, il governo, Fazio, sul fatto che dobbiamo comprare italiano ecc. ecc. Che faccia di corno!

In Italia la famiglia Agnelli si è sempre comportata da signorotto del feudo, facendo e disfacendo a proprio piacimento in tutti i settori senza che nessuno si indignasse, anzi...

Sta proprio qui il grande limite del Cavaliere. La sua eccessiva sicurezza lo porta a sbattere in piazza tutti i giochini, senza un minimo di attenzione alla sua immagine

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A me sembra che oltre al mercato siano state fregate anche le banche. Il discorso è complesso e potrei prendere cantonate, quindi prego chi ne sa più di me di correggermi.

Senza furbizie, per mantenere la quota del 30% o poco più in Fiat, la Ifil aveva due possibilità:

1. Lanciare l'OPA, cosa che non è stata fatta, e quindi si è fregato il mercato.

2. Sfruttare l'opzione che le derivava dall'aumento di capitale, e ciò voleva dire pagare le azioni a 10 Euro e dispari (quanto le hanno pagate le banche) invece che a prezzo di mercato (circa un 30% in più). In questo modo le banche avrebbero evitato di comprarsi a 10 Euro quelle azioni che sarebbero state comprate da Ifil e in cambio avrebbero ricevuto i soldi pagati da Ifil.

Fino a quando di fronte ad operazioni del genere continueremo a reagire sorridendo con ammirazione per la furbata, invece di indignarci non ci saranno speranze per il paese. Resteremo il paese levantino che siamo dove i furbi fregano i fessi. E' da notare il silenzio della stampa sulla faccenda...

E poi Montezemolo ci viene a fare la morale sui mali dell'Italia, il governo, Fazio, sul fatto che dobbiamo comprare italiano ecc. ecc. Che faccia di corno!

quando le banche hanno sottoscritto il prestito obbligazionario

sapevano il livello di rischio dell'operazione

sapevano che le obligazioni sarebbero state convertite a prezzi di mecato

le banche avranno fatto tutte le operazioni di copertura

altri obblighi la Fiat non ne aveva

e aveva tutta la libertà di acquisisre una quota di azioni sul mercato

nel modo migliore possibile per poter mantenere il controllo dell'azienda

dopo l'aumento di capitale che sarebbe scaturito dalla conversione

non ci vedo nulla ....nulla di levantino ,si chiama finanza!!

forse più che altro avremmo dovuto soppesare le notizie di questi anni

sulla perdita di controlla della Fiat da parte della famiglia

sullo stato di salute della Fiat e altre cose

per poi non avere queste sorprese.

ho letto tanti qui parlare nelgi anni di opazione "sell" ...vendita ,prima a GM..po Toyota ..poi ad altri poi alle banche ...e poi ...e poi un cazzo.

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concordo con Gug sulla definizione dell'azione di Ifil: si tratta di finanza e non c'è niente di levantino... visto che con tutta probabilità la mossa è stata suggerita dalla controparte nello swap.

Il giudizio da dare alla finanza e alle regole che oggi come ieri la governano è cosa diversa...

@car low:

Io non credo che le banche ci abbiamo rimesso: oggi possono vendere sul mercato a prezzi più alti, pur registrando una minusvalenza, di quanto avrebbero potuto fare senza il rastrellamento eseguito da ML, che ha fatto salire il prezzo.

E la partecipazione, ripeto, ora è in una società con prospettive migliori e il cui azionista di riferimento ha mostrato nuovo vigore.

Non sono d'accordo con Gug sulla teoria che l'opzione ad uscire dall'automotive non sia mai stata considerata dalla Famiglia. Ma ciò che conta è che ora è del tutto scongiurata.

Ciao

Luxan

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Non sono d'accordo con Gug sulla teoria che l'opzione ad uscire dall'automotive non sia mai stata considerata dalla Famiglia. Ma ciò che conta è che ora è del tutto scongiurata.

certo ,dopo i lutti ,qualche problema l'hanno avuto ,ma alla fine pure essendo più di un centinaio di persone hanno matenuto un'unità incredibile.

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In effetti ripensandoci la situazione è un po' meno sporca di quanto mi era sembrata all'inizio. Per il semplice motivo che Ifil già aveva più del 30% di Fiat, quindi avrebbe potuto acquistare in prima persona le azioni necessarie a non perdere il controllo dopo la conversione del debito senza dover fare un'OPA.

Però non lo ha fatto! Ha preferito servirsi di Merrill Lynch e fare tutto di nascosto con lo swap...

Io ora non mi ricordo (quando torno a casa riprendo il libro di diritto del mercato finanziario) ma gli azionisti e i manager sono tenuti a comunicare alla Consob acquisti e vendite dei titoli delle società controllate, ma possono fare quello che vogliono con i derivati? Se è così c'è un buco legislativo enorme.

Per Luxan. Dipende, la fiat ha ora un'azionariato stabile, il che è positivo nel lungo periodo, ma se le banche volessero vendere subito, avrebbero tutto l'interesse a che la Fiat fosse contendibile, cosa che terrebbe più alto il titolo, o, meglio ancora, a una bella scalata ostile con rilanci da ambo le parti.

P.S. Non ve la prendete se dico che siamo levantini. Secondo me è levantino il reagire, davanti ad una operazione poco chiara ma andata bene, con ammirazione invece che con disprezzo. E' quello che succede nei suk del medio oriente quando rifilano la patacca al turista ed è quello che succede quasi sempre in Italia.

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E' quello che succede nei suk del medio oriente quando rifilano la patacca al turista ed è quello che succede quasi sempre in Italia.

sono contento che hai scritto quasi ....perchè qui a MILANO non siamo cosi

la patacca refilata ci indigna!!!

scusate non è per campanilismo ,voi sapete quanto sono nazionalista ,ma

l'accostametno del territorio dove vivo al SUK Turko - Arabo ..mi indigna.

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