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I pacs


vespino

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Pacs. Lo trovo uno strumento applicabile..

Conferma che il matrimonio non può decretare l'unione tra due persone dello stesso sesso, ma che siccome queste unioni nella realtà esistono è giusto in qualche modo inquadrarle legalmente.

Mi aspetto da questi progressisti battaglie in favore di pacs che legalizzino unioni tra più uomini e più donne, tra donne e bambini, uomini e bambini, uomini e animali, uomini e cose, donne e cose, ecc... Ovviamente è solo questione di tempo...

sono d'accordo sulla prima parte dell'intervento...ma quando parli di pacs che legalizzino unioni tipo donne e bambini o uomini e bambini parli madre/figlio (o padre/figlio)o ti riferisci a qualcos'altro?!

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non sapevo avessi famiglia :) e quindi mi scuso..ma se l'affermazione fosse stata riferita a ora bhe peggio per te..i miei atteggiamenti non sono perfetti come quelli di tutti sul pianeta..ma certe affermazioni me le risparmio...specialmente a denigrare il gentil sesso...

Ciau!!

ma io non denigro nessuno...

quando ero un ragazzo e ci sono stato da 16 a 20 e single da 20 a 27 anni

e conoscevo una donna ....mi dichiaravo subito ,se era no ,via verso altre avventure

meglio l'amicizia di uomini .....cosa avrei dovuto fare ,stare li ad aspettare

un miracolo ?....sbavando per ore ed ore ?

aggiungo a se con qualche ora di ritardo che oggi ,nel mio lavoro

quando incontro una donna ,indipendentemnte dalla bellezza ,sono affascinato dal modo e dalla professionalità

con cui superano i problemi e la facilità e il piacere di lavorare con loro

sia in collaborazioni ..sia quando sono clienti sia se sono fornitori.

una nazione che non riconosce la parità totale delle donne perde gran parte della sua forza e delle sue potenzialità

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ma io non denigro nessuno...

quando ero un ragazzo e ci sono stato da 16 a 20 e single da 20 a 27 anni

e conoscevo una donna ....mi dichiaravo subito ,se era no ,via verso altre avventure

meglio l'amicizia di uomini .....cosa avrei dovuto fare ,stare li ad aspettare

un miracolo ?....sbavando per ore ed ore ?

aggiungo a se con qualche ora di ritardo che oggi ,nel mio lavoro

quando incontro una donna ,indipendentemnte dalla bellezza ,sono affascinato dal modo e dalla professionalità

con cui superano i problemi e la facilità e il piacere di lavorare con loro

sia in collaborazioni ..sia quando sono clienti sia se sono fornitori.

una nazione che non riconosce la parità totale delle donne perde gran parte della sua forza e delle sue potenzialità

Scusa Gug..ma per me ti sei perso tutto il bello d'amare...che e il corteggiamento...le donne vogliono essere corteggiate...che gusto ce ad andare verso avventure facili????...l'attesa di un si e molto piu bella e regala molte piu soddisfazioni di un si diretto...di un si che guarda solo all'aspetto fisico e ignora quello interiore...pero credo che con tua moglie ai recuperato ;)....almeno nn e una facile avventura come le altre ;)

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il discorso di guglielmo non è così fuori dal mondo, stabilisce semplicemente che cosa si aspetta dalle persone e cerca di ottenerlo. quando non lo ottiene non si complica la vita cercando di costruire artificiosamente qualcosa che nemmeno gli interessa!

evolution_dacia_logo.jpg

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Scusa Gug..ma per me ti sei perso tutto il bello d'amare...che e il corteggiamento...le donne vogliono essere corteggiate...che gusto ce ad andare verso avventure facili????...l'attesa di un si e molto piu bella e regala molte piu soddisfazioni di un si diretto...di un si che guarda solo all'aspetto fisico e ignora quello interiore...pero credo che con tua moglie ai recuperato ;)....almeno nn e una facile avventura come le altre ;)

indubbiamente il corteggiamento è una cosa bellissima ,però ci sono dei tempi!!!

se la cosa era troppo lunga a me non piaceva ...

e se incerti casi sono stato troppo veloce...bhe me la sono sbrigata dopo con un periodo più lungo di passione.

ho avuto una serie di storie ,una importatne con finale di grande sofferenza...e qualche (poche) avventure.

ho cercato sempre una donna per costruire una relazione ..alla fine l'ho trovata.

ma non chiedetemi di stare li a girare per dei mesi intorno a una persona

attendendo un si.

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Guest DESMO16
Vespino, io credo che a volte sconfini un pò nel vittimismo.

Forse dovresti smetterla di vedere la Chiesa necessariamente come nemica.

Tu hai le tue convinzioni, la Chiesa ha le sue. Ognuno deve essere libero di esprimersi, ma nel rispetto reciproco e senza invani, se non deleteri, tentativi di coercizione da parte di nessuno. Inutile farsi il sangue acido solo perchè si ha la sensazione di non essere compresi: in misura più o meno accentuata capita un pò a tutti.

Se ti guardi poco poco in giro puoi anche trovare dei modelli di brillante successo (in antitesi col tuo vittimismo) da cui potresti forse trarre ispirazione.

Uno per tutti: Nichi Vendola.

Comunista e gay, eppure cattolico.

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Il Vescovo contro Vendo la(coscienza):

sei cattolico solo quando vuoi

L'arcivescovo di Lecce e presidente dei vescovi pugliesi, monsignor Cosmo Francesco Ruppi, non usa mezzi termini e risponde in modo netto al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola…

«Non si può essere cattolici a metà, quando ci conviene»; e poi ancora: «O si è cattolici o non lo si è»: l'arcivescovo di Lecce, monsignor Cosmo Francesco Ruppi, non usa mezzi termini e risponde in modo netto al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

Proprio lui, il governatore eletto nelle file di Rifondazione comunista che da sempre si dichiara fervente cattolico, il giorno prima aveva infatti sferrato un attacco frontale al cardinale Camillo Ruini affrontando la questione dei Pacs nel corso di un intervento a Napoli per la cerimonia della festa di Liberazione. «Attenzione, qui si spezza la corda», aveva detto Vendola.

La risposta di Ruppi, presidente dei vescovi pugliesi, è arrivata nel giro di 24 ore: «Non è nostra intenzione - sostiene l'arcivescovo - entrare in polemica con chi, pur dichiarandosi cattolico, si scosta visibilmente dall'insegnamento della Chiesa in materia di famiglia, di etica e di costumi sessuali, ma non è possibile essere cattolici e disattendere il magistero».

Nel suo intervento l'arcivescovo di Lecce si sofferma poi sulle esigenze della comunità pugliese: «La nostra gente - afferma - ha bisogno di lavoro, di sviluppo, di onestà, di interventi sociali, volti ai poveri e ai disoccupati e non ha invece alcun bisogno di polemiche pseudo-religiose che producono solo confusione e disdoro».

Insomma, più che polemica è un vero e proprio scontro innescato dalle parole pronunciate da Vendola a Napoli, dove peraltro il governatore ha precisato di parlare «da cattolico» ma si è prodotto in una serie di pesanti accuse al presidente della Conferenza episcopale italiana: «L'ingerenza di Ruini nel recinto dello Stato di diritto del pluralismo culturale - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia - produce anche un effetto di interdizione all'esercizio dei diritti per le persone. Qui la Chiesa, quella della Curia, rischia di farsi male», ha tuonato. Secondo Vendola «la posizione incarnata dai vertici della Cei fa male alla Chiesa esponendo il magistero su un terreno improprio». Ma non è tutto, perché per il governatore «non si vede molto la Chiesa universale indicata dalla profezia cristiana, ma quella romana che interferisce nella legislazione nazionale, pesantemente». Un severo atto d'accusa, quello del presidente della Regione Puglia, concluso con l'augurio che «il Vangelo non diventi mai uno strumento di lotta e un corpo contundente da poter usare contro i diritti delle persone». Vendola nel suo intervento napoletano ha anche ricordato di essere stato il promotore della prima proposta su coppie di fatto e unioni civili, e ha rincarato la dose nei confronti della Cei dichiarando che «l'atteggiamento assunto a proposito dei Pacs scortica l'integrità del messaggio evangelico perché diventa troppo un pezzo della politica».

Ma Ruppi risponde anche su questo punto: «La Chiesa - dice l'arcivescovo di Lecce - è lontana dalle polemiche partitiche, ma non per questo deve stare zitta di fronte a problemi morali o deve impaurirsi di fronte alla crescente ostilità di chi vorrebbe relegarla nell'ambito strettamente privatistico». L'arcivescovo di Lecce chiarisce che non c'è stata alcuna ingerenza e precisa che «la Chiesa ha il dovere di insegnare ai fedeli la verità e di difendere anche pubblicamente il matrimonio e la famiglia, senza per questo ignorare il problema dei figli nati fuori dal matrimonio che hanno il diritto di essere difesi e tutelati».

di Bepi Castellaneta

Il Giornale n. 233 del 01-10-2005

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