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Alfa Romeo 159 1.9 JTS: Test Drive


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Alfa Romeo 159 1.9 JTS: Test Drive (fonte: infomotori)

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La turbodiesel-mania imperversa in ogni segmento di mercato, specialmente in Italia dove da un po’ di tempo si è materializzato il sorpasso nelle vendite. I motivi conduttori di tale tendenza sono molteplici a partire dal risparmio in termini economici dovuto soprattutto alla maggior percorrenza dei moderni turbodiesel rispetto agli equipotenti motori a benzina. Un forte impulso alla scelta di una vettura diesel viene offerto anche dalle caratteristiche tecniche di tali propulsori, che offrono una coppia molto corposa fin dai bassi regimi rendendo la guida estremamente elastica. La spinta robusta degli attuali common-rail sovralimentati rende meno impellente il ricorso alle scalate di marcia, grazie allo spunto vivace con rapporti impensabili per un benzina.

Solo vantaggi?

La “galoppata” dei prezzi di benzina e gasolio ha portato alla riduzione del gap monetario presente tra i due carburanti. Il maggior costo, sia all’acquisto che per quanto riguarda la manutenzione, penalizza poi le vetture turbodiesel nel caso si percorrano poche migliaia di chilometri all’anno.

Questi fattori sono stati presi in considerazione dalle case costruttrici che fino ad ora avevano leggermente “trascurato” lo sviluppo dei propulsori a benzina ed i risultati fanno presagire una futura riscossa, alimentata dai nuovi sistemi di iniezione diretta e sovralimentazione sviluppati dai maggiori gruppi automobilistici.

La proposta italiana: 1.9 JTS

A pochi mesi dalla presentazione a Monaco di Baviera Infomotori.com ha scelto di testare per voi la versione d’ingresso alla gamma benzina della nuova Alfa Romeo 159. Si tratta di un quattro cilindri da 1.9 litri, con doppio variatore di fase continuo (aspirazione e scarico) ed iniezione diretta JTS (Jet Thrust Stoichiometric). Un sistema sviluppato dai tecnici del Biscione nell’intento di migliorare la combustione ed offrire valori di potenza, coppia ed emissioni particolarmente interessanti. I dati tecnici confermano il buon lavoro svolto in quel di Arese: 160 cavalli e 190 Newtonmetri di coppia a 4.500 giri/minuto di cui l’88% disponibile già a partire da 2.000 giri.

Per quanto riguarda i contenuti stilistici rimandiamo alla scheda precedente del Test Drive a Monaco di Alfa Romeo 159 e passiamo alle impressioni di guida dell’interessante propulsore 1.9 JTS.

Un piacere guidarla

Dopo aver percorso già 3.000 chilometri, la redazione di Infomotori.com ha preso gran feeling con questa straordinaria vettura che abbiamo potuto testare sia in autostrada (dove il comfort di marcia è eccellente tanto che “sciropparsi” 600 chilometri in giornata non è certo uno stress, ma puro divertimento) sia sui percorsi più nervosi come i colli e le montagne venete dove il temperamento sportivo Alfa Romeo è ben presente anche sul DNA della 159.

3.000 chilometri senza il minimo inconveniente che non sono certo i 300 percorsi a Monaco di Baviera, ma che non rappresentano ancora un valore sufficiente per certificare il pieno successo dell’Alfa 159, specie per i diffidenti che possono giustamente affermare: facile fare una buona macchina per 3.000 chilometri, ma a diecimila perderà i pezzi? Noi siamo pronti a scommettere che con Alfa 159 (come con Fiat Grande Punto), l’industria automobilistica nazionale ha cambiato registro e per soddisfare i tanti San Tommaso che vogliono toccare con mano i tester di Infomotori.com sono in azione per verificare la qualità del progetto Alfa 159.

Pur mettendo alla frusta tutte le componenti principali della vettura: dal motore, sollecitato dalle continue riprese dopo i tornanti e dalle variazioni di pendenza, all’impianto frenante, sottoposto ai continui sforzi tipici della guida collinare per passare al telaio ed alle sospensioni che hanno meritato un giudizio decisamente sopra la media, assecondando la tortuosità del tracciato e coadiuvando il pilota nel controllo della vettura in maniera impeccabile.

La nuova berlina firmata Giugiaro deve oltretutto confermare le doti dinamiche del modello che l’ha preceduta, visto che la “vecchia” 156 si è fatta apprezzare per il suo eccellente comportamento stradale.

Il nostro giudizio non può che premiare la nuova Alfa Romeo 159. Lo sterzo, le sospensioni ed il telaio lavorano in perfetta simbiosi e fanno quasi dimenticare le dimensioni “importanti” della vettura, che si lascia condurre docilmente e sopporta senza troppe apprensioni qualche tornante affrontato in maniera allegra. L’handling infonde una piacevole sensazione di sicurezza rafforzata della risposta decisa e dosabile dell’impianto frenante a quattro dischi. Lo sterzo si conferma degno portavoce della tradizione Alfa dimostrando direzionalità e precisione da riferimento, oltre a facilitare le inversioni lungo i tornanti grazie alla servoassistenza ed all’ergonomia sportiva del volante.

Certamente gli stessi Pirelli P Zero rosso su ruote da 17” forniscono il loro bel contributo, ma la facilità e l’ampiezza di sterzata stupiscono e sono decisamente superiori a quelle di molte sue blasonate rivali.

A correggere le manovre un po’ troppo “briose” pensa comunque l’occhio vigile dell’elettronica, che raffredda i nostri bollenti spiriti grazie al controllo di stabilità VDC ed all’MSR che evita il bloccaggio delle ruote anteriori nelle scalate più violente. Nelle frenate su fondo sdrucciolevole potete poi contare sull’efficace ABS completo di EBD mentre le partenze in salita vengono facilitate dall’Hill Holder, una specie di “freno a mano” automatico che elimina il fastidioso arretramento al rilascio della frizione in pendenza.

Il motore

La parte sicuramente più interessante per i lettori di Infomotori.com riguarda le prestazioni ed il comportamento del quattro cilindri 1.9 JTS di casa Alfa. La prima impressione che si ha una volta al volante è decisamente positiva: sin dai primi metri ci si accorge di essere alla guida di un motore a benzina fuori dai canoni tradizionali. La risposta repentina alle pressioni sull’acceleratore, la ripresa corposa da regimi medio-bassi e l’allungo coinvolgente che non conosce fine se non in prossimità della zona rossa del contagiri fanno riscoprire il fascino della guida sportiva intrinseca al marchio Alfa Romeo.

Gli amanti del benzina apprezzeranno anche la “colonna sonora” offerta dal quattro cilindri Alfa. Ogni allungo viene accompagnato dal ringhio aggressivo del 1.9 JTS che si mantiene comunque entro i limiti del comfort richiesto ad una vettura di segmento D. La coppia motrice non sorprende in quanto a valore massimo ma si fa apprezzare per la distribuzione omogenea lungo tutta la curva di utilizzo, a garanzia di una risposta decisa e fluida che relega alle posizioni di rincalzo i propulsori a benzina di concezione tradizionale.

Sul fronte dei consumi il valore dichiarato nel percorso misto ci è sembrato decisamente veritiero: 8.7 litri ogni 100 chilometri (11.5 Km/litro) sono accettabili per una vettura da 160 cavalli leggermente penalizzata da un peso in ordine di marcia che supera le 1.5 tonnellate.

Soldi ben spesi

Uno sguardo finale al listino dell’Alfa Romeo 159 1.9 JTS: l’allestimento Progression, ben accessoriato pur trattandosi della versione “base”, costa 28.600 euro mentre per la lussuosa Distinctive l’assegno richiesto è pari a 31.250 euro.

E come se la cava con le rivali tedesche…?

Bella domanda ed Infomotori.com poteva esimersi dal verificarlo? Certo che no! Ed ecco allora che stiamo concludendo un’appassionante comparativa con la BMW Serie 3 berlina benzina (320i) con “fuochi e fiamme” visto che Alfa Romeo e BMW sono decisamente le prime delle classi con alcuni punti a favore dell’italiana ed altri a pro della teutonica. Un bel muso contro muso che conferma i progressi Alfa e rafforza i nostri buoni giudizi sulla bavarese. Il risultato della sfida? Ancora un po’ di pazienza e potrete leggere l’avvincente duello che non sarà l’unico grazie al fatto che la 159 ha deciso di lanciare il guanto di sfida alla stessa Mercedes Classe C…

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

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Inviato

sembra di no, bialbero che ha provato il 2.200 jts non mi pare entusiasta.

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

Inviato

sono i migliori 4 cilindri aspirati offerti da costruttore premium oggi...ed hanno risolto i problemi che aveva nel suo primo utilizzo(2.0JTS) il JTS...dunque sono motori senz'altro riusciti...che spingono forte dai 2000 ai 6500 giri...senza avere mancanza di spinta nei bassi regimi come le generazioni precedenti di 4 cilindri alfa ma una spinta continua dai bassi fino agli alti regimi..una cosa possibile oggi grazie alla tecnologia twinphaser...

Inviato
Avevo letto questa prova... insomma sti benza?

Cantano bene e sono comunque un po' particolari... ma vanno come un'Alfa meriterebbe?

..attendo di riuscire a provarla per dare un giudizio corretto..

Inviato
sembra di no, bialbero che ha provato il 2.200 jts non mi pare entusiasta.

esatto.

il 2.2 come ho detto è richissimo di coppia ai bassi regimi e particolarmente pronto ai comandi dell'acceleratore, ma agli alti regimi perde l'allungo iniziale, non mi è sembrato insomma vivace, il suo migliore range di utilizzo è dunque dai 2500 e fino ai 5000.

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Inviato
anche qui mi vengono a parlare di coppia omogenea.....vabeh dovrò abituarmici

si ma guarda, a leggere la stampa non ci si capisce nulla, Automobilismo dice una cosa, auto un'altra e quattroruote ancora un'altra...

provando il 2.2 mi è sembrata che la verità stesse nel mezzo tra "auto" e "automobilismo", riguardo al motore 2.2 s'intende.

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Inviato
sono i migliori 4 cilindri aspirati offerti da costruttore premium oggi...ed hanno risolto i problemi che aveva nel suo primo utilizzo(2.0JTS) il JTS...dunque sono motori senz'altro riusciti...che spingono forte dai 2000 ai 6500 giri...senza avere mancanza di spinta nei bassi regimi come le generazioni precedenti di 4 cilindri alfa ma una spinta continua dai bassi fino agli alti regimi..una cosa possibile oggi grazie alla tecnologia twinphaser...

si ma infatti ai bassissimi regimi è vero, è molto pronto e ricco di coppia, però agli alti sembra "perdersi", esprime il meglio intorno ai 5000...

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