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Il primo calamaro gigante vivente


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Inviato
Due ricercatori giapponesi sono riusciti nell'impresa utilizzando

un'esca e una macchina fotografica: un mostro lungo 8 metri ha abboccato

Fotografato negli abissi del Pacifico

il primo calamaro gigante vivente

Finora erano stati trovati solo esemplari morti o spiaggiati

Recuperato un pezzo di tentacolo: servirà per ulteriori studi

di ELENA DUSI

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Le immagini del calamaro scattate a 900 metri di profondità

Uomo e calamaro gigante alla fine si sono incontrati. Il primo mostro marino catturato - vivo - dal nostro occhio è un membro della specie Architeuthis lungo otto metri. Stava cacciando a 900 metri di profondità quando gli obiettivi di una macchina fotografica lo hanno immortalato. Hanno visto i suoi tentacoli abbrancare la preda, il suo corpo avvolgerla e succhiarla. In superficie intanto due ricercatori giapponesi del National science museum di Tokyo, Tsunemi Kubodera e Kyoichi Mori esultavano per il successo.

Finora gli unici esemplari di calamaro gigante erano stati ripescati, morti, quando delle circostanze casuali li avevano sollevavati dagli abissi. Impigliati nelle reti dei pescherecci o spiaggiati sulle coste, avevano scatenato la fantasia dei biologi, con l'esemplare più grande che raggiungeva i diciotto metri di cui dodici di tentacoli.

Kubodera e Kyoichi hanno fotografato il calamaro gigante il 30 settembre 2004 nei mari del Pacifico del Nord non lontano dalle coste del Giappone. Raccontano i particolari del loro incontro nella rivista Proceedings B of the Royal Society. Sono partiti inseguendo i capodogli, che sono ghiotti di calamari e da settembre a dicembre organizzano delle partite di caccia al largo delle isola Ogasawara. Arrivati al punto giusto con la nave, i due biologi marini hanno calato nel mare più nero, freddo e profondo possibile un'esca e una macchina fotografica legata a un cavo puntata sull'esca. Ed ecco che il mostro si è presentato all'appuntamento. "La caratteristica più impressionante del calamaro gigante - raccontano - è il paio di tentacoli lunghissimi che usa per afferrare la preda. Da soli costituiscono i due terzi della lunghezza del corpo, e si distinguono nettamente dagli altri otto tentacoli più corti". L'impeto con cui il mostro ha abbrancato l'esca e la voracità con cui l'ha ingurgitata hanno stupito gli stessi ricercatori, che non si aspettavano un essere così famelico e un predatore così attivo.

A Tokyo Kubodera e Kyoichi sono tornati con un frammento di tentacolo che era rimasto impigliato all'amo con l'esca. Sollevato fino al ponte della nave, continuava ancora a muoversi e avvolgersi con le ventose intorno agli oggetti che toccava, incluse le braccia dei marinai. Le sue cellule serviranno ora a caratterizzare meglio la specie, capire a quale famiglia esattamente appartiene e sequenziarne il codice genetico.

Il successo della spedizione arriva dopo un decennio di ricerche inutili. Tra il 1996 e il '99 in particolare Stati Uniti e Nuova Zelanda avevano speso tempo e risorse per dare la caccia al mostro marino. Salvo poi ritirare il guanto della sfida senza risultato alcuno e lasciare l'onore del primo faccia a faccia agli esperti biologi giapponesi.

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/calamgig/calamgig/calamgig.html

I mostri marini mi hanno sempre affascinato...ed eccone finalmente uno...

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Questa Giulia non è premium....è spermium !

Inviato

Incredibile. Pero' un calamaro gigante (circa 5 metri) era stato glia rinvenuto morto sulle spiagge del Cile o dell'Argentina..... circa un paio di anni fa.

Io penso che siano animali di profondita' che per qualche disorientamento raggiungono la superficie e poi muoiono perche' le strurrure cellulari non riescono piu' a sopportare l'enorme scompenso tra pressione interna ed esterna.

Regards,

Francesco 8)))

Inviato
Incredibile. Pero' un calamaro gigante (circa 5 metri) era stato glia rinvenuto morto sulle spiagge del Cile o dell'Argentina..... circa un paio di anni fa.

Io penso che siano animali di profondita' che per qualche disorientamento raggiungono la superficie e poi muoiono perche' le strurrure cellulari non riescono piu' a sopportare l'enorme scompenso tra pressione interna ed esterna.

Regards,

Francesco 8)))

Sono animali rari, molto grandi, ma con un habitat pressochè inaccessibile: normale trovarne pochi e tutti morti.

E credo proprio muoiano di vecchiaia o di malattia; sono molluschi e non hanno cavità interne contenenti aria od altro: non muoiono per la pressione.

Guest Riccardo
Inviato
I mostri marini mi hanno sempre affascinato...ed eccone finalmente uno...

Mai visto i politici al mare ;-))))

A parte gli scherzi. Si erano visti animali marini incredibili strappati dall loro habitat dopo lo Tsunami!!!

Inviato

Muoiono anche per i morsi dei copodogli che sono i loro predatori.

Nota

Mi ricordo di aver letto che il calamaro gigante fritto fa schifo sa di gomma bruciata. Peccato:-) se no sai che fritturone. Un bel anello di calamaro grosso come una gomma di camion

Inviato
Muoiono anche per i morsi dei copodogli che sono i loro predatori.

Nota

Mi ricordo di aver letto che il calamaro gigante fritto fa schifo sa di gomma bruciata. Peccato:-) se no sai che fritturone. Un bel anello di calamaro grosso come una gomma di camion

Ho subito pensato alla stessa cosa! chef.gif

Peccato!

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