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confronto MUsa/Idea/Modus


un cavalieredoc

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Buona lettura...

NON CHIAMATELE PICCOLE

Nove automobilisti su cento, nei primi otto mesi del 2005 hanno scelto di acquistare un monovolume compatto e tra questi il 40% ha decretato reginette delle vendite la Fiat Idea, la Renault Modus e Lancia Musa. Abbiamo optato per le motorizzazioni di ingresso: 1.3 mjtd da 70 cv per Idea e Musa e 1.5 dci 65 cv per Modus. Gli allestimenti sono Dinamique per la francese, Emotion per l’Idea e Platino per la Musa. Inoltre a quest’ultima abbiamo unito il cambio robotizzato DFN ovvero “Dolce Far Niente”.

Tre vetture con ingombri esterni simili (la più raccolta è la Modus 3,79 mt di lunghezza esterna contro 3,97 mt di Musa e 3,93 mt di Idea) che offrono una straordinaria capacità di carico e abitabilità interna da ammiraglia. La prime due sono votate alla razionalità e alla praticità, la terza a ciò aggiunge l’eleganza che da sempre contraddistingue in marchio Lancia.

Esternamente il messaggio è chiaro: Modus diverte, esprime genialità e sregolatezza nelle linee, Idea rassicura e Musa raccoglie l’eleganza nel frontale e nel posteriore, della fortunata piccola Ypsilon. Salendo a bordo le differenze si notano in modo evidente e quella che emerge dal punto di vista “dell’accoglienza” è la Musa: offre materiali e colori di classe superiore in un ambiente caldo e esclusivo. Piccole attenzioni, come il vano portaoggetti che si stacca e diventa una tracolla in pelle, oppure i sopra-tappeti bloccati per evitare che scivolino sotto i pedali o ancora la pelle che abbonda sui sedili e sui fianchetti porta. Il tutto senza perdere d’occhio la sfruttabilità dello spazio: basta ribaltare i sedili anteriori e ottenere un matrimoniale o una “chaise longue”, o ancora riporre una bicicletta e viaggiare in tre a bordo.

Idea e Modus offrendo materiali più semplici, puntano tutto sulla praticità: con l’italiana ci si può sbizzarrire in 32 differenti posizioni dei sedili, si contano ben 16 tra vani e cassetti anteriori dove riporre oggetti; di contro con la francese, si fa scorrere il sedile posteriore di 17 cm (denominato Triptic) e da 2 posti diventa 3 ottenendo una larghezza di 1350 mm. Si trovano vani porta bottiglie, pozzetti e tasche porta documenti anche nei posti più impensabili: per esempio ribaltando il cuscino di seduta del sedile vano passeggero c’è una tasca porta documenti e il sedile diventa una manna soprattutto per le donne che, quando guidano da sole, possono metterci la borsetta, senza che caschi in avanti ad ogni frenata.

Il sedile posteriore scorrevole è di vitale importanza anche per ampliare le potenzialità di un vano bagagli: 192 litri possono diventare 302 per la francese, mentre per Musa e Idea che come volumetria sono punto di riferimento per la categoria, oscillano tra 320 e i 390 litri. Inutile dire che a sedili posteriori ribaltati si carica un “mondo” : 1283 litri per Modus e 1420 litri per Idea e Musa. Ad aggiungersi a ciò la Modus in via opzionale (circa 250 euro), offre il portellone con doppia apertura, una verso l’alto e una seconda apertura della parte bassa del portellone (in tutto e per tutto simile al piccolo portello della Mini). Può sembrare una cosa un po’ folle, ma in realtà serve per stivare piccole borse senza dover aprire troppo lo scrigno ed evitando di andare a sbattere contro un’auto posteggiata troppo vicino.

La posizione di giuda è caratterizzata dall’altezza superiore e quindi dalla sensazione di sicurezza che si percepisce viaggiando più in alto del solito, una panoramicità davvero ampia per le due italiane che però soffrono di un angolo “buio” in prossimità del montante anteriore troppo spesso. La Modus invece desta le maggior perplessità nella percezione degli ingombri esterni, ecco perché è consigliabile regolare la posizione del sedile di guida in modo alto.

La plancia merita un discorso diviso per le tre auto: Musa elegante nella colorazione, negli effetti cromati e nella grafica, offre il fianco alla critica in prossimità del bordo della plancia che essendo troppo alto ostacola la corretta lettura degli strumenti. I comandi sono facili da raggiungere, ma non sempre ordinati o ben leggibili: per esempio il regolatore di velocità (cruise control) è posizionato troppo vicino al devioluci, oppure i tasti del Connect-Nav sono troppo piccoli e risultano di difficile lettura nelle giornate di pieno sole. Analogo discorso è da esprimersi per Idea che condividendo con Musa il 70% dei componenti, si differenzia per qualche accessorio in meno. L’ordine e la pulizia regnano invece nella francese che riprende l'impostazione delle ultime Renault. Ha pochi comandi secondari ben riuniti nella console centrale, sopra la quale troneggia la strumentazione che anche in questo caso non è il massimo per leggibilità. I comandi radio sul volante sono lo stato d’arte per ergonomia e facilità d’uso. Tale supremazia della francese, non la si trova nei materiali e nelle finiture. La plastica dei particolari come la plafoniera, le maniglie di sostegno, i fianchetti porta nella zona bassa, o il guscio che racchiude in blocco di avviamento non è all’altezza della sue avversarie: graffiabile e di dubbia robustezza. C’è da dire che le italiane offrono materiali pregevoli e plastiche morbide al tatto, ma a fronte (per la Lancia) di un costo superiore. Se dovessimo esprimere un giudizio come miglior rapporto qualità materiali/prezzo d’acquisto a nostro parere l’Idea prevarrebbe.

Fin qui la prova a vettura statica, ma una volta acceso il motore il comportamento tra le tre vetture è totalmente differente. La Modus equipaggiata con il diesel di 1.461 cc con potenza di 65 cv risulta essere la più silenziosa, ma non la più morbida. Musa emerge ancora una volta regalando al sensazione di viaggiare su una vettura di classe superiore, mentre Modus soprattutto posteriormente si irrigidisce trasmettendo tutte le asperità presenti sulla strada e nelle manovre di emergenza tende a scomporsi un po’ troppo nel posteriore. In mezzo c’è il compromesso rassicurante, offerto da Idea.

Tutte e tre hanno un sterzo molto leggero e per nulla impegnativo: non richiede grandi sforzi e quello delle Italiane è completo di “dual drive”, ovvero lo sterzo a vettura ferma diventa leggerissimo e comodo nelle manovre di parcheggio, mentre superato i 30 km/h si indurisce e acquisendo maggiore precisione. C’è da dire però che il “gran confort” di guida della Lancia viene ottenuto anche grazie al cambio robotizzato che adotta. Denominato DFN possiede una duplice funzione (automatica o sequenziale), da un piacevole effetto “tacco punta” nei cambi di marcia e un’insospettabile brio nella ripresa. Questo garantisce ottimi spunti in salita offrendo al motore sempre il regime migliore per togliervi d’impaccio da situazioni critiche; inoltre, premendo il tasto E si attiva la funzione “economy” che riduce i consumi, ma in questo caso la vettura denuncia prestazioni più tranquille. Delle tre in marcia la meno performante soprattutto nei sorpassi è la francese: i 100 km orari si raggiungono il 15,9 sec a fronte dei 15.4 sec delle cugine italiane, i 1000 mt da fermo in 37,4 sec contro i 36,6 di Musa e Idea, mentre la velocità di punta è pressoché simile 156 km/h per Modus e 159 per Idea e Musa.

La sorpresa arriva dai consumi: il serbatoio è di 47 litri per le torinesi e 49 litri per la parigina, ma la palma di più economica spetta alla Modus: con 5 litri di gasolio nel misto autostradale/statale/cittadino abbiamo percorso 108 km, mentre con Musa 105 km e con Idea 98 km prima che le vetture si fermassero.

Infine un ultimo cenno alle dotazioni, prezzi e accessori. Il prezzo più interessante lo offre Fiat con Idea che parte da 14.710 euro, ma la dotazione è piuttosto carente e pertanto accingendo dalla lista accessori si raggiungono i prezzi della Modus nell’allestimento Dinamique da noi provato e che costa 15.700 euro. La più cara è Musa con 17.560 euro il allestimento Oro che però è anche la più completa come dotazioni. Il Top è offerto per Renault con l’allestimento Privilegi al costo di 16.700 euro compreso l’originale accessorio dei “Fari con visibilità laterale”: quando, a fari accesi, si gira il volante oltre un certo raggio, viene azionato un interruttore che semplicemente accende due fanali supplementari, montati però obliquamente rispetto a quelli normali. Fiat affida il top di gamma a due versioni Dinamic a 17.010 euro e Emotion a 17.860 euro quest’ultima con il climatizzatore bizona di serie e l’autoradio con cd. Infine per Lancia con l’allestimento Platino DFN raggiunge i 20.310 euro. C’è da domandarsi in che cosa consistono gli oltre tre mila euro che separano il prezzo di una Modus o di una Idea da una Musa: la risposta è nella dotazione di serie che comprende la selleria in pelle, tetto apribile doppio in cristallo, i braccioli anteriori, il cambio robotizzato e nel comportamento su strada da berlina di lusso.

Bi-color bi-sex: two gust in mej che one

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Sicuramente è un articolo di una rivista molto poco seria . E da quello che ho letto potrebbe anche essere che sia una prova fatta a tavolino senza provarle effettivamente .

2017 - ALFA ROMEO Giulia 2.2 150cv Super
2012 - RENAULT Megane III Coupè 1.6dci 130cv Gt-Line

2005 - NISSAN Murano 3.5 V6 24V 234cv CVT

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Sicuramente è un articolo di una rivista molto poco seria . E da quello che ho letto potrebbe anche essere che sia una prova fatta a tavolino senza provarle effettivamente .
Le riviste serie sono solo quelle che criticano Fiat & C.......

no le riviste VERE sono quelle che sono IMPARZIALI.Questa no.

Infatti una rivista che mi viene a dire che la musa è l'unica che esprime lusso,è una balla.La Modus ha una miriade di allestimenti,se avessero provato la versione Initiale(con pelle e fari allo xeno)sarebbe stato meglio..ma vabbè...

E poi dicono che la musa è la più costosa,però non dicono che la modus viene meno(e pure più accessoriata)...E poi non dicono che la modus ha un ottima sicurezza....facciamo sempre finta di niente...Per ME la modus è il miglior MPV piccolo sui 3,80 metri,perchè almeno io la verità la conosco,e sto attento ai dettagli..

SONO AL TOP DEI TOP!!!!!!:b9

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Le riviste serie sono solo quelle che criticano Fiat & C.......

NO vanno a mesi a giugno con la superprova o quando prova la ottima 147 è auto....poi se si permettere di criticare qualcosa di 159 diventa un cesso di rivista.

Tornando in topic sto articolo di che rivista è?

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Le riviste serie sono solo quelle che criticano Fiat & C.......

Centra molto con quello che ho detto .

E' un confronto del cavolo , con le solite cose note buttate lì.

Cosa centra la Musa con la Idea/Modus? Già che c'erano potevano metterci anche la Atos e la classe A , tanto...

2017 - ALFA ROMEO Giulia 2.2 150cv Super
2012 - RENAULT Megane III Coupè 1.6dci 130cv Gt-Line

2005 - NISSAN Murano 3.5 V6 24V 234cv CVT

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