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Il crac delle coop rosse


Guest DESMO16

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Il fatto è che le cooperative nacquero per aiutare i contadini a comprarsi il trattore quando da soli non ce la facevano o a vendere insieme i loro prodotti per spuntare un prezzo più alto. In quest'ottica erano molto utili e lo stato decise di aiutarle con una serie di agevolazioni, fra cui la non tassazione degli utili reinvestiti. A fronte di questo le cooperative hanno una serie di vincoli sulla loro organizzazione, i soci, ecc.

Quando però una cooperativa diventa un colosso della distribuzione, o dell'edilizia, decenza vorrebbe che rinunciasse (o che gli venissero sottratte) a quelle agevolazioni pensate per "agevolare i poveri lavoratori o contadini che si mettono insieme perché da soli non ce la fanno". Questo accadrebbe in un paese civile e questo sarebbe successo anche in Italia se le coop non fossero legate a doppio filo con la politica e non fossero rimaste l'unico baluardo di italianità in alcuni settori come la gdo.

Credo che tutti gli imprenditori sarebbero ben felici di non pagare le tasse sugli utili reinvestiti e continuare a pagarle solo sugli utili distribuiti... comunque pagherebbero di meno.

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Il fatto è che le cooperative nacquero per aiutare i contadini a comprarsi il trattore quando da soli non ce la facevano o a vendere insieme i loro prodotti per spuntare un prezzo più alto. In quest'ottica erano molto utili e lo stato decise di aiutarle con una serie di agevolazioni, fra cui la non tassazione degli utili reinvestiti. A fronte di questo le cooperative hanno una serie di vincoli sulla loro organizzazione, i soci, ecc.

Quando però una cooperativa diventa un colosso della distribuzione, o dell'edilizia, decenza vorrebbe che rinunciasse (o che gli venissero sottratte) a quelle agevolazioni pensate per "agevolare i poveri lavoratori o contadini che si mettono insieme perché da soli non ce la fanno". Questo accadrebbe in un paese civile e questo sarebbe successo anche in Italia se le coop non fossero legate a doppio filo con la politica e non fossero rimaste l'unico baluardo di italianità in alcuni settori come la gdo.

Credo che tutti gli imprenditori sarebbero ben felici di non pagare le tasse sugli utili reinvestiti e continuare a pagarle solo sugli utili distribuiti... comunque pagherebbero di meno.

Francamente non sono d'accordo.

Il principio della cooperazione non cambia a seconda delle dimensioni.

Anche nelle grosse cooperative di consumatori tipo la Coop della gdo non cambia assolutamente nulla. Se la presidenza e/o l'amministrazione siano o meno ammanicate con la politica non me ne può fregar di meno, perchè non mi risulta che per esservi assunti occorra esibire la tessera del partito, nè che per diventare socio o semplice cliente ci sia qualcuno che ti chiede la tessera di alcun partito. Non c'è un proprietario particolare, nè un gruppo di potere i cui componenti diventano miliardari, e funge da freno all'inflazione con numerosissime iniziative di risparmio in favore dei consumatori. Che poi con le offerte 3x2 e con tutte le altre manfrine alla fine non fanno altro che farti comprare anche quello che non ti serve è un'altro paio di maniche. Io per esempio mi faccio fregare sempre. Ma fa parte del loro lavoro di venditori e comunque conosco molta gente che non si fa fregare per niente. Inoltre è l'unico supermercato dove vedo fiorire in continuazione iniziative di solidarietà, almeno nella città in cui vivo io. Iniziative in cui una parte degli utili è destinata allo sviluppo dei paesi poveri. Forse sono fortunato io. Ho sentito dire che comunque, a proposito di solidarietà, in altre città tipo Roma c'è di molto meglio, come ad esempio il banco alimentare. Spero che funzioni.

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Conosco poco le coop, perché a Roma i sindaci di sinistra sono piuttosto recenti e le coop non sono molto diffuse (non è una frecciatina: è la verità che le coop sono molto diffuse nelle regioni rosse e poco nelle altre). Posso anche credere a tutto quello che mi dici sulla lotta all'inflazione e le iniziative di solidarietà, non capisco però perché tutto questo deve essere sussidiato dai contribuenti. Infatti, far pagare meno tasse è come dare un sussidio. Non capisco perché io devo pagare di più i prodotti al GS sotto casa e tu li devi pagare di meno alla coop sotto casa tua solo perché la tua coop paga meno tasse del mio GS.

Ripeto, capisco gli incentivi per le piccole cooperative di lavoratori, che riescono così a fare tutti insieme cose che non riuscirebbero a fare da soli. Siamo nell'ambito degli aiuti alle piccole imprese, all'imprenditoria giovanile, insomma dare una mano a chi ne ha più bisogno, non li capisco per alcune fra le più grandi imprese italiane.

Per essere molto cinico, se milioni di consumatori decidono di mettersi insieme per cooperare nel campo della distribuzione, buon per loro, ma perché gli altri li devono sussidiare?

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Conosco poco le coop, perché a Roma i sindaci di sinistra sono piuttosto recenti e le coop non sono molto diffuse (non è una frecciatina: è la verità che le coop sono molto diffuse nelle regioni rosse e poco nelle altre). Posso anche credere a tutto quello che mi dici sulla lotta all'inflazione e le iniziative di solidarietà, non capisco però perché tutto questo deve essere sussidiato dai contribuenti. Infatti, far pagare meno tasse è come dare un sussidio. Non capisco perché io devo pagare di più i prodotti al GS sotto casa e tu li devi pagare di meno alla coop sotto casa tua solo perché la tua coop paga meno tasse del mio GS.

Ripeto, capisco gli incentivi per le piccole cooperative di lavoratori, che riescono così a fare tutti insieme cose che non riuscirebbero a fare da soli. Siamo nell'ambito degli aiuti alle piccole imprese, all'imprenditoria giovanile, insomma dare una mano a chi ne ha più bisogno, non li capisco per alcune fra le più grandi imprese italiane.

Per essere molto cinico, se milioni di consumatori decidono di mettersi insieme per cooperare nel campo della distribuzione, buon per loro, ma perché gli altri li devono sussidiare?

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Tu dici che non capisci perchè le cooperative grandi debbano essere ancora agevolate. Beh, prova a togliere la norma che detassa gli utili reinvestiti e la cooperativa in pratica non esiste più. Perchè a quel punto nessuno potrà obbligare la cooperativa a reinvestire gli utili, e così si passa dalla cooperativa (che non può avere scopi di lucro) ad un altro tipo di società dove gli utili possono andare direttamente nelle tasche dei soci.
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Non capisco perché io devo pagare di più i prodotti al GS sotto casa e tu li devi pagare di meno alla coop sotto casa tua solo perché la tua coop paga meno tasse del mio GS.

Perché la quota a riserva indivisibile, ovvero gli utili non distribuibili ai soci sono patrimonio dello stato e non dei soci.

Cioè se si liquida la società i soci non vedono il becco di un quattrino, ma i soldi li incassa lo stato.

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Guest Riccardo
sistema di potere ,sistema di controllo dell'economia molto forte in alcune regioni

che pure essendo come L'EMILIA ROMAGNA fra le più ricche ha dei risultati elettorali ben differenti.

Ecco appunto!!

Mo ci vendono pure le Coop come la via giusta per risolvere problemi!!! Ah Ah

Non posso che quotare la conclusione di Car low

Detto fra noi, io credo che il sistema delle cooperative sia un'anomalia figlia del partito comunista. Il partito comunista più che un partito era una Chiesa e riusciva ad avere funzionari e dirigenti seri, preparati e onesti. E' solo grazie a loro, che vivevano la loro militanza in maniera religiosa che il mondo delle cooperative non è stato travolto da infiniti scandali, dato che dire a un'impresa che non deve produrre utili è il modo migliore per spingere i dirigenti a gestirla male (come accadeva con molte imprese pubbliche) e tentare di intascarsi gli utili che non dovrebbero essere prodotti.

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L'associazione coop=comunisti e un pò fuori luogo,ricordiamoci anche che esitono numerose coop di colore differente (quelle cielline tanto per fare un esempio) e che frà l'altro non sono nemmeno tanto piccole.

Comunque fatto stà che il governo dall'anno venturo limiterà ancor di più i benefici alle coop,per maggiori informazioni leggere l'espresso di questa settimana.

Per quanto riguarda il (quasi)mancato coinvolgimento dei quadri del PCI-PDS in tangentopoli, concordo o quasi con le teorie di Desmo.

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L'associazione coop=comunisti e un pò fuori luogo,ricordiamoci anche che esitono numerose coop di colore differente (quelle cielline tanto per fare un esempio) e che frà l'altro non sono nemmeno tanto piccole.

Comunque fatto stà che il governo dall'anno venturo limiterà ancor di più i benefici alle coop,per maggiori informazioni leggere l'espresso di questa settimana.

Per quanto riguarda il (quasi)mancato coinvolgimento dei quadri del PCI-PDS in tangentopoli, concordo o quasi con le teorie di Desmo.

se permetti la "Compagnia delle Opere "sono leggermente diverse

perchè sono associazioni di imprese private e cooperative con fine di lucro

la tassazzione è ben differente da quelle "ROSSE"

nate per essere un'aiuto ,poi diventate un sistema di potere e di voto di

scambio .

Bersani%20tavolo1.jpg

"purta de turtelein ".............

oh

niente soldi dalla "reazione" altrimenti usite dalla cooperative!!

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...

perchè sono associazioni di imprese private e cooperative con fine di lucro

la tassazzione è ben differente da quelle "ROSSE"

nate per essere un'aiuto ,poi diventate un sistema di potere e di voto di

Oddio le coop sono così potenti che per aprire un ipercoop in campania (regione governata da un diessino) hanno dovuto aspettare anni.

Senza contare che il salumiere della coop della mia zona, si mette a canticchiare bandiera rossa o la marcia dell'internazione socialista mentre mi affetta il parma :D e comunque la coop aiutano ancora oggi i consumatori a spendere (leggermente e limitatamente su alcune tipologie di prodotti) di meno e soprattutto offrire prodotti di maggior qualità,prodotti da piccoli produttori che non trovono spazio nelle altre catene.

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