Ricerca in Italia: il giorno della Svolta

[Guest Riccardo]

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DA DoctorNews 6 ottobre 2005

Ricerca, il giorno della svolta

L'oncologo Umberto Veronesi ha promosso a pieni voti l'aumento dei fondi per la ricerca previsto dalla nuova Finanziaria

E' una giornata storica per la ricerca italiana''. Così l'oncologo Umberto Veronesi ha promosso a pieni voti l'aumento dei fondi per la ricerca previsto dalla nuova Finanziaria. Lo ha fatto dal convegno, organizzato all'Ispesl, a Monteporzio Catone (Roma), dove il ministro della Salute Francesco Storace ha annunciato i provvedimenti a sostegno della ricerca. ''Credo che il ministro mi abbia convocato qui oggi come simbolo, anche per la mia età, degli istituti di ricerca italiani - ha esordito Veronesi - furono istituiti nel 1925 e io stesso sono nato in quell'anno''.

''Pochi giorni dopo il suo insediamento - riferisce Veronesi - Storace convoco' tutti noi degli Irccs. Il ministro parlò pochissimo e ascoltò molto, ascoltò tutte le nostre lamentele, le tante lamentele. Prese appunti, direi quasi con umiltà, e ha continuato nel suo lavoro stando tra noi, cercando di aiutare chi fa ricerca. E così siamo arrivati a questo giorno storico: siamo orgogliosi di questo ministro''.

''Ciascun istituto, che riunisce i ricercatori e i clinici - ha proseguito Veronesi - riceverà dall'aumento dei fondi un grande impulso alla ricerca traslazionale, cioè quella che trasferisce rapidamente i nuovi risultati dal laboratorio al paziente. Privata di fondi, questa rete territoriale tipica dell'Italia, e inusuale all'estero, era rimasta come un tesoro nascosto. Oggi vedo entusiasmo tra i colleghi di tutti gli istituti per l'aumento di fondi ottenuto dal ministro Storace. Fin dal suo insediamento ci ha ascoltato con umiltà e ha mantenuto le promesse di sostegno alla ricerca italiana''. Infine, ha aggiunto Veronesi, ''il paese che non produce conoscenza è destinato alla regressione. Oggi possiamo riprendere il cammino verso l'innovazione''. Plauso all'aumento dei fondi per la ricerca è venuto anche da Enrico Garaci, presidente dell'Istituto superiore di sanità.