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Le primarie del centro-sinistra


carrera4

cosa farete?  

62 voti

  1. 1. cosa farete?

    • sono di centrosx, vado a votare e voto Prodi
      23
    • sono di centrosx, vado a votare e non voto Prodi
      8
    • sono di centrodx e non vado a votare
      12
    • sono di centrodx, vado a votare e non voto Prodi
      5
    • non so, non mi interessa
      16


Messaggi Raccomandati:

Quoto. Aggiungerei che destra liberale di massa non può essere definita neanche quella pre fascista, dato che votavano in pochissimi. Quando poi si estese il voto a masse più ampie di popolazione i partiti liberali ebbero pochissimi voti e si affermarono socialisti, popolari e fascisti.

Se il fascismo ha le sue colpe nell'aver fagocitato la destra sotto il cappello della destra nazionalista e sociale, non va dimenticato il ruolo della Chiesa (e già vedo ax che gioisce!). Infatti, il partito popolare prima e la Dc poi, hanno raccolto le masse non socialiste, ma non hanno mai proposto una politica liberale (il liberalismo era stato condannato dalla Chiesa) ma stranezze tipo "economia sociale di mercato", "forza di centro che guarda a sinistra" ecc. ecc. mentre ad esempio in Inghilterra, il partito conservatore è riuscito a mantenersi forza egemone del centro destra anche mano a mano che il voto veniva esteso a fasce sempre maggiori della popolazione.

Concordo, ma allora la domanda sorge spontanea (come direbbe qualcuno), non è che percaso in Italia un partito liberale di massa, che faccia una politica liberista, liberale e libertaria non lo vogliamo??

Non è che percaso i dipendenti dello stato preferiscono rimanere sotto la protezione dei "sindacati socialisti" dei destra, di centro e di sinistra senza che alcuno gli possa spiegare che cosa è lavorare in una società liberale aperta alla concorrenza????? (che gli impedirebbe le pause caffè di 1 ora, con annessa gita al supermercato).

Non è che percaso i dipendenti Alitalia aborrono una politica liberale perchè si ritroverebbero tutti a casa, e i loro amici controllori di volo idem (qualcuno ricorda Ronald Regan???)

Non è che percaso il tramviere insieme a suo cugino bidello, che tanto si lamentano, nulla vogliono cambiare perchè alla fine del turno devono andare a fare i tapparellisti in nero??

Non è che percaso la grande azienda si lamenta tanto, ma non vuole una vera politica liberale perchè se non rischierebbe di perdere gli aiuti statali??? (che ancora arrivano, eccome se arrivano)

Non è che l'operaio Botti Beppe che lavora alla Dalmine non vuole una politica liberale, perchè il partito, i sindacati gli anno detto che è brutta e cattiva, e quindi lui non la vuole??

Non è che le banche non vogliono una politica liberale, perchè porterebbe ad una vera concorrenza in luogo del cartello???

Non è che il ragionier Rossi Gervaso che lavora in banca e aspetta solamente le 17.00 per timbrare il cartellino non vuole una politica liberale, perchè la concorrenza lo porterebbe a dover lavorare sul serio????

Non è che le Assicurazioni non vogliono una politica liberale che le tolga dai privilegi nei quali si trovano.

Non è che il perito assicurativo al pari dell'agente non vuole una politica liberale se no la compagnia gli riduce compensi e provvigioni??

Non è che il controllore delle ferrovie dello stato non vuole una politica liberale perchè la concorrenza farebbe perdere ai suoi familiari il diritto di viaggiare gratis??

Non è che i notai non vogliono una politica liberale perchè gli toglierebbe i privilegi di casta??? (ogni riferimento ai passaggi di proprietà auto è puramente voluto)

Non è che gli avvocati non vogliono una politica liberale perchè se i divorzi li potessero fare senza di loro, e se le assicurazioni avessero meno cause con i clienti, non potrebbero cambiare barca ogni due anni???

Non è che le imprese che partecipano agli appalti (edili o altro) non vogliono una politica liberale perchè se non la concorrenza ci deve essere davvero???

Si va beh, ma allora chi ca%%o la vuole una vera politica liberale che non lo sia solo a parole????

Ecco perchè in Italia il partito liberale si è sempre mosso dal 2 (Zanone) al 7% (Malagodi), e quando qualcuno ha tentato di farlo di massa sono arrivate le truppe camellate degli ex DC-PSI

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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hip hip hurrà x Duetto80...

Non avrei potuto esprimermi meglio... sarai sicuramente nella mia triade di comando quando sarò MegaMaxUltraImperatore di tutto il Mondo (il MIO creato) ;)

Scherzi a parte, siamo sempre + sulla stessa linea d'onda, sarà che anno + anno meno siamo coetanei??... e le risposte a tutte le tue domande molto retoriche le conosciamo benissimo...ahimè...

....hopeless country of mine....

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Si va beh, ma allora chi ca%%o la vuole una vera politica liberale che non lo sia solo a parole????

sono i piccoli e medi imprenditori !!!! ovunque essi siano nel paese !!!

rappresentano il 35% della popolazione

sono coloro che rapprsentano 80% del Pil ...e il 90 % delle esportazioni

sono coloro che danno tantissimo ,e non ricevono nulla !!

sono coloro che sono vessati e chiamati evasori fiscali

sono coloro che non scioperano mai ...anzi sono coloro che perdono lavoro quando gli altri scioperano !!!

sono coloro che non si ammalano mai

che non si lamentano mai

che non vanno mai in pensione ...e magari terminano la loro vita nella loro piccol impresa

e che sui forumi vengono chiamati "artigianelli provinciali del cazzo" senza che nessuno li difenda...bannando a vita che si permette un'insulto così bastardo

sono coloro che la sinistra vuole vedere con le pezze al Kulo chiedere la carità

sono coloro che la destra sfrutta per finanziare le lobby potenti

sono la vera anima di questo paese

che il mondo ci invidia.;)

io ne faccio parte ....aggiungo che dopo lo sfogo sopra ,torno a lavorare e dico anche VIVA L'ITALIA:

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hip hip hurrà x Duetto80...

Non avrei potuto esprimermi meglio... sarai sicuramente nella mia triade di comando quando sarò MegaMaxUltraImperatore di tutto il Mondo (il MIO creato) ;)

Scherzi a parte, siamo sempre + sulla stessa linea d'onda, sarà che anno + anno meno siamo coetanei??... e le risposte a tutte le tue domande molto retoriche le conosciamo benissimo...ahimè...

....hopeless country of mine....

Ragazzi, anche io sono sulla stessa lunghezza d'onda, ma credo di essere un po' più giovane...

Il ragionamento di duetto è verissimo, però... Come si mantiene tutta questa massa di parassiti? Ovvero di rendite di posizione?

La spiegazione è semplice, da una parte c'è mezza Italia che lavora per mantenere se stessa e l'altra metà di parassiti, dall'altra si è accumulato un debito pubblico spaventoso.

E' una situazione sostenibile nel lungo periodo?

Io credo di no. Il debito pubblico ormai ha raggiunto livelli intollerabili e non può crescere oltre. In più, essendo entrati nell'Euro, ci siamo tolti l'unico mezzo "facile" che c'era per eliminarlo, cioè stampare cartamoneta, come si faceva negli anni settanta. Inflazione a due cifre, ma debito sotto controllo. E anche l'altra metà d'Italia, quella che lavora, non ce la fa più a portarsi dietro questo fardello.

Ci sono due possibilità: o la classe politica trova la forza per affrontare almeno alcuni di questi problemi, come aveva fatto in parte negli anni '90, o precipiteremo sempre più in basso e toccheremo il fondo con una crisi stile Argentina. Berlusconi non ha fatto una mazza, speriamo nelle persone serie del centrosinistra (qualcuno c'è, fra di noi ce lo possiamo dire).

Quanto alla domanda di stev66, non credo che esista un paese dove lo Stato non interviene nell'economia se non per far rispettare le leggi (puro modello liberista), meno che mai la Cina, ma ci sono decine di paesi dove l'intervento dello stato nell'economia e le pressioni delle varie lobby e corporazioni sono meno pesanti che in Italia, e quindi c'è maggiore concorrenza. Basta vedere le varie classifiche sulla competitività pubblicate dalle istituzioni internazionali, dove l'Italia sta sempre in basso. Io sono di destra: non credo che il mondo possa diventare perfetto (il sogno del paradiso in terra è tipicamente di sinistra), spero solo che si riesca a migliorare qualcosa, ad evitare il peggio.

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Ragazzi, anche io sono sulla stessa lunghezza d'onda, ma credo di essere un po' più giovane...

Il ragionamento di duetto è verissimo, però... Come si mantiene tutta questa massa di parassiti? Ovvero di rendite di posizione?

La spiegazione è semplice, da una parte c'è mezza Italia che lavora per mantenere se stessa e l'altra metà di parassiti, dall'altra si è accumulato un debito pubblico spaventoso.

E' una situazione sostenibile nel lungo periodo?

Io credo di no. Il debito pubblico ormai ha raggiunto livelli intollerabili e non può crescere oltre. In più, essendo entrati nell'Euro, ci siamo tolti l'unico mezzo "facile" che c'era per eliminarlo, cioè stampare cartamoneta, come si faceva negli anni settanta. Inflazione a due cifre, ma debito sotto controllo. E anche l'altra metà d'Italia, quella che lavora, non ce la fa più a portarsi dietro questo fardello.

Ci sono due possibilità: o la classe politica trova la forza per affrontare almeno alcuni di questi problemi, come aveva fatto in parte negli anni '90, o precipiteremo sempre più in basso e toccheremo il fondo con una crisi stile Argentina. Berlusconi non ha fatto una mazza, speriamo nelle persone serie del centrosinistra (qualcuno c'è, fra di noi ce lo possiamo dire).

Quanto alla domanda di stev66, non credo che esista un paese dove lo Stato non interviene nell'economia se non per far rispettare le leggi (puro modello liberista), meno che mai la Cina, ma ci sono decine di paesi dove l'intervento dello stato nell'economia e le pressioni delle varie lobby e corporazioni sono meno pesanti che in Italia, e quindi c'è maggiore concorrenza. Basta vedere le varie classifiche sulla competitività pubblicate dalle istituzioni internazionali, dove l'Italia sta sempre in basso. Io sono di destra: non credo che il mondo possa diventare perfetto (il sogno del paradiso in terra è tipicamente di sinistra), spero solo che si riesca a migliorare qualcosa, ad evitare il peggio.

c'è una terza possibilita: la cancellazione di un certo tipo di burocrazia ormai non più umana........per una trattazione piu approfondita della trasformazione delle moderne democrazie in burocrazie autocratiche aspettate che finisca di lavorare.

ciao

Guns don't kill people. Chuck Norris kills People.

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non credo che esista un paese dove lo Stato non interviene nell'economia se non per far rispettare le leggi (puro modello liberista), meno che mai la Cina, ma ci sono decine di paesi dove l'intervento dello stato nell'economia e le pressioni delle varie lobby e corporazioni sono meno pesanti che in Italia

Nessun governo al mondo puo' esimersi dal controlla lo sviluppo economico del proprio paese, sia per motivi sociali, sia per motivi di controllo del territorio.

Io giudico il grado di "non - liberalita'" dalla percentuale di PIL speso in Welfare.

E su questo nei paesi occidentali c'e' poca differenza ( Dal 35% degli USA al 45% dei piu' orientati al sociale )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest Riccardo
Notizia curiosa da Repubblica:

Sia pur rispettando la percentuale, penso che questo significhi qualcosa.

Come avevo detto ho riguardato i numeri anche sui dati postati in questo tread e la percentuale di votanti in Lombardia e' intorno alla media e circa la meta della percentuale di votanti in regioni come l'Emilia quindi il dato non dice molto.

Sarei puoi curioso di sapere chi controlla o chi puo confermare i numeri che siono stati forniti dall'unione.

Quando ci sono manifestazioni "di parte" se guardi i numeri forniti dai manifestanti e quelli forniti dalla questura ci sono discrepanze notevoli.

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