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DDL Moratti su scuola e Università


Regazzoni

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Per i fautori del "tutto va ben, madama la marchesa", "non ci servono le riforme", "la Moratti uccide l'università italiana" riporto questo articolo dal Corriere della sera di oggi

Università: nessuna italiana nelle top-100 Harvard e il Mit le università migliori del mondo. La Sapienza di Roma al 125 esimo posto. Al penultimo entra anche Firenze STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

L'entrata di Harvard (Ap)

LONDRA - Si scala tutta una lunga classifica prima di arrivare a vedere il nome di una università italiana nella lista dei 200 atenei migliori del mondo redatta dal supplemento Istruzione del quotidiano britannico The Times. La prima della classe è Harvard, valutata come la migliore università in assoluto, secondo le opinioni espresse da 20 mila accademici di tutto il mondo. Le università anglosassoni dominano comunque incontrastate con sette atenei statunitensi e le britanniche Cambridge (terza) e Oxford (quarta) nelle prime nove posizioni, mentre al decismo posto si classifica la Ecole Polytecnique di Parigi.

L'ITALIA - Gli unici atenei italiani che figurano nell'elenco stilato dal Times sono la Sapienza di Roma al 125/mo posto, che sale di circa 40 posizioni rispetto allo scorso anno, l'università di Bologna al 159/mo (186/ma nel 2004) e, per la prima volta, l'università di Firenze, penultima in classifica ma presente.

GLI ALTRI STATI - La maggiore vitalità intellettuale del globo comunque, ha sede nella cittadina americana di Cambridge - omonima della città britannica - che ospita Harvard e il Mit, il Massachussets Institute of Technology. Ma anche la California si distingue nel panorama accademico internazionale con la Stanford University in quinta posizione, Berkeley in sesta e il California Institute of Technology in ottava. Bene anche l'oriente con l'università di Pechino al 15/emo posto, subito seguita dall'università di Tokyo in Giappone (16/ma) e dalla National University of Singapore (22/ma).

LA CLASSIFICA - Per compilare l'elenco, gli esperti del Times hanno chiesto agli accademici di indicare i nomi delle migliori istituzioni universitarie specializzate nel settore di loro competenza ed hanno inoltre valutato la qualità dei corsi, la notorietà dei docenti e l'internazionalità degli atenei, in termini di capacità di attrarre studenti stranieri dall'estero. John ÒLeary, direttore responsabile del supplemento Istruzione del quotidiano ha sottolineato che le università hanno tutte diversi obbiettivi e punti forti, rendendo difficile un paragone.

«Gli accademici vedono Harvard come la più eminente delle istituzioni per quanto riguarda le arti, la medicina e le scienze sociali, mentre Cambridge è leader nelle scienze e il MIT nella tecnologia», ha affermato ÒLeary nella prefazione della classifica.

27 ottobre 2005

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Guest Riccardo
Per i fautori del "tutto va ben, madama la marchesa", "non ci servono le riforme", "la Moratti uccide l'università italiana" riporto questo articolo dal Corriere della sera di oggi

A me piacerebbe pero vedere una classifica simile non per universita ma per menti.

Sono sicuro che le cose sarebbero molto diverse!!!

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Guest Riccardo
se i moderatori sarebbero dovuti intervenire, avrebbero punito il provocatore.

in questo caso mi sembra di poter dire entrambi.

se vuoi sono ancora in tempo.

Se ritieni opportuno punirmi fallo ma spiegami come avrei provocato io!!

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Guest Riccardo
Gli unici che traggono vantaggi dalla situazione attuale dell'università sono i baroni e questa riforma tocca in minima parte i loro interessi. All'inizio si pensava di toccarli in misura maggiore (imporgli un numero minimo di ore di lezione: orrore!), ma le loro pressioni sono riuscite a ridurre i danni al minimo (se vi va leggetevi l'articolo su lavoce.info).

Vero non sara una rifroma epocale ma almeno e' un passo nella direzione giusta. Spero che ne seguiranno altre di destra o di sinistra che siano!!!

Verranno in parte toccati anche gli interessi di quelli che oggi sono ricercatori di lungo corso e che stavano lì lì per diventare baroni...

E' anche vero che molti erano entrati piu per appoggi che per meriti e progredivano piu che altro per "anzianita".

L'"anzianita" in queste cose e' un altro fenomeno tipico italiani.

Certi si siedono nell loro ufficio in Universita e di li non si muovono piu qualsiasi cosa facciano (o non facciano)

(vorrei sapere quanti fra i parlamentari sono anche prof. universitari).

Credo una stra-grande maggioranza sia da una parte che dall'altra!!!

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Povera vittima che si immola nell'interesse dell'Italia.

Comunque e' vero non sei dislessico ma disortografico

Quà di vittima ci sei solo tu, tant'è vero che corri dalla mamma piangendo perchè i cattivi usano le k, come se lo facessero per farti dispetto.

Io non sono nè dislessico nè disgrafico nè disortografico, ma quand'anche lo fossi sarebbero affari miei e certo la cosa non dovrebbe urtare i tuoi nervi. Non vedo perchè tutte le volte che uno ha voglia di ironizzare, satireggiare o semplicemente scherzare la prendi come un'offesa personale. Questa non è la prima volta che mi aggredisci a livello personale in risposta a miei posts diretti a tutto tranne che a te. Non è che percaso il malato da curare sei tu e la tua coda di paglia?

La precarieta e' la situazione attuale. Quello che hanno introdotto e' quello che c'e' da molto tempo all'estero con cariche temporanee ma riconosciute e che non devono essere ottenute pregando i baroni!!!

La riforma introduce i contratti a termine che servono solo a istituzionalizzare il precariato invece di combatterlo, o nella migliore delle ipotesi a cambiare il nome dei contratti dei 50.000 precari dell'università. Il tutto senza scalfire più di tanto il potere dei baroni.

Ma perche queste cose non le vai a dire agli aspiranti ricercatori

Spiegagli e soprattutto convincili che il precariato era una situazione atipica!!!

E perchè non vai tu dai precari a spiegargli che la loro è una condizione privilegiata?

Il precariato, da che mondo è mondo, esiste, ma questo non è sufficiente per renderlo una cosa regolare. Atipico era, atipico è ed atipico sarà. Se poi per te il precariato è normalità può essere una tua opinione che qualunque scemo può condividere.

Solita becera polemica infarcita di offese. Finisce che fate diventare simpatica pure la Moratti
No bello, quà se c'è un becero col paraocchi sei tu, visto che fai confusione e scambi per offese personali delle semplici critiche al sistema politico e di governo.

Io penso che stai rompendo parecchio le scatole: nessuno mi pare che ti aggredisca per le tue opinioni. Sforzati di essere un pò più civile cercando di rispettare le opiniooni altrui senza scambiarle per offese alla tua persona.

Qualsiasi fattucchiera da salotto è simpatica; non vedo che male ci sia a farla diventare ancora più simpatica.

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precisazione... (almeno nell'ultima modifica) gli anni di dottorato sono compresi.

Le obbiezioni di copco mi paiono legittime... lui dice che così il precariato si "istituzionalizza". Io però penso che oggi NESSUNO diventa ricercatore di ruolo a fine dottorato, o meglio nessuno che non sia figlio di professore. Mi sembra anche legittimo che si faccia un pò di gavetta dimostrando quanto si vale e si pubblica prima che un'università investa su di qualcuno a tempo indeterminato...

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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INFORMATI TU MIO CARO!!!

Fortuna che sono io il secchione!! La mia risposta era emozionale di fronte alla stupidita di chi butta sul ridere cose cosi serie.

Del resto basta veder la risposta che ha dato (INCREDIBILMENTE TOLLERATA DAI MODERATORI) per capire con chi si ha a che fare

SE vuoi fare il secchioone in ogni caso ti sbagli comunque.

Questa non sarebbe un Disgrafia ma una DISORTOGRAFIA

La disortografia consiste nella difficoltà dell’acquisizione delle regole fonologiche fondamentali e delle irregolarità ortografiche : omissione di fonemi, problemi di doppie, produzione di parole omofone (ha/a, é/e, hanno/anno, letto/l’etto).

La disortografia può essere determinata da problemi di natura molto diversa: la trasformazione delle conoscenze fonologiche in quelle grafemiche, l’utilizzo corretto delle regole ortografiche, la composizione di testi scritti. Di solito il soggetto disortografico può avere difficoltà nella coordinazione oculo-motoria, visuo-spaziale e nella velocità della riproduzione dei grafemi, in qualche caso una forma di scrittura allografica (caratteri diversi all’interno della parola).

Non e' assolutamente un fenomeno limitato alla gioventu (e comunque il paziente in questione ha gia manifestato questo difetto)

Tornando alla Disgrafia ti ricordo che sia la disgrafia che l'agrafia possono insorgere anche in eta avanzata come per esempio in persone con lesioni cerebrali, indipendentemente dal fatto che nel periodo antecedente alla lesione fossero presenti delle difficoltà in questo ambito.

Per quanto riguarda l'utilizzo del Ke ti ricordo:

1) che l'individuo in questione normalmente non lo usa anche se il suo lessico e' chiaramente volgare

2) Il post dell'individuo era chiaramente e stupidamente provocatorio ma del resto ognuno offre cio che puo offrire

3) e' stato richiesto in passato dai moderatori di non usare le k perche rendono difficile la lettura

Peccato che al posto di parlare dell'argometo del post inziale si cada in polemiche inutili ed OT innescate dai provocatori!!!

Per altro un tuo commento IT sull'argomento del tread sarebbe gradito!!!

qui finisco l'OT...Guarda bello che nn mi devi ricordare niente, io con la disgrafia ci vivo a contatto ogni giorno...io sono disgrafico..e so cosa significa...e cmq la distortografia fa parte della disgrafia...cioe se ce una ce l'altra...secondo non o mai detto che non puo sorgere in eta avanzata...ma solo che superati i 10anni e difficilissimo o impossibile guarire...ma si puo solo migliorare...io sono intervenuto perche mi sono sentito chiamato in causa ed offeso...soprattutto perche l'ai chiamata dislessia e nn disgrafia o distortografia che e cosa ben diversa...quindi ti prego che se devi isultare qualcuno non isultarelo su quel campo...perche proprio perche sai cosè sai che nn e bello viverci....

j

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precisazione... (almeno nell'ultima modifica) gli anni di dottorato sono compresi.

Le obbiezioni di copco mi paiono legittime... lui dice che così il precariato si "istituzionalizza". Io però penso che oggi NESSUNO diventa ricercatore di ruolo a fine dottorato' date=' o meglio nessuno che non sia figlio di professore. Mi sembra anche legittimo che si faccia un pò di gavetta dimostrando quanto si vale e si pubblica prima che un'università investa su di qualcuno a tempo indeterminato...[/quote']

Condivido: la gavetta per poter fare il ricercatore a tempo indeterminato è giusta e necessaria. Si tratta solo di stabilire quanto lunga debba essere.

Uno dei problemi dell'Università italiana è quello dei dieci-venti anni di precariato sottopagato necessari per poter conquistare l'immissione in ruolo. Il tutto per agguantare un lavoro allettante ma con stipendio tutt'altro che allettante. Sta riforma non risolve nè il problema degli eccessivi anni di precariato nè quello dello stipendio e tanto meno quello della qualità della ricerca. Semmai il rischio è di incasinare ulteriormente il tutto con sta storia della messa in esaurimento del ruolo del ricercatore e con la nascita della nuova fascia di professore aggregato a tempo determinato. Credo che la precarietà aumenterà invece di diminuire. La riforma declama alcuni principi fondamentali come quello dell'autonomia delle Università e quello della regolamentazione giuridica tesa a diminuire la precarietà, quando poi si passa agli articoli e ai commi i suddetti principi vengono sistematicamente disattesi.

Della serie "occorre che tutto cambi perchè tutto rimanga come prima".

Questa riforma rimescola le carte in tavola senza in realtà risolvere i problemi.

Il precariato c'era e rimane, cambia solo il nome del contratto con cui viene attuato.

Condivido molte tue osservazioni ed alcune di Car low e di Alfaomega dei posts precedenti.

Ad Alfaomega verrei però dire che l'unica nota che potrebbe essere forse considerata positiva in questa pseudo-riforma è lo sforzo teso ad integrare la ricerca universitaria con quella dell'industria. La cosa non impedisce la ricerca di base fatta nelle Università, anzi attraverso il coinvolgimento del mondo produttivo (e dei suoi soldi) la ricerca di base potrebbe addirittura beneficiarne, perchè quando in un laboratorio in cui si fa ricerca applicata arrivano strumenti, macchine, computers, softwares, databases, supermemorie, supercalcolatori, persone, competenze etc. chi ne beneficia non è solo la ricerca applicata ma anche la ricerca di base del laboratorio accanto, che altrimenti mai avrebbe avuto accesso alla possibilità di pianificare esperimenti e ricerche senza quegli strumenti spesso troppo costosi per la sola università e senza quelle competenze magari finanziate dall'industria.

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Guest Riccardo
qui finisco l'OT...Guarda bello che nn mi devi ricordare niente, io con la disgrafia ci vivo a contatto ogni giorno...io sono disgrafico..e so cosa significa...e cmq la distortografia fa parte della disgrafia...cioe se ce una ce l'altra...secondo non o mai detto che non puo sorgere in eta avanzata...ma solo che superati i 10anni e difficilissimo o impossibile guarire...ma si puo solo migliorare...io sono intervenuto perche mi sono sentito chiamato in causa ed offeso...soprattutto perche l'ai chiamata dislessia e nn disgrafia o distortografia che e cosa ben diversa...quindi ti prego che se devi isultare qualcuno non isultarelo su quel campo...perche proprio perche sai cosè sai che nn e bello viverci....

j

Mi scuso se il mio post riguardo la Dislessia ti ha in qualche modo offeso.

Non voleva certamente urtare la suscettibilita di nessuno e mi dispiace

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