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TAV Torino-Lione: ancora tensione


Guest DESMO16

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Toni questi discorsi sono da politicanti di centrosinistra, sono farneticanti e senza senso. Non c'è spazio per chi dice "no" e purtroppo non c'è spazio a priori!

Vare, grazie per la cartina, anche se non è riportato dove cade il probabile tracciato del tunnel tra Venaus in Italia e Saint Jean Maurienne in Francia.

Purtroppo non ho trovato di meglio neanch'io.

E' stata l'occasione per verificare che in rete il 99 % dei siti che parlano della TAV sono contrari, quindi, al contrario di quanto sostieni, è lampante che non c'è spazio per chi è favorevole alla TAV. Esattamente la stessa cosa accade quando si cerca di scovare favorevoli e contrari al ponte sullo Stretto di Messina: a giudicare dal materiale disponibile in rete si direbbe che in Italia non c'è un cane che sia favorevole al ponte manco a pagarlo oro. Verdi, ecologisti, e WWF suonano un tam tam impressionante occupando la rete ed oscurando qualche flebile voce favorevole alle grandi opere.

Quà non è questione di sinistra o di destra. E' invece questione di quattro gatti ambientalisti telecomandati da pochi furfanti che hanno fondato un partito che può esistere solo se riesce ad amplificare a dismisura i temi dell'ambiente per poterli poi cavalcare selvaggiamente a scopo elettorale.

L'ecologia e l'ambinete in realtà preoccupano trasversalmente tutti i partiti senza distinzione di sorta fra destra e sinistra. Il fatto che i Verdi facciano parte del centrosinistra lo reputo personalmente una grande iattura per quest'ultimo.

Ti ricordo che è totalmente falso che ad essere favorevole alla TAV sia la destra e che ad essere contraria sia la sinistra. Non centra un tubo. Il primo accordo che è stato formalizzato per la TAV fra Italia e Francia, sotto l'egida dell'Europa, fu siglato da Amato per l'Italia e da Jospin per la Francia.

Mentre ci perdiamo nel buio del terrorismo ambientalista e nelle paure che l'alta velocità possa favorire Banana Rocerduck più del mortadellone o viceversa la Francia ha realizzato le linee ferroviarie ad alta velocità e ad alta capacità sin dai primi anni '80. Se l'Italia continua imperterrita a fungere da tappo alla Francia, alla Spagna, alla Germania ed alla loro prepotente voglia di connettersi col mediterraneo e con i nuovi paesi europei dell'Est finisce che Francia, Spagna e Germania ci cancellano dalla carta geografica cercando connessioni alternative che esistono alla grande. A quel punto i pecorari avranno agguantato una vittoria di Pirro: impereranno su un popolo di morti di fame rimasti al medioevo, ed i finanziamenti per le grandi opere, che coprono il 20-30 % dei costi, se li saranno cuccati francesi, spagnoli e tedeschi. Finanziamenti che hanno origine anche dalle nostre tasche. E così, oltre che nel campo della ricerca scientifica, assisteremo anche nel campo dei trasporti ai soliti francesi, spagnoli e tedeschi che si pappano le risorse europee alle quali anche l'Italia contribuisce, mentre noi come coglioni siamo impegnati a tifare per la destra, per la sinistra o per gli ambientalisti che vogliono tutelare il sacrosanto diritto degli abitanti della Val di Susa ad avere più smog chimico ed acustico garantito dal trasporto su gomma ma non da quello su rotaia. Che gli ambientalisti siano dei farabutti scaldapoltrone è poco ma sicuro, ma la sinistra e la destra che hanno dei progetti, e che attraverso diverse strategie lavorano per un'Italia migliore, in realtà vogliono entrambi l'alta velocità.

La Torino-Lione oggi richiede tre ore e quaranta minuti di percorrenza. Con la TAV basterebbero un'ora e trenta minuti.

Senza TAV le merci accumulano un ritardo di 2 ore e dieci minuti nel solo tratto potenzialmente TAV Torino-Lione di 254 Km. Punto.

Siamo in ritardo di ben 25 anni rispetto alla Francia e all'Europa che conta.

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L'ecologia e l'ambinete in realtà preoccupano trasversalmente tutti i partiti senza distinzione di sorta fra destra e sinistra. Il fatto che i Verdi facciano parte del centrosinistra lo reputo personalmente una grande iattura per quest'ultimo.

Ti ricordo che è totalmente falso che ad essere favorevole alla TAV sia la destra e che ad essere contraria sia la sinistra. Non centra un tubo.

copco probabilmente non mi sono spiegato bene.

A favore della TAV trovi tutte le istituzioni piemontesi a partire dalla regione e dalla provincia, entrambe goverante oggi dal centrosinistra. Trovi a favore gli industriali, il governo etc. Tutti gli organi di informazioni (giornali a grande tiratura e tg) appoggiano palesemente gli scavi. Forse è vero che non esistono dei siti internet a favore della TAV ma ti assicuro che basta leggere un quotidiano o guardare un tg regionale per rendersi conto che c'è molta gente che vuole quell'opera.

Io considero come te la presenza dei Verdi nel centrosinistra come una iattura, soprattutto questi verdi che non quando parlano perdono solo occasioni per stare zitti. Fanno ecologismo da strapazzo. Ma in questo caso mi sembra che ci sia qualcosa in più, qualcosa di diverso. Non sono gli estremisti che si mobilitano, non sono i verdi che approfittano della situazione per fare della propaganda. C'è una mobilitazione pressochè totale a livello popolare e a dimostrazione di questo ci sono i sindaci e il presidente della comunità montana insieme a tutto il resto della popolazione.

Ora, i valsusini non sono un gruppo di manifestanti in perenne agitazione che non aspettano altro che bloccare i binari. Vivendo la realtà torinese comincio a pensare che se tutta la valle si mobilita c'è stato qualcosa di sbagliato nel coinvolgimento degli enti locali nel progetto. Io credo che quest'opera si farà ma Governo, Regione e Provincia devono sedersi intorno ad un tavolo con i sindaci della comunità montana, chiarire i dubbi, dare risposte efficaci, dopodichè sono convinto che quest'opera si farà comunque ma c'è modo e modo di fare le cose! La Val di Susa si porta sul groppone già due strade statali, un'autostrada, una linea ferroviaria, due valichi internazionali (monginevro e moncenisio) e perchè già oggi non si utilizza il treno caricando i camion trasportandoli con la ferrovia già esistente sottoutilizzata? Non ci credo che non si fa nulla per quelle 2 orette in più.

Se fai l'autostrada Torino-Bardonecchia c'è trovi mezza montagna sventrata per ricavare sabbia per i lavori dell'autostrada: quanto dovranno ancora sbancare in bassa val susa? Dove metteranno milioni di metri cubi di roccia? Li spargono a pioggia sulla valle? Sicuramente non li porteranno in giro con quel che costa.

Il fatto poi che questa linea non sia collegata direttamente alla città di Torino vanifica l'effettiva utilità di un treno passeggeri che unisca Torino a Lione-Parigi.

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A me pare che se tutte le istituzioni, la maggior parte dei partiti di destra e di sinistra, e persino i sindacati sono favorevoli alla TAV allora l'opera va fatta.

Nel programma della Bresso c'era la TAV, e la Bresso è stata democraticamente eletta. La Val Susa è un luogo di transito sin dai tempi di Annibale, e non si può cambiare la geografia perchè così vuole un manipolo di esagitati, compresi alcuni sindaci, strumentalizzati da pochi furfanti.

L'unico rischio è che durante la realizzazione del traforo si trovi dell'amianto. Tutti garantiscono che in caso ci sia l'amianto il traforo non potrà essere fatto. I tecnici vogliono fare delle verifiche preliminari proprio per vedere se c'è o no l'amianto. Il movimento No Tav fa del pericolo amianto un suo cavallo di battaglia ma vuole impedire che i tecnici vadano a fare dei sondaggi per verificare se davvero sotto la montagna c'è l'amianto o meno.

E' chiarissimo che l'ecologia è solo un pretesto ben gestito da pochi furfanti che hanno interessi particolari e inconfessabili.

E che sotto ai movimenti No Tav ci siano dei farabutti ne abbiamo ora anche le prove:

SUSA. «Hanno voluto lanciare due segnali precisi. Primo, abbiamo l’esplosivo. Secondo, sappiamo come, quando e dove farlo esplodere». Così, dopo il lungo vertice in prefettura, gli investigatori dell’Antiterrorismo fanno la sintesi della giornata più nera dopo l’inizio della contestazione dei «No Tav». Perchè all’1,30 dell’altra notte una telefonata anonima ai carabinieri di Susa ha annunciato che «sulla Statale 25, al chilometro 56, Comune di Giaglione, c’era una bomba». Che è stata trovata. Non basta: sono stati pesantemente minacciati i tecnici Ltf. Nell’involucro di una videocassetta c’era un candelotto con 200 grammi di esplosivo da cava e un innesto, non collegato. Dunque, la bomba - destinata al comandante della compagnia, il tenente Andrea Fabi - non doveva esplodere. Un pericoloso, inquietante avvertimento che segue di poche ore la diffusione di un volantino con la stella a cinque punte delle Nuove Brigate Rosse, che inneggia alla lotta armata e alla rivolta.

http://www.lastampa.it/edicola/dayfax_home/Prima_pagina/articolo3.asp

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Anche dopo quello che ha scritto copco, vorrei chiedere a vare:

1-Perchè non volete che vengano fatti i sondaggi, avete paura che NON ci trovino niente di brutto?

2-Una linea veloce l'hanno costruita tra Udine e Tarvisio senza tanti problemi, con gallerie lunghissime e ora i treni impiegano il 50% in meno. Vogliono fare una linea ad alta velocità anche tra Verona e Innsbruck, e non vedono l'ora che venga fatta. Come mai solo voi vi lamentate?

3-Perchè nel momento della costruzione dell'autostrada nessuno si è opposto?

2017 - ALFA ROMEO Giulia 2.2 150cv Super
2012 - RENAULT Megane III Coupè 1.6dci 130cv Gt-Line

2005 - NISSAN Murano 3.5 V6 24V 234cv CVT

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Mi rifaccio vedere brevemente, da domani ci sarò per bene.

Vi dico che quando ho visto le prime scene di questi scontri, con i poliziotti che dovevano respingere i contadini con i forconi per difendere dei tecnici al lavoro, mi è venuta una rabbia pazzesca.

1) Si stanno opponendo alle dovute rilevazioni di impatto ambientale! Ma manco fare una prova si può più???

2) Di quelli che ho visto ai TG, c'erano nella folla dei personaggi terribili... il vicesindaco di un paesello, col barbone degno della migliore revolucion, che urlava "Il Paese è militarizzato! Il Governo Centrale ci vuole schiacciare con le sue pretese di modernismo a tutti i costi!" mancava solo che dicesse "I padroni ci sfruttano come macchine e calpestano l'umanità dei lavoratori sull'altare del profitto!" e sarebbe stato perfetto per il '68 :roll:

3) Ho visto gente in mezzo ai binari di una stazione, a bloccare il traffico ferroviario internazionale. Intanto non ammetto ricatti del genere, e al massimo dopo averli avvisati che i treni non si fermeranno... non li farei fermare davvero. Vaaam! Così ne leviamo un bel po' in un colpo, basta ripulire la loco prima di arrivare in Centrale a Milano che sennò col sangue fa brutta figura :lol: :lol: :lol:

Ma poi, a guardarli in faccia, ho capito una cosa. Sono stati piazzati a fermare treni e a sventolare bandierine, ma da qualcuno ben organizzato.

Avevano lo sguardo di quelli che non sapevano bene che ci stavano a fare lì, ma era simpatico starci. Chi cazzo ce li ha mandati? Una protesta popolare non nasce spontaneamente, qualcuno deve avere organizzato tutto per bene, muovere le masse è semplice...

4) Perdonate il linguaggio ma opporsi alla ferrovia perché "oggi il traffico merci è poco" è la più grossa cazzata della storia, e loro stessi lo capiscono bene.

Forse il traffico è poco proprio perché le infrastrutture non lo sopportano?

La ferrovia esistente è molto vecchia, con tutti i limiti del caso. La si può migliorare ma oltre un certo punto non si possono aumentare né la velocità commerciale (passeggeri) né i carichi di lavoro (merci).

Dicono che la nuova ferrovia è inutile. Per carità, a loro è inutile! Come tutte le ferrovie AV senza fermate per lunghi tratti. Purtroppo è così, per tutti.

Ma che vogliamo tornare ai balzelli per passare sul proprio territorio?

Se quelli vengono qui a Stra, provincia di Venezia, con la loro auto, passano sulla piazza del mio paese, inquinano, anche il mio giardino, consumano l'asfalto, la vibrazione data dal passaggio della loro auto lede irrimediabilmente le fondamenta della mia abitazione.

Pagano forse un balzello? Qualcuno gli rompe le palle? Se serve una nuova strada più capiente qualcuno rompe le palle? NO!

Stanno costruendo la linea AV a due chilometri, nessuno ha rotto i coglioni lì intorno. Perché capiscono che magari un giorno gli viene utile andare a Milano in metà tempo, e anche se non serve a loro, a qualcuno servirà, esiste un'utilità, e l'Italia è di tutti gli italiani.

Quale sarebbe il problema con i muntanér? I muntanér si muovono tradizionalmente poco o nulla. Per questa gente la montagna è solo loro, e il mio paesello è solo mio. Col cazzo. Il mio paesello è a disposizione, la montagna me la piglio pure io. E se siamo in tanti a dover andare in Francia, ci si fa una ferrovia.

Rompe le palle un'altra ferrovia? Va ben, la si fa sotto. Costa di più, ma è più carina per l'ambiente.

Non è colpa di nessuno se proprio quella valle è la strada per i traffici Italia-Francia... se non gli piace se ne possono andare, il mondo non si ferma di fronte a queste cazzate.

Auspico se possibile l'uso della forza per fare queste opere. Forza bruta. Perché io non rompo i maroni per fermare il progresso degli altri, non vedo perché gli altri devono farlo col mio.

Io non sto fermo! Io giro, voglio essere libero di girare come una trottola e in poco tempo! Se vogliono adeguarsi... girino con me. Altrimenti

VAAAM! :twisted:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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ho ricevuto questa mail che vi propongo senza commenti

la prima parte contiene ragionamenti di parte gia' conosciuti che molto probabilmente ci dividera' nuovamente sul come giudicarla

volevo se possibile da parte vostra un' opinione sulla parte finale che evidenzio che tratta del problema dello smaltimento del materiale riportato dallo scavo della galleria

Carissimi,

è stata una giornata epica qui in Val Susa. Sembrava di essere tornati nel medioevo più oscuro (anzi, ora ci siamo dentro).

Non solo per il cielo cupo e nebbioso particolarmente malinconico tra i castagni ingialliti alla base del Rocciamelone.

Sono appena tornato dai luoghi di guerra civile e ho la nausea. Fortunatamente non per un pugno in pancia, ho evitato i manganelli portando in giro un collega giornalista della Radio Svizzera Italiana. Ma ho il vomito per quello che ho visto, indegno di un paese civile e democratico.

Oltre mille poliziotti, carabinieri antisommossa e finanzieri lanciati contro la gente comune, come se fossimo stati i peggiori delinquenti (quelli, invece, tranquilli agiscono impuniti... dove avete mai visto 1000 uomini in assetto di guerra, dico mille, fare un'operazione di polizia contro malviventi o truffatori?)

Fin da ieri sera centinaia di persone, pensionati, studenti, di tutti insomma, hanno dormito nei boschi, braccati come fiere selvatiche, per essere pronti all'alba a fronteggiare le ruspe.

Così è stato, in mezzo ai boschi alle sei di stamattina sono arrivati i blindati, sembrava di essere a Baghdad.

I Sindaci in prima linea, rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti, presi a sberle dai carabinieri, con frasi del tipo: "Lei chi crede di rappresentare con quella fascia tricolore?"

Altri presi a cazzotti e buttati a terra, gente con le mani alzate e disarmata, che ribadiva la protesta PACIFICA, spostata di peso dai prati espropriati.

Vigili urbani che proteggevano i propri concittadini ARRESTATI (e poi rilasciati) dalla polizia di stato: ma come, Stato contro Stato? Chi è più ufficiale? Un pubblico ufficiale che difende il suo territorio dall'arroganza e dalla rapacità delle lobby cementiere o gli agenti aizzati da Roma dal ministro-talpa Lunardi?

Eppure le interviste che abbiamo raccolto erano di una maturità sorprendente: manifestanti maturi e competenti, gente che citava Gandhi e il picco del petrolio.

Gente che si chiedeva cosa mai dovremo trasportare tra vent'anni sui questi treni super-iper-mega, quando non si fanno funzionare decentemente nemmeno quelli che abbiamo ora. Gente che chiedeva di impiegare 15 miliardi di euro non per bucare un'ennesima volta le Alpi, ma per gli ospedali, per le energie rinnovabili, per il risanamento ambientale.

Tanto per fare esercizi di termodinamica della follia: 15 milioni di m3 di roccia estratta dalla galleria di 54 km sotto il moncenisio non sanno dove metterli. Ecco la brillante soluzione pensata dai progettisti: l'imbocco del tunnel è a circa 600 m, a 2000 m c'è la cava dalla quale fu prelevato il pietrisco per la costruzione della diga del Moncenisio nel 1968. Dunque, riempiamo la cava con lo smarino e il gioco è fatto! Con un nastro trasportatore lungo 16 km eleviamo rocce della densità di 2500 kg/m3 su 1400 m di dislivello. Solo la deriva dei continenti è capace di tanto, ma lavora con incrementi di 1 mm all'anno.

Capite cosa vuol dire il delirio dell'energia facile?

E noi stiamo qui a pensare di risparmiare pochi miseri watt isolando il tetto o andando sul motorino elettrico...

I vecchi della montagna, fermi di fronte ai blocchi della polizia, dicevano che sono passati solo 60 anni da quando le bande partigiane facevano gli stessi sentieri inseguite dai tedeschi.

Pensate a queste cose quando tra tre mesi vi presenteranno la val di susa imbellettata per le olimpiadi invernali.

boh, ora sono troppo scosso per proseguire, rischio di scrivere stupidaggini.

ne riparleremo a sangue meno bollente. Grazie per i vostri messaggi di solidarietà...

(firmato)

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la prima parte contiene ragionamenti di parte gia' conosciuti che molto probabilmente ci dividera' nuovamente sul come giudicarla

volevo se possibile da parte vostra un' opinione sulla parte finale che evidenzio che tratta del problema dello smaltimento del materiale riportato dallo scavo della galleria

Carissimi,

è stata una giornata epica qui in Val Susa. Sembrava di essere tornati nel medioevo più oscuro (anzi, ora ci siamo dentro).

Non solo per il cielo cupo e nebbioso particolarmente malinconico tra i castagni ingialliti alla base del Rocciamelone.

Sono appena tornato dai luoghi di guerra civile e ho la nausea. Fortunatamente non per un pugno in pancia, ho evitato i manganelli portando in giro un collega giornalista della Radio Svizzera Italiana. Ma ho il vomito per quello che ho visto, indegno di un paese civile e democratico.

Oltre mille poliziotti, carabinieri antisommossa e finanzieri lanciati contro la gente comune, come se fossimo stati i peggiori delinquenti (quelli, invece, tranquilli agiscono impuniti... dove avete mai visto 1000 uomini in assetto di guerra, dico mille, fare un'operazione di polizia contro malviventi o truffatori?)

Fin da ieri sera centinaia di persone, pensionati, studenti, di tutti insomma, hanno dormito nei boschi, braccati come fiere selvatiche, per essere pronti all'alba a fronteggiare le ruspe.

Così è stato, in mezzo ai boschi alle sei di stamattina sono arrivati i blindati, sembrava di essere a Baghdad.

I Sindaci in prima linea, rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti, presi a sberle dai carabinieri, con frasi del tipo: "Lei chi crede di rappresentare con quella fascia tricolore?"

Altri presi a cazzotti e buttati a terra, gente con le mani alzate e disarmata, che ribadiva la protesta PACIFICA, spostata di peso dai prati espropriati.

Vigili urbani che proteggevano i propri concittadini ARRESTATI (e poi rilasciati) dalla polizia di stato: ma come, Stato contro Stato? Chi è più ufficiale? Un pubblico ufficiale che difende il suo territorio dall'arroganza e dalla rapacità delle lobby cementiere o gli agenti aizzati da Roma dal ministro-talpa Lunardi?

Eppure le interviste che abbiamo raccolto erano di una maturità sorprendente: manifestanti maturi e competenti, gente che citava Gandhi e il picco del petrolio.

Gente che si chiedeva cosa mai dovremo trasportare tra vent'anni sui questi treni super-iper-mega, quando non si fanno funzionare decentemente nemmeno quelli che abbiamo ora. Gente che chiedeva di impiegare 15 miliardi di euro non per bucare un'ennesima volta le Alpi, ma per gli ospedali, per le energie rinnovabili, per il risanamento ambientale.

Tanto per fare esercizi di termodinamica della follia: 15 milioni di m3 di roccia estratta dalla galleria di 54 km sotto il moncenisio non sanno dove metterli. Ecco la brillante soluzione pensata dai progettisti: l'imbocco del tunnel è a circa 600 m, a 2000 m c'è la cava dalla quale fu prelevato il pietrisco per la costruzione della diga del Moncenisio nel 1968. Dunque, riempiamo la cava con lo smarino e il gioco è fatto! Con un nastro trasportatore lungo 16 km eleviamo rocce della densità di 2500 kg/m3 su 1400 m di dislivello. Solo la deriva dei continenti è capace di tanto, ma lavora con incrementi di 1 mm all'anno.

Capite cosa vuol dire il delirio dell'energia facile?

E noi stiamo qui a pensare di risparmiare pochi miseri watt isolando il tetto o andando sul motorino elettrico...

I vecchi della montagna, fermi di fronte ai blocchi della polizia, dicevano che sono passati solo 60 anni da quando le bande partigiane facevano gli stessi sentieri inseguite dai tedeschi.

Pensate a queste cose quando tra tre mesi vi presenteranno la val di susa imbellettata per le olimpiadi invernali.

boh, ora sono troppo scosso per proseguire, rischio di scrivere stupidaggini.

ne riparleremo a sangue meno bollente. Grazie per i vostri messaggi di solidarietà...

(firmato)

chi ha scritto questa mail si e' bruciato il cervello, mi spiace per lui.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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