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pregiudizio anticristiano e martirio


viva l'italia

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ti rispondo citando un'amico

"Non ho mai visto un moderatore lamentarsi di fronte alle gravi e blasfeme affermazioni contro la religione cattolica, contro il Papa, contro i prelati e contro i cattolici in generale. Più che come offese ai credenti si preferisce vederle come sacrosanto diritto di affermazione dell'ateismo. Si fa finta di non sapere che gli atei sani affermano il loro credo senza offendere chi ha una fede."

Grazie Copco !!!!

Ciao Gug, spero che non sei solo di passaggio.

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Albizzie, quest'estate su "La Repubblica" è uscito un racconto a puntate di un giornalista laico che ha fatto un viaggio da Torino a Gerusalemme attraverso i luoghi della cristianità.

Racconto bellissimo ed affascinante attraverso mille culture e mille paesaggi. Un viaggio anche nella storia. Ne è emerso quello che si sapeva di già: essere cristiani nei paesi musulmani può significare solo due cose: essere eroi o martiri.

I tempi delle fabbriche di giannizzeri dei tempi d'oro dell'Impero Ottomano non sono mai finiti.

Non mi risulta che nei paesi a maggioranza cristiana ci sia qualcuno che perseguita i musulmani, nè che ci sia qualcuno che costringe i musulmani con la forza del terrore o con la forza bruta a diventare cristiani. Anzi l'Europa si caga sotto al solo sentir parlare di identità cristiana e di radici cristiane comuni, ma non si caga sotto di fronte al proliferare delle moschee.

Lo scontro di civiltà che tanto aborriamo è già in corso da qualche decennio: quando ce ne accorgeremo ho paura che sarà troppo tardi e dubito che questa volta la Chiesa farà in tempo a ricompattare l'Europa come riuscì a fare 500 anni fa per il rotto della cuffia.

copco, le mie puntualizzazioni non miravano MINIMAMENTE a eludere o ridimensionare il problema che ESISTE ed è ATTUALE in diverse zone del mondo.

è l'articolo in se stesso che è scritto alla rinfusa, citando episodi quà e là estrapolandoli dal contesto originario. confondendo tra situazione interna italia ed estera.

in più, di solito, dove sono perseguitati i cristiani, lo sono anche gli altri professanti di altre rleigioni 'minori', ed ovviamente non è che rendne meno spiacevole la cosa. in certi Paesi a maggioranza musulmana, sono discriminati oltre i cristiani, gli ebrei, anche i musulmani stessi che non si riconoscono nell'integralismo: peggio di così... :(

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Guest DESMO16
Appello a Prodi ora fermi i suoi

Non sottovalutate il caso Torino. Perché gli orrori di questi giorni sono il cancro stesso dell’Italia. Quelle scritte apparse sul muro della chiesa del Carmine, la profanazione avvenuta fra il terrore dei fedeli e con le forze dell’ordine che assistevano senza muovere un dito sono spia di una violenza grave e purtroppo incompresa. Nelle stesse ore di questo scempio nel capoluogo piemontese un centinaio di «squatter» occupavano l’Università ottenendo dal rettore le chiavi dei locali, imbrattando muri e dileggiando le bacheche di alcuni movimenti cattolici con scritte ancora più eloquenti. Fra le tante una che inneggiava alla pillola abortiva che proprio a Torino si sta sperimentando con atto di sfida, per invitare la Chiesa ad «abortire Ratzinger». Di fronte a questo scempio e addirittura alla convivenza di irresponsabili istituzioni disposte a sfruttare «squatter» e «black blocks» per una personale battaglia contro il decreto di Letizia Moratti sulla formazione universitaria, c’è da restare allibiti per la reazione alla camomilla delle istituzioni. Su queste pagine oggi potete leggere un’intervista al sindaco di Torino, il diessino Sergio Chiamparino, che se la cava spiegando come la manifestazione dei centri sociali fosse stata «contro tutto e contro tutti, nessuno è stato risparmiato dagli insulti», come se questo dileggio in par condicio ne attenuasse la pericolosità sociale. Mentre a Torino si piscia in libertà sui portoni delle chiese, si tirano petardi sui fedeli e si soffoca la libertà di espressione dei cattolici, a Bologna gli studenti assaltano il comune cercando lo scalpo di Sergio Cofferati, e oggi a Roma si preparano ad altri fuochi di artificio. Non possiamo nasconderci che questo fuoco ormai divampa e non lo fa per combustione spontanea. Troppi stanno versando irresponsabilmente benzina creando le condizioni per una nuova stagione del terrore, e non esageriamo definendola così. Professori universitari e rettori per difendere piccoli privilegi di casta stanno favorendo questo incendio che rischia di bruciare ben oltre le intenzioni. Altri, e qui c’è la firma di buona parte della nostra classe politica, indirizzano da tempo le fiamme verso le gerarchie ecclesiastiche e tutti i cattolici impegnati. Rendetevene conto, e fermate con decisione quelle mani assassine. Lo faccia uno su tutti, che questo dramma dovrebbe sentire per storia e vocazione personale: Romano Prodi. Non consenta a militanti del suo schieramento di alzare in questa direzione i toni di una pur legittima battaglia politica. Non si renda responsabile per assenza di coraggio di una nuova stagione di anni di piombo, o di fuoco.

Il Tempo - martedì, 25 ottobre 2005

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Intanto bentornato a guglielmo, che mi e' mancato molto ( e lui lo sa )

La mia posizione: i paesi arabi non hanno avuto il bene della Riforma cristiana, che ha separato una volta per tutte la sfera civile da quella religiosa.

Percio' la loro societa' si basa anche legislativamente sulla religione e chi appartiene ad un'altra e' "ipso facto" fuori anche dalla societa' civile.

La situazione stava lentamente cambiando per il confronto e l'osmosi con le societa' occidentali, e con lo loro cultura.

Purtroppo tutte le guerre degli ultimi 30 anni, a cominciare dall'invasione russa dell' Afganistan per finire con quella americana dell'Iraq vengono viste come prevaricazione ed aggressione e rallentano questo processo.

L'importante e' non tornare teocratici noi per reazione.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Visto che tentando di portarci vicendevolmente rispetto ne scaturiscono anche delle interessantissime discussioni ;)

Bentornato Gug... apetto anche Frallog.

Permettetemi di rispondere in ordine sparso man mano che mi vengono in mente le cose lette in svariati post precedenti senza volta per volta quotare autore e frase :)

Innanzitutto il concetto di guerra nella storia della Chiesa Cattolica e' ben espresso ad esempio nel libro 1 sulla storia delle crociate pubblicato mi sembra con l'espresso. La guerra e' condannata e bisogna far rispettare la pace che oltre ad essere un valore umano ha anche un valore sacro, divino la pax Dei e' una voluntas Dei. Il comandamento dell'amore sempre citato va inteso altresi' riferito al singolo cristiano che e' chiamato a seguire per quanto possibile le orme di Cristo... senza farvela lunga fin dagli albori del cristianesimo la Chiesa invitava chi era a capo del potere temporale a ristabilire la Pace di Dio ove fosse violata e a mantenerla intatta, e questo con l'uso ovviamente della milizia sia per scopi di polizia che per scopi piu' prettamente militari. Ovviamente la Chiesa continuava a rivolgersi alle coscienze dei singoli cristiani affinche la Pace di dio non fosse violata ma poiche' non tutti possono essere in ogni momento buoni cristiani ed infine non tutti sono cristiani occorre che il potere temporale acquisisca anche quello militare, l'usus roboris, per mantenere pace ed ordine. E' cosi' che si spiega perche' i cavalieri che si dedicavano spesso a depredare i contadini nelle campagne furono indirizzati dalla Chiesa ad applicare il loro talento militare per la difesa dei deboli ed il mantenimento della Pace di Dio. Le crociate poi sono un argomento fra i piu' controversi, specie la prima e la quarta e da non liquidarsi in modo spicciolo. Sicuramente i partecipanti non avevano l'impressione di partecipare ad una guerra di offesa anche se la prima ed anche la guarta si rivelarono come tali... in ogni modo non fu lo Stato della Chiesa a mandare "truppe" ma altri stati su esortazione Papale... in primis i baroni franchi (prima crociata), il tutto con l'appoggio logistico ed inizialmente anche militare del basileus (imperatore) di Costantinopoli Alessio... ma sulle crociate ci sarebbe da aprire altro topic ;)

Sulla teocrazia... in occidente non e' mai esistita perche' e' un eresia per qualunque cristiano cattolico od ortodosso e figuriamoci poi evangelico. E' accaduto che il Patriarca "Papa" di Roma nel VIII sec. prendesse su di se il potere temporale ma e' da tenersi ben distinto da quello religioso. Se perm i cattolici il Vescovo di Roma ha sempre avuto giurisdizione universale... in temporalis egli e' stato ed e' il capo di un singolo stato. "il mio rgno non e' di questo mondo" disse Cristo e quando parla il principale ;) Cmq mai nella storia del cristianesimo e' stato vietato dalla Chiesa la conversione ad altra fede o mai approvata la conversione forzata anche se aihme e' accaduto spesso anche a cristiani di convertire intere popolazioni sulla "punta delle baionette". Ad onor del vero la conversione forzata e' eresia anche per l'islam sia sciita che sunnita. Nelle teocrazie islamiche e' pero' in uso da secoli il principio secondo cui lo stato non deve garantire l'errore e quindi deve impedire ad un fratello musulmano la conversione ad altra fede. Nella Chiesa cattolica invece si uccidevano dei cristiani non quando si convertivano ma quando sovvertivano la dottrina predicando eresie e pretendendo di restare cattolici. Questo e' stato un grave errore della Chiesa per il quale continuamente si chiede perdono a Dio... e' durato in tutto 400 anni cmq e si e' limitato alla Chiesa cattolica, metre i roghi dei maghi/streghe che ancora oggi si ritengono adoratori di Satana sono durati piu' a lungo in ambito protestante... fino al XIX sec.

Sull'Islam ed il dialogo... se uno va da un islamico formatosi correttamente in una scuola coranica e gli parla di dialogo perche' siamo tutti uguali e ci vogliamo bene si offendera', specie se menzioni corano ed Dio... perche' non si porta rispetto per il credo e la dottrina dell'islam. Se andrai a parlare e dialogare in termini teologici corretti ti accogliera' come un fratello. In quanto figli di Abramo gli ebrei, i cristiani ed i musulmani dialogano da sempre senza compromessi dottrinali e facilonerie varie... per questo mai un islamico che sia correttamente islamico profana delle chiese, uccide sacerdoti etc... neppure in Iraq dove ci sono parecchie comunita' cristiane: caldei, siri, melkiti... molti cattolici ed altri ancora ortodossi precalcedonesi. Se un musulmano vedesse un ateo comunista svendolare una bandiera islamica gli intimerebbe di posarla e se l'ateo gli nominasse Allah l'islamico gli risponderebbe che quel nome sulla sua bocca e' una bestemmia! Non sono parole mie... dicon proprio cosi'. Ad un cristiano che parli con rispetto e con argomenti corretti teologicamente concedono di nominare Allah ed il Corano... ma nessun cristiano li OFFENDEREBBE sventolando le loro bandiere. Questo molti occidentali comunisti non lo capiscono, si rifiutano di comprendere come pensano quei popoli... loro vogliono uno slogan e basta.

Poi quando in Iraq rapiscono la Sgrena o la giornalista francese etc... ci si meraviglia, si dice "sono stupidi, rapiscono ed uccidono i loro "amici"" Mentre ci si meraviglia che nessun sacerdote cristiano o monaco cristiano sia stato rapito sic.

In ultimo... il cristianesimo NON e' una religione occidentale bensi' orientale ed propone una mentalita' che sovverte quella occidentale del mondo d'oggi. Lo si vede benissimo nelle Chiese ortodosse e cattolica che conservano una valida successione apostolica... aimeh meno in alcune chiese o meglio congregazioni protestanti... ma il tentativo di piegare il cristianesimo ai costumi occidentali e' una pericolosa eresia che ormai minaccia anche la Chiesa Cattolica.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Ragazzi, a me sembra che Socci faccia un po' un calderone. Io distinguerei le cose. Nei paesi occidentali e in Italia in particolare, il problema per il cristianesimo, a mio avviso, non viene da black block, no global, o come diavolo si vogliono chiamare, che sono un fenomeno residuale. Questo tipo di contestazione era molto più forte negli anni settanta, quando i contestatori avevano dietro la base ideologica del marxismo. Oggi come oggi rompono le scatole per il gusto di romperle. Contestano il mondo capitalista senza avere nessuna proposta alternativa, dato che se si azzardassero a riproporre il comunismo (che è quello in realtà che hanno in mente) verrebbero travolti dalle pernacchie.

Il vero problema del cristianesimo in Italia, secondo me, è la secolarizzazione della società. Ma è un fatto in buona parte inevitabile: la società diventa più ricca, la gente ha meno bisogni materiali è più attratta dai "piaceri terreni", può anche permetterseli, e pensa meno alle cose spirituali. Non è detto che sia un male, ma forse la chiesa dovrebbe meditarci su. Non è che la maggiore devozione che c'era sessanta anni fa fosse necessariamente un bene, molte volte era una devozione di tipo superstizioso: i santi protettori, i pellegrinaggi, le grazie, i voti, le messe per i morti... Non è detto che una riduzione di questi fenomeni sia necessariamente un male.. certo si va verso una religione meno formale, più individualista, più simile a quella dei protestanti, dove il rapporto è più diretto fra l'uomo e Dio e meno mediato dalla Chiesa. Certo da questo sorgono anche i rischi del cristianesimo su misura: questo mi piace e lo accetto, questo no; ma secondo me è l'unica stada possibile.

E poi ci sono le persecuzioni ai cristiani nei paesi islamici, non è proprio una novità. L'islamismo si espanso in mezzo mondo conquistando i territori con la forza e poi costringendo a furia di vessazioni, la popolazione conquistata che era di un'altra religione (quasi sempre cristiana) a convertirsi. E' inevitabile che in una fase come quella attuale con rigurgiti fondamentalisti un po' in tutti i paesi islamici e l'idea di uno scontro di civiltà con l'occidente cristiano, i primi a pagare siano proprio i cristiani che vivono lì. Ma d'altra parte che possiamo fare? Ci ergiamo a protettori dei cristiani che vivono nei paesi mussulmani e minacciamo la guerra se gli vengono fatti degli sgarbi, come voleva fare lo zar con l'impero ottomano? Fra l'altro sarebbe controproducente, perché convincerebbe ancora di più i locali che i cristiani sono dei corpi estranei al soldo del nemico occidentale e quindi da eliminare. Dobbiamo solo sperare che come hanno resitito per 1400 anni i cristiani dell'Egitto, dell'iraq o della Siria ce la facciano anche ora.

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.... Ma d'altra parte che possiamo fare? Ci ergiamo a protettori dei cristiani che vivono nei paesi mussulmani e minacciamo la guerra se gli vengono fatti degli sgarbi, come voleva fare lo zar con l'impero ottomano? Fra l'altro sarebbe controproducente, perché convincerebbe ancora di più i locali che i cristiani sono dei corpi estranei al soldo del nemico occidentale e quindi da eliminare. Dobbiamo solo sperare che come hanno resitito per 1400 anni i cristiani dell'Egitto, dell'iraq o della Siria ce la facciano anche ora.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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d'accordissimo sul pezzo che NON ho quotato.

su questo, qualche cosa hyo da dire.

si possono promuovere con più forza, il rispetto dei diritti civili, tra i quali rientra anche la libertà di scelta di religione.

la mia paura è che ci si ricorda di questo solo per i paesi scomodi: iran, sudan, etc. mentre per i paesi amici o che volgiamo tali come arabia, cina e altri abbiamo tendenza a chiudere gli occhi.

straquoto...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Visto che tentando di portarci vicendevolmente rispetto ne scaturiscono anche delle interessantissime discussioni ;)

Bentornato Gug... apetto anche Frallog.

mi associo a entrambe le considerazioni ed al bentornato :clap:

Permettetemi di rispondere in ordine sparso man mano che mi vengono in mente le cose lette in svariati post precedenti senza volta per volta quotare autore e frase :)

Innanzitutto il concetto di guerra nella storia della Chiesa Cattolica e' ben espresso ad esempio nel libro 1 sulla storia delle crociate pubblicato mi sembra con l'espresso. La guerra e' condannata e bisogna far rispettare la pace che oltre ad essere un valore umano ha anche un valore sacro' date=' divino la pax Dei e' una voluntas Dei. Il comandamento dell'amore sempre citato va inteso altresi' riferito al singolo cristiano che e' chiamato a seguire per quanto possibile le orme di Cristo... senza farvela lunga fin dagli albori del cristianesimo la Chiesa invitava chi era a capo del potere temporale a ristabilire la Pace di Dio ove fosse violata e a mantenerla intatta, e questo con l'uso ovviamente della milizia sia per scopi di polizia che per scopi piu' prettamente militari. Ovviamente la Chiesa continuava a rivolgersi alle coscienze dei singoli cristiani affinche la Pace di dio non fosse violata ma poiche' non tutti possono essere in ogni momento buoni cristiani ed infine non tutti sono cristiani occorre che il potere temporale acquisisca anche quello militare, l'usus roboris, per mantenere pace ed ordine. E' cosi' che si spiega perche' i cavalieri che si dedicavano spesso a depredare i contadini nelle campagne furono indirizzati dalla Chiesa ad applicare il loro talento militare per la difesa dei deboli ed il mantenimento della Pace di Dio. Le crociate poi sono un argomento fra i piu' controversi, specie la prima e la quarta e da non liquidarsi in modo spicciolo. Sicuramente i partecipanti non avevano l'impressione di partecipare ad una guerra di offesa anche se la prima ed anche la guarta si rivelarono come tali... in ogni modo non fu lo Stato della Chiesa a mandare "truppe" ma altri stati su esortazione Papale... in primis i baroni franchi (prima crociata), il tutto con l'appoggio logistico ed inizialmente anche militare del basileus (imperatore) di Costantinopoli Alessio... ma sulle crociate ci sarebbe da aprire altro topic ;)[/quote']

vero, ma in parte. Dove mettiamo i vari ordini cavallereschi monacali (dai controversi templari, agli opedalieri poi di malta, i san giovanni...) erano in prima fila a combattere. Ed avevano mandato papale, anche se sotto sotto per molti il fine era di controllo del territorio. Ma la croce che tanto abbacina oggi certi minus habens musulmani e nostrani è cmq il vessillo sotto il quale vennero perpetrati "santi" massacri. La cultura popolare che queste cose hanno generato, anche a distanza di secoli, non fa distinguo tra papa o riccardo cuor di leone, tra goffredo di buglione e Ugo de Payns.

Inoltre, non minimizziamo il fatto che nella spagna "mora o moresca" per anni le tre religioni hanno convissuto in armonia, mentre dopo la riconquista (??) i cattolici hanno spazzato via tutto, anche gli ebrei.

Sulla teocrazia... in occidente non e' mai esistita perche' e' un eresia per qualunque cristiano cattolico od ortodosso e figuriamoci poi evangelico. E' accaduto che il Patriarca "Papa" di Roma nel VIII sec. prendesse su di se il potere temporale ma e' da tenersi ben distinto da quello religioso. Se perm i cattolici il Vescovo di Roma ha sempre avuto giurisdizione universale... in temporalis egli e' stato ed e' il capo di un singolo stato. "il mio rgno non e' di questo mondo" disse Cristo e quando parla il principale ;)

mah' date=' diciamo che nell'atto pratico questo è vero, ma la roma papalina aveva cominciato questo percorso subliminale...

Cmq mai nella storia del cristianesimo e' stato vietato dalla Chiesa la conversione ad altra fede o mai approvata la conversione forzata anche se aihme e' accaduto spesso anche a cristiani di convertire intere popolazioni sulla "punta delle baionette".

anche questo è parzialmente vero, l'apostasia era condannata anche nel cristianesimo...

Ad onor del vero la conversione forzata e' eresia anche per l'islam sia sciita che sunnita. Nelle teocrazie islamiche e' pero' in uso da secoli il principio secondo cui lo stato non deve garantire l'errore e quindi deve impedire ad un fratello musulmano la conversione ad altra fede. Nella Chiesa cattolica invece si uccidevano dei cristiani non quando si convertivano ma quando sovvertivano la dottrina predicando eresie e pretendendo di restare cattolici. Questo e' stato un grave errore della Chiesa per il quale continuamente si chiede perdono a Dio... e' durato in tutto 400 anni cmq e si e' limitato alla Chiesa cattolica' date=' metre i roghi dei maghi/streghe che ancora oggi si ritengono adoratori di Satana sono durati piu' a lungo in ambito protestante... fino al XIX sec.[/quote']

guarda che non cristiani che non volevano convertirsi ne sono stati ammazzati a mazzi... chiedilo a qche mesoamericano fino alla terra del fuoco. Ed anche in asia... mentre quelli che si convertivano da cristiani ad altra religione venivano messi al bando, quando non accusati di satanismo etc etc.

Cmq questo non è il nocciolo della questione, almeno qua da noi ed oggi.

Sull'Islam ed il dialogo... se uno va da un islamico formatosi correttamente in una scuola coranica e gli parla di dialogo perche' siamo tutti uguali e ci vogliamo bene si offendera'' date=' specie se menzioni corano ed Dio... perche' non si porta rispetto per il credo e la dottrina dell'islam. Se andrai a parlare e dialogare in termini teologici corretti ti accogliera' come un fratello. In quanto figli di Abramo gli ebrei, i cristiani ed i musulmani dialogano da sempre senza compromessi dottrinali e facilonerie varie... per questo mai un islamico che sia correttamente islamico profana delle chiese, uccide sacerdoti etc... neppure in Iraq dove ci sono parecchie comunita' cristiane: caldei, siri, melkiti... molti cattolici ed altri ancora ortodossi precalcedonesi. Se un musulmano vedesse un ateo comunista svendolare una bandiera islamica gli intimerebbe di posarla e se l'ateo gli nominasse Allah l'islamico gli risponderebbe che quel nome sulla sua bocca e' una bestemmia! Non sono parole mie... dicon proprio cosi'. Ad un cristiano che parli con rispetto e con argomenti corretti teologicamente concedono di nominare Allah ed il Corano... ma nessun cristiano li OFFENDEREBBE sventolando le loro bandiere. Questo molti occidentali comunisti non lo capiscono, si rifiutano di comprendere come pensano quei popoli... loro vogliono uno slogan e basta.

Poi quando in Iraq rapiscono la Sgrena o la giornalista francese etc... ci si meraviglia, si dice "sono stupidi, rapiscono ed uccidono i loro "amici"" Mentre ci si meraviglia che nessun sacerdote cristiano o monaco cristiano sia stato rapito sic.[/quote']

sicuramente condivisibile. Tieni presente che ci sono cmq sacche di ignoranza militante anche tra i cristiani, specialmente negli USA. Con ignoranza non intendo necessariamente persone senza cultura (cmq la maggioranza), ma persone che chiudono gli occhi e si abbandonano alla bibbia x paua del "uomo nero", il babao...

In ultimo... il cristianesimo NON e' una religione occidentale bensi' orientale ed propone una mentalita' che sovverte quella occidentale del mondo d'oggi. Lo si vede benissimo nelle Chiese ortodosse e cattolica che conservano una valida successione apostolica... aimeh meno in alcune chiese o meglio congregazioni protestanti... ma il tentativo di piegare il cristianesimo ai costumi occidentali e' una pericolosa eresia che ormai minaccia anche la Chiesa Cattolica.

io penso che il cattolicesimo sia oggi il + secolarizzato tra i cristianesimi, ma anche il meno adatto x un futuro a causa di resistenze dogmatiche interne.

Il protestantesimo nelle varie forme si è adattato x via dell'individualismo spinto delle culture in cui si è formato e di cui ha preso le caratteristiche, ma presenta derive reazionarie ed integraliste molto + pericolose del cattolicesimo. Forse anche dovute alla morale etica ed alla cultura differente dei popoli in cui atteschiscono. Gli anglosassoni, specialmente in USA sono molto + estremisti anche come cattolici che non noialtri.

Sotto un certo aspetto le varie confessioni cristiane orientali sono + apprezzabilit perchè meno assolutistiche e + spirituali. Peccato che siano loro stesse vittime della stessa grande madre.

Non è questione di piegare il cristianesimo ai costumi occidentali, cosa che in parte è già avvenuta, ma modificare alcune contraddizioni teologiche, dottrinali e dogmatiche che se avevano senso in una società massimamente ignorante e indottrinata, oggi palesa tutti i propri limiti di persuasione.

FORSE, dico FORSE, Karl M. non ci andò molto lontano dicendo che la religione (e non mi riferisco alla cristiana in particolare) è l'oppio dei popoli... a mio parere è inevitabile, ineluttabile e necessaria la religione nella nostra società. Ma almeno, questo oppio diamoglielo di buona qualità ;):lol:

Non mi esprimo + su no global & C. perchè penso di aver già espresso l'Ax pensiero sull'argomento, direi che meno se ne parla e + spariscono dalla faccia della terra...

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Albizzie, quest'estate su "La Repubblica" è uscito un racconto a puntate di un giornalista laico che ha fatto un viaggio da Torino a Gerusalemme attraverso i luoghi della cristianità.

Racconto bellissimo ed affascinante attraverso mille culture e mille paesaggi. Un viaggio anche nella storia. Ne è emerso quello che si sapeva di già: essere cristiani nei paesi musulmani può significare solo due cose: essere eroi o martiri.

I tempi delle fabbriche di giannizzeri dei tempi d'oro dell'Impero Ottomano non sono mai finiti.

Non mi risulta che nei paesi a maggioranza cristiana ci sia qualcuno che perseguita i musulmani, nè che ci sia qualcuno che costringe i musulmani con la forza del terrore o con la forza bruta a diventare cristiani. Anzi l'Europa si caga sotto al solo sentir parlare di identità cristiana e di radici cristiane comuni, ma non si caga sotto di fronte al proliferare delle moschee.

Lo scontro di civiltà che tanto aborriamo è già in corso da qualche decennio: quando ce ne accorgeremo ho paura che sarà troppo tardi e dubito che questa volta la Chiesa farà in tempo a ricompattare l'Europa come riuscì a fare 500 anni fa per il rotto della cuffia.

Direi che concordo con Copco, anche se a mio parere non è compito della chiesa ricompattare l'europa.

Se è vero che abbiamo fondamenta giudaico cristiane, è pur vero che un buon 33% dei nostri geni almeno sono illuministici. Per fortuna... altrimenti saremmo + o meno nelle condizioni dei Southern Baptists nella migliore delle ipotesi: vi ricordo che x i battisti, non solo i southern, CHIUNQUE NON battista, NON è degno del paradiso... ergo inferno diretto visto che il purgatorio non è previsto nel loro programmino di sviluppo, tutti quanti cattolici, anglicani, ortodossi etc etc... E quelli non sono 3 gatti come i seguaci di qualche ciarlatano videoesposto, ma la maggior congregazione degli USA. Tra l'altro si stanno diffondendo anche fuori, tra i diseredati del centro-sud america, in africa...

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