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Zapatero sempre meno popolare


Guest DESMO16

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AX: Cmq io non intendevo accusare chicchessia di "rubare" nulla... converrai con me xò che la nostra cultura da sempre identifica almeno alcuni di quei comportamenti come esclusivi del buon cristiano. E se permetti a me infastidisce parecchio visto che mi sento latore di certi principi pur essendo laico fino al midollo.

Benedetto Croce, filosofo liberale: non possiamo non dirci cristiani.

Senza infastidirsi.

Ren, mica mi infastidisco ;) c'è sempre costrutto a discorrere in un certo modo con determinate menti... ergo ti posso ribattere che conosco la storia, c'è posto x tutto e tutti ;) anche x Nicolò M. Anzi soprattutto x lui :lol:

Scherzi a parte... anche molti dei miei comportamenti istintivi sono guidati dalla cultura ancestrale che ci portiamo dentro, che è quella cristiana.

Pensa quanto è potente questa cultura... ;)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Non convengo affatto... ogni "buon cristiano" sa che il cristianesimo non consiste nel vogliamoci tutti bene e nei valori umani alcuni dei quali Dopo Cristo abbiamo dovuto aspettare i giacobbini per ascoltarli...

Sono parecchi anticlericali che per ripicca alla Chiesa' date=' visto che la Chiesa appoggia e favorisce certi valori, si mettono a lottarli identificandoli come cristiani. Moltissimi conoscono il cristianesimo quasi esclusivamente attraverso la lente dell'anticlericalismo... ne sono prova molti dei precedenti discorsi dove si affermano cose che mai la Chiesa ha affermato ed una è questa.[/quote']

per una volta NON sono d'accordo per nulla con quello che dici :clap solitamente almeno parte del ragionemanto mi trovava concorde ;)

... parli di una percentuale infinitesimale, che fa molto baccano ma cmq pochissimo incisiva nella nostra società. Parlo di italia.

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Ma io quando parlo di cristianesimo in Europa non intendo solo il cattolicesimo, ma tutte le confessioni cristiane.

Su questa cosa spesso nascono dei malintesi.

Credo che sia successo anche quando ci fu la questione della richiesta di un richiamo alle radici cristiane dell'europa in occasione della stesura della Costituzione Europea. Io intesi la cosa come un richiamo al cristianesimo in generale, mentre molta gente credo che si allarmò perchè vide la cosa come una intromissione della Chiesa di Roma.

Sì, quella mi va parlando di Ipsilon, di Mini, etc.

Per ora gli tocca la Scénic.

Il cinquino non gli interessa. Meno male: non gliel'avrei comunque dato dato perchè troppo insicuro.

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Ho dovuto interrompere: mi ha telefonato la mia pargoletta chiedendomi di andarla a prendere. Ha fatto l'esame di guida e gli hanno dato la patente. E' felice come una pasqua. Io pure, ma ora ho un problema: vuole una macchina!

se hai bisogno fammi un fischio ;)

Riprendiamo il discorso aperto da Orson:

La libertà di stampa, l'istruzione obbligatoria, il diritto di voto a suffragio universale e la parità di diritti fra diverse confessioni religiose si sono sviluppati nell'Europa cristiana. Nonostante la Chiesa come dice Orson? Io penso che è difficile affermare una cosa del genere. Se invece della Chiesa Cattolica avessimo avuto un'altra religione sarebbe successo lo stesso? Probabilmente si, ma non possiamo esserne certi e non sappiamo quando. Quello che possiamo dire che su un background cristiano quelle conquiste sono state ottenute. Sarà pure che la Chiesa ci si è opposta, ma poi ha ingollato pacificamente. E comunque l'esigenza di quelle cose è nata, cresciuta e si è sviluppata nell'Europa cristiana.

I gesuiti fabbricano ancora oggi personaggi di ogni colore; evidentemente nella Chiesa cattolica c'è libertà di pensiero.

direi che posso quotare

Io non dico che la chiesa cattolica sia peggio delle altre grandi religioni.

Certo l'europa protestante si è evoluta prima di quella cattolica.

Sono anche convinto che in effetti un pluralismo dentro la chiesa esista. Certo che i grandi passi in avanti anche nell'europa cristiana sono avvenuti quando la chiesa è stata messa ai margini del potere, come in Inghilterra (è vero che la chiesa anglicana è chiesa di stato ma con un ruolo enormemente marginale nella vita dello stato) o in Francia con la rivoluzione francese.

Affermo anche che questi grandi passi in avanti sono avvenuti nonostante la chiesa, perché in tutti i casi che ho citato (e quelli relativi a libertà e tolleranza non sono marginali) la chiesa era esplicitamente contraria. Basta studiarsi la vita di Pio IX per sapere che lui si era espresso chiaramente contro tutte queste cosa.

Il sillabo è chiaramente un documento contro le libertà civili e religiose, ma non mi risulta che sia stato condannato dalla chiesa....

anche questo è condivisibile...

....e mo' come la mettiamo?? :lol:

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Che poi oggi queste cose vengano rivendicate dalla chiesa mi fa piacere, ma sono conquiste del mondo laico, non di quello religioso.

su questo nulla da dire... magari si potrebbe organizzare un coro di penitenziagite con vescovi in testa :D:D:D

cmq il mondo laico )ì(almeno quello credente) fa parte integrante della Chiesa

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Ho dovuto interrompere: mi ha telefonato la mia pargoletta chiedendomi di andarla a prendere. Ha fatto l'esame di guida e gli hanno dato la patente. E' felice come una pasqua. Io pure, ma ora ho un problema: vuole una macchina!

Sei nel posto giusto ;)

Che ne dici di una 147 gta? La offrono con buoni sconti! :D:D

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Per tornare in topic, riporto un brano tratto da "La stampa", da cui emerge che forse sulle politiche concrete per la famiglia Zapatero fa più dell'Italia

Meno produzione più riproduzione

Zapatero e gli orari di lavoro.

• da La Stampa del 9 dicembre 2005, pag. 1

di Giovanna Zucconi

Non si sa di nessun capufficio al mondo che abbia permesso a un'impiegata di assentarsi per andare a fare l'amore: neanche se, in margine alla richiesta, la donna garantisce che lo scopo dell'amplesso è rimanere incinta. Ma d'ora in poi i capufficio spagnoli dovranno invece giustificare (e retribuire) la donna che si allontana dal lavoro per sottoporsi a fecondazione assistita.

A qualcuno sembrerà il colmo del relativismo etico. E’ invece solo uno dei tanti, concreti provvedimenti che il governo Zapatero intende varare in favore del diritto alla maternità (e alla paternità). A gennaio entrerà in vigore un piano riservato, per ora, ai dipendenti pubblici: più settimane a casa quando nasce un figlio, permessi per le adozioni, più part-time e orari flessibili, e un unico sorprendente divieto, rimanere in ufficio dopo le 18: attardarsi al lavoro impedisce di passare uno scampolo di tempo in più con i congiunti, e soprattutto i figli.

Tasso di natalità bassissimo in Italia, tasso di natalità bassissimo in Spagna. Ma opinioni molto differenti, a quanto pare, per affrontare il problema. Qui si interviene con un po' di quattrini (il bonus bebè, anche per puerpere miliardarie), lì si prova a ragionare sul tempo, che è un bene perfino più prezioso. Perché gli orari di lavoro non tengono conto dei figli a casa, dei ritmi dell'educazione, delle infinite brighe della maternità. Essere madre e lavorare spesso significa, oggi come ieri, essere madre o lavorare. Tanto è vero che uno degli argomenti forti del femminismo classico era il conflitto tra i tempi della produzione e quelli della riproduzione.

Il premier spagnolo Zapatero sarà anche nemico della Famiglia, quella maiuscola e canonica. Ma evidentemente non delle famiglie, quelle vere, imperfette, affannate e magari sbalestrate, per le quali lo squillante «tutti a casa!» alle sei di sera crea una (lunga: in Spagna non sì va mai a tavola prima delle nove) happy hour, consacrata appunto alla famiglia.

Da un governo formato per metà da femmine, non stupisce una sortita così femminile. L'idea è che il tempo possa essere meno nemico, meno avaro di pause. Quel tempo che per molte madri è una somma ansiogena di scadenze, un tempo da inseguire e magari da maledire come racconta così bene, e con molto umorismo, Lella Costa nel suo ultimo monologo teatrale.

Certo, il tempo è difficile da domare con un'ingiunzione governativa. E ridurre l'orario di lavoro è un lusso: la concorrenza asiatica aumenta i ritmi di produzione. Il nostro problema più urgente, però, è aumentare la riproduzione. E il governo Zapatero ha deciso di stabilire, se non nuove priorirà, almeno un equilibrio diverso tra il dovere di lavorare e il diritto di fare figli.

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  • 4 settimane fa...

zapatero sempre meno popolare? :lol: se così fosse la conferenza dei vescovi spagnoli non si dovrebbe inventare le notizie come ha fatto:

BUFERA SUI VESCOVI SPAGNOLI PER IGNOBILE SCHERZO TELEFONICO

BUFERA SUI VESCOVI SPAGNOLI PER IGNOBILE SCHERZO TELEFONICO

(02/01/2006) Radio Cope, equivalente di Radio Maria, chiede scusa dopo aver organizzato intervista truffa con Zapatero. Richiamo del governo socialista al Vaticano

Madrid. L'equivalente spagnola di Radio Maria si chiama Cope Radio ed è di proprietà della Conferenza dei Vescovi Spagnoli. Nei giorni di Natale l'organo cattolico spagnolo è stato travolto da una vera e propria bufera, per un falsa intervista ascoltata da milioni di fedeli cattolici, intervista che, architettata con il preciso e chiaro intento di gettare fango sull'immagine del Governo Zapatero, ha finito per travolgere la già traballante reputazione del clero cattolico in Spagna. Un disastro che getta un'ombra lunga, lunghissima, che arriva fino al muro di gomma del silenzio della Santa Sede a Roma.

La radio ha dovuto porgere le sue scuse ufficiali al governo Zapatero e ai cittadini spagnoli, nell'assordante silenzio della conferenza episcopale spagnola, per aver organizzato una falsa intervista in cui si rappresentava Zapatero come un combattente comunista, in procinto di organizzare un patto di ferro tra la Spagna e due paesi invisi al clero, come ai governi di destra: Venezuela e Cuba.

In pratica, un giornalista di Cope Radio si è finto Zapatero e ha chiamato il presidente della Bolivia, Morales, per ottenere il suo avvallo in diretta. Dopo essersi congratulato per la recente vittoria di Morales alle elezioni, il finto Zapatero gli ha detto "Sono felice che tu ti aggiunga al nuovo ordine comunista che vogliamo stabilire in Spagna e America Latina, Evo". Tensioni tra Spagna e Bolivia, l'ambasciatore spagnolo a La Paz ha dovuto porgere le scuse ufficiali al neo-eletto presidente boliviano.

Questo è solo l'ultimo colpo ignobile della lunga campagna orchestrata dalla conferenza dei vescovi contro Zapatero e il suo governo, dopo che il governo socialista spagnolo ha revocato i finanziamenti statali al clero cattolico, un privilegio secolare e che nessuno aveva mai messo in discussione prima. Provvedimento che si aggiunge all'introduzione del matrimonio gay e del divorzio breve.

E così, dopo essere stato richiamato a Roma dal Papa questa estate per il suo comportamento, e dopo che i vescovi spagnoli hanno incoraggiato i pubblici ufficiali a non obbedire alla legge, rifiutandosi di celebrare matrimoni gay, è ora la volta del Governo Spagnolo agire diplomaticamente e richiamare lo Stato della Città del Vaticano. Il Ministro degli Esteri Mugle Angle Moratinos ha convocato per una reprimenda ufficiale il nunzio della santa sede in Spagna, quale rappresentante del Papa e della conferenza dei vescovi, chiedendo ufficialmente che cessino tali "ignobili comportamenti" da parte del clero cattolico e annunciando che Radio Cope sarà perseguita legalmente dal Governo Spagnolo. Silenzio imbarazzato dei vescovi e un Natale da dimenticare per il Vaticano in Spagna.

Giorgio Lazzarini

fonti: 365gay.com, cope.es, centomovimenti.com, adnkronos.it

volevo riportare direttamente adnkronos ma come tutte le agenzie di stampa è a pagamaneto.

una sola parola: VERGOGNA!

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ecco l'agenzia

22/12/2005 18.19.00 [Fonte: AdnKronos]

BOLIVIA: TELEFONATA FINTO ZAPATERO, GOVERNO SPAGNA DENUNCERA' RADIO CURIA

Notizia: Esteri

La Paz, 22 dic. (Adnkronos) - L'ambasciatore spagnolo in Bolivia, Juan Francisco Montalban, ha presentato le scuse formali del governo spagnolo al ministro degli esteri di La Paz, Armando Loaiza per la telefonata del finto Jose' Luis Rodriguez Zapatero a Evo Morales, sebbene, ha precisato, ''il governo non ha colpe''. Montalban ha annunciato che il suo governo sta pensando di prendere iniziative giuridiche contro radio Cope, di proprieta' della conferenza episcopale, che martedi' aveva inscenato la telefonata del finto premier al vincitore delle elezioni boliviane.Montalban ha detto che le scuse della radio non bastano, perche' si e' trattato ''di un atto grave, di un offesa a un capo dello Stato''.

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Guest DESMO16
zapatero sempre meno popolare? :lol: se così fosse la conferenza dei vescovi spagnoli non si dovrebbe inventare le notizie come ha fatto:

volevo riportare direttamente adnkronos ma come tutte le agenzie di stampa è a pagamaneto.

una sola parola: VERGOGNA!

...vergogna per cosa, spiegati meglio.. :roll:

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