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AAA cercasi venditori qualificati per rete FIAT AUTO


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...non andare nei Ducati Store! :D;)

perchè ti scuoiano vivo?

cmq ad esempio pochi giorni fa sono andato a rivedere la griso in un conce guzzi,è bello trovare il venditore appassionato e le guzzi d'epoca a far da contorno

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I più attivi nella discussione

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Leggendo i vostri interventi ho ripensato a quando, mooolti anni fa, un mio sogno nascosto era, tra gli altri, quello di lavorare in una concessionaria.

Poi dopo aver realizzato che l'ambiente sembra costituito quasi esclusivamente da personaggi che non esitano a dirti che l'ABS su un utilitaria non serve a niente (magari perchè ne hanno una in casa da rifilare), che l'Airbag fa più danno che altro (oh succedeva, eh! Ancora cinque-sei anni fa succedeva) e che non sanno distinguere dei cerchi in lega da delle ruote in acciaio con borchie in plastica come copertura (è successo a me), sono felice di non esserci mai entrato...:?

Così non sono mai entrato nel settore auto, nel quale fin da piccolo avrei voluto entrare. Pazienza. Certi atteggiamenti io non li sopporto.

No dai non è proprio cosi.

Ci sono validi professionisti che hanno passione e sanno far bene il proprio lavoro, persone che vado a trovare ogni volta mi trovo a passare in zona.

Persone che amano parlare di auto anche se non sei li per comprare (e gli torna utile, perchè li mando sempre qualcuno)

Il problema è che come in moltissimi altri settori, anche nella vendita auto alcune aziende preferiscono avere dei coglioni da corsa anzichè dei professionisti....

.....e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Ma ti posso confermare, lavorando nel settore dell'automotive da tanto (forse troppo ) tempo, che non è tutto cosi.

Purtroppo le grosse concentrazioni favoriscono l'andazzo.

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No dai non è proprio cosi.

Ci sono validi professionisti che hanno passione e sanno far bene il proprio lavoro, persone che vado a trovare ogni volta mi trovo a passare in zona.

Persone che amano parlare di auto anche se non sei li per comprare (e gli torna utile, perchè li mando sempre qualcuno)

Il problema è che come in moltissimi altri settori, anche nella vendita auto alcune aziende preferiscono avere dei coglioni da corsa anzichè dei professionisti....

.....e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Ma ti posso confermare, lavorando nel settore dell'automotive da tanto (forse troppo ) tempo, che non è tutto cosi.

Purtroppo le grosse concentrazioni favoriscono l'andazzo.

Guarda, mi consola saperlo. Sarà che io ho avuto esperienze deludenti...anche quello che si leggeva sulle indagini di 4R era poco edificante (fin dai tempi dell'89, quando si parlava dell'arrivo del cat). Per quanto mi riguarda, mi è poi andata bene dal piccolo multimarche presso il quale ho comprato (nuova) la mia auto, il cui titolare davvero è appassionato d'auto, lo si capisce dai discorsi. Oltretutto, ha avuto anche trascorsi in Alfa Romeo...:roll:

Ma il caso delle borchie scambiate per cerchi in lega, è stato davvero da denuncia penale, se mai fosse possibile prevedere questo reato. O quanto meno una vera e propria eresia. Ed il fatto grave è che era scritto pure sul cartello messo dietro al parabrezza (era una vettura usata). Cento punti in meno a favore del venditore e devo dire che a tutt'oggi non capisco come abbiano potuto prendere una cantonata del genere. Chiunque dovrebbe saper riconoscere almeno dei cerchi in lega! E dire che il venditore si era mostrato pure molto gentile, disponibile a fissare appuntamento per eventuale prova ed aveva anche fatto un calcolo al volo sul possibile preventivo addirittura per l'assicurazione...:?

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Bravi a parole

Io ti faccio vedere bene bene la macchina te la faccio provare e pago bene un venditore per spiegartela.

Dopo questo costo lo devo recuperare e quindi ti offro il prodotto a 102 allora tu vai dal discount dell'auto dove non ti ca-a nessuno ma te la vendono a 100 o 98. La gente vuole il servizio ma non è disposta a pagarlo. Questo nella maggior parte dei casi.

purtroppo nel mercato di oggi sta diventando sempre + così. Specialmente in un paese come l'italia dove l'attenzione al cliente nn è mai stata in cima alla lista in nessun settore, e che quando si faceva era per "fottere" il cliente. Ecco che chi si briga anche disinteressatamente viene spesso visto con enorme dietrologia...

Ci sono ancora delle belle eccezzioni, sia nei venditori che nei clienti, ma il mercato è sempre + spaccato tra la grande massa (90%) che si comporta come dici tu, ed ancora una piccola parte che addirittura pagherebbe un extra per avere un servizio in +, + personalizzato, addirittura la consegna a casa.

Dipende dal prodotto.

Su un prodotto da 9000 euro capisco.......... da 19000 credo che non sia così.

Comunque se già d'acchito voglio spendere, non vado in un conce monomarca ma da qualcuno che ha "di tutto".

Sai che in materia, e nn solo auto, ho abbastanza titolo x parlare: nn è propprio così, diciamo che a seconda di prodotto/mercato, rimanendo nell'auto, certe cose sono notate d+ su prezzi oltre i 35/40K.

Il problema è altro: se fino a ieri eri abituato a vendere panda e uno al fattore o all'impiegato senza pretese, oggi vendi Ypsilon alla figlia del cumenda che gira in merdeces e che da ANNI ha un servizio del genere, di cui nn si accorge neanche, ne lo valuta, fino a che glielo danno... ma quando nn c'è se ne accorge eccome!!

Quando dico che bisogna rifare le VAR con personale direttamente gestito dall'azienda........... ovviamente assunto e mantenuto secondo criteri di eccellenza e non di "un venditore tanto al chilo".

il premium e tutte ste balle passano anche da ste cose........

Secondo me si deve avere + attenzione alla selezione e formazione del personale, coinvolgerlo nelle scelte di prezzo del prodotto e soprattutto nei risultati.

In bmw hanno fatto x 15 anni un certo lavoro, ora si trovano i venditori + spocchiosi del mondo (almeno Milano è così, ma anche altre zone che ho avuto il (dis)piacere di visitare...) che ti prendono a malisguardi se nn fai parte di una certa categoria di cliente. E che se gli porti una M5 di 2 anni fine leasing x prendere quella nuova di dicono che + di 20K euro nn possono darti xkè è un'auto senza mercato, consigliandoti di prendere una 535d!!

Da prendere a pedate nel kiulo, nei panni dell'imprenditore, xò almeno loro, in 15 anni, hanno potuto costruirsi questo tipo di immagine.

No dai non è proprio cosi.

Ci sono validi professionisti che hanno passione e sanno far bene il proprio lavoro, persone che vado a trovare ogni volta mi trovo a passare in zona.

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Il problema è che come in moltissimi altri settori, anche nella vendita auto alcune aziende preferiscono avere dei coglioni da corsa anzichè dei professionisti....

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Ma ti posso confermare, lavorando nel settore dell'automotive da tanto (forse troppo ) tempo, che non è tutto cosi.

Purtroppo le grosse concentrazioni favoriscono l'andazzo.

e cominciamo ad abituarci, perchè le concentrazioni sono ahimè il futuro, co tutti gli svantaggi del caso (esempio lampante Fassina), come indifferenza, spersonalizzazione etc etc... ed alcuni vantaggi (generalmente + x le aziende stesse che nn per il cliente... e manco x la casa madre, presa x le palle da aziende che contano magari il fino al 10% dell'intero fatturato nazionale).

Come al solito nn c'è una ricetta, tutto sta a chi che gestisce, all'impronta che vuole dare ed a quanto tiene ad un certo tipo di etica del lavoro.

Che comporta chiaramente anche una + elastica gestione dei compensi.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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che dire....

apriamola noi, una concessionaria.

o meglio, un plurimarche con sedi in tutta italia... una per ogni città dei partecipanti e ognuna con una marca diversa.

con la possibilità di trasmettere la passione.

scherzi a parte,

l'auto è come ogni altro prodotto... per la gente normale.

e fra poco sarà venduta soltanto su internet... dopo che il cliente l'avrà provata in appositi centri allestiti direttamente dalle case.

alle conce, secondo me, rimarrà soltanto l'assistenza.

si tratta solo di aspettare che la generazione precedente alla nostra esca dal mercato.

Ciao

Luxan

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che dire....

apriamola noi, una concessionaria.

o meglio, un plurimarche con sedi in tutta italia... una per ogni città dei partecipanti e ognuna con una marca diversa.

con la possibilità di trasmettere la passione.

scherzi a parte,

l'auto è come ogni altro prodotto... per la gente normale.

e fra poco sarà venduta soltanto su internet... dopo che il cliente l'avrà provata in appositi centri allestiti direttamente dalle case.

alle conce, secondo me, rimarrà soltanto l'assistenza.

si tratta solo di aspettare che la generazione precedente alla nostra esca dal mercato.

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Non credo che ciò accadrà mai. L'auto per quanto standardizzato è anche un prodotto sofisticato che necessita di una certa assistenza di vendita, oltre al fatto che ci sono trattative sul prezzo e la gestione commerciale dell'usato che rendono internet fondamentalmente un canale pubblicitario piuttosto che di vendita. Il problema delle concessionarie è sempre la remunerazione del personale. Finchè sarà pagato poco più di una commessa di profumeria con impegni lavorativi notevoli (sabato e domenica praticamente costanti) difficilmente si potrà attrarre personale professionale, competente e soprattutto non mercenario.

Facciamo un paragone fra il livello medio di preparazione del personale di una banca od un'assicurazione e quello di una concessionaria. Si tratta di lavori non troppo diversi ma la professionalità è spesso a ben altro livello perchè i dipendenti di una banca sono allevati, formati e ben remunerati, hanno ampie garanzie circa il posto di lavoro e mediamente conducono buona parte della propria carriera nella medesima azienda con avanzamenti professionali coerenti.

I produttori delle concessionarie sono spesso ragazzini in cerca di un qualunque impiego, poco selezionati e con scarsa formazione, buttati allo sbaraglio perchè facilmente spendibili. Ed ovviamente malamente remunerati.

Le concessionarie spesso falliscono o licenziano quindi i posti di lavoro diventano poco ambiti richiamando le peggiori risorse.

Difficile avere personale qualificato in queste condizioni. Ed il poco che lo è fa carriera, diventa capo-commerciale e smette di vendere se non alla propria clientela selezionata.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

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posso quotare con riserva: nn è che il personale bancario italiano si distingua per efficenza e professionalità... il lavoro in banca è ancora visto quasi come parastatale da grande fetta della popolazione italiana (e nn solo).

Posto sicuro con guadagni certi e discreti rispetto al resto.

Sono in pochi che riescono ad uscire dal magma delle raccomandazioni e della burocrazia, parte dei problemi per i queli il nostro sistema bancario è tra i + arretrati al mondo (primo??, secondo?? dove siamo messi noi??) tra i + inefficenti e meno competitivi.

Le cose sono cambiate enormemente negli ultimi anni. Adesso le prime tre banche italiane (Intesa, Unicredit e S. Paolo) sono molto più snelle ed efficienti e sono intervenute in misura massiccia sul personale. La visione esterna è quella parastatale ma moltissime cose sono o stanno cambiando. Gli obiettivi di vendita e di performance sono pesanti, i budget sono appoggiati da quote variabili che raggiungono il 30% dello stipendio e la formazione è continua anche in tecniche di vendita. Il vecchio back office è sempre più ridotto, la quota commerciale sempre maggiore ed i prepensionamenti numerosissimi.

Oggi le banche sono tra le aziende italiane più efficienti. Poi, certo, molto si può ancora fare e si farà. Ma oggi Unicredit è la quinta banca europea e quando hanno fatto la fusione con Hvb (seconda banca tedesca) si sono accorti di quanto i tedeschi fossero più arretrati in termini di organizzazione.

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Le cose sono cambiate enormemente negli ultimi anni. Adesso le prime tre banche italiane (Intesa, Unicredit e S. Paolo) sono molto più snelle ed efficienti e sono intervenute in misura massiccia sul personale. La visione esterna è quella parastatale ma moltissime cose sono o stanno cambiando. Gli obiettivi di vendita e di performance sono pesanti, i budget sono appoggiati da quote variabili che raggiungono il 30% dello stipendio e la formazione è continua anche in tecniche di vendita. Il vecchio back office è sempre più ridotto, la quota commerciale sempre maggiore ed i prepensionamenti numerosissimi.

Oggi le banche sono tra le aziende italiane più efficienti. Poi, certo, molto si può ancora fare e si farà. Ma oggi Unicredit è la quinta banca europea e quando hanno fatto la fusione con Hvb (seconda banca tedesca) si sono accorti di quanto i tedeschi fossero più arretrati in termini di organizzazione.

la mia era una specie di provocazione. purtroppo la massa vede l'auto come un elettrodomestico e non ha alcun interesse ad interloquire con un "professionista", anche perchè si legge 4r e ritiene di sapere tutto cò che serve. L'unica cosa che conta è il prezzo... che sarà più basso dove meno si investe nel capitale umano.

Poi ci sono quelli che cercano un'auto per un motivo particolare, che la amano e vogliono avere un professionista davanti. Ma non "giustificano" gli investimenti necessari per impiantare una concessionaria profittevole.

Per questo le case dovrebbe riprendere a fare vendita diretta... anche se, a guardare il Fiat Center di Roma, anche lì sono dolori.

ma stai certo che in banca non si vive più come un tempo.

il tuo discorso vale per le funzioni centrali... e solo per i grandi gruppi.

nelle filiali la professionalità è uno degli obiettivi e, per lo meno nelle banche vere (cioè, senza considerare le bcc) è notevolmente migliorata.

tanto quanto, ahimè, sono diminuiti gli stipendi.

diversi amici, laureati, sono entrati in banca... allo sportello, per iniziare. il contratto prevede 22/23mila euro lordi annui.

se entri senza laurea... mio cugino dopodomani inizia al banco di brescia... meno di 1100 euro netti al mesi... con tanto di affitto da pagare perchè lo spediscono a Verona come prima sede.

Ciao

Luxan

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la mia era una specie di provocazione. purtroppo la massa vede l'auto come un elettrodomestico e non ha alcun interesse ad interloquire con un "professionista", anche perchè si legge 4r e ritiene di sapere tutto cò che serve. L'unica cosa che conta è il prezzo... che sarà più basso dove meno si investe nel capitale umano.

Poi ci sono quelli che cercano un'auto per un motivo particolare, che la amano e vogliono avere un professionista davanti. Ma non "giustificano" gli investimenti necessari per impiantare una concessionaria profittevole.

Per questo le case dovrebbe riprendere a fare vendita diretta... anche se, a guardare il Fiat Center di Roma, anche lì sono dolori.

ma stai certo che in banca non si vive più come un tempo.

il tuo discorso vale per le funzioni centrali... e solo per i grandi gruppi.

nelle filiali la professionalità è uno degli obiettivi e, per lo meno nelle banche vere (cioè, senza considerare le bcc) è notevolmente migliorata.

tanto quanto, ahimè, sono diminuiti gli stipendi.

diversi amici, laureati, sono entrati in banca... allo sportello, per iniziare. il contratto prevede 22/23mila euro lordi annui.

se entri senza laurea... mio cugino dopodomani inizia al banco di brescia... meno di 1100 euro netti al mesi... con tanto di affitto da pagare perchè lo spediscono a Verona come prima sede.

Bravo Luxan, era proprio quello il mio discorso. Oggi personale potenzialmente qualificato (come i giovani neolaureati) è disposto ad entrare in banca con qualifiche non esaltanti come cassiere ma mai e poi mai sarebbe disposto a fare il venditore di auto perchè quest'ultimo impiego non da alcuna garanzia di base in termini di remunerazione potenziale, stabilità del posto di lavoro, formazione e possibilità di carriera. Così ti devi accontentare di risorse sulla carta di seconda scelta, spesso gestite da chi non è in grado di farlo perchè ottimo venditore ma pessimo gestore di risorse umane (una delle cose in assoluto più difficili, ve lo posso dire per esperienza personale). Così la demotivazione del commerciale è quasi certa e porta spesso ad un tournover che impedisce di fidelizzare il cliente. Credo che sia il sistema a dover cambiare. Si deve trovare il modo di rendere appetibile questo impiego peraltro rispettabilissimo e per certi versi anche appassionante. Un modo potrebbe essere quello di assumere i commerciali direttamente presso la casa madre o l'importatore che poi li distacca presso le concessionarie con ampie garanzie di sicurezza del posto di lavoro e remunerazione. Quest'ultima non deve essere troppo ancorata al provvigionale perchè demotiva il personale, spesso impotente di fronte ai periodici alti e bassi commerciali delle case automobilistiche, e così via... Insomma si possono fare tante cose ma solo se la struttura è solida e può attuare una politica del personale coerente e non improvvisata. In caso contrario, lasciamo perdere e non lamentiamoci...

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