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Digitale terrestre - Flop e possibile fallimento


Albizzie

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Ecco questo discorso lo condivido, non quello di chi vuole far passare la tecnologia della tv digitale terrestre come una boiata...

io invece nn condivido neanche questo..

Mi spiego: il popolo bue italiota è abituato da sempre a nn pagare nulla che concerne tivvù e affini. Ergo un'altra piattaforma pay satellitare è assolutamente inconcepibile. E la concorrenza nn centra, perchè la parcellizzazione in questo caso porterebbe al fallimento di tutti i soggetti in campo, visto che non c'è mercato per tutti, ecco il punto!!

Certo il babao australiano può in questo modo gestire il monopolio, ma oltre a non scordarci che anche il DTB è concorrenza x il satellite, e sempre + lo sarà, i concorrenti di sky nn sono solo le tivù, sat o meno che siano.

Ormai la concorrenza nel mercato ha definizioni differenti: il potere di acquisto di ciascuno di noi, per quanto differenziato, ci offre un certo quantitativo di opportunità di spesa.

Sky fa parte di queste opportunità. Che se scelta toglie risorse a altre opportunità, che possono essere i wknd a sciare piuttosto che altre attività di entertainment, piuttosto che i regali alla prole/famiglia a natale...

Chi può spendere per TUTTO ciò indiscriminatamente, chi non è costretto a scegliere, generalmente ha cmq tutto fottendosene della pluralità dei soggetti eroganti e delle posizioni dominanti. Cerca il prodotto e lo acquista.

Ma sono certamente non la maggioranza, che determina alla fine la base su cui fondare la redditività di un'azienda.

Se Sky ha 4 milioni di abbonati, un eventuale concorrente, facendo leva sul prezzo e sull'offerta (cmq difficile visto la potenza Sky, solo Canal Plus in europa) potrebbe rubare qche abbonato a Sky e recuperarne qche altro nei sottoscala... arrivando ad un totale di 6 milioni totale tra le 2 piattaforme??

Il BEP di una azienda tipo Sky (oltre che su vari progetti su aziende simili, ho lavorato a Tele+ x circa 1 anno una decina di anni fa) e di circa 3,5 milioni di clienti PAGANTI... ergo Sky con circa 4mio abbo oggi comincia a guadagnare, dopo anni di investimenti.

Nello scenario sopra descritto, entrambi i soggetti sarebbero condannati ancora prima di nascere.

Questo è il mercato italiano. Francia, UK, Germania hanno tutti una base di clienti ALMENO 4 volte + larga, e cmq + soggetti fanno fatica ed uno è sempre predominante.

In USA non esiste praticamente altro ed i soggetti possono essere molteplici, con una base di clienti non solo predisposta, ma che da generazioni non conosce altro modo di vedere la tivù (cavo pay), di circa 150 milioni di clienti.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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  • 3 settimane fa...
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Bruxelles, 12:02

TV DIGITALE: UE LANCIA INCHIESTA FORMALE SU ITALIALa Commissione europea ha dato il via a un'inchiesta formale sugli incentivi pubblici ai decoder offerti dal Paese con un contributo di 150 euro nel 2004 e nel 2005. In una nota la Commissione spiega che "gli aiuti pubblici devono evitare ogni distorisione alla concorrenza tra le piattaforme terrestri, cablate e satellitari" e le sovvenzioni italiane invece "sembra che aiutino gli operatori di canali televisivi a libero accesso ad entrare nel mercato della televisione a pagamento". Quindi allo stato attuale Bruxelles non e' convinta che i sussidi ai decoder siano compatibili con le regole sugli aiuti di stato".

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Mediaset: prendi i soldi e scappa

23/11/2005 -

Il Digital Video Broadcasting Handheld (in sigla: Dvbh) è un sistema di trasmissione televisiva sui telefonini che funzionerà solo sui cellulari di ultimissima generazione. Pare sia una grossa torta: Tim, ad esempio, ha già firmato con Mediaset un contratto di cinque anni per veicolare sui videocellulari i contenuti delle tv di Cologno, calcio compreso. Vodafone in Italia trasmette contenuti Rai, Mediaset e Sky tramite Umts, ma si prepara a lanciarsi nel nuovo sistema Dvb-h l'anno prossimo. Ma davvero ha un futuro la tv sul cellulare? La svolta, assicurano i gestori, arriverà quando fra pochi mesi entreranno in commercio questi telefonini 'tutto schermo' con cui guardare un programma (in aeroporto, in treno o aspettando un taxi) non dovrebbe essere più un esercizio per aguzzare la vista. Nokia N92 Dotato di uno schermo antiabbagliamento da 2,8 pollici con 16 milioni di colori e di tasti 'media' dedicati, questo telefonino consente fino a 4 ore di visione dei programmi tv che possono essere anche registrati. È possibile impostare i promemoria per i programmi preferiti. Lg V9000 Presentato lo scorso settembre sarà sul mercato nel primo trimestre del prossimo anno. È un Umts ed è provvisto di una fotocamera da 1.3 Megapixel. Supporta la tecnologia Bluetooth (non l'infrarossi) ed è anche lettore mp3. Pantech PT-S130 Questo cellulare dell'azienda coreana Pantech supporta lo standard Digital Multimedia Broadcasting (Dmb, una tecnologia di trasmissione tv digitale diversa dal Dvb-h e attiva in Corea del Sud). Ha uno schermo da 2,4 pollici e una memoria di 1,5 GB. Samsung SCH-B100 Lo spettro è la vittoria del centro-sinistra. E di conseguenza il possibile rogo in piazza della famigerata legge Gasparri. Così Mediaset ha messo il piede sull'acceleratore del digitale terrestre. Tanto da avere già pronta una nuova concessionaria di pubblicità nel caso in cui l'Antitrust o l'Autorità per le Comunicazioni bloccassero Publitalia che si occupa già della raccolta dei canali Premium sul Dtt. Sarebbe Radio & Reti, società fondata nel 1988 da Enzo Campione, che ne è presidente e ad, la concessionaria candidata a sostituire Publitalia nella vendita di spot per il digitale terrestre Mediaset. Radio& Reti, non a caso, sta aprendo un apposito settore Sport. E ha già nel suo portafoglio la pubblicità di Sport Italia, creatura di Tarak Ben Ammar e Angelo Codignoni, berlusconiani doc. Mentre Mediaset avanza a passi da gigante sul digitale con calcio, cinema e Boing (il canale dedicato ai bambini), la Rai annaspa. Con i conti sofferenti, la tv di Stato non potrà permettersi di investire nel Dtt. Non solo. Nel piano presentato qualche settimana fa dal direttore generale Alfredo Meocci, i pochi canali creati per il digitale, come per esempio Rai Futura o Rai Utile, hanno una sorte incerta. Per il resto, viale Mazzini sul Dtt si limita a replicare i suoi canali satellitari (Rai Sat Sport, Rai News 24, Rai Educational etc). Tutto secondo copione, sostengono alcuni analisti: la nascita di quei pochi canali digitali serviva solo a fare da spalla alle grandi manovre di Mediaset. A dimostrare quanto il digitale terrestre fosse una delle prime urgenze del paese, almeno secondo la Gasparri. E a sostenere la ragion d'essere del contributo pubblico per gli acquisti di decoder. Un aiuto definito 'fuorilegge' da Sky, che ha fatto ricorso alla Ue e dall'inizio del 2006 con ogni probabilità non trasmetterà più i canali berlusconiani. Ma intanto a Mediaset potenziano la squadra per il Dtt: dalla Rai è in arrivo Davide Bogi, già di Stream, poi a viale Mazzini a fianco di Deborah Bergamini (l'ex assistente di Silvio Berlusconi, ora in carriera alla tv pubblica). Solo sul calcio in digitale, Mediaset ha messo in campo quasi 80 persone. Anche la nuova struttura partita a ottobre, dopo l'acquisizione di Canale D (cioè MediaShopping, il canale digitale dedicato al tele commercio), sta prendendo piede: dieci conduttori, una massiccia campagna di spot per Natale. Ci sono anche i primi dati. Lombardia, Lazio e Campania hanno il maggior numero di acquirenti. Grandi manovre in corso dunque. Anche perché secondo molti il digitale terrestre è solo una tecnologia transitoria e Mediaset deve cercare di trarne guadagno nel minor tempo possibile. Tutti gli esperti sono d'accordo nel prevedere che dopo il 2010 il protocollo più diffuso sarà quello della tv via Internet, che passa attraverso la rete telefonica. Dunque cambierà tutta la logica industriale. E cosa farà l'uomo più ricco d'Italia? Cercherà di trovare il modo di entrare in Telecom, riducendo la sua quota in Mediaset. Magari facendo anche la vittima, gridando che è stata la sinistra a costringerlo a vendere. D.P.

http://www.italiatv.it/

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....Tutti gli esperti sono d'accordo nel prevedere che dopo il 2010 il protocollo più diffuso sarà quello della tv via Internet, che passa attraverso la rete telefonica. Dunque cambierà tutta la logica industriale. ....

non succederà mai!! non ho manco la voglia di argomentare questa provocazione di fantomatici esperti... abbiamo parlato della situazione italiana mille volte in altri argomenti e di come siano radicate certe cose.

Oltre al fatto, che come dice la stessa provocazione, l'uomo + ricco d'italia non ne ha il minimo interesse, e canalizzarà la cosa ad hoc!!

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Decoder, procedimento contro Berlusconi

L'Antitrust ha aperto un indagine per conflitto d'interesse sul premier per gli stanziamenti a favore del digitale terrestre

ROMA - Dopo la procedura d'infrazione dell'Unione Europea, scatta l'indagine dell'Antitrust. L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un procedimento per conflitto di interesse sul presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per gli stanziamenti sull'acquisto dei decoder.

LA NOTA - L'Antitrust, si legge in una nota dell'Autorità,«nella riunione del 22 dicembre 2005, ha deliberato l'apertura di un procedimento ai sensi dell articolo 3 della legge sul conflitto di interessi. Il procedimento - spiega la nota - riguarda il Presidente del Consiglio e punta a verificare quanto segnalato da alcuni parlamentari circa l'eventuale sussistenza di una situazione di conflitto di interessi nell'ambito degli stanziamenti stabiliti dalla legge Finanziaria a favore dell'acquisto di decoder televisivi». Esponenti dell'Unione - primo fra tutti Luigi Zanda (Dl) -, infatti, hanno segnalato come una fra le più importanti società di distribuzione di decoder per il digitale terrestre sia partecipata dal fratello del premier, Paolo Berlusconi.

LA REPLICA DI PALAZZO CHIGI - «Siamo sicuri che in quella sede sarà dimostrata tutta l'inesistenza del conflitto di interessi e tutta l'inconsistenza dell'addebito»: così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, ha risposto a un giornalista che gli ha chiesto un commento agli attacchi delle opposizioni dopo l'iniziativa dell'Antitrust nei confronti del premier sul decoder digitale terrestre.

PAOLO BERLUSCONI: «QUESTIONE RIDICOLA» - «È una questione ridicola, che si spiega soltanto con la malafede di chi vuole strumentalizzare dati inoppugnabili». Così Paolo Berlusconi ha commentato l'iniziativa dell'Antitrust. In particolare, ha aggiunto il fratello del presidente del Consiglio: «i decoder rappresentano una parte minima del fatturato della società, pari al 3% e addirittura meno del 2% del fatturato globale del mercato dei decoder».

23 dicembre 2005

Giusto che se ne parlava.:?

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non succederà mai!! non ho manco la voglia di argomentare questa provocazione di fantomatici esperti... abbiamo parlato della situazione italiana mille volte in altri argomenti e di come siano radicate certe cose.

Oltre al fatto, che come dice la stessa provocazione, l'uomo + ricco d'italia non ne ha il minimo interesse, e canalizzarà la cosa ad hoc!!

il motivo e' proprio questo:

"economicamente parlando " nel modello di TV su IP nessuno ha ancora capitocome gireranno i soldi (nel mondo e non solo in italia ) e infatti ad es. :

http://news.com.com/Digital+TV+switch+set+for+early+2009/2100-1028_3-6004429.html

Digital TV switch set for early 2009

It's almost official: Starting Feb. 18, 2009, millions of televisions in American households will go black unless they're outfitted to receive all-digital broadcasts.

The deadline became final on Wednesday as part of a broader spending bill that the U.S. Senate approved by an ultra-thin margin. Stuck in a deadlock over proposals involving Medicaid and drilling in the Arctic National Wildlife Refuge, the legislation earned approval only after Vice President Dick Cheney flew back from a Middle East trip to push the 50-50 vote over the edge.

The 2009 deadline will not affect the vast majority of Americans who already subscribe to cable or satellite TV. But households relying on an antenna to receive "over-the-air" analog broadcasts must acquire a digital tuner to continue receiving TV shows.

poi "politicamente parlando "mi domando perche':

1. nessuno ha aperto procedure al tempo delle rottmazioni delle auto

2.come si puo' sostenere che una azienda partecipata (in minoranza) dalla famiglia belusconi che ha venduto solo circa il 5% dei decoder italiani sia in posizione dominante.

mentre si vogliano dare contributi a murdoch per i decoder costruiti e venduti SOLO dalla sua azienda .

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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«i decoder rappresentano una parte minima del fatturato della società, pari al 3% e addirittura meno del 2% del fatturato globale del mercato dei decoder».

Giusto che se ne parlava.:?

ecco in questo caso cosa si dovrebbe sottolineare. Vediamo se sulla cosa ha quadagnato + PB o MTP con i decoder delle aziende di telecom ed associati.

il 2% del mercato globale... il 3% del fatturato di un'azienda.... stiamo ancora a parlarne??

Ecco quello che nn mi piace, questo accanimento contro il "padrone" che ci guadagna. E quanto... accidenti!!

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poi "politicamente parlando "mi domando perche':

1. nessuno ha aperto procedure al tempo delle rottmazioni delle auto

Perchè mica solo la Fiat poteva vendere le macchine. Problemi di concorrenza non c'enerano, effetti positivi sull'economia, la sicurezza e l'inquinamento ce ne sono stati.

Inoltre con la rottamazione lo stato ha guadagnato in tasse molto più di quello che ha speso.

Con il digitale terrestre dubito che sia lo stesso: qualcuno ha speso e qualcun'altro guadagna.

2.come si puo' sostenere che una azienda partecipata (in minoranza) dalla famiglia belusconi che ha venduto solo circa il 5% dei decoder italiani sia in posizione dominante.

mentre si vogliano dare contributi a murdoch per i decoder costruiti e venduti SOLO dalla sua azienda .

Il problema non è semplicemente la vendita dei decoder: il problema è che con soldi statali si è garantita a Merdiaset (e in parte a la7) la possibilità di entrare nel campo (estremamente redditizio) dei servizi a pagamento senza che quest'ultima spendesse una lira in infrastrutture.

Ecco il problema e il leggerissimo conflitto d'interessi.

Senza parlare poi di tutte le implicazioni sulla concetrazione dei mezzi d'informazione, di rete4 sul stellite ecc. ecc.

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...poi "politicamente parlando "mi domando perche':

1. nessuno ha aperto procedure al tempo delle rottmazioni delle auto

2.come si puo' sostenere che una azienda partecipata (in minoranza) dalla famiglia belusconi che ha venduto solo circa il 5% dei decoder italiani sia in posizione dominante.

mentre si vogliano dare contributi a murdoch per i decoder costruiti e venduti SOLO dalla sua azienda .

1) scherzi, LESA MAESTA'... si dovevano gonfiare le quote di mercato a spese dei contribuenti x poter vendere meglio la scatolona a quei polli di americani...

2) appunto, però tutti quelli che scrivono qua dentro sono felicemente sposati con il loro Windows... ;) (o almeno la gran parte)

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ecco in questo caso cosa si dovrebbe sottolineare. Vediamo se sulla cosa ha quadagnato + PB o MTP con i decoder delle aziende di telecom ed associati.

il 2% del mercato globale... il 3% del fatturato di un'azienda.... stiamo ancora a parlarne??

Ecco quello che nn mi piace, questo accanimento contro il "padrone" che ci guadagna. E quanto... accidenti!!

che berlusconi ci guadagni qualche cosa e' evidente, il punto e' che molti altri ci guadagnano (MTP in primis e Soru forse, visto che al momento si lamenta del fatto che i decoder non hanno predisosizione per la connessione ADSL e VOIP come gli avevano promesso !!).

il punto e' che la TV italiana (RAi compresa) e' ancora una fra le poche grandi aziende che ci rimangono. per cui visto che la juve,il milan,l'inter,la roma etc giocano comunque, non vedo perche' dare i soldi a Murdoch. per far aumentare il PIL australiano ?

viceversa per quanto riguarda la IPtv il problema non e' affato tecnologico, ma di contenuti che solo le TV hanno, e non sono disposte a cederli ne a cedere le loro posizioni di mercato., da qui i "problemi di fastweb" e la loro decisione di supportare lo standrd digitale.

quello che mi scoraggia e' che l'idea era venuta alla sinistra !! poi come (putroppo al solito) si comportano come quel marito che per far dispetto alla moglie se lo talgiava

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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